♥ Cortometraggi • per Principianti
Le tecniche di ripresa con il drone sono fondamentali per ottenere immagini aeree di alta qualità e creare sequenze dinamiche e coinvolgenti. Ecco le tecniche principali di ripresa con il drone:
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Piani generali e panoramiche (Wide Shots): Queste riprese mostrano l'ampia area circostante e sono ideali per catturare paesaggi spettacolari, città o luoghi di interesse. Le panoramiche aeree consentono di rivelare la vastità di un'area e fornire una visione d'insieme.
Nel contesto del cinema, il termine "tecnica" si riferisce a tutte le metodologie, procedimenti e strumenti utilizzati nella realizzazione di un film o di un cortometraggio. Queste tecniche comprendono aspetti tecnici, creativi e pratici che vanno dalla scrittura della sceneggiatura alla post-produzione, fino alla distribuzione del prodotto finito. La tecnica è essenziale per trasformare le idee e le storie in immagini e suoni che possono essere condivisi con il pubblico.
Il montaggio di un cortometraggio è una fase cruciale nel processo di realizzazione del film, poiché è qui che le diverse scene vengono assemblate per creare la storia completa e definitiva da presentare al pubblico. Ecco una breve sintetica guida per montare il tuo cortometraggio:
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Organizza il materiale: Prima di iniziare il montaggio, organizza tutti i materiali che hai girato durante le riprese. Assicurati di avere tutte le clip, i suoni, le musiche scelte e gli effetti sonori necessari.
Scegliere un concetto o un tema per un cortometraggio può essere un processo creativo e personale. Ecco alcuni suggerimenti per aiutarti a selezionare un concetto o un tema appropriato:
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Ispirazione personale: Cerca ispirazione nella tua vita, esperienze personali, passioni o emozioni che ti interessano. Chiediti quali sono i temi o gli argomenti che ti colpiscono e che ti piacerebbe esplorare in un cortometraggio.
Leggi tutto: Come scegliere un concetto o tema per un cortometraggio
Se hai solo un cellulare a disposizione per girare un cortometraggio, ci sono diverse tecniche e suggerimenti che puoi (o meglio dovresti) utilizzare per ottenere risultati migliori.
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Stabilizzazione dell'immagine: Utilizza un treppiede o un supporto per cellulare per mantenere l'immagine stabile durante le riprese. Questo aiuterà a evitare sfocature o tremolii indesiderati.
Leggi tutto: Ho solo un cellulare, come usarlo per girare un cortometraggio
Nelle intestazioni di scene in un film, è comune seguire uno standard di formattazione per fornire informazioni chiare e concise sulle varie scene. Di seguito sono riportati gli elementi principali che occorre includere nelle intestazioni di scene:
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Esterno o Interno: Indica se la scena si svolge all'esterno (EXT.) o all'interno (INT.) di un edificio o di un'area specifica.
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Location: Descrivi brevemente il luogo in cui si svolge la scena. Ad esempio, "Casa di John - Soggiorno" o "Parco pubblico - Giardino".
Leggi tutto: Nelle intestazioni di scene in un film o di un cortometraggio, cosa occorre scrivere?
Adobe Premiere Pro è uno dei software di editing video più potenti e ampiamente utilizzati nel settore cinematografico e televisivo. Con una vasta gamma di funzioni avanzate, strumenti di editing intuitivi e una solida integrazione con altre applicazioni Adobe Creative Cloud, Premiere Pro offre agli editor video la flessibilità e la creatività necessarie per creare opere straordinarie. Ecco le sue principali caratteristiche:
- Interfaccia User-Friendly:
Una delle caratteristiche distintive di Adobe Premiere Pro è la sua interfaccia user-friendly. L'interfaccia ben progettata e organizzata facilita la navigazione e l'utilizzo delle varie funzioni del software. Gli editor video possono accedere rapidamente agli strumenti di editing, alle timeline, alle transizioni e ad altre opzioni di personalizzazione per creare un flusso di lavoro efficiente.
