Se pensiamo alle storie e ai personaggi che amiamo nella letteratura e nel cinema, notiamo che probabilmente hanno in comune un arco narrativo avvincente. L’arco narrativo del personaggio è semplicemente il riassunto essenziale del viaggio mentale e fisico che un personaggio compie nel corso di una storia. Imparare a costruire un arco narrativo forte può aiutare uno scrittore a trasformare un buon personaggio in un grande personaggio, e a migliorare notevolmente gli esiti della storia.

Che cos’è l’arco narrativo del personaggio?

Come detto, si tratta  del percorso che il nostro personaggio fa nel corso di tutta la vicenda. L’arco narrativo di un personaggio comporta molte avversità e sfide, nonché alcune modifiche del suo carattere, che alla fine portano alla soluzione del conflitto. Gli archi progrediscono insieme alla tradizionale struttura della storia in tre atti. La maggior parte degli archi di trasformazione dei protagonisti inizia con un’incidente scatenante, che chiarisce la posta in gioco e il conflitto centrale del personaggio. Il modo in cui l’arco procede dipende dal tipo di storia che si sta raccontando, e da come funziona il personaggio.

Ci sono 4 tipi di archi narrativi del personaggio, e tanti archi  di personaggi archetipici che si possono trovare in letteratura e nei film.

La maggior parte degli archi narrativi propri  di un personaggio prevedono il cambiamento. Negli archi di cambiamento, osserviamo un personaggio cambiare nel corso di una storia in una direzione positiva o negativa. Gli archi piatti sono una modalità meno praticata: il personaggio rimane statico per tutta la storia. Di seguito sono riportate le descrizioni di alcuni tipi diversi di archi di personaggi e alcuni esempi di archi di personaggi corrispondenti.

Arco di trasformazione: un arco di trasformazione del personaggio è un arco narrativo  in cui il protagonista passa dall’essere una persona normale all’inizio della storia, all’essere un eroe alla fine della stessa. Questo tipo di arco del personaggio è associato a storie epiche, e alla struttura della storia del viaggio dell’eroe archetipico. Esempio: all’inizio della serie di Harry Potter, Harry è un ragazzino orfano che vive con uno zio e uno zia crudeli, che lo trattano come un servitore. Alla fine della storia abbiamo visto Harry evocare la sua forza interiore, e diventare il salvatore del mondo magico.

Arco di cambiamento positivo: un arco di cambiamento positivo è simile a un arco di trasformazione ma di solito non è così pronunciato e si basa su una trasformazione soprattutto psicologica. Un arco narrativo positivo richiede che un personaggio sperimenti un cambiamento positivo nel corso della storia. I personaggi partono da caratteristiche negative e sviluppano una visione del mondo positiva entro la fine della vicenda raccontata. Esempio: in A Christmas Carol, Ebenezer Scrooge inizia essendo un vecchio e ricco avaro consumato dall’avidità. Nel corso della storia, cambierà punto di vista sulla vita e diventerà una persona caritatevole.

Arco di cambiamento negativo: come suggerisce il nome, un arco di cambiamento negativo coinvolge un personaggio che inizia come buono, e diventa cattivo nel corso dei fatti. Esempio: all’inizio de Il Padrino, Michael Corleone è un veterano dell’esercito perfettamente pulito, che gode di una buona reputazione nonostante provenga da una famiglia criminale organizzata di New York. Il percorso di Michael ha seguito un arco negativo e si ritrova a capo di una  famiglia criminale, consumato dal bisogno sanguinario di mantenere potere e controllo. Allo stesso modo, in Breaking Bad, Walter White inizia come un insegnante di chimica della scuola pubblica che sta lottando per provvedere alla sua famiglia. Alla fine della serie, Walter ha tradito la sua morale ed è diventato un boss della droga, a spese della sua felicità e del benessere della famiglia.

Arco piatto o statico: un arco narrativo piatto è una forma molto meno comune, e si trova principalmente nelle storie d’azione e nei thriller. Esempio: Indiana Jones rimane un avventuriero emotivamente stoico e altamente capace indipendentemente dal pericolo in cui si trova. Una tendenza della sceneggiatura all’azione e all’avventura compensa questa staticità; il personaggio non cambia ma viene costantemente tenuto sotto pressione dagli eventi, come avviene anche agli eroi dei fumetti. 

da editingperscrittori.com