♥ Film e dintorni
Maya Carlile, ossessionata dalla carriera, è determinata a ottenere una posizione di spicco nella rete televisiva per cui lavora. Quando suo marito Diego muore in un incidente stradale, la vita di Maya prende una svolta insolita.
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In "The Lioness Within", intraprendiamo un viaggio straordinario seguendo la vita di Graciela Casillas, una figura pionieristica nel mondo delle arti marziali. La sua storia abbraccia oltre quattro decenni, a partire dagli anni '80, quando iniziò a insegnare arti marziali, ed è una testimonianza di resilienza e di lotta per i diritti delle donne.
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Un film commovente che approfondisce la complessità delle relazioni familiari, dei sacrifici e della ricerca della felicità. Dopo aver investito una parte significativa della propria vita e del proprio patrimonio nell'istruzione per oltre due decenni, l'aspettativa naturale sarebbe quella di godere di prosperità finanziaria per gli anni rimanenti, non è vero?
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"I tre giorni del Condor" è un film che esplora i complessi rapporti tra politica, servizi segreti e stampa durante gli anni '70, un periodo caratterizzato da una crescente sfiducia del pubblico nei confronti delle istituzioni governative e dei loro apparati. Questa sfiducia era in parte dovuta agli scandali che avevano colpito gli Stati Uniti, come il Watergate, che aveva evidenziato come le agenzie di intelligence potessero essere coinvolte in attività illegali e contro i principi democratici.
Leggi tutto: Film "I 3 giorni del Condor". I rapporti tra la politica, servizi segreti e stampa.
Nel film "I tre giorni del Condor", il tipo di computer utilizzato riflette la tecnologia disponibile nel periodo in cui il film è stato ambientato e girato, ossia la metà degli anni '70. Durante quel tempo, i computer erano grandi macchine che occupavano intere stanze, molto diversi dai dispositivi personali che conosciamo oggi.
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All'epoca della sua uscita nel 1975, "I tre giorni del Condor" ricevette recensioni generalmente positive dalla critica e dalla stampa, consolidandosi come un film di spionaggio di successo e una pietra miliare del genere.
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La valutazione di un film può variare notevolmente in base ai gusti personali, alle aspettative e ai criteri di valutazione. Tuttavia, ecco alcuni aspetti che potrebbero essere considerati negativi da alcuni spettatori o critici riguardo a "I tre giorni del Condor", un classico thriller del 1975 diretto da Sydney Pollack e interpretato da Robert Redford e Faye Dunaway.
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"I tre giorni del Condor" è un classico thriller politico degli anni '70, apprezzato per molteplici aspetti che ne hanno consolidato lo status nel tempo.
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Mary Poppins ha un linguaggio discriminatorio e la censura britannica lo declassa. Lo ha deciso la Bbfc (British Board of Film Classification) e così la pellicola del 1964 è stata riclassificata da "U", ovvero "universal", quindi per tutti, a "PG", cioè "parental guidance", con la presenza di un adulto.
Elencare i migliori 25 film drammatici di tutti i tempi è una sfida data la soggettività delle preferenze cinematografiche. Ecco un elenco basato su diverse classifiche e recensioni critiche, includendo informazioni come il titolo originale, l'anno di uscita, il regista, lo sceneggiatore, il titolo in Italia (se differente) e una breve trama per ciascun film.
I film hanno il potente dono di trasportarci in mondi diversi, spingendoci a sognare e a esplorare realtà al di là della nostra immaginazione.
Insieme a Dashiell Hammet, Raymond Chandler ha inventato in pratica uno dei generi più famosi di Hollywood: il noir o hard boiled. Dai loro romanzi nascono soggetti per film che creano un genere, un genere importante dalla fotografia caratterizzante, la Fotografia Noir. Registi di grande talento come J.Huston, H.Hawks si cimenteranno nel genere con attori altrettanto famosi.
A Partire dagli anni trenta il giallo (in Italia dal colore della copertina) classico subisce una vera e propria rivoluzione, viene cambiato nei suoi principi fondamentali. Ad operare questa rivoluzione sono due grandi scrittori americani e in Francia per altri versi G.Simenon. Gli scrittori americani in questione sono Dashiell Hammett e Raymond Chandler, essi sviluppano una Detective Story molto più realista e con una componente d’azione tipicamente cinematografica, anzi la fortuna del genere è forse dovuta proprio al cinema.
Nel corso della sua storia il cinema ha portato sul grande schermo le vite dei più svariati personaggi (reali e non): non potevano così mancare i grandi pittori. Ecco un elenco delle migliori e più fedeli biografie che il cinema ha prodotto
Robert Bresson: "Il cinema non deve esprimersi per immagini, ma attraverso rapporti di immagini. Così come un pittore non si esprime per colori ma attraverso rapporti di colore. Cinema e pittura, con questo si intende porre l'attenzione sulla forte presenza dell'immagine pittorica come componente essenziale della costruzione del film. Dal “Gabinetto del dottor Caligari”, film dove le scenografie sono dipinte, al film “La nobildonna ed il duca” di E. Rohmer, che si regge su una sottile dialettica tra immagini cinematografiche tradizionali ed immagini virtuali.
Il cinema italiano ha dedicato pochi film alla 1° guerra mondiale, la maggior parte di essi sono pressochè sconosciuti, anche perchè di registi di maniera. Ricordiamo: Maciste alpino (1916) di Giovanni Pastrone - Scarpe al Sole (1935) di Marco Elter - Tredici uomini ed un cannone (1936) di Forzano - Fratelli d'Italia (1952) di Saraceni - La leggenda del Piave (1952) di Riccardo Freda - Penne nere (1952) di Biancoli - Bella non piangere (1954) di Carbonari - I 5 dell'Adamello (1954) di Mercanti. Invece La grande guerra (1959) di Mario Monicelli ha avuto il pregio di affrontare per la prima volta l'argomento al di fuori dei convenzionali schemi patriottici e nazionalistici.
