L'obiettivo primario della nostra iniziativa riguardo i Cortometraggi è che la struttura del testo, ovvero della sceneggiatura, realizzato sia realmente da corto, che non vi siano cioè all'interno, dei dialoghi "inutili"o spazi per consentire la "noia" (intesa come distrazione) dello spettatore. Il regista non dovrebbe essere messo in condizione dall'autore di tagliare neanche una battuta, cioè tutte le battute dovrebbero essere fondamentali ed insostituibili in una sceneggiatura di un corto. E poi ci dovrebbe sempre essere una forte idea nella sua realizzazione con un colpo di scena finale o comunque un finale ad effetto. Non si può immaginare un corto che finisca in "calando"!
In definitiva il nostro intento è quello di valorizzare, promuovere e divulgare il Cortometraggio cinematografico (e perchè non teatrale) come forma di comunicazione, soprattutto oggi, particolarmente valida ed attuale a livello sociale e culturale; di pubblicizzare un mezzo che sviluppa le potenzialità dei linguaggi artistici dei nuovi media; di rispondere alle esigenze di crescita culturale dei giovani registi emergenti che continuano a stupirci con le loro capacità creative; di offrire a tutti i nuovi talenti la maggiore visibilità possibile.
In fondo si può concludere citando Tommaso Marinetti: "tutto è teatrale e 'sintetico' (leggi 'corto') quando ha valore". Ma d'altronde questa frase "futurista", a ben vedere, è universale e non comprende solo la categoria dei Cortometraggi!