Leggi tutto: Adobe Premiere Pro: L'Editor Video Professionale per Realizzare Opere Straordinarie
L'illuminazione è uno degli aspetti più importanti nella creazione dell'atmosfera visiva di una scena sul set. Un'illuminazione adeguata può trasformare un semplice set in un ambiente coinvolgente e suggestivo, contribuendo a comunicare emozioni, creare contrasti e guidare l'attenzione dello spettatore. In questo articolo, esploreremo i principi fondamentali dell'illuminazione sul set e forniremo alcuni suggerimenti su come ottenere il miglior risultato possibile.
- Comprendere la Luce Naturale e Artificiale:
Prima di iniziare a illuminare una scena sul set, è importante comprendere la differenza tra la luce naturale e quella artificiale. La luce naturale proviene dal sole e può creare effetti di luce dura o morbida a seconda dell'ora del giorno e delle condizioni atmosferiche. La luce artificiale, d'altra parte, è generata da fonti artificiali come i fari e può essere controllata e modellata a piacimento.
Leggi tutto: Come Illuminare una Scena sul Set: Guida alla Creazione dell'Ambiente Visivo Perfetto
La costruzione di un piano di lavorazione dettagliato è un elemento fondamentale per la realizzazione di un cortometraggio di successo. Un piano ben strutturato e organizzato aiuta a massimizzare l'efficienza delle riprese, a rispettare il budget e a garantire che tutte le fasi della produzione si svolgano in modo fluido. In questo articolo, esploreremo i passaggi chiave per costruire un piano di lavorazione efficace per il tuo cortometraggio.
- Definire gli Obiettivi:
Prima di tutto, è importante definire gli obiettivi del tuo cortometraggio. Cosa vuoi comunicare attraverso la storia? Quali emozioni vuoi evocare nel pubblico? Definire chiaramente gli obiettivi del film ti aiuterà a stabilire le priorità durante la pianificazione e a mantenere la visione creativa coerente lungo tutto il processo di produzione.
Leggi tutto: Come Costruire un Piano di Lavorazione per un Cortometraggio di Successo
I cortometraggi sono una forma d'arte cinematografica affascinante e versatile. Nonostante la loro durata ridotta, possono raccontare storie coinvolgenti e lasciare un'impronta duratura nel pubblico. Se sei un aspirante regista o semplicemente appassionato di cinema, questo articolo ti fornirà alcuni consigli utili per creare un cortometraggio di qualità. Dalla pre-produzione alla post-produzione, esploreremo diverse aree chiave per aiutarti a realizzare un eccellente cortometraggio.
- Ideazione e Sceneggiatura:
La prima fase cruciale è l'ideazione e la creazione di una solida sceneggiatura. Sii creativo e pensa a una storia che ti appassioni e che possa colpire il pubblico. Sviluppa i personaggi in modo da renderli autentici e interessanti. Mantieni la trama focalizzata e concentrati su un unico messaggio o tema centrale per evitare la dispersione.
Leggi tutto: Consigli Utili per Realizzare un Eccellente Cortometraggio
I cortometraggi animati offrono un mondo di possibilità creative, consentendo agli artisti di dare vita a storie uniche e coinvolgenti attraverso l'animazione. Se sei un aspirante animatore e desideri realizzare il tuo cortometraggio animato, sei nel posto giusto: ti forniamo una guida pratica su come fare un cortometraggio animato, coprendo i principali passaggi e fornendo suggerimenti utili per iniziare il tuo viaggio nell'animazione.
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Sviluppo dell'idea: Come punto di partenza, sviluppa un'idea solida per il tuo cortometraggio animato. Definisci la trama, i personaggi e il messaggio che desideri trasmettere attraverso la tua storia. Fai brainstorming, prendi appunti e crea uno storyboard per visualizzare le scene chiave e l'andamento della storia.
Leggi tutto: Come realizzare un cortometraggio animato: Guida pratica per aspiranti animatori
I cortometraggi offrono l'opportunità di raccontare storie concise, ma potenti, in un breve lasso di tempo. La loro durata limitata richiede una narrazione concentrata e una capacità di catturare l'attenzione dello spettatore in modo rapido ed efficace. Esploreremo l'arte di creare storie brevi per cortometraggi e forniremo consigli su come realizzare un impatto duraturo in pochi minuti di proiezione.
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Semplicità e focalizzazione: La chiave per una storia breve di successo è mantenere la trama semplice e concentrarsi su un unico tema o concetto principale. Evita di affrontare troppe sottotrame o di introdurre personaggi situazioni e complesse che richiedano spiegazioni dettagliate. Concentrati su un nucleo narrativo forte e costruisci la tua storia attorno ad esso.
