♥ Film e dintorni
"Il Ferroviere" di Pietro Germi, uscito nel 1956, è un film significativo nel panorama del cinema italiano per molteplici ragioni. Ecco i principali punti che lo caratterizzano e lo rendono un'opera fondamentale da conoscere:
1. Regia di Pietro Germi
Germi non solo dirige ma interpreta anche il protagonista, dando una profondità unica al personaggio di Andrea Marcocci.
2. Realismo
Il film segue la corrente del neorealismo italiano, mostrando la vita quotidiana di una famiglia di classe operaia con uno stile crudo e realistico.
3. Temi Sociali
"Il Ferroviere" affronta temi come il lavoro, la famiglia, la crisi economica e la disillusione post-bellica, riflettendo le tensioni sociali dell'Italia del dopoguerra.
4. Protagonista Complesso
Andrea Marcocci è un personaggio complesso e sfaccettato, un capostazione ferroviario che lotta con le pressioni del lavoro e della famiglia.
5. Narrazione Intima
Il film offre uno sguardo intimo sulla vita privata e le sfide del protagonista, rendendo la narrazione personale e coinvolgente.
6. Stile Visivo
La cinematografia del film utilizza composizioni e inquadrature che sottolineano la solitudine e l'isolamento dei personaggi.
7. Performance Autentiche
Le interpretazioni nel film sono notevolmente autentiche, contribuendo al realismo e alla forza emotiva della storia.
8. Dialoghi Significativi
I dialoghi nel film sono incisivi e riflettono le difficoltà economiche e personali dei personaggi, arricchendo la trama.
9. Critica Sociale
Il film critica la burocrazia e l'inefficienza nel settore ferroviario, simbolo delle problematiche più ampie dello stato italiano dell'epoca.
10. Dinamiche Familiari
Esplora le complesse dinamiche familiari, inclusi i rapporti con i figli, che spesso riflettono temi di generazione e di speranza verso il futuro.
11. Colonna Sonora
La musica nel film enfatizza i toni emotivi delle scene, alternando momenti di tensione a momenti di quiete riflessiva.
12. Elementi Simbolici
Il treno è usato come simbolo di progresso e, allo stesso tempo, di alienazione nella società industriale.
13. Conflitti Interni
Il protagonista si trova spesso in conflitto con se stesso, lottando per mantenere la propria integrità morale in un ambiente difficile.
14. Cambiamento e Crescita
Il film tratta della capacità di cambiamento e crescita personale di fronte alle avversità, un tema universale e atemporale.
15. Uso di Locazioni Autentiche
Le riprese sono state realizzate in locazioni autentiche, aumentando la credibilità del contesto narrativo.
16. Critica al Materialismo
Il film presenta una sottile critica al materialismo e al consumismo che iniziano a permeare la società italiana del tempo.
17. Pessimismo e Speranza
La narrazione oscilla tra toni di pessimismo e speranza, riflettendo la complessa realtà emotiva e sociale del periodo.
18. Innovazione nel Neorealismo
"Il Ferroviere" è visto come un'evoluzione del neorealismo, introducendo elementi più personali e psicologici.
19. Riflessione sulla Classe Operaia
Offre una riflessione profonda sulla vita della classe operaia, mostrando sia le difficoltà sia la dignità dei suoi membri.
20. Impatto Culturale e Storico
Il film è importante per il suo impatto culturale e storico, rappresentando un'epoca di transizione e di riflessione critica in Italia.
"Il Ferroviere" rimane una pietra miliare del cinema italiano per la sua capacità di combinare arte cinematografica e critica sociale, rendendolo un'opera essenziale per comprendere sia la storia del cinema che quella della società italiana del dopoguerra.
Nel film "Il Ferroviere" di Pietro Germi, il realismo è una componente centrale che contribuisce in modo significativo all'impatto e all'autenticità dell'opera. Ecco una descrizione dettagliata di come il realismo si manifesta nel film
Leggi tutto: Il Realismo nel film di Pietro Germi: Il Ferroviere.
Un film indipendente è un film prodotto al di fuori del principale sistema di studi cinematografici. Questi film sono generalmente creati da registi indipendenti con un budget molto inferiore rispetto ai film mainstream o in studio.
Lo "stile del regista" si riferisce alle tecniche distintive, alle scelte visive e narrative, e agli elementi tematici che caratterizzano le opere di un regista cinematografico. Questi stili possono variare ampiamente, influenzando profondamente come le storie vengono raccontate e percepite dal pubblico.
Leggi tutto: Stile del Regista: 15 registi con stili diversi
Attualmente, non ho ancora visto il film di Alex Garland. Tuttavia, Alex Garland è noto per aver sceneggiato suoi lavori intriganti e complessi di film come "Ex Machina" e "Annihilation", dove esplora temi profondi legati alla tecnologia, alla natura umana e alla psicologia.
Dovremmo aspettarci che anche quest'ultimo suo film, di cui è sia sceneggiatore che regista, sia sorprendente perchè in linea con il suo stile distintivo. Ecco gli elementi potrebbero caratterizzare il film, basandoci sulle tendenze osservate nei suoi precedenti lavori:
-
Narrazione Innovativa: Garland ha dimostrato una propensione per le trame non convenzionali e strutturate in modo complesso. "Civil War" potrebbe utilizzare una narrazione frammentata o multi-perspettiva per esplorare diverse facce di un conflitto, sia esso interno, sociale o tecnologico.
-
Temi Profondi: Potrebbe esplorare temi come la dualità della natura umana, il conflitto tra progresso tecnologico e etica, o le implicazioni morali di scelte rivoluzionarie. La capacità di Garland di intrecciare domande filosofiche complesse all'interno di trame avvincenti potrebbe rendere il film un'opera stimolante e provocatoria.
