Scrivere una serie TV italiana ambientata in Italia è una delle sfide più affascinanti e complesse per uno sceneggiatore contemporaneo. L’Italia è un paese di contrasti e stratificazioni, dove convivono tradizione e modernità, poesia e cinismo, commedia e tragedia.
Creare una serie che rifletta la realtà italiana, senza scivolare nei cliché o nell’autoreferenzialità, significa compiere un lavoro di ricerca profondo sulla società, le persone ed i luoghi: un percorso completo tra ispirazione, struttura, personaggi e realismo culturale.
In questo articolo esploreremo:
- Perché è importante ambientare in Italia una serie autentica.
- Come scegliere tema, tono e struttura narrativa.
- Come scrivere personaggi italiani credibili e contemporanei.
- Le tecniche narrative per costruire un arco di più episodi.
- Esempi di strutture e idee di diversi generi cinematografici adattabili al formato seriale.
Perché ambientare una serie in Italia
L’Italia offre una varietà di scenari narrativi unica al mondo. Ma non basta “usarla come sfondo”: la vera sfida è farla parlare.
Una serie italiana ben scritta non deve solo “avvenire” in Italia, ma nascere dal suo terreno culturale.
1. Identità e riconoscibilità
Il pubblico riconosce e ama ciò che sente vicino. Una serie che mostra abitudini, linguaggi e ambienti familiari diventa più immediata e coinvolgente.
Esempio: Boris racconta il dietro le quinte di una fiction italiana, ma è anche un ritratto ironico del modo di lavorare “all’italiana”, con compromessi, genialità e caos organizzato.
2. Valore universale dell’autenticità
Quando una storia è radicata in una cultura vera, paradossalmente diventa più universale.
Esempio: Gomorra – La serie parla di camorra e degrado, ma il suo linguaggio visivo e morale è compreso in tutto il mondo. L’autenticità diventa forza comunicativa.
3. Valorizzazione delle location
Da Matera a Milano, dai borghi dell’Appennino alle periferie di Roma, ogni regione ha una voce visiva.
Girare in Italia significa utilizzare paesaggi reali come parte della narrazione.
Esempio: L’amica geniale non sarebbe la stessa serie se non fosse immersa nella Napoli degli anni ’50, ricostruita con rigore e poesia.
Come iniziare: il tema e il punto di vista
Ogni serie nasce da una domanda centrale.
Non chiederti subito “cosa succede”, ma “di cosa parla davvero”.
Domande fondamentali da porsi
- Quale aspetto della realtà italiana voglio rappresentare?
- Qual è il conflitto principale (morale, sociale, interiore) che attraversa la storia?
- Chi è il protagonista, e quale “Italia” rappresenta?
- Qual è il tono della serie: drammatica, ironica, grottesca, romantica, noir, surreale?
Esempio pratico di temi centrali
- Il compromesso e la sopravvivenza (es. Boris, Suburra).
- La trasformazione di un luogo o di un mestiere (es. Doc – Nelle tue mani).
- La giovinezza come resistenza al futuro (es. Skam Italia).
- Il riscatto di chi è rimasto indietro (tema classico del Sud o delle periferie).
Strutturare la serie: architettura narrativa
Ogni serie di successo ha una struttura coerente tra forma, tono e contenuto.
Il primo passo è scegliere il formato:
| Formato | Descrizione | Ideale per |
| Mini-serie (4-6 episodi) | Storia chiusa, arco unico | Drammi storici, biografie, thriller autoconclusivi |
| Serie lunga (8-12 episodi) | Narrazione orizzontale con episodi tematici | Serie corali, crime, commedie drammatiche |
| Procedurale (caso per episodio) | Struttura ripetitiva ma con evoluzione dei personaggi | Polizieschi, medici, legal drama |
| Antologica | Ogni episodio o stagione racconta una storia diversa | Fantastico, horror, satira sociale |

Costruire i personaggi italiani
I personaggi di una serie ambientata in Italia devono parlare come italiani reali, non come caricature.
Linee guida per la scrittura dei personaggi
- Radicali ma credibili: devono avere tratti netti, ma mai eccessivamente didascalici.
- Ambigui e umani: l’eroe italiano spesso è imperfetto, un “anti-eroe” che si muove tra sopravvivenza e dignità.
- Dialetto e lingua: usare parole, inflessioni o modi di dire locali senza cadere nel folklore. Il dialetto può essere usato nei momenti emotivi più forti, per autenticità.
- Archi di cambiamento: ogni stagione deve trasformare i personaggi – anche in modo minimo – in risposta a eventi e scelte morali.
- Presenza femminile e generazionale: la contemporaneità italiana si racconta anche attraverso donne forti, padri deboli, giovani precari, immigrati, pensionati soli: ogni personaggio rappresenta un pezzo d’Italia.
Regia, tono e ritmo
Scrivere una serie significa anche immaginare come verrà girata.
Non tutte le serie italiane devono essere “naturaliste”: la forma visiva può amplificare il tema.
Alcuni stili tipici e come usarli
- Realismo asciutto (alla Sorrentino ne “The Young Pope”): perfetto per storie sociali e psicologiche, ritmo lento e contemplativo.
- Commedia veloce e satirica (alla “Boris”): dialoghi incalzanti, montaggio rapido, camera a spalla.
- Thriller corale (alla “Gomorra”): montaggio alternato, fotografia cupa, camera mobile e luce diegetica.