Leggi tutto: Storie brevi per cortometraggi: creare impatto in pochi minuti
Uno degli elementi fondamentali di una storia coinvolgente è l'arco di trasformazione del personaggio principale. L'arco di trasformazione rappresenta il viaggio interiore del personaggio, in cui si evolve, cresce e cambia nel corso della narrazione. Questa evoluzione può essere determinante per il coinvolgimento degli spettatori e per il successo complessivo della storia. Ora esploreremo l'importanza dell'arco di trasformazione del personaggio e analizzeremo come può essere utilizzato efficacemente nella scrittura cinematografica.
Il cinema, con la sua vasta gamma di storie e stili, si divide in numerosi generi, ognuno con le proprie convenzioni, temi e aspettative. Ogni genere offre uno stile distintivo, tematiche uniche e una connessione emotiva specifica con il pubblico.
Leggi tutto: I Generi cinematografici: un viaggio tra le diverse Anime del cinema
E' il responsabile della creazione dell'aspetto visivo del film, utilizzando la luce, la composizione e altri strumenti per trasmettere emozioni, creare atmosfere e supportare la narrazione cinematografica. Vediamo quali sono i compiti principali del direttore della fotografia in un fcortometraggio e il suo ruolo nella realizzazione di immagini straordinarie che arricchiscono l'esperienza cinematografica.
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Collaborazione con il Regista: Il direttore della fotografia lavora a stretto contatto con il regista per tradurre la sua visione cinematografica in immagini. Attraverso una comunicazione chiara e una comprensione profonda dei desideri del regista, il direttore della fotografia si impegna a catturare l'essenza del film ea creare un'atmosfera visiva che rispecchi lo stile narrativo desiderato.
Leggi tutto: Il direttore della fotografia nei cortometraggi
La fotografia è una componente essenziale nel linguaggio cinematografico, un'arte che permette di catturare immagini che trasmettono emozioni, creare atmosfere e contribuire alla narrazione. Nel cinema, la fotografia non si limita solo a riprendere una scena, ma è una forma di espressione artistica che utilizza la luce, il colore, la composizione e altri elementi visivi per trasmettere un messaggio. E' l'Arte di Catturare Immagini che Raccontano Storie. Qui esploreremo l'importanza della fotografia nel cinema e come essa contribuisca alla creazione di opere cinematografiche coinvolgenti.
La sceneggiatura è un elemento fondamentale nel processo di creazione di film, serie TV e cortometraggi. Se stai cercando di intraprendere la carriera di sceneggiatore o semplicemente desideri approfondire la tua conoscenza sull'arte della scrittura per lo schermo, leggere libri di sceneggiatura può essere un ottimo punto di partenza. Qui ti presentiamo una selezione di libri di sceneggiatura che offrono preziosi consigli, esempi e approfondimenti nel mondo della scrittura per il cinema e la televisione.
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"Story" di Robert McKee: Considerato uno dei libri di riferimento per gli sceneggiatori, "Story" di Robert McKee offre una guida completa sulla struttura narrativa e sulla scrittura di storie coinvolgenti. McKee esplora i principi fondamentali della narrazione, concentrandosi sulla costruzione di personaggi, l'evoluzione della trama e l'importanza delle emozioni nel coinvolgimento del pubblico. È una lettura essenziale per chiunque desideri comprendere le basi della scrittura scenica.
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"Screenplay" di Syd Field: Syd Field è considerato il padre dell'approccio strutturale alla sceneggiatura. Nel suo libro "Screenplay", Field esplora gli elementi chiave della scrittura per il cinema, compresa l'importanza degli atti, dei punti di svolta e degli archi narrativi. Il libro offre una guida pratica per la creazione di una sceneggiatura solida e ben strutturata, con numerosi esempi tratti da film di successo.
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"Salva il gatto!" di Blake Snyder: "Salva il gatto!" di Blake Snyder è un libro molto popolare tra gli sceneggiatori. Snyder presenta un approccio dettagliato alla struttura delle sceneggiature, sottolineando l'importanza del primo atto, dei punti di svolta e delle scene chiave. Il libro offre anche consigli pratici sulla creazione di personaggi memorabili e sulla scrittura di dialoghi efficaci. È un'ottima lettura per coloro che desiderano comprendere gli aspetti più tecnici della scrittura per lo schermo.