-
Estetica Visiva e Atmosferica: Garland è noto per il suo uso straordinario di effetti visivi e ambientazioni suggestive che non solo servono a creare belle immagini ma anche a rafforzare il tono e i temi del film. L'uso di simbolismi visivi e di ambientazioni riccamente dettagliate potrebbe contribuire a vivere una profonda esperienza immersiva.
-
Personaggi Complessi e Multidimensionali: I personaggi dei film di Garland sono spesso profondamente sfaccettati, con intense battaglie interne e dilemmi morali. Da quello che ho letto, in "Civil War", i personaggi potrebbero trovarsi divisi tra due opposte facce di un conflitto, esplorando la loro crescita personale e le loro relazioni sotto stress estremo.
-
Interazione con la Tecnologia: Considerando l'interesse di Garland per la tecnologia e le sue implicazioni, il film potrebbe esaminare come la tecnologia influenzi o persino esacerbi il conflitto centrale, forse in modi che sfidano le attese o che portano a conclusioni morali complesse.
In ogni caso l'idea è notevole: americani contro americani, anzi statunitensi contro statunitensi: come se fosse tornata per la seconda volta laggiù negli USA la guerra civile, dopo oltre 150 anni, una sensazione di déjà vu.
"Io prima di te" ("Me Before You", 2016) è un film diretto da Thea Sharrock, basato sull'omonimo romanzo di Jojo Moyes, che esplora temi di amore, scelte di vita e disabilità. La storia ruota attorno a due personaggi centrali: Louisa "Lou" Clark e Will Traynor. Lou è una giovane donna allegra e colorata che diventa la badante di Will, un giovane banchiere paralizzato a seguito di un incidente stradale. La dinamica tra i due evolve da una conoscenza iniziale piena di sfide a una profonda connessione emotiva, cambiando le loro vite in modi inaspettati.
Di certi film io trovo sia necessario parlarne a freddo. Come quando devo giudicare un luogo super turistico: preferisco andarci fuori stagione per evitare il contagio dell’entusiasmo e il pericoloso rifiuto per la calca che ne snatura le qualità.
Non ho scritto nulla su “C’è ancora domani” fino ad ora, ma adesso che è in streaming e concorre ai David con la cifra monstre di 19 candidature, sollecitato in privato da tante persone che mi chiedono cosa ne penso, provo a formulare il mio pensiero.
Leggi tutto: Di certi film io trovo sia necessario parlarne a freddo.
Partendo dall'idea di realizzare la storia di un'intellettuale che viene a Roma con l'intento di uccidere Vittorio De Sica, colpevole di aver abbandonato il neorealismo per concedersi al cinema più ovviamente commerciale, Age e Scarpelli (due dei padri della commedia all'italiana) ne modificano il copione attenuando il tono più decisamente politico ed eliminando ogni volgarità prevista nei dialoghi, scritti insieme alla sceneggiatura con Ettore Scola il quale orchestra magistralmente nel film la summa di trent'anni di cinema e storia italiani.
Leggi tutto: C'ERAVAMO TANTO AMATI di Ettore Scola, di Graziano Marraffa (parte 3)
Cercando di dare sfogo alle reciproche solitudini, Luciana e Nicola trascorrono un paio di serate nella precaria abitazione di lui, trovando tra un piatto di spaghetti e l' altro, persino la forza di sorridere; nel frattempo Gianni ha frequentato Elide, col miraggio d'una facile carriera e con ovvi scopi arrivistici, portando inconsapevolmente Luciana a tentare il suicidio.
Leggi tutto: C'ERAVAMO TANTO AMATI di Ettore Scola, di Graziano Marraffa (parte 2)
Chi scrive, oggi ventiseienne, considera da sempre questo film il capolavoro assoluto della storia del cinema italiano, da portare con se sull'isola deserta; perciò sarà difficile privare di enfasi alcune espressioni che troverete in questo mio scritto, attraverso il quale mi auguro di riscontrare consensi tra tutti coloro che come me lo hanno nel cuore e di suscitare interesse e curiosità per chi non ha ancora avuto il piacere d'apprezzarlo.
Leggi tutto: C'ERAVAMO TANTO AMATI di Ettore Scola, di Graziano Marraffa (parte 1)
SINOSSI: Un ragazzo è perseguitato da incubi terrificanti in cui un mostro si nasconde nell'armadio. Con suo sollievo, suo padre appare nel cuore della notte aiutandolo ad affrontare le sue paure. Ma il ragazzo inizierà a interrogarsi sulla vera natura di queste apparizioni, dovendo affrontare la verità sul destino di suo padre e la forza maligna che minaccia di consumarlo.
"Luci della città" ("City Lights") di Charlie Chaplin è un film che, nonostante sia stato rilasciato nell'era del cinema sonoro, nel 1931, sceglie di utilizzare la potenza delle immagini e della mimica per raccontare la sua storia, dimostrando la maestria del cinema muto anche in un'epoca nuova. La narrazione si concentra su temi universali come l'amore, la povertà, e l'umanità, rendendolo un capolavoro senza tempo.
Leggi tutto: Luci della città di Charlie Chaplin, un capolavoro muto al tempo del cinema parlato
Ci sono diversi film che si svolgono durante il periodo di Pasqua, ma non sono direttamente collegati alla vita di Gesù Cristo. Questi film spesso utilizzano il contesto della Pasqua per esplorare temi di rinascita, redenzione, o semplicemente per impostare una narrazione durante una festività riconoscibile.
I film che trattano l'evento della Pasqua spaziano da racconti biblici a interpretazioni moderne, affrontando tematiche di speranza, sacrificio e rinascita. Ecco alcuni film importanti che esplorano l'evento della Pasqua o le tematiche inerenti la passione di Cristo.
