sceneggiature di HalloweenQui presentiamo la prima di 2 basi di sceneggiature di Halloween, ognuna con struttura narrativa completa, personaggi forti, scene dialogate, finali a effetto e significato simbolico o psicologico. Iniziamo con la prima, pronta per essere sviluppata ulteriormente e girata.
Ricordatevi che per scrivere una sceneggiatura a tema Halloween è utile concentrarsi sull'atmosfera, i personaggi e la suspense.

Sceneggiatura di base: "La Lanterna Spenta"

Logline

In un piccolo villaggio dove ogni casa espone una lanterna accesa nella notte di Halloween per scacciare gli spiriti, una bambina dimentica di accenderla.
Da quel momento, qualcosa — o qualcuno — bussa alla porta.
Ma ciò che entra non è solo un fantasma: è la memoria rimossa di un dolore familiare.

Personaggi Principali

  • Elisa (9 anni) – curiosa, intelligente, silenziosa. Ha paura del buio ma non lo ammette.
  • Anna (35 anni) – madre di Elisa, maestra elementare, razionale, scettica verso le superstizioni.
  • Nonna Teresa (70 anni) – anziana del paese, custode delle tradizioni, superstiziosa ma lucida.
  • Lo Spirito (voce maschile) – presenza inquietante, che non appare mai chiaramente; parla come se conoscesse segreti di famiglia.

Storia (riassunto narrativo)

Nel villaggio di Montelume, ogni Halloween è segnato da un rituale: accendere una lanterna davanti alla porta per tenere lontani gli spiriti irrequieti.
Anna, la madre di Elisa, considera tutto questo una sciocchezza.
Elisa, invece, affascinata dalle storie della nonna, prepara la sua lanterna con cura, ma quella sera un litigio con la madre la distrae: la candela rimane spenta.

Nella notte, un bussare insistente sveglia la bambina.
Crede sia il vento. Poi sente una voce che sussurra il suo nome.
Scende in cucina, dove la porta d’ingresso è socchiusa.
Sul tavolo trova una fotografia bruciacchiata: un bambino che non ha mai visto.
Lo Spirito comincia a parlarle — le racconta di un fratellino che non è mai nato.

Quando Anna arriva, trova la bambina che parla nel buio.
La voce maschile svanisce.
La madre accende la lanterna.
La luce rivela per un attimo un volto dietro il vetro.
Elisa sorride: “Ora non ho più paura, mamma.”

Il mattino dopo, la foto è sparita.
Ma sulla porta, qualcuno ha inciso una frase:
“Ricordami, ma non piangere.”

Sceneggiatura – Scene principali e dialoghi

SCENA 1 – INT. CASA DI ANNA – SERA

Un piccolo salotto, luce calda, la radio accesa in sottofondo.
Elisa intaglia una zucca, concentrata.
Anna prepara la cena.

ELISA: (sottovoce)
Nonna dice che se la lanterna si spegne, gli spiriti entrano.

ANNA: (sorridendo)
Gli spiriti entrano anche se accendi tutte le lampadine di casa, tesoro. È solo una leggenda.

ELISA:
Ma allora perché tutti la fanno?

ANNA:
Per abitudine. E le abitudini sono come favole: belle, ma non vere.

ELISA: (pausa)
Anche la nonna è una favola?

Anna si ferma, la guarda, senza rispondere.
L’atmosfera cambia: qualcosa di sospeso.

SCENA 2 – INT. CAMERA DI ELISA – NOTTE

Il vento fischia. La bambina si sveglia.
La lanterna fuori dalla finestra è spenta.
Un rumore, poi tre colpi alla porta.

VOCE MASCHILE (fuori campo):
Posso entrare, Elisa?

La bambina scende piano. La casa è immersa nell’ombra.

ELISA:
Chi sei?

VOCE:
Sono quello che la luce ha dimenticato.

SCENA 3 – INT. CUCINA – CONTINUA

Sul tavolo, una vecchia fotografia: un bambino accanto a una culla.
La bambina la prende.

ELISA:
Mamma, chi è questo?

VOCE:
Mi chiamavo Luca.

Un soffio spegne la piccola candela.
Silenzio.

SCENA 4 – INT. SALOTTO – POCO DOPO

Anna accende la luce, entra trafelata.

ANNA:
Elisa! Cosa stai facendo al buio?!

ELISA:
Lui era qui.
Dice che era mio fratello.

Anna si irrigidisce.
La luce tremola.

ANNA:
Non dire sciocchezze… non… (pausa) non dovevi saperlo.

Elisa la guarda:
ELISA (dolce):
Ora lo so. Ma non fa paura.

SCENA 5 – INT. INGRESSO – FINALE

Anna accende la lanterna davanti alla porta.
Per un attimo, nel riflesso del vetro, si intravede un bambino che sorride.
Il vento si calma.

ANNA (sottovoce):
Buonanotte, Luca.

ELISA:
Buonanotte anche da parte mia.

Fade out.

Tema trattato

Il dolore rimosso e la memoria familiare come presenza spirituale.
Ogni “fantasma” è una verità che abbiamo dimenticato di accendere con la nostra luce.

Genere

Horror drammatico psicologico / fiaba nera.

Finale alternativo

La mattina seguente, Anna apre la porta e trova due lanterne accese.
Una non è la sua.
Dentro, un biglietto scritto a mano da bambino:
“Grazie per la luce.”

* ATTENZIONE: Le idee presentate in questo articolo sono solo spunti iniziali di idee da sviluppare ulteriormente. Vi invitiamo a selezionarne una e a personalizzarla, arricchendola con dettagli, personaggi secondari e sviluppando o modificando l'idea base. Qualora decideste di ampliare una di queste bozze in una sceneggiatura completa e di realizzarla, vi preghiamo di comunicarcelo. Saremo lieti di promuovere la vostra opera sul nostro sito.