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"The Anatomy of Story" di John Truby: "The Anatomy of Story" di John Truby esplora l'arte della narrativa e fornisce strumenti pratici per la costruzione di storie complesse e coinvolgenti. Truby offre una serie di principi e concetti che aiutano gli sceneggiatori a sviluppare trame intriganti, personaggi autentici e temi significativi. Il libro si concentra anche sulle dinamiche emotive e sulla connessione emotiva tra lo spettatore e la storia.
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"Adventures in the Screen Trade" di William Goldman: "Adventures in the Screen Trade" di William Goldman è un libro che offre un'insight prezioso sul mondo della sceneggiatura attraverso le esperienze personali di Goldman, sceneggiatore di successo. Oltre a fornire consigli pratici sulla scrittura, il libro offre anche un'occhiata dietro le quinte dell'industria cinematografica e racconti divertenti sulle sfide e le eccitanti opportunità della professione di sceneggiatore.
La scrittura per il cinema e la televisione richiede un'approfondita comprensione della struttura narrativa, della costruzione dei personaggi e dei principi fondamentali della sceneggiatura. I libri di sceneggiatura sopra menzionati offrono una solida base di conoscenza e sono consigliati per gli aspiranti sceneggiatori. Tuttavia, ricorda che la scrittura per lo schermo è un'arte che richiede anche pratica e sperimentazione. Quindi, non esitare a mettere in pratica ciò che impari e a sviluppare il tuo stile personale mentre perfezioni la tua abilità di raccontare storie attraverso la tua sceneggiatura.
La produzione di un cortometraggio richiede una pianificazione attenta, una gestione delle risorse e una valutazione finanziaria accurata. Il costo di realizzazione di un cortometraggio può variare notevolmente in base a diversi fattori, come la durata, la complessità della trama, il cast, le location e le risorse tecniche necessarie. In questo articolo, esploreremo i diversi aspetti che influenzano il costo di un cortometraggio e forniremo alcune considerazioni finanziarie utili per gestire il budget in modo efficace.
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Durata del cortometraggio: La durata del cortometraggio è uno dei fattori principali che influenzano il costo di produzione. Un cortometraggio di 5-10 minuti richiederà meno tempo di riprese e di post-produzione rispetto a un cortometraggio di 20-30 minuti. Più lungo è il cortometraggio, maggiori sono le risorse necessarie per completarlo in modo efficace.
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Complessità della trama e degli effetti speciali: La complessità della trama e la presenza di effetti speciali possono incidere notevolmente sul costo di produzione. Se il cortometraggio richiede location multiple, costumi elaborati o scene con effetti visivi avanzati, il budget dovrà essere adeguato per coprire queste spese aggiuntive. Gli effetti speciali di qualità richiedono spesso un team di professionisti specializzati e attrezzature specifiche, che possono aumentare notevolmente i costi.
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Selezione del cast e delle location: La scelta del cast e delle location è un altro aspetto importante che incide sul budget del cortometraggio. Se si desidera coinvolgere attori professionisti o noti nel cast, ci saranno costi aggiuntivi per le loro tariffe e spese di viaggio. Le location richieste per il cortometraggio possono variare da luoghi pubblici accessibili a location private o esclusive, che possono richiedere permessi speciali o affitti onerosi.
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Risorse tecniche e attrezzature: Le risorse tecniche e le attrezzature necessarie per la produzione di un cortometraggio possono incidere notevolmente sul costo complessivo. È necessario considerare le telecamere, l'illuminazione, il suono, i microfoni, l'equipaggiamento per le riprese e la post-produzione. Se non si dispone di queste attrezzature, potrebbe essere necessario noleggiarle o assumere professionisti che le possiedano, aumentando il budget.
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Post-produzione e distribuzione: La fase di post-produzione e distribuzione può rappresentare una parte significativa dei costi di un cortometraggio. Questa fase include il montaggio, il mixaggio audio, la colonna sonora, la correzione del colore e la creazione di copie finali per la proiezione. Inoltre, potrebbe essere necessario allocare risorse finanziarie per la promozione e la distribuzione del cortometraggio in festival o eventi cinematografici.