- Dramma romantico contemporaneo (alla “Luna Park” o “Mare Fuori”): colori saturi, musica popolare o indie, forti contrasti di classe e generazione.
Consiglio tecnico:
Progetta una coerenza visiva sin dalla scrittura. Anche una buona sceneggiatura può perdere forza se il tono visivo non corrisponde alle emozioni scritte.
Realismo e dialoghi
La scrittura italiana deve risuonare vera.
Evita traduzioni letterali di modelli americani: le persone in Italia non “spiegano” quello che sentono, lo accennano, lo nascondono, lo ironizzano.
Regole d’oro per dialoghi realistici
- Taglia le frasi superflue.
- Usa sottotesto: ciò che non si dice vale più di ciò che si dice.
- Alterna ritmo e silenzio.
- Rispetta i tempi comici o drammatici tipici italiani.
- Lascia spazio alle reazioni: il volto e il gesto spesso parlano più della parola.
* Esempi di strutture e idee per serie italiane di generi diversi
1. Commedia drammatica – “Gli ultimi a chiudere”
Tema: La resistenza di piccoli negozianti contro le grandi catene.
Ambientazione: Roma periferica.
Struttura: 8 episodi da 40 minuti.
Tono: ironico, malinconico, realistico.
Evoluzione: ogni episodio segue un cliente e un tema sociale (solitudine, memoria, solidarietà).
2. Thriller psicologico – “L’odore del mare”
Tema: Un pescatore scopre un mistero collegato a una serie di scomparse lungo la costa adriatica.
Ambientazione: Abruzzo, d’inverno.
Struttura: 6 episodi da 50 minuti.
Tono: cupo, sospeso, simbolico.
Evoluzione: dal mistero poliziesco al dramma umano di colpa e redenzione.
3. Serie storica – “La città dei silenzi”
Tema: La ricostruzione di Trieste nel dopoguerra e i segreti politici dietro la frontiera.
Ambientazione: Trieste anni ’50.
Struttura: 10 episodi da 50 minuti.
Tono: realistico, elegante, noir politico.
Evoluzione: i personaggi lottano tra ideali e compromessi, la città diventa protagonista.
4. Fantastico contemporaneo – “Linea 22”
Tema: Un tram di Milano collega casualmente persone che viaggiano tra epoche e vite diverse.
Struttura: 8 episodi autoconclusivi, con filo conduttore misterioso.
Tono: surreale, poetico, malinconico.
Evoluzione: ogni episodio rivela un frammento del mistero finale.
5. Teen drama realistico – “Oltre la scuola”
Tema: Un gruppo di studenti di un liceo tecnico del Sud deve decidere tra restare o emigrare.
Ambientazione: Bari e provincia.
Struttura: 10 episodi da 45 minuti.
Tono: sincero, energico, sociale.
Evoluzione: ogni personaggio rappresenta un futuro possibile dell’Italia giovanile.
Consigli pratici di scrittura e sviluppo
- Documentati sulla realtà che rappresenti.
Visita luoghi, parla con persone, respira i ritmi reali della provincia, del bar, della strada. - Costruisci una “bibbia della serie”.
Deve contenere il mondo, i personaggi, gli archi stagionali, il tono, il formato e la visione estetica. - Scrivi una pilot forte.
Il primo episodio è il biglietto da visita: deve introdurre i personaggi, il tono e la tensione narrativa. - Pianifica un arco di 2–3 stagioni.
Anche se non le girerai tutte, mostra di avere una visione a lungo termine. - Rendi i personaggi evolutivi, non statici.
Nessuno deve essere uguale a se stesso tra l'episodio 1 e l'episodio 8. - Collabora con altri autori.
Le serie nascono da writers’ room: più punti di vista generano ricchezza narrativa. - Pensa come un regista.
Immagina la luce, i suoni, gli spazi. Scrivere per la televisione è anche scrivere per l’immagine. - Evita l’imitazione americana.
L’Italia ha un’identità visiva e narrativa propria: sfruttala come risorsa, non come limite. - Scegli un ritmo coerente con il genere.
Lentezza contemplativa per il dramma, dinamismo frammentato per la commedia o il crime. - Usa la musica con intelligenza.
La colonna sonora italiana (pop, cantautorale o indie) può essere la voce del luogo, del tempo e del sentimento.
Scrivere e creare una serie TV italiana ambientata in Italia significa, in fondo, costruire un ponte tra verità e racconto, tra il quotidiano e il simbolico. Le storie migliori nascono dall’osservazione sincera del reale e dalla capacità di trasformarlo in narrazione.
Chi scrive oggi ha l’occasione di raccontare un’Italia in movimento, piena di contraddizioni, di umanità e di bellezza imperfetta. Ed ogni borgo, città, quartiere o accento può diventare una scena del grande romanzo visivo del nostro Paese.
Le immagini sono delle serie tv: Boris, L'amica geniale, Skam Italia, Luna park.
































































































































