Leggi tutto: Quali film importanti trattano l'evento della Pasqua
Chi è Star-Lord nei "Guardiani della Galassia" e cosa lo fa funzionare? Star-Lord - noto anche come Peter Jason Quill - è il leader dei Guardiani della Galassia, un gruppo di fuorilegge e mercenari intergalattici che si unirono durante un'audace fuga dal Kyln, una prigione dove erano tutti detenuti per vari crimini. Dopo la fuga, al gruppo fu assegnato il compito di impedire a Ronan l'Accusatore di distruggere la galassia con una Gemma dell'Infinito. Insieme, hanno ideato un piano per fermare Ronan e recuperare la Gemma dell'Infinito. Nel farlo, ognuno di loro ha sacrificato la propria vita l'uno per l'altro e ha raggiunto l'obiettivo comune di impedire a Ronan di distruggere la galassia, diventando alla fine una famiglia mentre lo faceva.
Leggi tutto: Analisi del personaggio: come Star-Lord passa da Fuorilegge ad Eroe
La rappresentazione LGBTQIA+ è sempre esistita nei film, sia apertamente che nascostamente, mostrata attraverso attori, scrittori e registi queer. Ma è stato solo negli ultimi due decenni circa che questi film LGBTQIA+ hanno iniziato a essere visti da un pubblico più ampio e premiati con alcuni dei più grandi premi dell'industria cinematografica. La visibilità di queste narrazioni nuove, potenti e divergenti può dare potere alla comunità LGBTQIA+ e può aiutare a promuovere una maggiore comprensione e accettazione nella società.
Leggi tutto: I film LGBTQIA+ più importanti nella storia del Cinema
In effetti, ci sono molti film che potresti essere sorpreso di apprendere che sono stati scritti da donne, siano essi titoli classici, storicamente significativi, candidati e vincitori all'Oscar, o film che hanno ottenuto una perfetta valutazione 100% su Rotten Tomatoes. Sebbene i premi siano davvero entusiasmanti e contribuiscano a portare attenzione e prestigio a un film, l'accoglienza da parte della critica e del pubblico è ciò che realmente fa o distrugge un film e gli conferisce longevità. Ecco le 20 sceneggiature più votate scritte da donne dal sito di aggregazione di recensioni Rotten Tomatoes (sito web che si occupa di raccogliere recensioni, informazioni e notizie sul mondo del cinema e delle serie TV). Alcune delle voci potrebbero sorprenderti!
Leggi tutto: Molti dei tuoi film preferiti sono stati scritti da Donne (parte 2)
Da ET a HALLOWEEN, molti dei film più amati ed importanti del mondo sono stati scritti da donne. Sapevi che il maestro della suspense Alfred Hitchcock collaborava spesso sia con scrittrici che con sceneggiatrici? Senza le scrittrici, non avremmo classici come Rebecca (1940) o Gli uccelli (1963). In effetti, ci sono molti film che potresti essere sorpreso di apprendere che sono stati scritti da donne, siano essi titoli classici, storicamente significativi, candidati e vincitori all'Oscar, o film che hanno ottenuto una perfetta valutazione 100% su Rotten Tomatoes. Di seguito è riportato un elenco dei nostri film preferiti che hanno beneficiato del punto di vista di una donna.
Leggi tutto: Molti dei tuoi film preferiti sono stati scritti da Donne (parte 1)
Chi sono i migliori registi di tutti i tempi? Questa è una domanda a cui rispondere è più difficile di quanto potresti pensare. Sono quelli il cui lavoro è venuto prima e hanno creato le basi del primo cinema? Sono quelli che hanno fatto avanzare il cinema in modo più spettacolare? O forse sono quelli il cui lavoro ogni regista e sceneggiatore di oggi dovrebbe conoscere? Qualsiasi raccolta di questo tipo è intrinsecamente soggettiva, tradendo il senso e la sensibilità del suo autore, al punto che quasi certamente sarebbe intitolata più accuratamente "20 registi veramente grandi". Tuttavia sarebbe assurdo trascurare le conquiste di questi grandi registi. Dal cinema muto al cinema del 21° secolo, hanno prodotto la maggior parte delle opere cinematografiche di medio livello: i film che si distinguono come esempi consumati di regia.
Individuare i migliori avversari oscuri che si profilano all'orizzonte per i nostri eroi preferiti. La fantascienza e il fantasy commuovono il pubblico perché mostrano la realtà in contatto con qualcosa che va oltre la loro visione normale. I mondi di questi generi ispirano meraviglia o addirittura orrore perché molte cose sono possibili al di fuori della nostra consueta esperienza. Questo vale anche per gli eroi della fantascienza e del fantasy: che si tratti di superpoteri, magia o conoscenza segreta, qualcosa li distingue da noi in modo fantastico.
Leggi tutto: I più "Grandi Cattivi" della Fantascienza e del Fantasy
Maya Carlile, ossessionata dalla carriera, è determinata a ottenere una posizione di spicco nella rete televisiva per cui lavora. Quando suo marito Diego muore in un incidente stradale, la vita di Maya prende una svolta insolita.
Leggi tutto: Ecco i prossimi film sullo schermo: Il giardino di Isabel (Isabel's Garden)
In "The Lioness Within", intraprendiamo un viaggio straordinario seguendo la vita di Graciela Casillas, una figura pionieristica nel mondo delle arti marziali. La sua storia abbraccia oltre quattro decenni, a partire dagli anni '80, quando iniziò a insegnare arti marziali, ed è una testimonianza di resilienza e di lotta per i diritti delle donne.
Leggi tutto: Ecco i prossimi film sullo schermo: La leonessa interiore (The Lioness Within)
Un film commovente che approfondisce la complessità delle relazioni familiari, dei sacrifici e della ricerca della felicità. Dopo aver investito una parte significativa della propria vita e del proprio patrimonio nell'istruzione per oltre due decenni, l'aspettativa naturale sarebbe quella di godere di prosperità finanziaria per gli anni rimanenti, non è vero?