Quindi il costo di un cortometraggio varia in base a diversi fattori, tra cui la durata, la complessità della trama, il cast, le location e le risorse tecniche necessarie. È importante scrivere attentamente il budget, valutare le risorse disponibili e stabilire le priorità in base alle esigenze creative del progetto. La gestione efficace delle risorse finanziarie è fondamentale per garantire una produzione di qualità senza superare il budget. Ricorda che un cortometraggio di successo può essere realizzato con risorse limitate, a condizione che ci sia una pianificazione attenta e una gestione oculata delle finanze.
Le locandine del cinema sono diventate un'icona culturale, rappresentando un'arte visiva che ha il potere di catturare l'attenzione del pubblico e anticipare l'esperienza cinematografica. Queste immagini creative e suggestive svolgono un ruolo fondamentale nella promozione dei film, suscitando interesse, curiosità e anticipando l'atmosfera e il tono delle opere cinematografiche. In questo articolo, esploreremo l'importanza delle locandine del cinema, la loro evoluzione nel corso degli anni e come siano diventate un elemento imprescindibile nel mondo del cinema.
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Catturare l'attenzione e l'interesse: La locandina di un film è spesso il primo contatto che il pubblico ha con l'opera cinematografica. La sua progettazione creativa, i colori, le immagini e il titolo devono catturare immediatamente l'attenzione e suscitare l'interesse del pubblico. Una locandina ben realizzata può trasmettere in modo efficace l'atmosfera, il genere e l'emozione che il film offre, spingendo il pubblico a voler saperne di più e ad andare a vedere il film.
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Anticipare l'esperienza cinematografica: Le locandine del cinema hanno il compito di anticipare l'esperienza che il pubblico vivrà guardando il film. Attraverso l'uso di immagini suggestive, elementi grafici distintivi e testi accattivanti, le locandine creano un'usare e un'idea di ciò che il pubblico troverà all'interno del cinema. Possono trasmettere l'azione, la suspense, la commedia, il dramma o qualsiasi altra emozione che caratterizza il film, invitando il pubblico a entrare in quella dimensione cinematografica.
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L'evoluzione delle locandine nel corso degli anni: Le locandine del cinema hanno subito un'evoluzione significativa nel corso degli anni. Dalle classiche locandine illustrative degli anni '20 e '30, siamo passati alle fotografie dei protagonisti negli anni '40 e '50, alle composizioni grafiche più audaci degli anni '60 e '70, fino alle locandine minimaliste e simboliche degli ultimi decenni. Ogni epoca ha portato con sé nuove tendenze artistiche e tecnologiche che si sono riflesse nelle locandine cinematografiche, riflettendo anche i cambiamenti della società e dei gusti del pubblico.
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Un'opera d'arte nel proprio diritto: Le locandine del cinema sono spesso considerate delle vere e proprie opere d'arte. L'attenzione al dettaglio, la composizione visiva, l'uso di colori e la capacità di evocare emozioni sono tutti elementi che rendono le locandine un medium artistico. Alcune locandine sono diventate iconiche e sono state ammirate e collezionate dagli appassionati di cinema e dai collezionisti. Queste opere d'arte possono essere considerate un patrimonio culturale, testimoniando l'impatto e l'influenza del cinema nella nostra società.
Conclusioni: Le locandine del cinema rappresentano un'arte visiva che ha il potere di incantare, intrigare e anticipare l'esperienza cinematografica. Attraverso la loro progettazione creativa, le locandine catturano l'attenzione e l'interesse del pubblico, trasmettendo l'atmosfera e l'emozione che caratterizzano il film. Nel corso degli anni, le locandine hanno subito un'evoluzione significativa, riflettendo i cambiamenti artistici, tecnologici e sociali. Oggi, molte locandine sono premurose delle vere e proprie opere d'arte, testimoniando l'impatto duraturo che il cinema ha sulla nostra cultura. Quindi, la prossima volta che vedrai una locandina di un film, pensa quanto il cinema lungo o breve che sia, è un'Arte Visiva che Incanta ed Intriga.