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SONIA PICOZZI - ANALISI TECNICA del film: CRONACA DI UN AMORE (1950) di Michelangelo Antonioni (Fusco e Antonioni come Ejzenstejn e Profok'ev)
L’inquietante favola metropolitana realizzata da regista milanese Alex G. Raccuglia continua il suo percorso raccogliendo consensi nel circuito del cinema indipendente underground. Skarr è un lungometraggio hi-tech e low-budget, selezionato in due festival di cinema.
L'iniziativa è del British Film Institute destinata alle scuole inglesi - Una rassegna di titoli "pedagogici" stilata da ottanta esperti: I 50 film che i bambini devono vedere: C'è anche Ladri di biciclette il capolavoro di Vittorio De Sica fra gli imperdibili, ma ci sono anche E.T, I quattrocento colpi, Il Mago di Oz.
Elenchiamo qui, in ordine sparso, alcuni film stranieri che, secondo noi, è necessario conoscere per avere un'idea generale della storia del cinema mondiale.
Il monello (Charlie Chaplin, 1921)
La febbre dell'oro (Charlie Chaplin, 1925)
Metropolis (Fritz Lang, 1927)
Luci della città (Charlie Chaplin, 1931)
M il mostro di Dusseldorf (Fritz Lang, 1931)
Frankenstein (James Whale, 1931)
La mummia (Karl Freund, 1932)
King Kong (Merian Cooper, 1933)
Accadde una notte (Frank Capra, 1934)
Tempi moderni ( Charlie Chaplin, 1936)
La grande illusione (Jean Renoir, 1937)
Il mago di Oz (Victor Fleming, 1939)
Ombre rosse (John Ford, 1939)
Via col vento (Victor Fleming, 1939)
Mr. Smith va a Washington (Frank Capra, 1939)
Rebecca, la prima moglie ( Alfred Hitchcock, 1940)
Furore (John Ford, 1940)
Fantasia ( Walt Disne, 1941)
Com'era verde la mia valle (John Ford, 1941)
Quarto potere ( Orson Welles, 1941)
Il mistero del falco (John Huston, 1941)
Il cielo può attendere (Ernst Lubitsch, 1943)
Casablanca (Michael Curtiz, 1942)
Arsenico e vecchi merletti (Frank Capra, 1944)
La vita è meravigliosa (Frank Capra, 1946)
Notorius ( Alfred Hitchcock, 1946)
Gilga (Charles Vidor, 1946)
La signora di Shangai ( Orson Welles, 1947)
Il tesoro della Sierra Madre (John Huston, 1948)
Viale del tramonto (Billy Wilder, 1950)
Rashomon ( Akira Kurosawa, 1950)
La regina d'Africa (John Huston, 1951)
Un americano a Parigi ( Vincent Minnelli, 1951)
Luci della ribalta ( Charles Chaplin, 1952)
Mezzogiorno di fuoco (Fred Zinnemann, 1952)
I sette samurai ( Kurosawa, 1954)
La finestra sul cortile ( Alfred Hitchcock, 1954)
Il delitto perfetto ( Alfred Hitchcock, 1954)
Fronte del porto (Elia Kazan, 1954)
E' nata una stella (George Cukor, 1954)
Sabrina (Billy Wilder, 1954)
Gioventù bruciata (Nicholas Ray, 1955)
La valledell'Eden (Elia Kazan, 1955)
L'invasione degli ultracorpi ( Don Siegel, 1956)
Il settimo sigillo (Ingmar Bergman, 1956)
Sentieri selvaggi (John Ford, 1956)
Il posto delle fragole ( Ingmar Bergman, 1957)
Orizzonti di gloria ( Stanley Kubrick, 1957)
Il ponte sul fiume Kwai (David Lean, 1957)
La donna che visse due volte ( Alfred Hitchcock, 1958)
Intrigo internazionale ( Alfred Hitchcock, 1959)
Ben Hur ( William Wyler,1959)
Quattrocento colpi (Francois Truffaut, 1959)
A qualcuno piace caldo (Billy Wilder, 1959)
I magnifici sette ( John Sturges, 1960)
Fino all'ultimo respiro (JeanLuc Godard, 1960)
Psyco ( Alfred Hitchcock, 1960)
West side story (Jerome Robbins, 1961)
Lawrence d'Arabia (David Lean, 1962)
Irma la dolce (Billy Wilder, 1963)
La pantera rosa (Blake Edwards, 1963)
My fair lady (George Cukor, 1964)
Marnie ( Alfred Hitchcock, 1964)
Il dottor Zivago (David Lean, 1965)
Persona ( Ingmar Bergman, 1966)
Bella di giorno ( Luis Bunuel, 1967)
La calda notte dell'ispettore Tibs (Norman Jewison, 1967)
Indovina chi viene a cena? (Stanley Kramer, 1967)
2001: Odissea nello spazio ( Stanley Kubrick, 1968)
Volti (John Cassavetes, 1968)
Easy rider ( Dennis Hopper,1969)
Un uomo da marciapiede (John Schlesinger, 1969)
Love story ( Arthur Hiller, 1970)
Piccolo grande uomo (Arthur Penn, 1970)
M.A.S.H. ( Robert Altman, 1970)
Arancia meccanica ( Stanley Kubric, 1971)
Duel ( Steven Spielberg, 1971)
Il braccio violento della legge (William Friedkin, 1971)
Il padrino ( Francis Ford Coppola, 1972)
Sussurra e grida ( Ingmar Bergman, 1972)
Cabaret ( Bob Fosse,1972)
Getaway (Sam Peckinpah, 1972)
Il fascino discreto della borghesia ( Luis Bunuel, 1972)
American graffiti (George Lucas, 1973)
Effetto Notte ( Francois Truffaut, 1973)
Paper moon ( Peter Bodganovich, 1973)
Frankenstein junior (Mel Brooks, 1974)
Chinatown (Roman Polanski, 1974)
Una moglie (John Cassavetes, 1974)
Dersu Uzala (Akira Kurosawa, 1975)
Barry Lyndon ( Stanley Kubric, 1975)
Qualcuno volò sul nido del cuculo (Milos Forman, 1975)
Lo squalo ( Steven Spielberg, 1975)
Taxi driver (Martin Scorsese, 1976)
Il maratoneta (John Schlesinger, 1976)
