SINOSSI di LA VITA DI FRONTE

Cosa si agita dentro l’anonimato di un palazzo di cemento, dietro le costruzioni a schiera? Edifici che si fanno custodi di amori perduti, strade perse e ritrovate, cadute vertiginose, insicurezze persistenti, affetti che continuano a vivere nel vento. L’anima è custodita al suo interno. Non si è giocato un soldo su questa possibilità.

Una donna, anziana, vive, da sola, dinanzi ad un palazzo, in cui si animano delle vite, a dispetto dell’anonimato del cemento che le contiene. È il palazzo che le parla? Le parole raggiungono la vecchia signora seduta in poltrona. La sua vita sembra essere legata al filo di quelle parole, ad un’attesa misteriosa.
Ogni giorno apparecchia un grande tavolo ed accende delle candele, come se qualcuno debba arrivare, ma inesorabilmente il tavolo resta senza invitati e la candela solo moccolo e fumo. Mentre qui si consuma un’attesa quasi infinita, di fronte continua il quotidiano vivere, squarciato dalla curiosità di una bambina.
I giorni si ripetono uguali fino al blackout. Ed è qui che la bambina entra, finalmente, nella vita della vecchia signora: un incontro che cambierà la vita di entrambe.
La musica unisce le due donne, lontane per età, eppure così misteriosamente attratte l’una dall’altra. L’amore divamperà, nonostante le cose non dette, e i segreti saranno rilevati.