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Michael Caine, uno dei grandi saggi del cinema contemporaneo, pronunciò una volta, nel contesto di un film di Christopher Nolan, queste parole che vado a riportarvi:

“Ogni grande numero di magia è costituito da 3 parti. La prima si chiama presentazione: il mago mostra qualcosa di ordinario che naturalmente non lo è. La seconda si chiama colpo di scena: il mago trasforma quello di ordinario in qualcosa di straordinario. Non cercare di scoprire il segreto perché non ci riuscirai. Per questo esiste una terza parte chiamata prestigio dove succede l'inaspettato, dove vedi qualcosa che non hai mai visto prima”

Mi è sempre sembrata una definizione un po’ ballerina e più bella che efficace, ma è indubbiamente d’impatto: il modo più semplice e citazionista (e dunque socialmente accettabile) per spiegare che cosa sia un colpo di scena, o un plot twist se siete in vena di anglicismi, quel meccanismo narrativo per cui una singola rivelazione mette in discussione quanto visto fin lì e invita chi guarda a riconsiderarlo alla luce delle nuove conoscenze e a rimettere quindi in prospettiva tutto quanto visto fin lì.

I colpi di scena esistono fin da quando esistono le storie, e sicuramente da ben prima dei film; che però ci ha messo pochissimo a capire che l’equivalente narrativo del togliere il tappeto da sotto i piedi di chi guarda è potentissimo, e perfetto per un medium visuale come il cinematografò. Esempi di colpi di scena, o finali a sorpresa, o chiamateli come preferite, esistono almeno fin dagli anni Venti (Il gabinetto del dottor Caligari è proprio del 1920 e si conclude con un plot twist clamoroso e riciclatissimo da lì in avanti), e ormai c’è gente che ne ha fatto la propria arma mica tanto segreta da sfoderare alla fine di ogni suo film, puntuale come le tasse.

Scegliere i migliori è sempre un’impresa improba, soprattutto perché è difficilissimo prescindere anche dai gusti personali; peggio: quello che per me è un colpo di scena clamoroso e inaspettatissimo, per te potrebbe essere un banale “ah ma ci arrivi solo adesso? Io l’ho capito mezz’ora fa”. E ora che ho messo le mani avanti possiamo cominciare con la top ten, come sempre in rigoroso ordine alfabetico.

Ah, mi sembra sciocco doverlo specificare ma questo pezzo è pieno di SPOILER!

Chinatown (Roman Polanski, 1974)

IL FILM È un intricatissimo noir che ruota intorno all’acqua in California (le California Water Wars sono una cosa) e che, come da tradizione per il genere, è più facile da guardare che da riassumere in poche righe. Rispetto ai classici del genere, con il loro detective superintelligente che arriva alla soluzione del caso grazie al suo potere deduttivo, qui l’investigatore protagonista (Jack Nicholson) è in balia dei colpi di scena, che si susseguono a un ritmo travolgente.

IL COLPO DI SCENA Tra i tanti, scegliamo la rivelazione che la sorella di Faye Dunaway (nel senso, del suo personaggio, Faye Dunaway è figlia unica) è anche la figlia di Faye Dunaway, nata da una relazione incestuosa forzata con il padre.

get out

Get Out (Jordan Peele, 2017)

IL FILM Debutto alla regia cinematografica per Jordan Peele e salutato come uno degli horror più originali e interessanti del millennio, e con la promessa di un futuro radioso per il suo autore che il secondo film Us ha confermato, è una variazione sul tema “Indovina chi viene a cena?”, ma virato horror. Di base è la storia di un tizio di colore che deve andare a conoscere la famiglia della sua fidanzata bianca, e scopre delle cose brutte.

IL COLPO DI SCENA La fidanzata in questione, e tutta la sua famiglia, sono i mostri di turno, che catturano persone di colore prestanti e intelligenti per usarle come “contenitore” per la loro coscienza, in una sorta di mix tra immortalità e reincarnazione.

I soliti sospetti (Bryan Singer, 1995)

IL FILM Cinque tizi devono compiere un colpo per conto del misteriosissimo boss criminale Keyser Söze, con il quale tutti e cinque hanno una qualche forma di debito; il colpo prevede l’assalto a una nave piena di droga, appartenente all’organizzazione rivale di Söze.