Nel mondo del cinema, il press kit è uno strumento essenziale per la promozione e la distribuzione di un film. Si tratta di un insieme di materiali informativi e promozionali che vengono creati e distribuiti alle agenzie di stampa, ai critici cinematografici e ai professionisti dell'industria per generare interesse e visibilità intorno a un nuovo progetto cinematografico. In questo articolo, esploreremo l'importanza del press kit nel cinema e quali elementi sono esclusi.
Nel mondo dello spettacolo, le foto di backstage che offrono uno sguardo affascinante e intimo dietro le quinte delle produzioni teatrali, televisive e cinematografiche sia di lungometraggi che cortometraggi. Queste immagini catturano l'atmosfera unica, l'energia e la complicità tra gli artisti e il personale dietro le quinte. In questo articolo, esploreremo l'importanza delle foto di backstage e come ci permetteranno di scoprire il lato umano e autentico del mondo dello spettacolo.
Nel mondo del cinema, sia nei lungometraggi che nei cortometraggi, le foto di scena sono una parte fondamentale del processo di produzione. Queste immagini fisse catturano un istante nel tempo, offrendo uno sguardo privilegiato dietro le quinte e preservando l'essenza e la magia di un film. In questo articolo, esploreremo l'importanza delle foto di scena nel cinema e come contribuire a raccontare storie ea immortalare momenti iconici.
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Documentare il processo di produzione: Le foto di scena giocano un ruolo cruciale nel documentare il processo di produzione di un film o di un cortometraggio. Catturano i momenti dietro le quinte, gli attori al lavoro, il regista che dirige, la troupe che collabora e gli sforzi congiunti per creare un'opera cinematografica. Queste foto testimoniano il duro lavoro, la passione e la dedizione che vanno nella realizzazione di un film, fornendo un resoconto visivo di tutto ciò che accade dietro la macchina da presa.
Nel mondo del cinema, dove le immagini sono protagoniste, c'è una figura essenziale che spesso passa inosservata ma svolge un ruolo fondamentale: il fonico cinematografico. In questo articolo, esploreremo chi sia il fonico cinematografico e l'importanza del suo lavoro nel creare un'esperienza sonora coinvolgente e immersiva sul grande schermo. E la stessa cosa vale anche nella produzione dei cortometraggi.
Chi è il fonico cinematografico? Il fonico cinematografico, noto anche come tecnico del suono o fonico di produzione, è un professionista specializzato nel catturare, registrare e manipolare l'audio durante le riprese di un film. Il suo obiettivo è creare una colonna sonora di alta qualità per garantire che il suono sia chiaro, bilanciato e sincronizzato con precisione con le immagini.
Compiti e responsabilità: Il fonico cinematografico ha una serie di compiti e responsabilità che contribuiscono alla creazione di un audio eccellente nel cinema. Ecco alcuni dei compiti principali che svolge:
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Cattura del suono sul set: Durante le riprese, il fonico registra il suono direttamente sul set utilizzando microfoni e attrezzature audio specializzate. Si assicura che il dialogo degli attori, gli effetti sonori e l'audio ambientale siano registrati in modo chiaro e di qualità.
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Design sonoro: Il fonico cinematografico lavora a stretto contatto con il regista e il montatore sonoro per sviluppare il design sonoro del film. Questo include la creazione di effetti sonori unici, la selezione e la manipolazione di suoni preregistrati e la creazione di atmosfere sonore che arricchiscono l'esperienza visiva.
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Sincronizzazione del suono: È compito del fonico cinematografico sincronizzare l'audio con le immagini durante il processo di montaggio. Deve assicurarsi che il suono sia perfettamente allineato alle azioni e alle espressioni degli attori, creando un'esperienza visiva e uditiva coerente e coinvolgente.
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Mixaggio audio: Il fonico cinematografico è coinvolto nel mixaggio finale dell'audio del film. Questo processo coinvolge l'equilibrio e l'adattamento delle diverse tracce audio, come il dialogo, gli effetti sonori e la colonna sonora, per creare un mix bilanciato e dinamico.
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Post-produzione audio: Nel caso in cui siano necessarie modifiche o aggiunte all'audio dopo le riprese, il fonico cinematografico collabora con il montatore sonoro per apportare le modifiche necessarie. Questo può includere la registrazione di dialoghi supplementari, la creazione di effetti sonori aggiuntivi o il raffinamento del design sonoro complessivo.