Carrie, lo sguardo di Satana (Brian De Palma, 1976)
Incontri ravvicinati del terzo tipo ( Steven Spielberg, 1977)
Io e Annie ( Woody Allen, 1977)
La febbre del sabato sera (John Badham, 1977)
Quell'oscuro oggetto del desiderio ( Luis Bunuel, 1977)
Il cacciatore (Michael Cimino, 1978)
Grease (Randal Kleiser, 1978)
Alien ( Ridley Scott, 1979)
Manhattan ( Woody Allen, 1979)
Stalker (Andrei Tarkosky, 1979)
Apocalipse now (Francis Ford Coppola, 1979)
I predatori dell'arca perduta ( Steven Spielberg, 1981)
1977 Fuga da NewYork ( John Carpenter, 1981)
E. T. ( Steven Spielberg, 1982)
Blade runner ( Ridley Scott, 1982)
La mia Africa ( Sydney Pollack, 1985)
Balla coi lupi ( Kevin Costner, 1990)
Lanterne rosse ( Zhang Yimou, 1991)
Il silenzio degli innocenti ( Jonathan Demme, 1991)
Schindler's list ( Spielberg, 1993)
Titanic ( James Cameron, 1997)
Il sesto senso ( M. Night Shyamalan, 1999)
Tutto su mia madre ( Pedro Almodóvar, 1999)
Il gladiatore ( Ridley Scott, 2000)
A beautiful mind ( Ron Howard, 2001)
... e scusateci per tutti quelli che abbiamo scordato di elencare!
Elenchiamo qui alcuni film italiani che, secondo noi, è necessario conoscere per avere un'idea generale ma parziale della storia del cinema nazionale del dopoguerra.
Grandi magazzini (Mario Camerini, 1939)
Ossessione (Luchino Visconti, 1942)
Roma città aperta (Roberto Rossellini, 1945)
Paisà (Roberto Rossellini, 1946)
Germania anno zero (Roberto Rossellini, 1947)
Ladri di biciclette (Vittorio De Sica, 1948)
La terra trema (Luchino Visconti, 1948)
Cronaca di un amore (Michelangelo Antonioni, 1950)
Francesco giullare di Dio (Roberto Rossellini, 1950)
Miracolo a Milano (Vittorio De Sica, 1951)
Bellissima (Luchino Visconti, 1951)
Umberto D (Vittorio De Sica, 1952)
Lo sceicco bianco (Federico Fellini, 1952)
I vinti (Michelangelo Antonioni, 1952)
I vitelloni (Federico Fellini, 1953)
L'oro di Napoli (Vittorio De Sica, 1954)
La strada (Federico Fellini, 1954)
Un americano a Roma (Steno, 1954)
Senso (Luchino Visconti, 1954)
Il bidone (Federico Fellini, 1955)
Il grido (Michelangelo Antonioni, 1957)
Le notti di Cabiria (Federico Fellini, 1957)
Le notti bianche (Luchino Visconti, 1957)
I soliti ignoti (Mario Monicelli, 1958)
La grande guerra (Mario Monicelli, 1959)
La dolce vita (Federico Fellini, 1959)
Il generale della Rovere (Roberto Rossellini, 1960)
L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960)
La ciociara (Vittorio De Sica, 1960)
Era notte a Roma (Roberto Rossellini, 1960)
Rocco e i suoi fratelli (Luchino Visconti, 1961)
Il federale (Luciano Salce, 1961)
Divorzio all’italiana (Pietro Germi, 1961)
Il sorpasso (Dino Risi, 1962)
L’eclisse (Michelangelo Antonioni, 1962)
Mamma Roma (Pierpaolo Pasolini, 1962)
Otto e mezzo (Federico Fellini, 1963)
Ieri, oggi, domani (Vittorio De Sica, 1963)
Il Gattopardo (Luchino Visconti, 1963)
Deserto rosso (Michelangelo Antonioni, 1964)
Per un pugno di dollari (Sergio Leone, 1964)
Matrimonio all'italiana (Vittorio De Sica, 1964)
Il vangelo secondo Matteo (Pierpaolo Pasolini, 1964)
Per qualche dollaro in più (Sergio Leone, 1965)
Blow up (Michelangelo Antonioni, 1966)
L'armata Brancaleone (Mario Monicelli, 1966)
Il buono, il brutto, il cattivo (Sergio Leone, 1966)
C'era una volta il west (Sergio Leone, 1969)
La caduta degli dei (Luchino Visconti, 1969)
L’uccello dalle piume di cristallo (Dario Argento, 1970)
Zabriskie Point (Michelangelo Antonioni, 1970)
In nome del popolo italiano (Dino Risi, 1971)
Il giardino dei Finzi Contini (Vittorio De Sica, 1971)
Morte a Venezia (Luchino Visconti, 1971)
Decameron (Pier Paolo Pasolini, 1971)
Ultimo tango a Parigi (Bernardo Bertolucci, 1972)
I racconti di Canterbury (Pier Paolo Pasolini, 1972)
Amarcord (Federico Fellini, 1973)
Sesso matto (Dino Risi, 1973)
Malizia (Salvatore Samperi, 1973)
La grande abbuffata (Marco Ferreri, 1973)
C’eravamo tanto amati (Ettore Scola, 1974)
Profumo di donna (Dino Risi, 1974)
Gruppo di famiglia in un interno (Luchino Visconti, 1974)
Il fiore delle mille e una notte (Pier Paolo Pasolini, 1974)
Amici miei (Mario Monicelli, 1975)
Profondo rosso (Dario Argento, 1975)
Professione: reporter (Michelangelo Antonioni, 1975)
Novecento (Bertolucci, 1976)
Un borghese piccolo piccolo (Mario Monicelli, 1977)
Un sacco bello (Carlo Verdone, 1980)
Non ci resta che piangere (Benigni-Troisi, 1984)
C'era una volta in America (Sergio Leone, 1984)
Nuovo Cinema Paradiso (Giuseppe Tornatore, 1988)
Francesco d'Assisi (Liliana Cavani, 1989)
Johnny Stecchino (Roberto Benigni, 1991)
Ladro di bambini (Amelio, 1992)
Caro diario (Nanni Moretti, 1993)
La vita è bella (Roberto Benigni, 1997)
... e scusateci per tutti quelli che abbiamo scordato di elencare!
