Pianificazione Cortometraggio Salotto e 2 ragazzi discutonoNon volere pianificare la realizzazione (nelle fasi di pre-produzione, riprese, post-produzione) di un cortometraggio può portare a dover risolvere problemi quasi insormontabili. Ti troverai ad affrontare costi imprevisti dovuti a sprechi di tempo e risorse, ritardi nella produzione per mancanza di attrezzature o personale disponibile, e una qualità finale scadente a causa di decisioni prese all'ultimo minuto. Senza un piano, le riprese potrebbero essere disorganizzate, i problemi tecnici irrisolvibili sul momento e la narrazione risulterebbe confusa, compromettendo l'intero progetto.

Ecco una guida tecnica per la pianificazione della produzione di un cortometraggio, pensata per chi ha scritto la sceneggiatura e sta per iniziare le riprese del suo cortometraggio. Il fatto di “avere tutto in testa” è un ottimo punto di partenza… ma non è sufficiente per affrontare una produzione reale.

La pianificazione non è burocrazia: è la traduzione pratica della tua visione in una serie di azioni concrete, misurabili e coordinabili. È ciò che trasforma l'idea artistica in cinema visibile.

Ecco cosa rischi se non pianifichi:

  • Perdi tempo sul set , perché non hai deciso come girare le scena.
  • Dimentichi attrezzature o costumi fondamentali.
  • Gli attori non sono preparati o disponibili nei giorni giusti.
  • Finisci per non girare tutto quello che serve.
  • Il montaggio ti mostra buchi narrativi o scene mancanti.
  • Stress, stanchezza, confusione, e perdita di entusiasmo.

Pianificare ti dà invece:

  • Controllo totale del processo.
  • Chiarezza per la troupe e gli attori.
  • Minore spreco di tempo e denaro.
  • Possibilità di concentrarti sull'espressività, perché il resto è già stato pensato.

Cosa significa davvero “pianificare” la produzione?

Significa organizzare in anticipo ogni aspetto pratico e creativo delle riprese, attraverso fasi operative distinte. Ti elenco tutti i passaggi fondamentali, con esempi pratici , strumenti da usare ei vantaggi specifici che ottieni da ognuno.

1. Analisi tecnica della sceneggiatura

Cos'è:

  • Rileggere lo script pensando da regista e produttore: quante scene, location, attori, oggetti, difficoltà?

Come farla:

  • Crea un foglio di lavoro o una tabella con:
    • Scena
    • Interno/Esterno
    • Giorno/Notte
    • Attori presenti
    • Posizione
    • Oggetti importanti
    • Effetti speciali (pioggia, spari, sogni…)

Esempio:

Scena 3: Interno giorno - Cucina
Attori: Marta, Enzo
Oggetti chiave: tazza rotta, valigia
Note: Marta deve piangere – serve ciak con più tentativi

Vantaggi:

- Sai cosa ti serve scena per scena
- Eviti tutti gli errori di continuità
- Aiuta a costruire il piano di lavoro (vedi punto 6)

2. Scelta delle location (e sopralluoghi)

Cos'è:

  • Decidere dove girerai ogni scena e visitare fisicamente il posto.

Come farla:

  • Portati fotocamera o smartphone per scattare foto da usare nella previsualizzazione.
  • Controlla: luce naturale, rumori, spazio per camera, corrente, bagno, orari disponibili.

Esempio:

Vuoi girare in un appartamento: verifica se c’è controllo della luce, silenziatore per frigo, luogo dove sistemare il microfonista.

Vantaggi:

- Eviti problemi il giorno delle riprese
- Prevedi come girare in base alla luce naturale
- Riduci errori tecnici audio/video

3. Casting e prove con gli attori

Cos'è:

  • Scegliere gli attori, incontrarli, provare con loro le scene difficili prima del set.

Come farla:

  • Chiedi a ogni attore di provare 3 scene chiave.
  • Prova in costume se possibile.
  • Osserva intonazione, movimento, tempi comici o drammatici.
  • Suggerisci ad ogni attore la tua visione di recitazione

Vantaggi:

- Gli attori arrivano preparati e più sciolti
- Tu scopri cosa funziona o cosa va riscritto
- Puoi già valutare come girare la scena

4. Storyboard o Shotlist

Cos'è:

  • Una guida visiva o scritta delle inquadrature che farai per ogni scena.