Leggi tutto: Ecco i prossimi film sullo schermo: Come guadagnare milioni prima che la nonna muoia
"I tre giorni del Condor" è un film che esplora i complessi rapporti tra politica, servizi segreti e stampa durante gli anni '70, un periodo caratterizzato da una crescente sfiducia del pubblico nei confronti delle istituzioni governative e dei loro apparati. Questa sfiducia era in parte dovuta agli scandali che avevano colpito gli Stati Uniti, come il Watergate, che aveva evidenziato come le agenzie di intelligence potessero essere coinvolte in attività illegali e contro i principi democratici.
Leggi tutto: Film "I 3 giorni del Condor". I rapporti tra la politica, servizi segreti e stampa.
Nel film "I tre giorni del Condor", il tipo di computer utilizzato riflette la tecnologia disponibile nel periodo in cui il film è stato ambientato e girato, ossia la metà degli anni '70. Durante quel tempo, i computer erano grandi macchine che occupavano intere stanze, molto diversi dai dispositivi personali che conosciamo oggi.
Leggi tutto: Nel film I 3 giorni del Condor usano computer e schede degli anni '70
All'epoca della sua uscita nel 1975, "I tre giorni del Condor" ricevette recensioni generalmente positive dalla critica e dalla stampa, consolidandosi come un film di spionaggio di successo e una pietra miliare del genere.
Leggi tutto: I giudizi dei critici quando è uscito nelle sale il film: I 3 giorni del Condor
La valutazione di un film può variare notevolmente in base ai gusti personali, alle aspettative e ai criteri di valutazione. Tuttavia, ecco alcuni aspetti che potrebbero essere considerati negativi da alcuni spettatori o critici riguardo a "I tre giorni del Condor", un classico thriller del 1975 diretto da Sydney Pollack e interpretato da Robert Redford e Faye Dunaway.
Leggi tutto: Caratteristiche filmiche negative del film: I 3 giorni del Condor
"I tre giorni del Condor" è un classico thriller politico degli anni '70, apprezzato per molteplici aspetti che ne hanno consolidato lo status nel tempo.
Leggi tutto: Caratteristiche filmiche positive del film: I 3 giorni del Condor
Mary Poppins ha un linguaggio discriminatorio e la censura britannica lo declassa. Lo ha deciso la Bbfc (British Board of Film Classification) e così la pellicola del 1964 è stata riclassificata da "U", ovvero "universal", quindi per tutti, a "PG", cioè "parental guidance", con la presenza di un adulto.
Elencare i migliori 25 film drammatici di tutti i tempi è una sfida data la soggettività delle preferenze cinematografiche. Ecco un elenco basato su diverse classifiche e recensioni critiche, includendo informazioni come il titolo originale, l'anno di uscita, il regista, lo sceneggiatore, il titolo in Italia (se differente) e una breve trama per ciascun film.
I film hanno il potente dono di trasportarci in mondi diversi, spingendoci a sognare e a esplorare realtà al di là della nostra immaginazione.
Insieme a Dashiell Hammet, Raymond Chandler ha inventato in pratica uno dei generi più famosi di Hollywood: il noir o hard boiled. Dai loro romanzi nascono soggetti per film che creano un genere, un genere importante dalla fotografia caratterizzante, la Fotografia Noir. Registi di grande talento come J.Huston, H.Hawks si cimenteranno nel genere con attori altrettanto famosi.
A Partire dagli anni trenta il giallo (in Italia dal colore della copertina) classico subisce una vera e propria rivoluzione, viene cambiato nei suoi principi fondamentali. Ad operare questa rivoluzione sono due grandi scrittori americani e in Francia per altri versi G.Simenon. Gli scrittori americani in questione sono Dashiell Hammett e Raymond Chandler, essi sviluppano una Detective Story molto più realista e con una componente d’azione tipicamente cinematografica, anzi la fortuna del genere è forse dovuta proprio al cinema.
Nel corso della sua storia il cinema ha portato sul grande schermo le vite dei più svariati personaggi (reali e non): non potevano così mancare i grandi pittori. Ecco un elenco delle migliori e più fedeli biografie che il cinema ha prodotto
Robert Bresson: "Il cinema non deve esprimersi per immagini, ma attraverso rapporti di immagini. Così come un pittore non si esprime per colori ma attraverso rapporti di colore. Cinema e pittura, con questo si intende porre l'attenzione sulla forte presenza dell'immagine pittorica come componente essenziale della costruzione del film. Dal “Gabinetto del dottor Caligari”, film dove le scenografie sono dipinte, al film “La nobildonna ed il duca” di E. Rohmer, che si regge su una sottile dialettica tra immagini cinematografiche tradizionali ed immagini virtuali.
Il cinema italiano ha dedicato pochi film alla 1° guerra mondiale, la maggior parte di essi sono pressochè sconosciuti, anche perchè di registi di maniera. Ricordiamo: Maciste alpino (1916) di Giovanni Pastrone - Scarpe al Sole (1935) di Marco Elter - Tredici uomini ed un cannone (1936) di Forzano - Fratelli d'Italia (1952) di Saraceni - La leggenda del Piave (1952) di Riccardo Freda - Penne nere (1952) di Biancoli - Bella non piangere (1954) di Carbonari - I 5 dell'Adamello (1954) di Mercanti. Invece La grande guerra (1959) di Mario Monicelli ha avuto il pregio di affrontare per la prima volta l'argomento al di fuori dei convenzionali schemi patriottici e nazionalistici.
Leggi tutto: Film italiani e stranieri sulla 1° GUERRA MONDIALE
SONIA PICOZZI - ANALISI TECNICA del film: CRONACA DI UN AMORE (1950) di Michelangelo Antonioni (Fusco e Antonioni come Ejzenstejn e Profok'ev)
L’inquietante favola metropolitana realizzata da regista milanese Alex G. Raccuglia continua il suo percorso raccogliendo consensi nel circuito del cinema indipendente underground. Skarr è un lungometraggio hi-tech e low-budget, selezionato in due festival di cinema.