Ognuno ha la propria tecnica... noi possiamo suggerirvi di prendere un film e riscriverlo!
Che significa? semplice, prendete un film, uno qualsiasi, uno dei numerosi film che avete, prendete una scena (una qualunque a metà del film) ed analizzatela, guardatela una, due, tre volte... la conoscete bene? capite quello che sta succedendo? bene, allora riscrivetela! si, provate voi a rifarla, diversa... a posteriori è più semplice? non lo so. So solo che se lo facciamo, se proviamo a farlo, riusciremo ad entrare nella scena, entreremo al centro, al cuore di ciò che è stato girato, entriamo così nella mentalità del regista... Perchè l'attore passa di là? perchè dice quella certa battuta in una certa maniera? perchè è illuminato così? perche? perchè, perchè....
Cerchiamo di capire cosa è stato fatto, e la sua motivazione.
Nella trasposizione cinematografica di "Psycho" da parte di Alfred Hitchcock, basata sul romanzo omonimo di Robert Bloch del 1959, ci sono state diverse modifiche, tagli, e adattamenti fatti per passare dalla pagina allo schermo. Alcune di queste modifiche furono dettate da necessità narrative, desideri personali di Hitchcock per la direzione del film, o requisiti della censura dell'epoca. Ecco alcune delle principali differenze e scene modificate o omesse rispetto al romanzo originale
Il film "Psycho" diretto da Gus Van Sant, uscito nel 1998, è noto per essere un remake quasi fotogramma per fotogramma dell'omonimo capolavoro di Alfred Hitchcock del 1960. Questa decisione stilistica e artistica è la peculiarità più discussa del film di Van Sant. Ecco alcune delle caratteristiche e peculiarità principali di questo film
Leggi tutto: Caratteristiche del film Psycho del regista Gus Van Sant
"Man on Fire - Il fuoco della vendetta" (2004), diretto da Tony Scott, è noto per il suo stile di montaggio innovativo e dinamico che ha contribuito in modo significativo all'intensità emotiva e al ritmo del film. Film tratto dal romanzo dell'inglese Philip Nicholson, sceneggiatura del norvegese Brian Helgeland, con la Fotografia del canadese Paul Cameron, il montaggio dello statunitense Christian Wagner, le musiche del britannico Harry Gregson-Williams. Queste sono alcune delle caratteristiche peculiari utilizzate nel montaggio di questo film
Effettivamente, ci sono stati diversi film francesi che sono stati adattati in altre lingue e culture, inclusa l'Italia. Ecco un elenco di film francesi noti che hanno avuto adattamenti in altri paesi:
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"Les Diaboliques" (1955) - Questo thriller psicologico francese è stato un'influenza per molti film di suspense e horror, incluso l'adattamento americano "Diabolique" nel 1996.
Leggi tutto: Elenco di alcuni film francesi adattati successivamente all'estero
L'adattamento di film francesi nel cinema italiano, così come in altre cinematografie, è un fenomeno che può essere spiegato da diverse ragioni culturali, commerciali e creative. Ecco alcuni dei motivi principali:
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Linguaggio Universale del Cinema: Il cinema, come forma d'arte, ha un linguaggio universale. Le storie di successo, indipendentemente dal loro paese di origine, spesso toccano temi umani universali che sono riconoscibili e apprezzabili da pubblici diversi. Gli adattamenti permettono di riportare queste storie a un nuovo pubblico, mantenendo l'essenza ma adattando il contesto culturale.
Leggi tutto: Parecchi film italiani degli ultimi decenni sono adattamenti di film francesi: perchè?
Anche guardando film considerati "brutti" o criticamente poco apprezzati, è possibile trarre ispirazione e apprendere diversi aspetti. Ecco alcune ispirazioni che si possono trarre
Leggi tutto: Che ispirazioni si possono trarre anche guardando "film brutti"
"C'eravamo tanto amati" è un capolavoro del cinema italiano diretto da Ettore Scola nel 1974. Ecco perchè questo film è considerato un capolavoro:
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Regia di Ettore Scola: La maestria e la sensibilità di Scola nel dirigere il film, raccontando la storia di tre amici attraverso tre decenni della storia italiana, è considerata impeccabile.
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Sceneggiatura complessa: La trama ben costruita e articolata segue le vite intrecciate dei tre protagonisti, mostrando il loro rapporto con l'Italia in cambiamento.
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Attori straordinari: Le interpretazioni di Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Stefania Sandrelli sono lodate per la loro autenticità e bravura nel dare vita ai personaggi nel corso di diversi decenni.
