Riportiamo da Wikipedia, l'enciclopedia libera: "Un cortometraggio è un film la cui durata normalmente non supera i 30 minuti complessivi (al festival di Clermont-Ferrand, il più importante per i cortometraggi, la durata massima ammessa è di 40 minuti). I corti - come vengono chiamati in gergo - derivano il loro nome appunto dalla lunghezza della pellicola, a sua volta definita nel linguaggio cinematografico appunto "metraggio" (che nei normali film solitamente ammonta a svariate migliaia di metri in relazione al tipo di pellicola ed alla durata del film stesso)." Allora, andiamo a precisare: per la normativa italiana, si chiamano cortometraggi tutti i filmati (non pubblicitari) di lunghezza inferiore a 75 minuti!!!

E perchè quindi, i principali Festival italiani e mondiali limitano la durate dei corti partecipanti?
La risposta è molto semplice: non è per nulla facile girare un cortometraggio di media durata (15-25 minuti) figuriamoci uno lungo (superiore ai 30 minuti). Perciò per non dover visionare cortometraggi con storie solamente allungate per poter dire di aver fatto quasi un "film", e quindi pieno di molti momenti artificiosi che stancano e fanno cadere l'attenzione degli spettatori, si preferisce limitare i tempi dei singoli corti.