Come farla:

  • Disegna (anche schematicamente) ogni inquadratura, oppure crea una shotlist:
    • N° Scena
    • Tipo di inquadratura (es. campo medio, primo piano…)
    • Movimento camera (ferma, carrello, dolly-in, ecc.)
    • Note tecniche

Esempio:

Scena 7 – Ingresso:

  1. Totale attori che entrano (camera fissa)
  2. Dettaglio delle mani sul mazzo di chiavi (camera a spalla)
  3. Primo piano sorpresa di Marta (zoom digitale)

Vantaggi:

- Ti evita di improvvisare male il set
- Ottimizzi l’uso del tempo e della luce
- Il DOP sa già come impostare ogni scena

5. Lista attrezzatura

Cos'è:

  • Un elenco preciso di ciò che ti serve per girare, in base alle scene.

Come farla:

  • Crea una checklist con:
    • Camera + obiettivi
    • Batterie + schede SD
    • Treppiede / monopiede / gimbal
    • Microfoni + boom
    • Cavi, power bank
    • Luci, riflettori, prolunghe

Vantaggi:

- Eviti ritardi perché manca qualcosa
- Pianifichi noleggio o prestito in tempo
- Usi l’equipaggiamento con coerenza tecnica

6. Piano di lavorazione (schedule)

Cos'è:

  • Il programma giornaliero delle riprese: quali scene, dove, con chi, a che ora.

Come farla:

  • Organizza le scene per location e disponibilità degli attori.
  • Prevedi pause, riserve in caso di problemi, tempo per audio/luci.

Esempio:

Giorno 1:
Mattina – Scena 3, 4 (Interno giorno, Cucina)
Pomeriggio – Scena 5 (Bagno, dialogo drammatico)
Ore 9:30 arrivo
Ore 10:00 setup
Ore 10:30 ciak prima scena
Ore 13:00 pausa pranzo

Vantaggi:

- Troupe organizzata
- Risparmi tempo e riduci lo stress
- Prevedi giornate equilibrate (niente 12 ore continuative senza senso)

7. Piano di continuità e costumi/oggetti

Cos'è:

  • Tracciare l’evoluzione dei costumi, capelli, oggetti di scena per evitare errori tra le scene.

Come farla:

  • Foto agli attori e agli oggetti scena per scena.
  • Elenco cronologico dei cambi visivi.

Esempio:

Marta indossa camicia azzurra nelle scene 1-3-4, ma maglione grigio nella scena 5 (che però viene girata per prima!)

Vantaggi:

- Nessun errore di continuità visiva
- Il pubblico non si distrae e non nota discrepanze
- Tutto risulta professionale

8. Piano audio e ambienti

Cos'è:

  • Prevedere come registrare il suono, dove posizionare microfoni e come trattare/modificare gli ambienti.

Come farla:

  • Usa schede per:
    • Tipo di microfono
    • Posizione boom / lavalier
    • Rumori possibili
    • Presa ambientale

Vantaggi:

- Suono pulito
- Eviti doppiaggi forzati
- Il cortometraggio “suona” bene, non solo “si vede”

9. Piano backup (logistica, problemi, alternative)

Cos'è:

  • Prevedere cosa fare se qualcosa va storto (pioggia, attore malato, batteria KO).

Come farla:

  • Elenco:
    • Giorno di recupero
    • Scena alternativa indoor da girare
    • Doppia batteria
    • Percorso alternativo se location occupata

Vantaggi:

- Niente panico
- Salvi le giornate di lavoro
- Mostri leadership ed affidabilità sul tuo cast tecnico ed artistico

10. Preparazione del montaggio (previsione delle transizioni e raccordi)

Cos'è:

  • Pensare al montaggio mentre giri, prevedendo raccordi, movimenti di sguardo, tagli.

Come farla:

  • Annotazioni su:
    • Entrata/uscita dei personaggi
    • Elementi visivi ricorrenti
    • Transizioni fluide

Vantaggi:

- Il montaggio sarà più rapido e coerente
- Eviti buchi o scene inutili
- Il tuo cortometraggio “scorrerà bene”

* In sintesi: pianificare ti dà…

FaseVantaggi principali
Analisi dello script Controllo su tempi, attori, oggetti
Location scouting Audio migliore, immagini coerenti
Prova attori Recitazione solida, emozione autentica
Lista delle riprese/storyboard Gira più velocemente, più sicuro
Lista di controllo dell'attrezzatura Niente dimenticanze
Programmazione giornaliera       Impostato fluido e collaborativo
Continuità Zero errori visivi
Pianificazione audio Dialoghi puliti e realistici
Backup Resilienza e flessibilità
Visione per il montaggio Corto fluido, efficace, dinamico