"Più che insegnare a scrivere si può insegnare a non commettere degli errori. Si può spiegare, per esempio, cosa non fare quando si scrivono i dialoghi, come evitare certe incongruenze, come documentarsi sul periodo nel quale si ambienta un testo, come differenziare le voci in modo che il lettore capisca che a parlare sono personaggi diversi, come non eccedere nel differenziarle. Passare dall'errore alla creazione di un testo di qualità letteraria è impossibile, perché dipende dai talenti individuali".

E' molto scettico Roberto Cotroneo, scrittore e critico letterario, di fronte alla possibilità di insegnare a scrivere un bestseller. "Un modo molto americano di affrontare la scrittura. Non credo che si possa insegnare come non far calare la tensione".

Però Ken Follett dice che alcune regole esistono: per esempio, avere in mente l'intero disegno del libro al momento di cominciare a scrivere. Che cosa risponde Cotroneo?

"Assolutamente no. Non ho quasi niente in mente all'inizio di un libro. I libri si scrivono da soli, e si formano da soli mentre li scrivi. Questo è assolutamente fondamentale".

Esiste una scrittura che non punti al bestseller, ma abbia valore in sé?

"La scrittura è un modo per risolvere una serie di problemi propri. Perciò si scrive nelle modalità più diverse".

Cosa si potrebbe consigliare a un aspirante scrittore: di frequentare una scuola di scrittura creativa?

"A livello di curiosità intellettuale sì. Purchè con un certo senso critico. Le scuole offrono la possibilità di confrontarsi con qualcuno con più esperienza. Ma con la libertà di decidere, alla fine del corso, di buttare via tutto quello che si è ascoltato e continuare per la propria strada. Io non ne ho mai frequentate, anche perché nel periodo in cui ho cominciato a scrivere non ne esistevano".

Corsi di scrittura in rete. Che cosa ne pensa?

"Devo ancora capire quanto funzionino. Perché di fronte a esperimenti di scrittura creativa credo che la presenza fisica sia assolutamente fondamentale. La scrittura richiede un lavoro veramente sul
campo, e la Rete rischia di far perdere molte sfumature che si colgono solo con l'incontro fisico".

Circolano moltissimi libri dedicati alla scrittura creativa. Che giudizio si può dare?

"Mah, possono essere molto utili, in quanto sono un modo per produrre delle domande in chi scrive. Un esempio? 'Come si scrive un racconto' di Gabriel Garcia Marquez. Ma anche un libro dedicato alle tecniche di scrittura di Mario Vargas Llosa".