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Rappresentazione dell'Italia: Il film offre uno sguardo appassionato e critico sulla società italiana e le sue trasformazioni sociali e politiche dal dopoguerra agli anni '70.
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Umanità dei personaggi: Le storie dei protagonisti sono realistiche e umane, permettendo allo spettatore di identificarsi e immergersi nella loro evoluzione personale.
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Ricostruzione storica accurata: Il film offre una visione autentica e dettagliata dell'Italia attraverso i decenni, offrendo uno spaccato storico del Paese.
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Racconto della storia d'amore e amicizia: La centralità dell'amicizia e dell'amore è trattata in modo delicato ed emozionante, rivelando il loro impatto sulla vita dei personaggi.
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Approccio narrativo non lineare: L'uso del flashback consente di esplorare le storie dei personaggi in un ordine non cronologico, permettendo uno sguardo approfondito sui loro cambiamenti e sulle relazioni.
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Ritmo coinvolgente: Nonostante la complessità narrativa, il film mantiene un ritmo coinvolgente che tiene lo spettatore attento e interessato alle vite dei protagonisti.
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Colonna sonora evocativa: La musica, selezionata con cura, amplifica le emozioni dei personaggi e sottolinea i momenti chiave della storia.
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Commento sociale e politico: Il film offre una critica sottile e incisiva sulla società italiana e le sue contraddizioni, riflettendo sulle speranze e disillusioni dell'epoca.
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Dialoghi memorabili: Le frasi e i dialoghi sono rimasti nell'immaginario collettivo per la loro profondità e significato.
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Tematiche universali: Tratta temi universali come l'amore, l'amicizia, l'aspirazione, la delusione e il senso di perdita, rendendo il film rilevante anche per il pubblico contemporaneo.
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Fotografia e ambientazione impeccabili: La fotografia e le ambientazioni sono curate nei dettagli, offrendo uno sguardo autentico e coinvolgente nell'Italia del periodo.
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Messaggio emotivo e commovente: Il film è in grado di toccare profondamente gli spettatori, lasciando un impatto emotivo duraturo.
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Riconoscimento e successo internazionale: "C'eravamo tanto amati" è stato apprezzato a livello internazionale, guadagnandosi consensi critici e apprezzamenti da parte del pubblico.
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Influenza sulla cinematografia successiva: Il film è considerato un riferimento e un'ispirazione per molti registi e sceneggiatori successivi nel cinema italiano e internazionale.
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Candidature e premi: Ha ricevuto numerosi premi e nomination, incluso il premio César per il Miglior Film Straniero nel 1977.
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Longevità e rilevanza: Nonostante siano passati molti anni dalla sua uscita, il film continua a essere considerato un capolavoro senza tempo.
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Risate e riflessioni: Mescolando elementi di commedia con riflessioni profonde sulla vita, il film offre un equilibrio tra emozioni contrastanti, mantenendo lo spettatore coinvolto e intrattenuto.
Totò è stato un grande comico del cinema italiano, noto per il suo talento nel creare battute e situazioni divertenti. Ecco una selezione di battute comiche tratte dai suoi film, anche se è importante sottolineare che l'umorismo può variare in base al contesto e al linguaggio usato nei diversi periodi:
"Ma io te lo dico con tutto il cuore... ma che te lo dico a fare!" - Film: "Totò, Peppino e la malafemmina" (1956).
Ecco le descrizioni d'effetto (conosciute pure come Logline) di alcuni film classici che catturano l'attenzione del lettore:
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"Il Padrino" (1972) - "Nella New York degli anni '40, il potere oscuro della famiglia Corleone emerge mentre il padrino, Don Vito, naviga tra politica, vendetta e il lato oscuro del sogno americano."
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"C'era una Volta in America" (1984) - "Un viaggio senza tempo attraverso l'amicizia e la criminalità: quattro amici di infanzia navigano tra onore e ambizione, tuffandosi nel mondo violento della mafia e della redenzione."
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"Casablanca" (1942) - "In una città infuocata dalla guerra, il ritorno di un amore perduto mette alla prova il coraggio e il sacrificio di un uomo che deve scegliere tra l'amore e il dovere in un'epoca di conflitto globale."
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"Via col Vento" (1939) - "In un mondo dilaniato dalla guerra civile, la determinata Scarlett O'Hara naviga attraverso le passioni, la perdita e il cambiamento sociale nella lotta per sopravvivere e mantenere il suo stile di vita nel Sud degli Stati Uniti."
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"Lawrence d'Arabia" (1962) - "Un'epopea epica di avventura e identità in cui il carismatico T.E. Lawrence si ritrova nel deserto del Medio Oriente, scontrandosi con conflitti interni ed esterni mentre cerca di unire tribù arabe per la libertà."
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"Il Mondo perduto" (1993) - "Una spedizione avventurosa in una terra dimenticata: dinosauri, pericoli e meraviglie incontrano un gruppo di esploratori determinati a esplorare un mondo sconosciuto nascosto ai confini della civiltà."
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"Il Grande Gatsby" (2013) - "Nell'era del jazz e dell'eccesso, un misterioso miliardario si perde nell'ossessione per un amore passato, immergendosi nella frenesia della ricchezza, della passione e del declino sociale."
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"Psyco" (1960) - "Nel tranquillo regno dell'Hotel Bates, un viaggiatore sfortunato si imbatte in un mistero che sconvolge le idee sulla paura, la follia e il terrore dietro porte chiuse."
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"Città di Dio" (2002) - "In un labirinto di violenza e speranza, la favela di Rio de Janeiro diventa il palcoscenico di una guerra per il potere tra il crimine organizzato e l'aspirazione alla redenzione personale di un giovane fotografo."