IL COLPO DI SCENA Keyser Söze non esiste, o meglio è Kevin Spacey, o meglio è il personaggio di Kevin Spacey nel film I soliti sospetti.

Il pianeta delle scimmie (Franklin Shaffner, 1968)

IL FILM Tratto da un romanzo francese, è la storia di un gruppo di astronauti che si ibernano per un viaggio spaziale lungo 700 anni, e quando si risvegliano (2006 anni dopo) si ritrovano su un pianeta popolato da scimmie intelligentissime che li considerano alla stregua di animali. Seguono pazze avventure.

IL COLPO DI SCENA Il pianeta in questione è la Terra!

sixth sense

 

Il sesto senso (M. Night Shyamalan, 1999)

IL FILM Qualsiasi film di Shyamalan andrebbe bene in questa lista, personalmente il mio preferito in termini di colpi di scena e non solo è The Village, ma è Il sesto senso che l’ha fatto conoscere al mondo come “l’uomo dei plot twist”, e quindi eccovi questo film in cui Bruce Willis psicologo infantile deve aiutare un bambino che è convinto di vedere la gente morta.

IL COLPO DI SCENA Anche Bruce Willis è “gente morta”.

Psyco (Alfred Hitchcock, 1960)

IL FILM Una tizia ruba dei soldi al suo capo e fugge nascondendosi in un motel gestito dalla famiglia Bates (madre e figlio). La storia gira tutta intorno al suddetto motel, che verrà visitato anche dalla sorella della tizia, da un investigatore privato e dal fidanzato della tizia. Moriranno quasi tutti.

IL COLPO DI SCENA La sciura Bates non esiste – o per dirla con un noto libro di qualche anno fa, La mamma di Psycho è lui con la parrucca.

Soylent Green (Richard Fleischer, 1973)

IL FILM Siamo nel 2022, in un mondo sovrappopolato dove lo spazio v itale scarseggia e il monopolio del cibo è in mano alla Soylent Industries, che produce varie pappe artificiali chiamate appunto “soylent red” e “soylent yellow”. Un investigatore deve indagare sulla morte di uno dei membri del consiglio direttivo della Soylent Industries, avvenuta poco dopo il lancio del loro nuovo prodotto, il soylent green.

IL COLPO DI SCENA

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L’impero colpisce ancora (George Lucas, 1980)

IL FILM Secondo capitolo di un’oscura saga cinematografica che ha conosciuto un successo di nicchia e non è stata assolutamente assorbita dal colosso Disney che l’ha presa che era una macchina da soldi e l’ha trasformata in una macchina di macchine da soldi, racconta alcune cose che parlano di guerre, stelle, un tizio piccino verde con le orecchie grandi e la sintassi confusa, e varie altre follie che vi consiglio di scoprire da soli se ancora non conoscete quest’opera immeritatamente ignota.

IL COLPO DI SCENA Il cattivo è il padre del protagonista! NOOOOOOOOOOOOO!!!

The Game (David Fincher, 1997)

IL FILM Un altro di quei casi in cui si fa prima a guardare il film che a raccontarlo. Lo spunto è che c’è un banchiere depresso che decide di partecipare a un gioco che “gli cambierà la vita”, e da lì va tutto a ramengo, tra omicidi, cimiteri messicani e conti in banca che si svuotano.

IL COLPO DI SCENA Era tutto un gioco! Proprio come diceva il titolo del film! Anche quando ha smesso di sembrare un gioco per diventare una cosa chiaramente serissima! Ah ah te l’abbiamo fatta, Michael Douglas!

The Others (Alejandro Amenabar, 2001)

IL FILM Il migliore tra i figli del successo di Il sesto senso, è per farla breve la storia di una famiglia (madre e due figli) che vive in lockdown, non per via del covid ma per via dei traumi postbellici e del fatto che i due bambini sono fotosensibili. I tre vivono in una grande casa vuota, nella quale però potrebbero esserci degli intrusi, o delle presenze, o altre cose brutte di questo genere.

IL COLPO DI SCENA Gli intrusi, le presenze, le cose brutte, sono proprio la madre e i suoi due figli! Che come Bruce Willis sono morti dall’inizio del film, che è quindi un caso più unico che raro di film di case infestate visto dal punto di vista di chi infesta.

 

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