Conclusioni: Il fonico cinematografico svolge un ruolo cruciale nel cinema, anche se spesso il suo lavoro passa inosservato. Senza il suo impegno nel catturare, registrare e manipolare l'audio, molti dei film che amiamo perderebbero quella profondità e quell'impatto emotivo che il suono può offrire. Quindi, la prossima volta che guardi un film, presta attenzione all'audio e all'esperienza sonora che ti avvolge. Dietro quel suono coinvolgente c'è il lavoro svolto con cura e maestria dal fonico cinematografico, che dona vita all'aspetto uditivo del mondo magico del cinema.
Il mondo del cinema è popolato da una vasta gamma di professionisti che lavorano dietro le quinte per portare sullo schermo storie coinvolgenti e indimenticabili. Tra questi, uno dei ruoli più importanti è quello del regista cinematografico. In questo articolo, esploreremo chi sia realmente un regista e cosa faccia nel processo di creazione di un film.
Chi è un regista cinematografico? Il regista cinematografico è il principale responsabile della creazione di un film. È la mente creativa dietro la macchina da presa, colui che dà vita alla visione dell'opera e ne guida l'intera produzione. Il regista è la figura centrale intorno alla quale ruotano sceneggiatori, attori, direttori della fotografia, scenografi e tutti gli altri professionisti coinvolti nella realizzazione del film.
Compiti e responsabilità: Il regista cinematografico ha una vasta gamma di compiti e responsabilità che abbracciano ogni fase della produzione cinematografica. Ecco alcuni dei compiti più significativi che il regista affronta durante la realizzazione di un film:
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Scegliere e sviluppare la sceneggiatura: Il regista lavora a stretto contatto con gli sceneggiatori per sviluppare una sceneggiatura solida. Partecipa alla selezione delle storie da raccontare e ne adatta il contenuto per rendere adatto al linguaggio cinematografico.
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Casting: Il regista collabora con i direttori del casting per selezionare gli attori che interpreteranno i personaggi del film. Scegliere i giusti interpreti è fondamentale per dare vita ai personaggi e alle emozioni della storia.
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Direzione degli attori: Durante le riprese, il regista guida gli attori nel dare vita ai personaggi e alla trama. Lavora con loro per ottenere le performance desiderate, fornendo indicazioni sulla recitazione, le espressioni facciali, la gestualità e l'interpretazione.
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Direzione della fotografia: Il regista lavora a stretto contatto con il direttore della fotografia per definire l'aspetto visivo del film. Insieme, scegli l'illuminazione, l'angolazione delle riprese ei movimenti della macchina per creare l'atmosfera desiderata e supportare la narrazione.
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Coordinamento delle squadre tecniche: Il regista gestisce una varietà di squadre tecniche, tra cui scenografi, costumisti, truccatori e altri professionisti, per garantire che ogni aspetto tecnico del film sia realizzato in modo coerente con la visione artistica.
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Montaggio: Dopo le riprese, il regista lavora con il montatore per dare forma alle scene e montare il film finale. Il montaggio è fondamentale per creare il ritmo, la suspense e l'arco narrativo del film.
Conclusioni: Il regista cinematografico è un professionista creativo e visionario che coordina tutti gli aspetti della produzione di un film. Attraverso la sua visione artistica e il suo talento nella gestione di squadre, il regista trasforma una sceneggiatura in una vera e propria opera cinematografica che coinvolge il pubblico. Senza il contributo dei registri, molte delle storie e delle esperienze che amiamo al cinema non sarebbero mai state realizzate. Quindi, la prossima volta che guardi un film, ricorda l'importanza del regista dietro quella magia sullo schermo.
Il cortometraggio è una forma d'arte cinematografica che offre infinite possibilità creative. Se sei appassionato di cinema e hai una storia da raccontare, creare un cortometraggio può essere un ottimo modo per esprimere la tua visione e condividere le tue idee con il mondo. In questa guida, ti forniamo una panoramica passo-passo su come creare un cortometraggio, dalle prime fasi di pianificazione fino alla post-produzione.