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"2001: Odissea nello Spazio" (1968) - "Un viaggio verso i confini del cosmo e della coscienza umana, dove monoliti misteriosi e intelligenza artificiale guidano l'umanità verso il prossimo stadio evolutivo."
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"La Dolce Vita" (1960) - "Nella frenetica e seducente atmosfera di Roma, un giornalista si trova a navigare tra il glamour, la corruzione e il vuoto esistenziale della vita mondana."
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"Quarto Potere" (1941) - "Dietro la scena del giornalismo di massa, un uomo ambizioso si erge tra la ricerca della verità e il potere dei media, sfidando la corruzione e la manipolazione per fare la differenza."
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"Arancia Meccanica" (1971) - "In un futuro distopico, la violenza e la psicologia del male si intrecciano nel viaggio psichedelico di un giovane delinquente verso il libero arbitrio e la redenzione."
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"Il Pianista" (2002) - "Nel cuore della Seconda Guerra Mondiale, un musicista ebreo lotta per la sopravvivenza in una Varsavia distrutta, trovando la speranza e la resilienza tra le rovine della guerra."
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"Fuga da Alcatraz" (1979) - "Basato su una storia vera, il tentativo di fuga epico di tre prigionieri dalla prigione più sicura d'America, Alcatraz, sfida la determinazione del sistema carcerario e l'ingegno umano."
"Cabaret" il film musicale del 1972, diretto e prodotto da Bob Fosse, 8 premi Oscar del 1973, è indubbiamente un capolavoro del cinema per molte ragioni. Ecco dieci motivi che hanno contribuito al suo riconoscimento come tale
Discutere di film che potrebbero essere considerati inappropriati o problematici secondo gli attuali standard di sensibilità richiede una valutazione delicata. Ci sono molti film degli anni '60 e '70 che potrebbero contenere rappresentazioni o temi che oggi potrebbero essere considerati offensivi o inappropriati. Tuttavia, questa valutazione è soggettiva e può variare da persona a persona.
Leggi tutto: Esempi di film degli anni '60 e '70 che oggi sarebbero inappropriati e messi all'indice
Gli anni '60 e '70 sono stati un periodo di cambiamento sociale, politico e culturale significativo, e molti film di quel periodo riflettevano questo fermento. Tuttavia, alcune opere di quel tempo potrebbero essere considerate problematiche o inappropriate rispetto agli standard attuali per diverse ragioni: ecco diverse ragioni per le quali molti film degli anni '60 e '70 potrebbero essere considerati controversi o inappropriati se realizzati oggi.
La scelta di film didattici per bambini fino a 14 anni dipende da diversi fattori, inclusi i gusti personali, gli interessi e l'obiettivo specifico dell'educazione. Ecco una lista di 15 film che potrebbero essere considerati didattici per bambini
Leggi tutto: Quali film sono didattici per bambini fino a 14 anni.
Personaggi protagonisti o spalle, attori poco noti o famosissimi, reali oppure fantastici, sono le scoperte talvolta impreviste con le facce e le personalità che più si sono fatte notare: sono figure iconiche, subito memorabili e non dimenticabili del cinema.
Ecco l'elenco dei 25 film del 2023 assolutamente da vedere per la potente rivista di cinema Indiewire.
25. “Beau Is Afraid” di Ari Aster. Lo avete ingiustamente trascurato. Lo so e lo sapete.
24. “Godland” di Hlynur Pálmason. Bellissimo. Grande film nordico lanciato a Cannes su un prete danese che costruisce una chiesa nel più remoto angolo dell’Islanda.
23. “Are You There God? It’s Me, Margaret” di Kelly Fremon Craig. Non l’ho visto.
22. “Earth Mama” di Savanah Leaf.
21. “Spider-Man: Across the Spider-Verse” di Joaquim Dos Santos & Kemp Powers & Justin K. Thompson. Sì, stupendo, una vera e propria opera d’arte. Se vi piace l’animazione, il massimo.
20. “La Chimera” di Alice Rohrwacher. Leggo “Il terzo e più romantico film della trilogia informale di Alice Rohrwacher che esplora i rapporti tra l’Italia del passato e quella del presente, La Chimera vede la regista toscana ritornare al fascino rustico e all'eterno rimpianto di “Le Meraviglie” e “Felice come Lazzaro” per spingerli attorno a una tela riccamente strutturata che spazia dall'antica Etruria a "The Crown”. E non me lo andate a vedere?
19. “Kokomo City” di D. Smith.
18. “Pacifiction” di Albert Serra. Fece il suo effetto a Cannes a maggio. Non credo uscirà in Italia, Troppo difficile, troppo lungo.
17. “Love Life” di Koji Fukada.
16. “R.M.N.” di Cristian Mungiu.
15. “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese.
14. “Oppenheimer” di Christopher Nolan.
13. “The Delinquents” di Rodrigo Moreno. Bellissimo film argentino. Passa in questi giorni a Torino.
12. “Barbie” di Greta Gerwig.
11. “A Thousand and One” di A.V. Rockwell. Ha appena vinto il Gotham Award per la miglior opera prima americana.
10. “The Zone of Interest” di Jonathan Glazer. Tratto da Martin Amis. Grande film sulla banalaità del male nella casa del comandante di un campo di concentramento. Con Sandra Huller fenomenale.
9. “All of Us Strangers” di Andrew Haigh. Da un racconto del1987 di Taichi Yamada.
8. “Anatomy of a Fall” di Justine Triet. Lo trovate ancora in sala. Bellissimo. Ha vinto Cannes, ha vinto ben due Gotham Award, miglior film straniero, migliore sceneggiatura. Vedrete agli Oscar…
7. “Passages” di . Ira Sachs. Lo trovate su Mubi.
6. “Poor Things” di Yorgos Lanthimos. Da noi deve ancora uscire. Ha vinto Venezia.