L'iniziativa è del British Film Institute destinata alle scuole inglesi - Una rassegna di titoli "pedagogici" stilata da ottanta esperti: I 50 film che i bambini devono vedere: C'è anche Ladri di biciclette il capolavoro di Vittorio De Sica fra gli imperdibili, ma ci sono anche E.T, I quattrocento colpi, Il Mago di Oz.
Elenchiamo qui, in ordine sparso, alcuni film stranieri che, secondo noi, è necessario conoscere per avere un'idea generale della storia del cinema mondiale.
Il monello (Charlie Chaplin, 1921)
La febbre dell'oro (Charlie Chaplin, 1925)
Metropolis (Fritz Lang, 1927)
Luci della città (Charlie Chaplin, 1931)
M il mostro di Dusseldorf (Fritz Lang, 1931)
Frankenstein (James Whale, 1931)
La mummia (Karl Freund, 1932)
King Kong (Merian Cooper, 1933)
Accadde una notte (Frank Capra, 1934)
Tempi moderni ( Charlie Chaplin, 1936)
La grande illusione (Jean Renoir, 1937)
Il mago di Oz (Victor Fleming, 1939)
Ombre rosse (John Ford, 1939)
Via col vento (Victor Fleming, 1939)
Mr. Smith va a Washington (Frank Capra, 1939)
Rebecca, la prima moglie ( Alfred Hitchcock, 1940)
Furore (John Ford, 1940)
Fantasia ( Walt Disne, 1941)
Com'era verde la mia valle (John Ford, 1941)
Quarto potere ( Orson Welles, 1941)
Il mistero del falco (John Huston, 1941)
Il cielo può attendere (Ernst Lubitsch, 1943)
Casablanca (Michael Curtiz, 1942)
Arsenico e vecchi merletti (Frank Capra, 1944)
La vita è meravigliosa (Frank Capra, 1946)
Notorius ( Alfred Hitchcock, 1946)
Gilga (Charles Vidor, 1946)
La signora di Shangai ( Orson Welles, 1947)
Il tesoro della Sierra Madre (John Huston, 1948)
Viale del tramonto (Billy Wilder, 1950)
Rashomon ( Akira Kurosawa, 1950)
La regina d'Africa (John Huston, 1951)
Un americano a Parigi ( Vincent Minnelli, 1951)
Luci della ribalta ( Charles Chaplin, 1952)
Mezzogiorno di fuoco (Fred Zinnemann, 1952)
I sette samurai ( Kurosawa, 1954)
La finestra sul cortile ( Alfred Hitchcock, 1954)
Il delitto perfetto ( Alfred Hitchcock, 1954)
Fronte del porto (Elia Kazan, 1954)
E' nata una stella (George Cukor, 1954)
Sabrina (Billy Wilder, 1954)
Gioventù bruciata (Nicholas Ray, 1955)
La valledell'Eden (Elia Kazan, 1955)
L'invasione degli ultracorpi ( Don Siegel, 1956)
Il settimo sigillo (Ingmar Bergman, 1956)
Sentieri selvaggi (John Ford, 1956)
Il posto delle fragole ( Ingmar Bergman, 1957)
Orizzonti di gloria ( Stanley Kubrick, 1957)
Il ponte sul fiume Kwai (David Lean, 1957)
La donna che visse due volte ( Alfred Hitchcock, 1958)
Intrigo internazionale ( Alfred Hitchcock, 1959)
Ben Hur ( William Wyler,1959)
Quattrocento colpi (Francois Truffaut, 1959)
A qualcuno piace caldo (Billy Wilder, 1959)
I magnifici sette ( John Sturges, 1960)
Fino all'ultimo respiro (JeanLuc Godard, 1960)
Psyco ( Alfred Hitchcock, 1960)
West side story (Jerome Robbins, 1961)
Lawrence d'Arabia (David Lean, 1962)
Irma la dolce (Billy Wilder, 1963)
La pantera rosa (Blake Edwards, 1963)
My fair lady (George Cukor, 1964)
Marnie ( Alfred Hitchcock, 1964)
Il dottor Zivago (David Lean, 1965)
Persona ( Ingmar Bergman, 1966)
Bella di giorno ( Luis Bunuel, 1967)
La calda notte dell'ispettore Tibs (Norman Jewison, 1967)
Indovina chi viene a cena? (Stanley Kramer, 1967)
2001: Odissea nello spazio ( Stanley Kubrick, 1968)
Volti (John Cassavetes, 1968)
Easy rider ( Dennis Hopper,1969)
Un uomo da marciapiede (John Schlesinger, 1969)
Love story ( Arthur Hiller, 1970)
Piccolo grande uomo (Arthur Penn, 1970)
M.A.S.H. ( Robert Altman, 1970)
Arancia meccanica ( Stanley Kubric, 1971)
Duel ( Steven Spielberg, 1971)
Il braccio violento della legge (William Friedkin, 1971)
Il padrino ( Francis Ford Coppola, 1972)
Sussurra e grida ( Ingmar Bergman, 1972)
Cabaret ( Bob Fosse,1972)
Getaway (Sam Peckinpah, 1972)
Il fascino discreto della borghesia ( Luis Bunuel, 1972)
American graffiti (George Lucas, 1973)
Effetto Notte ( Francois Truffaut, 1973)
Paper moon ( Peter Bodganovich, 1973)
Frankenstein junior (Mel Brooks, 1974)
Chinatown (Roman Polanski, 1974)
Una moglie (John Cassavetes, 1974)
Dersu Uzala (Akira Kurosawa, 1975)
Barry Lyndon ( Stanley Kubric, 1975)
Qualcuno volò sul nido del cuculo (Milos Forman, 1975)
Lo squalo ( Steven Spielberg, 1975)
Taxi driver (Martin Scorsese, 1976)
Il maratoneta (John Schlesinger, 1976)
Carrie, lo sguardo di Satana (Brian De Palma, 1976)
Incontri ravvicinati del terzo tipo ( Steven Spielberg, 1977)
Io e Annie ( Woody Allen, 1977)
La febbre del sabato sera (John Badham, 1977)
Quell'oscuro oggetto del desiderio ( Luis Bunuel, 1977)
Il cacciatore (Michael Cimino, 1978)
Grease (Randal Kleiser, 1978)
Alien ( Ridley Scott, 1979)
Manhattan ( Woody Allen, 1979)
Stalker (Andrei Tarkosky, 1979)
Apocalipse now (Francis Ford Coppola, 1979)
I predatori dell'arca perduta ( Steven Spielberg, 1981)
1977 Fuga da NewYork ( John Carpenter, 1981)
E. T. ( Steven Spielberg, 1982)
Blade runner ( Ridley Scott, 1982)
La mia Africa ( Sydney Pollack, 1985)
Balla coi lupi ( Kevin Costner, 1990)
Lanterne rosse ( Zhang Yimou, 1991)
Il silenzio degli innocenti ( Jonathan Demme, 1991)
Schindler's list ( Spielberg, 1993)
Titanic ( James Cameron, 1997)
Il sesto senso ( M. Night Shyamalan, 1999)
Tutto su mia madre ( Pedro Almodóvar, 1999)
Il gladiatore ( Ridley Scott, 2000)
A beautiful mind ( Ron Howard, 2001)
... e scusateci per tutti quelli che abbiamo scordato di elencare!
