Il "Diritto di Regia" è un concetto che riguarda la riconoscibilità dei diritti del Regista sulle opere cinematografiche o audiovisive che ha creato. La Corte di Cassazione, nel contesto italiano, ha stabilito in varie sentenze che il Regista di un'opera cinematografica detiene diritti specifici legati alla sua creazione, in virtù del suo ruolo artistico e creativo.

In particolare, il Diritto di Regia si riferisce ai seguenti aspetti:

  1. Diritto Morale: Il regista ha il diritto di essere riconosciuto come l'autore dell'opera cinematografica. Questo include il diritto al riconoscimento del suo nome sull'opera e il rispetto della paternità dell'opera stessa.

  2. Integrità dell'Opera: Il regista ha il diritto di opporsi a qualsiasi modifica, taglio o alterazione dell'opera che possa pregiudicarne l'integrità o distorcerne il messaggio, la visione artistica o il contenuto. Questo è parte dei diritti morali dell'autore, volti a proteggere l'integrità e l'identità dell'opera.

  3. Diritti Patrimoniali: Oltre ai diritti morali, il regista, come gli altri autori dell'opera cinematografica, ha diritti patrimoniali, che includono il diritto di sfruttamento economico dell'opera. Questo significa che il regista può concedere licenze, vendere o distribuire l'opera e ricevere una compensazione economica per questi usi. Normalmente il regista vende questi suoi diritti al Produttore.

Il riconoscimento del Diritto di Regia riflette il riconoscimento della singolare e cruciale contribuzione del regista all'opera cinematografica, sottolineando che, nonostante l'indubbia natura collaborativa di un film, la visione e l'apporto creativo del regista sono unici e meritano protezione e riconoscimento.

Questi diritti sono in linea con le normative internazionali sulla proprietà intellettuale e sono intesi a proteggere e promuovere la creatività, garantendo che i creatori di opere artistiche siano giustamente riconosciuti e remunerati per il loro lavoro.