5. “May December” di Todd Haynes. Lo abbiamo sottovalutato a Cannes.
4. “The Boy and the Heron” di Hayao Miyazaki. Capolavoro. Anche se non c’è nulla di nuovo da aggiungere all’opera di Miyazaki. Puro piacere. Lo abbiamo visto a Roma. Uscirà a gennaio.
3. “Asteroid City” di Wes Anderson. Lo abbiamo totalmente rimosso. Ha avuto la sfortuna di uscire assieme a Barbie, che lo ha stracciato.
2. “La passion de Dodin Bouffant” di Tran Anh Hung. In inglese suono “The Taste of Things”. Devo dire che i film sulla cucina mi annoiano mortalmente. A Cannes non l’ho molto capito, ma è piaciuto.
1. “Past Lives” di Celine Song. Va visto assolutamente. Passato a Roma. Già pronto per gli Oscar.
dall'articolo di Marco Giusti per Dagospia
L'opinione su cosa costituisca un "film brutto" è altamente soggettiva e varia da persona a persona. Inoltre, criticare il lavoro di artisti e creativi può essere delicato. Tuttavia, ci sono stati alcuni film italiani che, a livello critico o di pubblico, sono stati oggetto di valutazioni negative. Alcuni di questi possono essere stati considerati deludenti o poco apprezzati.
La percezione di un film, come "La grande bellezza," è soggettiva e può variare notevolmente da persona a persona. Mentre il film ha ricevuto ampi elogi dalla critica e ha vinto diversi premi, è possibile che non sia piaciuto a tutti per diverse ragioni. Di seguito sono alcune possibili spiegazioni.
Leggi tutto: Perchè il film "La grande bellezza" non è piaciuto a molte persone
“Seven” è un thriller quasi perfetto. Prima racconta con qualche tono da commedia del difficile rapporto tra il giovane poliziotto irruento (Brad Pitt) e il veterano a un passo dalla pensione (Morgan Freeman). Ma se non hai visto il film e preferisci evitare spoiler, ti consiglio di non leggere oltre.
Leggi tutto: Quel finale alternativo che avrebbe completamente stravolto "Seven"
Folgorata! Ho visto “Mi chiamo Sam” (un film di Jessie Nelson del 2001, interpretato da Sean Penn e Michelle Pfeiffer). Bello, commovente. Colorato e triste. Pieno di vita come di drammaticità. Lineare e controverso. Dolce e nervoso.
Leggi tutto: Ho visto “Mi chiamo Sam”. Bello, commovente. Colorato e triste.
Assolutamente si. Le scene iniziali di un film sono fondamentali e possono contribuire in modo significativo a creare un'identità unica per l'intero film. Le prime sequenze svolgono diverse funzioni importanti:
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Catturare l'Attenzione dello Spettatore:
- Le prime scene devono catturare immediatamente l'attenzione dello spettatore. Una scena intrigante, visivamente accattivante o piena di suspense può far sì che gli spettatori si impegnino fin dall'inizio.
Leggi tutto: Le scene iniziali di un film possono dargli un'impronta unica
- Le prime scene devono catturare immediatamente l'attenzione dello spettatore. Una scena intrigante, visivamente accattivante o piena di suspense può far sì che gli spettatori si impegnino fin dall'inizio.
Il sindacato degli attori americani ha rifiutato "l'ultima e definitiva" proposta degli Studios sulle misure da includere nel nuovo contratto degli interpreti. Le due parti sono ancora lontane "su diverse questioni essenziali, tra cui l'Intelligenza artificiale", ha scritto Sag-Aftra in una breve nota.
"Torneremo al più presto al tavolo, perché tutti vogliamo ricominciare a lavorare", ha detto all'ANSA Ted Sarandos, ceo di Netflix, al margine di un evento a Los Angeles. Con il no del sindacato, sfuma la possibilità di chiudere in giornata lo sciopero cominciato il 14 luglio. Non si sa quando le parti riprenderanno il negoziato.
da (ANSA)
Adottando una sorta di duplice passo, prevalentemente documentaristico ma con felici trovate narrative, Boyer (Damien Boyer regista (evangelico) del film “Sacerdoce”) non ha fatto ricorso a nessun attore professionista, concentrandosi sul percorso ben reale di 5 preti di diverse contrade francesi: Antoine, Gaspard, Paul, Matthieu e François. Una “rosa” che non pretende affatto d’essere rappresentativa del clero francese.
Leggi tutto: Esce in Francia un film sulla sfida di essere sacerdote
No, non si trattava di sganciare una bomba atomica. Christopher Nolan ha suscitato l'interesse del pubblico per il suo dodicesimo lungometraggio, Oppenheimer, quando ha detto a Total Film di aver ottenuto l'effetto di far esplodere una bomba atomica senza l'uso della CGI. Ciò ha portato molti fan a dire scherzosamente che l'autore britannico, con il suo occhio al realismo, aveva in qualche modo convinto la Universal Pictures, lo studio con cui ha lavorato su Oppenheimer piuttosto che Warner Bros., ad acquistare e far esplodere un vero ordigno nucleare in mezzo al deserto. per replicare il Trinity Test, la prima esplosione di una bomba atomica al mondo.
Leggi tutto: Come OPPENHEIMER ha creato un'esplosione atomica senza l'uso di CGI
Ecco alcuni esempi sia di classici che di film natalizi più moderni: ognuno di questi film ha il suo stile unico e offre una varietà di storie e atmosfere legate al Natale. Ricordiamoci che ci sono molti altri film natalizi meravigliosi sia classici che moderni da scoprire e vedere o rivedere durante le festività!
MAKING OF di Cédric Kahn (Francia, 2023 - 119') Simon, un noto regista francese, inizia a girare il suo prossimo film: una storia di operai che lottano per impedire che la loro fabbrica venga delocalizzata. Ma niente va come previsto...