Elenchiamo qui alcuni film italiani che, secondo noi, è necessario conoscere per avere un'idea generale ma parziale della storia del cinema nazionale del dopoguerra.
Grandi magazzini (Mario Camerini, 1939)
Ossessione (Luchino Visconti, 1942)
Roma città aperta (Roberto Rossellini, 1945)
Paisà (Roberto Rossellini, 1946)
Germania anno zero (Roberto Rossellini, 1947)
Ladri di biciclette (Vittorio De Sica, 1948)
La terra trema (Luchino Visconti, 1948)
Cronaca di un amore (Michelangelo Antonioni, 1950)
Francesco giullare di Dio (Roberto Rossellini, 1950)
Miracolo a Milano (Vittorio De Sica, 1951)
Bellissima (Luchino Visconti, 1951)
Umberto D (Vittorio De Sica, 1952)
Lo sceicco bianco (Federico Fellini, 1952)
I vinti (Michelangelo Antonioni, 1952)
I vitelloni (Federico Fellini, 1953)
L'oro di Napoli (Vittorio De Sica, 1954)
La strada (Federico Fellini, 1954)
Un americano a Roma (Steno, 1954)
Senso (Luchino Visconti, 1954)
Il bidone (Federico Fellini, 1955)
Il grido (Michelangelo Antonioni, 1957)
Le notti di Cabiria (Federico Fellini, 1957)
Le notti bianche (Luchino Visconti, 1957)
I soliti ignoti (Mario Monicelli, 1958)
La grande guerra (Mario Monicelli, 1959)
La dolce vita (Federico Fellini, 1959)
Il generale della Rovere (Roberto Rossellini, 1960)
L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960)
La ciociara (Vittorio De Sica, 1960)
Era notte a Roma (Roberto Rossellini, 1960)
Rocco e i suoi fratelli (Luchino Visconti, 1961)
Il federale (Luciano Salce, 1961)
Divorzio all’italiana (Pietro Germi, 1961)
Il sorpasso (Dino Risi, 1962)
L’eclisse (Michelangelo Antonioni, 1962)
Mamma Roma (Pierpaolo Pasolini, 1962)
Otto e mezzo (Federico Fellini, 1963)
Ieri, oggi, domani (Vittorio De Sica, 1963)
Il Gattopardo (Luchino Visconti, 1963)
Deserto rosso (Michelangelo Antonioni, 1964)
Per un pugno di dollari (Sergio Leone, 1964)
Matrimonio all'italiana (Vittorio De Sica, 1964)
Il vangelo secondo Matteo (Pierpaolo Pasolini, 1964)
Per qualche dollaro in più (Sergio Leone, 1965)
Blow up (Michelangelo Antonioni, 1966)
L'armata Brancaleone (Mario Monicelli, 1966)
Il buono, il brutto, il cattivo (Sergio Leone, 1966)
C'era una volta il west (Sergio Leone, 1969)
La caduta degli dei (Luchino Visconti, 1969)
L’uccello dalle piume di cristallo (Dario Argento, 1970)
Zabriskie Point (Michelangelo Antonioni, 1970)
In nome del popolo italiano (Dino Risi, 1971)
Il giardino dei Finzi Contini (Vittorio De Sica, 1971)
Morte a Venezia (Luchino Visconti, 1971)
Decameron (Pier Paolo Pasolini, 1971)
Ultimo tango a Parigi (Bernardo Bertolucci, 1972)
I racconti di Canterbury (Pier Paolo Pasolini, 1972)
Amarcord (Federico Fellini, 1973)
Sesso matto (Dino Risi, 1973)
Malizia (Salvatore Samperi, 1973)
La grande abbuffata (Marco Ferreri, 1973)
C’eravamo tanto amati (Ettore Scola, 1974)
Profumo di donna (Dino Risi, 1974)
Gruppo di famiglia in un interno (Luchino Visconti, 1974)
Il fiore delle mille e una notte (Pier Paolo Pasolini, 1974)
Amici miei (Mario Monicelli, 1975)
Profondo rosso (Dario Argento, 1975)
Professione: reporter (Michelangelo Antonioni, 1975)
Novecento (Bertolucci, 1976)
Un borghese piccolo piccolo (Mario Monicelli, 1977)
Un sacco bello (Carlo Verdone, 1980)
Non ci resta che piangere (Benigni-Troisi, 1984)
C'era una volta in America (Sergio Leone, 1984)
Nuovo Cinema Paradiso (Giuseppe Tornatore, 1988)
Francesco d'Assisi (Liliana Cavani, 1989)
Johnny Stecchino (Roberto Benigni, 1991)
Ladro di bambini (Amelio, 1992)
Caro diario (Nanni Moretti, 1993)
La vita è bella (Roberto Benigni, 1997)
... e scusateci per tutti quelli che abbiamo scordato di elencare!
