Chi è il vero AUTORE di un film visconti 01Nel mondo del cinema – così come in quello della musica, della letteratura o dell’arte in generale – la parola autore evoca immediatamente un’immagine chiara: la persona che ha creato qualcosa. Ma quando si parla di un film o di un cortometraggio, chi è davvero l'autore? Lo sceneggiatore che lo ha concepito? Il regista che gli ha dato forma visiva? Il montatore che ne ha modellato il ritmo? Oppure l’attore o l’attrice che ha prestato il volto al personaggio principale?

Molto spesso, lo spettatore medio associa un film a una figura dominante – un volto noto di un attore o di attrice, o un nome ricorrente, un famoso, – e attribuisce a essa la "paternità" dell’opera. Ma questa visione è riduttiva e, in molti casi, fuorviante.

Questo articolo vuole chiarire questa problematica, spiegare i motivi per cui si tende ad attribuire l’autorialità a una sola figura e mostrare come il cinema sia, in realtà, il frutto di un’opera collettiva.

Il cinema come arte collettiva

Il cinema è probabilmente l’arte più collettiva di tutte. A differenza della pittura o della poesia, dove un singolo individuo può essere il solo artefice dell’opera, un film nasce dall’interazione tra decine – se non centinaia – di figure professionali diverse.

Le principali sono:

  • Sceneggiatore: scrive la storia, i dialoghi, struttura i personaggi.
  • Regista: interpreta e guida la realizzazione del film a livello visivo, emotivo e stilistico.
  • Montatore: assembla il girato e ne determina il ritmo, i significati, le emozioni.
  • Direttore della fotografia: crea l’atmosfera visiva con luci, inquadrature e colori.
  • Attori: incarnano i personaggi, spesso imprimendo un’identità indelebile.
  • Compositori, costumisti, scenografi, fonici, coloristi: tutti contribuiscono a costruire l’opera.

Eppure, in mezzo a questa coralità, l’industria e la cultura popolare hanno bisogno di sintetizzare l'autorialità in un volto o in un nome.

La teoria dell'autore (la politique des auteurs)

Negli anni ’50, i critici francesi dei Cahiers du Cinéma (Truffaut, Godard, Chabrol...) svilupparono la "politique des auteurs", una teoria rivoluzionaria: il vero autore di un film è il regista, anche se non scrive la sceneggiatura.Chi è il vero AUTORE di un film fellini 01

Perché? Perché il regista imprime la sua "visione", il suo stile personale, una poetica ricorrente, e firma il film come farebbe un pittore su una tela. Secondo questa visione, Alfred Hitchcock o Orson Welles sono gli autori dei loro film, anche se i testi sono nati da altre penne.

Questa teoria ha avuto un impatto duraturo, ed è il motivo per cui oggi, per molti, "un film di Spielberg" o "un film di Tarantino" equivale a una garanzia stilistica e narrativa.

Ma se il film è scritto da altri?

Un regista può anche dirigere una sceneggiatura scritta da altri. È il caso, ad esempio, di "The Social Network" (2010): scritto da Aaron Sorkin, diretto da David Fincher. Il film ha lo stile visivo e ritmico di Fincher, ma la brillantezza verbale e la struttura narrativa sono chiaramente sorkiniane. In questo caso, chi è il vero autore?

La risposta più corretta è: di entrambi, in misura diversa, insieme al montatore, ai direttori tecnici, agli attori (come Jesse Eisenberg, che ha dato vita a un Mark Zuckerberg memorabile).

Quando l’attore diventa autore

Ci sono casi in cui l’attore o l’attrice principale è percepito come l'autore. Questo accade perché:

  • È molto famoso e riconoscibile (es: Tom Cruise, Meryl Streep).
  • La sua interpretazione è così potente da oscurare il resto (es: Joaquin Phoenix in Joker).
  • Ha partecipato alla produzione, alla scrittura o alla regia (es: Ben Affleck in Argo, Clint Eastwood nei suoi film).

Lo spettatore, in questi casi, tende a ricordare il volto e la voce, più che la regia o la scrittura.

Il ruolo fondamentale del montatore

Il montatore è spesso l’autore invisibile del film. Eppure è colui che decide, in ultima analisi, cosa vediamo, in che ordine, per quanto tempo. Il ritmo, la tensione, la coerenza narrativa: tutto passa attraverso le sue mani.Chi è il vero AUTORE di un film de sica 01

In alcuni casi celebri, il montaggio ha salvato o trasformato interamente un film. Un esempio su tutti: "Star Wars" (1977), il cui montaggio originale fu completamente rivoluzionato da Marcia Lucas (allora moglie di George), rendendolo molto più dinamico e coerente.

Perché spesso ricordiamo solo un nome?

Ci sono motivi culturali, economici e cognitivi per cui ricordiamo solo un nome (od un volto):

  • Marketing e distribuzione: promuovere un film con un nome noto (regista, attore, ecc.) è più efficace.
  • Memorizzazione semplificata: il cervello umano tende a ridurre la complessità a figure simboliche.
  • Autorità artistica: registi e star sono percepiti come garanti di qualità o di uno stile specifico.
  • Cultura cinefila: molti spettatori non conoscono o non capiscono i ruoli dietro le quinte.

Il caso dei cortometraggi

Nel caso dei cortometraggi, spesso a basso budget, i ruoli si sovrappongono: chi scrive, dirige, monta e recita può essere la stessa persona. In questi casi, l’autore è più chiaramente uno solo oppure sono un piccolo gruppo. Ma se il corto è prodotto in ambito professionale, la dinamica torna ad essere collettiva, e la domanda sull’autorialità si ripropone.

Cinema d'autore vs cinema industriale

Nel cinema d'autore (europeo, indipendente, sperimentale), l'autorialità del regista è enfatizzata: è spesso anche sceneggiatore, montatore, produttore. Pensiamo a Lars von Trier, Nanni Moretti, Pedro Almodóvar.

Nel cinema industriale (hollywoodiano, seriale, blockbuster), l’autore è spesso il franchise, il marchio (Marvel, Star Wars) o il team creativo. Qui l’autorialità è diluita.

L’autorialità condivisa: una visione moderna

Oggi molti critici e studiosi parlano di "autorialità diffusa". L’autore di un film non è più uno solo, ma un insieme di persone creative che concorrono alla realizzazione finale. Il film diventa un’opera a più mani, come una sinfonia diretta da un regista ma scritta da altri e suonata da molti.

Conclusione: chi è, allora, il vero autore?

Non esiste una sola risposta. Dipende dal film, dal contesto, dalle dinamiche creative e produttive.

  • Se il regista ha scritto, montato, diretto e supervisionato tutto → è l'autore principale.
  • Se lo sceneggiatore ha imposto una struttura forte e unica → è un autore essenziale.
  • Se l’attore ha ridefinito l’identità del film → ha contribuito da autore.
  • Se il montaggio ha cambiato radicalmente la percezione → è autore invisibile ma determinante.

Allora il vero Autore è?

Il vero autore di un film... è l’insieme delle sue voci.

Ma spesso, noi, da spettatori, scegliamo la più forte per rappresentarle tutte.

Epilogo: educare alla complessità

Il pubblico non ha colpa se semplifica. Ma il cinema ha bisogno di educazione alla complessità, perché dietro ogni scena che ci emoziona c’è una catena invisibile di menti, cuori e mani.
Riconoscere la coralità di un film è anche un modo per rispettare chi lo ha realizzato. E scoprire che dietro un nome famoso ci sono sempre molti altri autori che meritano di essere ricordati.