Leggi tutto: MAKING OF di Cédric Kahn (Francia, 2023 - 119')
Il costo di fare un lungometraggio può variare significativamente in base a diversi fattori, tra cui la scelta iniziale del progetto, il genere del film, la qualità richiesta, la durata delle riprese, il cast e la troupe, le location, gli effetti speciali, le attrezzature e altro ancora.
100 FILM DA SALVARE DEL CINEMA ITALIANO
Le pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1940 e il 1978
Uno spaccato dell'Italia attraverso il cinema
Ecco l'elenco i cento film italiani da salvare
Cronaca di un amore (Antonioni, 1980)
Il grido (Antonioni, 1957)
L’eclisse (Antonioni, 1962)
I pugni in tasca (Bellocchio, 1965)
La Cina è vicina (Bellocchio, 1967)
Nel nome del padre (Bellocchio, 1972)
Il conformista
(Bertolucci, 1970)
Novecento
(Bertolucci, 1976)
Quattro passi tra le nuvole
(Blasetti, 1942)
Prima comunione
(Blasetti, 1950)
Arrangiatevi!
(Bolognini, 1959)
Il bell’Antonio
(Bolognini, 1960)
La città dolente
(Bonnard, 1949)
Chi lavora è perduto
(Brass, 1963)
Pane e cioccolata
(Brusati, 1974)
Leoni al sole
(Caprioli, 1961)
Due soldi di speranza
(Castellani, 1951)
Pane amore e fantasia
(Comencini, 1953)
Tutti a casa
(Comencini, 1960)
Lo scopone scientifico
(Comencini, 1972)
Una donna libera
(Cottafavi, 1954)
Napoletani a Milano
(De Filippo, 1953)
Riso amaro
(De Santis, 1949)
Diario di un maestro
(De Seta, 1972)
I documentari di De Seta
(De Seta, 1954-59) Sciuscià
(De Sica, 1946)
Ladri di biciclette
(De Sica, 1948)
Miracolo a Milano
(De Sica, 1951)
Umberto D
(De Sica, 1952)
L'oro di Napoli
(De Sica, 1954)
Don Camillo
(Duvivier, 1952)
Domenica d'agosto
(Emmer, 1950)
La famiglia Passaguai
(Fabrizi, 1951)
Lo sceicco bianco
(Fellini, 1952)
I vitelloni
(Fellini, 1953)
La strada
(Fellini, 1954)
Le notti di Cabiria
(Fellini, 1957)
La dolce vita
(Fellini, 1960)
Otto e mezzo
(Fellini, 1963)
Amarcord
(Fellini, 1974)
La donna scimmia
(Ferreri, 1963)
Dillinger è morto
(Ferreri, 1968)
L'udienza
(Ferreri, 1971)
Cielo sulla palude
(Genina, 1949)
Il cammino della speranza
(Germi, 1950)
Divorzio all’italiana
(Germi, 1961)
Signore e signori
(Germi, 1966)
Carosello napoletano
(Giannini, 1953)
Febbre di vivere
(Gora, 1953)
Mafioso
(Lattuada, 1962) La spiaggia
(Lattuada, 1953)
Luci del varietà
(Lattuada e Fellini, 1950)
La vita agra
(Lizzani, 1964)
Banditi a Milano
(Lizzani, 1968)
Gli sbandati
(Maselli, 1955)
Catene
(Matarazzo, 1949)
Guardie e ladri
(Monicelli, 1951)
Un eroe dei nostri tempi
(Monicelli, 1955)
I soliti ignoti
(Monicelli, 1958)
La grande guerra
(Monicelli, 1959)
Un borghese piccolo piccolo
(Monicelli, 1977)
Il posto
(Olmi, 1961)
L’albero degli zoccoli
(Olmi, 1978)
Accattone
(Pasolini, 1961)
Comizi d’amore
(Pasolini, 1965)
Uccellacci e uccellini
(Pasolini, 1966)
Indagine su un cittadino…
(Petri, 1970)
Il sole negli occhi
(Pietrangeli, 1953)
Io la conoscevo bene
(Pietrangeli, 1965)
La battaglia di Algeri
(Pontecorvo, 1966)
Poveri ma belli
(Risi, 1956)
Una vita difficile
(Risi, 1961)
Il sorpasso
(Risi, 1962)
I mostri
(Risi, 1963)
I magliari
(Rosi, 1959) Salvatore Giuliano
(Rosi, 1962)
Le mani sulla città
(Rosi, 1963)
Il caso Mattei
(Rosi, 1972)
Cadaveri eccellenti
(Rosi, 1976)
Roma città aperta
(Rossellini, 1945)
Paisà
(Rossellini, 1946)
Stromboli
(Rossellini, 1949)
Europa 51
(Rossellini, 1952)
Fantozzi
(Salce, 1975)
C’eravamo tanto amati
(Scola, 1974)
Una giornata particolare
(Scola, 1977, foto sopra)
La provinciale
(Soldati, 1953)
Totò a colori
(Steno, 1952)
Un americano a Roma
(Steno, 1954)
Padre padrone
(Taviani, 1977)
La lunga notte del 1943
(Vancini, 1960)
Ossessione
(Visconti, 1943)
La terra trema
(Visconti, 1948)
Bellissima
(Visconti, 1951)
Senso
(Visconti, 1954)
Rocco e i suoi fratelli
(Visconti, 1960)
Il Gattopardo
(Visconti, 1963, foto sopra)
L’onorevole Angelina
(Zampa, 1947)
L’arte di arrangiarsi
(Zampa, 1954)
Il medico della mutua
(Zampa, 1968)
La ragazza con la valigia
(Zurlini, 1960)