Ognuno ha la propria tecnica... noi possiamo suggerirvi di prendere un film e riscriverlo!
Che significa? semplice, prendete un film, uno qualsiasi, uno dei numerosi film che avete, prendete una scena (una qualunque a metà del film) ed analizzatela, guardatela una, due, tre volte... la conoscete bene? capite quello che sta succedendo? bene, allora riscrivetela! si, provate voi a rifarla, diversa... a posteriori è più semplice? non lo so. So solo che se lo facciamo, se proviamo a farlo, riusciremo ad entrare nella scena, entreremo al centro, al cuore di ciò che è stato girato, entriamo così nella mentalità del regista... Perchè l'attore passa di là? perchè dice quella certa battuta in una certa maniera? perchè è illuminato così? perche? perchè, perchè....
Cerchiamo di capire cosa è stato fatto, e la sua motivazione.
Nella trasposizione cinematografica di "Psycho" da parte di Alfred Hitchcock, basata sul romanzo omonimo di Robert Bloch del 1959, ci sono state diverse modifiche, tagli, e adattamenti fatti per passare dalla pagina allo schermo. Alcune di queste modifiche furono dettate da necessità narrative, desideri personali di Hitchcock per la direzione del film, o requisiti della censura dell'epoca. Ecco alcune delle principali differenze e scene modificate o omesse rispetto al romanzo originale
Il film "Psycho" diretto da Gus Van Sant, uscito nel 1998, è noto per essere un remake quasi fotogramma per fotogramma dell'omonimo capolavoro di Alfred Hitchcock del 1960. Questa decisione stilistica e artistica è la peculiarità più discussa del film di Van Sant. Ecco alcune delle caratteristiche e peculiarità principali di questo film
Leggi tutto: Caratteristiche del film Psycho del regista Gus Van Sant
Effettivamente, ci sono stati diversi film francesi che sono stati adattati in altre lingue e culture, inclusa l'Italia. Ecco un elenco di film francesi noti che hanno avuto adattamenti in altri paesi:
-
"Les Diaboliques" (1955) - Questo thriller psicologico francese è stato un'influenza per molti film di suspense e horror, incluso l'adattamento americano "Diabolique" nel 1996.
Leggi tutto: Elenco di alcuni film francesi adattati successivamente all'estero
L'adattamento di film francesi nel cinema italiano, così come in altre cinematografie, è un fenomeno che può essere spiegato da diverse ragioni culturali, commerciali e creative. Ecco alcuni dei motivi principali:
-
Linguaggio Universale del Cinema: Il cinema, come forma d'arte, ha un linguaggio universale. Le storie di successo, indipendentemente dal loro paese di origine, spesso toccano temi umani universali che sono riconoscibili e apprezzabili da pubblici diversi. Gli adattamenti permettono di riportare queste storie a un nuovo pubblico, mantenendo l'essenza ma adattando il contesto culturale.
Leggi tutto: Parecchi film italiani degli ultimi decenni sono adattamenti di film francesi: perchè?
Anche guardando film considerati "brutti" o criticamente poco apprezzati, è possibile trarre ispirazione e apprendere diversi aspetti. Ecco alcune ispirazioni che si possono trarre
Leggi tutto: Che ispirazioni si possono trarre anche guardando "film brutti"
"C'eravamo tanto amati" è un capolavoro del cinema italiano diretto da Ettore Scola nel 1974. Ecco perchè questo film è considerato un capolavoro:
-
Regia di Ettore Scola: La maestria e la sensibilità di Scola nel dirigere il film, raccontando la storia di tre amici attraverso tre decenni della storia italiana, è considerata impeccabile.
-
Sceneggiatura complessa: La trama ben costruita e articolata segue le vite intrecciate dei tre protagonisti, mostrando il loro rapporto con l'Italia in cambiamento.
-
Attori straordinari: Le interpretazioni di Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Stefania Sandrelli sono lodate per la loro autenticità e bravura nel dare vita ai personaggi nel corso di diversi decenni.
-
Rappresentazione dell'Italia: Il film offre uno sguardo appassionato e critico sulla società italiana e le sue trasformazioni sociali e politiche dal dopoguerra agli anni '70.
-
Umanità dei personaggi: Le storie dei protagonisti sono realistiche e umane, permettendo allo spettatore di identificarsi e immergersi nella loro evoluzione personale.
-
Ricostruzione storica accurata: Il film offre una visione autentica e dettagliata dell'Italia attraverso i decenni, offrendo uno spaccato storico del Paese.
-
Racconto della storia d'amore e amicizia: La centralità dell'amicizia e dell'amore è trattata in modo delicato ed emozionante, rivelando il loro impatto sulla vita dei personaggi.
-
Approccio narrativo non lineare: L'uso del flashback consente di esplorare le storie dei personaggi in un ordine non cronologico, permettendo uno sguardo approfondito sui loro cambiamenti e sulle relazioni.
-
Ritmo coinvolgente: Nonostante la complessità narrativa, il film mantiene un ritmo coinvolgente che tiene lo spettatore attento e interessato alle vite dei protagonisti.
-
Colonna sonora evocativa: La musica, selezionata con cura, amplifica le emozioni dei personaggi e sottolinea i momenti chiave della storia.
-
Commento sociale e politico: Il film offre una critica sottile e incisiva sulla società italiana e le sue contraddizioni, riflettendo sulle speranze e disillusioni dell'epoca.
-
Dialoghi memorabili: Le frasi e i dialoghi sono rimasti nell'immaginario collettivo per la loro profondità e significato.
