Ecco la seconda base di sceneggiatura di Halloween, questa volta in tono comico–surreale, ma sempre strutturata come un cortometraggio completo da circa 15 minuti.
La scrittura mantiene un livello professionale: chiara divisione di scene, dialoghi vivaci, battute chiave, evoluzione narrativa, tema forte e finale alternativo a sorpresa.

 

Sceneggiatura di base:“La Zucca Perfetta

Logline

In un paesino dove ogni anno si premia la “Zucca più Spaventosa”, un uomo ossessionato dal vincere la gara decide di fabbricare la zucca più realistica di sempre… usando un metodo che sfugge di mano.
Quando la zucca comincia a parlare con lui, la competizione diventa una sfida di follia, orgoglio e risate sinistre.

Personaggi Principali

  • Gino Barletta (45 anni) – vedovo, ex meccanico, vive solo con il gatto. Competitivo, nervoso, superstizioso.
  • Clara (30 anni) – vicina di casa, ironica, allegra, appassionata di bricolage e... zucche.
  • Sindaco Tognini (60 anni) – arrogante, vanitoso, presiede ogni anno la gara delle zucche.
  • La Zucca (voce maschile, sarcastica) – entità misteriosa che prende vita; parla solo con Gino.
  • Gatto Ettore – spettatore impassibile di tutta la follia.

Storia (riassunto narrativo)

Nel paesino di Val d’Ombra, la gara annuale di Halloween è la vera ossessione collettiva. Gino Barletta ha perso per 7 anni di fila, sempre per “pochi punti” a favore della solita vincitrice Clara.
Deciso a vincere a ogni costo, passa giorni a progettare la “Zucca perfetta”: scolpisce, incolla, monta luci LED, spruzza profumi per simulare l’odore di marcio autentico.

Una notte, stanco e innervosito, colpisce involontariamente la zucca con un cacciavite.
La zucca apre gli occhi.
E parla.
Lo insulta, lo corregge, lo critica — diventa il suo peggior giudice.

Gino, nel tentativo di tenerla segreta, finisce per litigare con lei a voce alta, suscitando la curiosità dei vicini.
La sera della gara, la zucca pretende di essere portata in piazza: “Io voglio vincere, cretino, non tu!”
Quando la giuria la illumina, la zucca ride.
La luce esplode, e dal fumo compare il volto di Gino… dentro la zucca.

Clara vince ancora, ma giura di aver sentito una voce dire:
“Ti rifarò l’anno prossimo.”

Sceneggiatura – Scene principali e dialoghi

SCENA 1 – INT. GARAGE DI GINO – TARDO POMERIGGIO

Banco da lavoro ingombro di attrezzi.
Gino scava dentro una zucca enorme, sudato, arrabbiato.
La radio trasmette: “Domani sera la grande gara di Halloween!”

GINO:
Domani sera... e stavolta vinco io.
(Lanciando semi ovunque)
Altro che Clara e le sue zucche “poetiche”. Questa farà paura anche ai santi.

Il gatto Ettore lo osserva impassibile.

SCENA 2 – INT. GARAGE – NOTTE

Gino lavora da ore.
Gli tremano le mani.
Un colpo di martello, poi un gemito… non suo.

VOCE (fuori campo):
Ahi! Guarda dove colpisci, manigoldo!

Gino si immobilizza.
Si guarda intorno.
Silenzio.

GINO:
Dev’essere la fame… o la birra.

Poi la voce ritorna, più chiara.
ZUCCA:
No, è la tua scarsa coordinazione, idiota.

GINO:
Ma chi… chi ha parlato?!

ZUCCA:
Io. E se continui così, ti denuncio al sindacato degli ortaggi.

SCENA 3 – INT. CUCINA DI GINO – POCO DOPO

Gino siede davanti alla zucca, con un bicchiere di vino.
La zucca ha due occhi luminosi e un sorriso storto.

GINO:
Non può essere vero. Le zucche non parlano.

ZUCCA:
E gli uomini non smettono mai di lamentarsi. Vedi? Due miracoli in uno.

GINO:
Io ti ho fatto! Ti ho dato forma!

ZUCCA:
Ah sì? Allora spiegami perché il mio naso sembra un portacenere storto.

Silenzio.
Gino la fissa. Poi scoppia a ridere isterico.

GINO:
Ok… se sei viva, mi aiuti a vincere la gara?

ZUCCA:
Dipende. Cosa ci guadagno?

GINO:
La gloria!

ZUCCA:
E cosa me ne faccio, di un trofeo in plastica?

SCENA 4 – EXT. PIAZZA DEL PAESE – SERA DI HALLOWEEN

Musica, bambini, bancarelle, luci arancioni ovunque.
Gino arriva con la zucca su un carrellino coperto.
Clara gli sorride, ironica.

CLARA:
Pronto per perdere anche quest’anno, Barletta?

GINO (sottovoce):
Non stavolta.

ZUCCA (a bassa voce, solo per lui):
Speriamo. Altrimenti mi trovo un altro scultore.

SCENA 5 – INT. TENDONE DELLA GIURIA – MOMENTI DOPO

Le luci si abbassano. Il sindaco annuncia i finalisti.
Gino scopre la zucca.
Gli occhi della zucca si accendono da soli.
Il pubblico applaude.

SINDACO TOGNINI:
Magnifica! Sembra viva!

ZUCCA (voce metallica, udibile da tutti):
Chi ha detto “sembra”?

Il pubblico esplode in risate e urla.
Gino sbianca.

GINO:
Sta zitta! Non parlare!

ZUCCA:
Perché? È il mio momento! Ti ho detto che avrei vinto io!

Le luci saltano.
Bagliori, urla, scintille.
Quando tornano le luci, la zucca ha il volto di Gino inciso sul guscio, con occhi che si muovono.
Gino è sparito.

SCENA 6 – EXT. PIAZZA – MATTINO DOPO

Clara osserva il trofeo sul tavolo.
Vicino, la zucca di Gino, ora immobile.
Il gatto Ettore la fissa.
Dal guscio, una voce sussurra:

GINO (sottovoce):
L’anno prossimo… mi rifarò.

Il gatto sbadiglia.
Fade out.

Tema trattato

L’ossessione per la perfezione e la vanità come porte dell’assurdo.
Il desiderio di vincere può letteralmente “mangiare” chi lo alimenta.

Genere

Commedia surreale / Horror grottesco.

Finale alternativo

Durante la notte, Clara sente bussare.
Fuori casa, una nuova zucca gigantesca.
Sulla buccia, inciso:
“A Clara, la mia vera musa. Con affetto, Gino.”
La zucca ride.
E comincia a crescere.

 

* ATTENZIONE: Le idee presentate in questo articolo sono solo spunti iniziali di idee da sviluppare ulteriormente. Vi invitiamo a selezionarne una e a personalizzarla, arricchendola con dettagli, personaggi secondari e sviluppando o modificando l'idea base. Qualora decideste di ampliare una di queste bozze in una sceneggiatura completa e di realizzarla, vi preghiamo di comunicarcelo. Saremo lieti di promuovere la vostra opera sul nostro sito.