- Prima Pagina
- Il Corto
- Sceneggiature
- Cast e Troupe
- Tecnica
- Concorsi Cortometraggi
- I Corti
- Archivio Nazionale Cortometraggi
- I grandi film
- Le Tesi
- Eventi e Notizie
- Le origini del Cinema
- Interviste
- Collaborazioni
- I corsi
- i Libri di Cinema
- Tutto sulla SIAE
- Tutto il resto
- Link di Cinema ed altro
- Altre Arti culturali
- Mappa del sito
Contenuti : 3691
Link web : 1
Tot. visite contenuti : 9935535



ALTRE INFOGina LollobrigidaUna bellezza abbagliante, in gioventù, quella di Gina Lollobrigida (all’anagrafe Luigia), emblema insieme alle altre “maggiorate fisiche” - fu Vittorio De Sica in persona,... Leggi tutto.. |
ANALISI dei FILMQual è il momento più imbarazzante in un film? Mi viene in mente il cosidetto fraintendimento del Terzo Atto. Ovvero, quella particolare scena, piuttosto comune nelle commedie romantiche ma non limitatata ad esse, e posta... Leggi tutto.. |
ALTRE INFOIl cinema e la teoria della relativitàL’oggetto cinematografico è distinto da tutti gli altri oggetti in quanto contrassegnato da una modalità peculiare di manifestazione della propria tetradimensionalità (natura spazio-temporale... Leggi tutto.. | ||
ALTRE INFOPietro Francisci, un regista dimenticatoPietro Francisci, nato a Roma il 9 settembre 1906, è stato un regista e sceneggiatore italiano. A cavallo tra gli anni '30 e '40 realizza una serie di documentari e cortometraggi... Leggi tutto.. |
ALTRE INFONon so se VertigoNon so se Vertigo (La donna che visse due volte) sia stato il mio primo film di ALFRED HITCHCOCK. Eppure so che come per Scottie James Stewart inizia a cambiare tutto, da quella scena in cui... Leggi tutto.. | Altri Articoli |
Qual è il momento più imbarazzante in un film?
I GRANDI FILM - ANALISI dei FILM |
Mi viene in mente il cosidetto fraintendimento del Terzo Atto. Ovvero, quella particolare scena, piuttosto comune nelle commedie romantiche ma non limitatata ad esse, e posta generalmente verso i 3/4 del film, in cui fra i protagonisti scatta un qualche tipo di disaccordo o incomprensione, necessario a reintrodurre un nuovo elemento di tensione che "tenga su" l'atto finale.
Tipicamente: la dolce A e l'affascinante B si sono appena dichiarati eterno amore, ma la rivale C fa intendere a A che B è ancora interessato a lei (cioè C).
Una infuriata A non vuole ascoltare le motivazioni del presunto fedifrago B (anche se avrebbe tutti i motivi per credere che la rivale C stia mentando apposta per farli mollare) e d'altro canto questi viene colto da una improvvisa incapacità di spiegarsi chiaramente. Poi comunque litigano e non si vogliono più vedere.
Amici impiccioni e coincidenze improbabili a volte complicano ulteriormente la situazione.
Questo momento non è necessariamente imbarazzante di per sé, ma quando è scritto male fa sembrare i protagonisti degli idioti che, con un minimo di comunicazione in più risparmierebbero (a sé stessi e a noi) un'altra mezz'ora di incomprensioni, e di conseguenza fa sembrare lo sviluppo degli eventi forzato e artificiale, utile solo a separare i protagonisti a forza per poi riavvicinarli sul finale.
Non è in discussione ovviamente l'efficacia drammatica di questo meccanismo, solo la sua esecuzione di qualità spesso altalenante. Va detto anche che si tratta di uno sviluppo narrativo abusatissimo e che quindi risente della sua condizione di cliché.
di Michele Zaccaria per it.quora.com
< Prec. | Succ. > |
---|