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A volte capita che, per la versione in video i film vengano modificati: si tagliano scene di sesso, violenza, dialoghi eccessivamente offensivi.

Se pensiamo alla versione TV de “Il silenzio degli Innocenti”, (Jonathan Damme, 1991) contiene ad esempio scene diverse rispetto a quella distribuita al cinema.

Viene utilizzata la Compressione dei Tempi, che accelera impercettibilmente la velocità del film al fine di inserirvi al suo interno spot pubblicitari.

Alcune scene vengono ridoppiate…

Spesso anche film destinati al noleggio di videocassette vengono revisionati; le colonne sonore possono essere sostituite a causa dell’impossibilità di negoziarne i diritti.

Differenze notevoli si notano tuttavia nel formato d’immagine adattata allo schermo televisivo.

Solo in casi rari infatti la versione video rispetta il formato originale disponendo bande nere sopra e sotto l’immagine: si tagliano cioè porzioni dall’immagine originale, spesso sino al 50%.

E’ il tecnico che decide quali porzioni dell’immagine eliminare.

A volte decide di ricavare inquadrature distinte da quella che in origine era una inquadratura unica alterando così la versione originale del film.

Per questa ragione alcuni registi girano già in funzione del formato televisivo, concentrando l’azione importante nell’area che resterà intatta poi per la versione in video.

Ad esempio, James Cameron ha girato il “Titanic” (1997) tenendo conto della distribuzione in videocassetta in modo tale che le scene più intime soffrissero meno delle sequenze più spettacolari.

Da qualche tempo tuttavia, la diffusione dei DVD fornisce allo spettatore sempre più opzioni; e così all’interno dell’inquadratura è possibile vedere o meno le bande nere.

articolo di Diana Rodi