-
Tematiche universali: Tratta temi universali come l'amore, l'amicizia, l'aspirazione, la delusione e il senso di perdita, rendendo il film rilevante anche per il pubblico contemporaneo.
-
Fotografia e ambientazione impeccabili: La fotografia e le ambientazioni sono curate nei dettagli, offrendo uno sguardo autentico e coinvolgente nell'Italia del periodo.
-
Messaggio emotivo e commovente: Il film è in grado di toccare profondamente gli spettatori, lasciando un impatto emotivo duraturo.
-
Riconoscimento e successo internazionale: "C'eravamo tanto amati" è stato apprezzato a livello internazionale, guadagnandosi consensi critici e apprezzamenti da parte del pubblico.
-
Influenza sulla cinematografia successiva: Il film è considerato un riferimento e un'ispirazione per molti registi e sceneggiatori successivi nel cinema italiano e internazionale.
-
Candidature e premi: Ha ricevuto numerosi premi e nomination, incluso il premio César per il Miglior Film Straniero nel 1977.
-
Longevità e rilevanza: Nonostante siano passati molti anni dalla sua uscita, il film continua a essere considerato un capolavoro senza tempo.
-
Risate e riflessioni: Mescolando elementi di commedia con riflessioni profonde sulla vita, il film offre un equilibrio tra emozioni contrastanti, mantenendo lo spettatore coinvolto e intrattenuto.
Totò è stato un grande comico del cinema italiano, noto per il suo talento nel creare battute e situazioni divertenti. Ecco una selezione di battute comiche tratte dai suoi film, anche se è importante sottolineare che l'umorismo può variare in base al contesto e al linguaggio usato nei diversi periodi:
"Ma io te lo dico con tutto il cuore... ma che te lo dico a fare!" - Film: "Totò, Peppino e la malafemmina" (1956).
Ecco le descrizioni d'effetto (conosciute pure come Logline) di alcuni film classici che catturano l'attenzione del lettore:
-
"Il Padrino" (1972) - "Nella New York degli anni '40, il potere oscuro della famiglia Corleone emerge mentre il padrino, Don Vito, naviga tra politica, vendetta e il lato oscuro del sogno americano."
-
"C'era una Volta in America" (1984) - "Un viaggio senza tempo attraverso l'amicizia e la criminalità: quattro amici di infanzia navigano tra onore e ambizione, tuffandosi nel mondo violento della mafia e della redenzione."
-
"Casablanca" (1942) - "In una città infuocata dalla guerra, il ritorno di un amore perduto mette alla prova il coraggio e il sacrificio di un uomo che deve scegliere tra l'amore e il dovere in un'epoca di conflitto globale."
-
"Via col Vento" (1939) - "In un mondo dilaniato dalla guerra civile, la determinata Scarlett O'Hara naviga attraverso le passioni, la perdita e il cambiamento sociale nella lotta per sopravvivere e mantenere il suo stile di vita nel Sud degli Stati Uniti."
-
"Lawrence d'Arabia" (1962) - "Un'epopea epica di avventura e identità in cui il carismatico T.E. Lawrence si ritrova nel deserto del Medio Oriente, scontrandosi con conflitti interni ed esterni mentre cerca di unire tribù arabe per la libertà."
-
"Il Mondo perduto" (1993) - "Una spedizione avventurosa in una terra dimenticata: dinosauri, pericoli e meraviglie incontrano un gruppo di esploratori determinati a esplorare un mondo sconosciuto nascosto ai confini della civiltà."
-
"Il Grande Gatsby" (2013) - "Nell'era del jazz e dell'eccesso, un misterioso miliardario si perde nell'ossessione per un amore passato, immergendosi nella frenesia della ricchezza, della passione e del declino sociale."
-
"Psyco" (1960) - "Nel tranquillo regno dell'Hotel Bates, un viaggiatore sfortunato si imbatte in un mistero che sconvolge le idee sulla paura, la follia e il terrore dietro porte chiuse."
-
"Città di Dio" (2002) - "In un labirinto di violenza e speranza, la favela di Rio de Janeiro diventa il palcoscenico di una guerra per il potere tra il crimine organizzato e l'aspirazione alla redenzione personale di un giovane fotografo."
-
"2001: Odissea nello Spazio" (1968) - "Un viaggio verso i confini del cosmo e della coscienza umana, dove monoliti misteriosi e intelligenza artificiale guidano l'umanità verso il prossimo stadio evolutivo."
-
"La Dolce Vita" (1960) - "Nella frenetica e seducente atmosfera di Roma, un giornalista si trova a navigare tra il glamour, la corruzione e il vuoto esistenziale della vita mondana."
-
"Quarto Potere" (1941) - "Dietro la scena del giornalismo di massa, un uomo ambizioso si erge tra la ricerca della verità e il potere dei media, sfidando la corruzione e la manipolazione per fare la differenza."
-
"Arancia Meccanica" (1971) - "In un futuro distopico, la violenza e la psicologia del male si intrecciano nel viaggio psichedelico di un giovane delinquente verso il libero arbitrio e la redenzione."
-
"Il Pianista" (2002) - "Nel cuore della Seconda Guerra Mondiale, un musicista ebreo lotta per la sopravvivenza in una Varsavia distrutta, trovando la speranza e la resilienza tra le rovine della guerra."
-
"Fuga da Alcatraz" (1979) - "Basato su una storia vera, il tentativo di fuga epico di tre prigionieri dalla prigione più sicura d'America, Alcatraz, sfida la determinazione del sistema carcerario e l'ingegno umano."
- Perchè il film CABARET è un capolavoro
- Esempi di film degli anni '60 e '70 che oggi sarebbero inappropriati e messi all'indice
- Perchè molti film degli anni '60 e '70 oggi non si potrebbero realizzare e sarebbero messi all'indice
- Quali film sono didattici per bambini fino a 14 anni.
- Esempi di Personaggi Caratteristici in un film