Spesso ci chiediamo come si fa un Cortometraggio che abbia successo.
Ci abbiamo provato, continuiamo a provarci, ma non riusciamo ad andare oltre un certo limite. Come possiamo migliorare?

Se abbiamo inviato ad un concorso il nostro corto, ma non ha avuto il successo che speravamo, non dobbiamo chiedere ai giudici od all'organizzazione il perchè dell'insuccesso: chiediamolo per prima cosa a noi stessi. Si, perchè spesso siamo troppo orgogliosi del nostro lavoro, che non riusciamo a notarne le pecche e gli errori. Non è una cosa semplice farlo, ma dobbiamo provarci.

Molteplici possono essere i perchè negativi della nostra opera. Proviamo ora ad elencarne ed evidenziarne alcuni.

Dobbiamo anche premettere che non dobbiamo fare la nostra analisi critica alla fine del procedimento, quando abbiamo il montato finale, dobbiamo effettuarlo passo dopo passo, fin dall'inizio: è inutile chiudere i cancelli quando i buoi sono fuggiti... Se, invece, abbiamo già alcuni filmati girati e montati, possiamo utilizzarli per capire dove abbiamo commesso gli errori, li usiamo allora come test, per prevenirne di nuovi

L'IDEA. E' il nostro punto di partenza. L'idea è forte? lascia il segno? oppure è un'idea comune, senza vigore? è banale?
Dobbiamo rispondere sinceramente... dobbiamo chiederlo non agli amici che ci vogliono sempre accontentare, ma ad una persona che sia critica. La maggior parte delle volte l'idea non ha forza, ce la dimentichiamo subito... (e questo vale anche per i film che vediamo sullo schermo al cinema). Scartiamola, allora, senza indecisioni. E cerchiamone un'altra!

La SCENEGGIATURA. Non è semplice scriverla. Ma non per questo ci dobbiamo accontentare. Perchè non invitiamo anche un'altra persona a scriverla con noi? anche due, se vogliamo che sia un'opera perfetta. Ognuno tira fuori un'idea che deve essere criticata od accettata dagli altri, ovvero essere un nuovo punto di partenza. Scrivere sì, va bene, ma atenzione a scrivere troppo! Un corto deve essere corto... troppi cortometraggi sono lunghi, troppo lunghi... ( e scusate il bisticcio di parole!). Ma questo è l'errore più frequente della sceneggiatura: si scrivono cose non necessarie, inutili alla storia.. si allungano i tempi e si fa perdere d'interesse al nostro filmato!

La RECITAZIONE. E' un altro punto dolente.... Se ci sono delle battute, bisogna che siano ben recitate. Non dobbiamo utilizzare i nosti amici o parenti, se vogliamo tenere alto il livello qualitativo del corto. Facciamo un casting. Contattiamo qualche scuola di recitazione, saranno ben felici di darci i nominativi di allievi adatti ai nostri personaggi. Prepariamo alcune battute di prova... e facciamoli recitare davanti alla nostra videocamera. Poi con calma scegliamo gli attori giusti. E vi accorgerete che è tutta un'altra cosa!

Il SUONO e la LUCE. Sono fondamentali perchè a noi il film arriva agli occhi ed alle orecchie. E' banale? certo, ma poi la pratica è un'altra cosa. In un corto autoprodotto audio e luci sono tenuta in minima considerazione, spesso si preferisce acquistare una videocamera più professionale trascurando l'acquisto o l'affitto di questi accessori che potrebbero invece fare la differenza.

La PIANIFICAZIONE. Con una sola parola riuniamo tanti aspetti diversi... C'è la pianificazione organizzativa che significa preoccuparsi di chi deve girare, dove e quando, oltre di che cosa deve indossare ogni personaggio, fino a quella più banale come preoccuparsi del ristoro, panini, caffè e bevande: è importante perchè si lavora meglio senza l'assillo della fame o della sete...
E c'è la pianificazione delle riprese vere e proprie, che normalmene teniamo nella nostra mente. O siamo dei geni, o sicuramente ci scordiamo qualcosa... quindi conviene abbozzare dei disegni anche approssimativi, che diamo un'ordine alle nostre riprese (parliamo dello storyboard) ed il tipo di inquadrature da effettuare: non improvvisate sul set ma studiate in anticipo.

Il MONTAGGIO. Ovvero la post-produzione. E' l'ultimo punto basilare del nostro filmato. Dedichiamogli tutto il tempo necessario. Perchè è in questa fase che si decide il film, ovvero il corto. Ricordiamoci che il film in realtà lo fa il montatore, è lui che decide le lunghezze delle scene, se inserire o meno una battuta e con quali tempi, la persistenza di un'immagine, l'ordine, la forza e la determinazione di una scena....
Una volta montato, guardiamolo criticamente... molto criticamente, se necessario, rimontiamolo, anche integralmente!

Tenere un corto nel cassetto a che serve? Lavoriamo in modo profesionale, così potremmo ottenere un buon successo e non penseremo di aver sprecato risorse umane e tempo, senza parlare di quell'amarezza che ci resta in bocca, la delusione di qualcosa che abbiamo sognato a lungo e non siamo poi stati in grado di realizzare.