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Scegli l'idea e scrivi la sceneggiatura: Il primo passo fondamentale per creare un cortometraggio è avere un'idea chiara di ciò che vuoi raccontare. Chiediti quali temi o messaggi vuoi trasmettere e quale sia il tono generale della storia. Una volta che hai un'idea solida, inizia a scrivere la sceneggiatura. Assicurati di avere una struttura ben definita, includendo l'introduzione, lo sviluppo e la conclusione della trama.
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Pianifica la produzione: Una volta che hai una sceneggiatura completa, è importante iniziare la produzione del cortometraggio. Questo include la selezione delle location, la scelta del cast e della troupe, la gestione delle risorse tecniche e la creazione di un programma di riprese. Assicurati di stabilire un budget realistico e di stabilire il tempo in modo da poter gestire al meglio le risorse disponibili.
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Organizza il cast e la troupe: Il cast e la troupe giocabili un ruolo cruciale nel successo del cortometraggio. Cerca attori e membri della troupe che siano appassionati del progetto e che si adattino ai personaggi e alle esigenze tecniche. Organizza audizioni per selezionare gli attori e coordinare con la troupe per assicurarti che tutti siano disponibili durante le riprese.
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Effettua le riprese: Durante le riprese, segui il programma precedentemente pianificato. Assicurati di avere attrezzature tecniche di buona qualità, tra cui telecamere, luci e microfoni. Sperimenta con diverse inquadrature, angolazioni e movimenti della macchina da presa per aggiungere interesse visivo al cortometraggio. Ricorda di prendere anche registrazioni audio di alta qualità e di registrare suoni ambientali, dialoghi e musiche.
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Montaggio e post-produzione: Una volta terminate le riprese, passa alla fase di montaggio e post-produzione. Importa le riprese sul tuo software di montaggio video preferito e inizia a organizzare le scene nella sequenza desiderata. Aggiungi transizioni, effetti speciali e titoli. Inoltre, seleziona e aggiungi una colonna sonora che si adatti all'atmosfera del cortometraggio. Assicurati che il montaggio e la post-produzione siano con la visione e lo stile che hai in mente.
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Distribuisci il tuo cortometraggio: Una volta che hai completato il montaggio e la post-produzione, il tuo cortometraggio è pronto per essere condiviso con il pubblico. Considera di presentarlo a un festival cinematografico locale o di caricarlo su piattaforme di condivisione video online. Utilizza i social media ei canali di promozione appropriati per far conoscere il tuo lavoro a un pubblico più ampio.
Conclusioni: Creare un cortometraggio richiede passione, impegno e una buona dose di creatività. Seguendo questa guida passo-passo, sarai in grado di portare avanti il tuo progetto cinematografico, dalla fase di pianificazione fino alla distribuzione. Ricorda che l'aspetto più importante è la tua visione artistica e la tua volontà di raccontare storie uniche. Non aver paura di sperimentare e di imparare lungo il percorso. Buona fortuna nella realizzazione del tuo cortometraggio!
I cortometraggi offrono agli aspiranti registi un'opportunità unica per esprimere la propria creatività e raccontare storie coinvolgenti in un formato compatto. Se desideri immergerti nel mondo della regia cinematografica e creare il tuo cortometraggio, segui questa guida completa che ti guiderà attraverso i passi fondamentali del processo di creazione.
1. Sviluppare un'idea e scrivere la sceneggiatura Ogni grande cortometraggio inizia con un'idea solida. Rifletti su cosa ti appassiona e cosa vorresti comunicare attraverso il tuo film. Una volta che hai l'idea principale, sviluppa una trama che sia interessante, coinvolgente e che si adatti alla durata breve del cortometraggio. Trasforma quindi la trama in una sceneggiatura dettagliata, includendo dialoghi, descrizioni delle scene e indicazioni per le riprese.
2. Pianificazione e budgeting Prima di iniziare la produzione, è fondamentale iniziare tutto nei minimi dettagli. Determina il budget disponibile e alloca le risorse in modo intelligente. Prepara una lista di attrezzature necessarie, località, casting, costumi e tutto ciò che serve per realizzare il tuo cortometraggio. Crea un piano di riprese dettagliato che ti aiuta a organizzare il lavoro sul set ea rispettare le tempistiche.
3. Casting e preparazione Se il tuo cortometraggio richiede attori, pianifica audizioni per selezionare le persone giuste per i ruoli. Cerca attori che siano adatti ai personaggi che hai creato nella tua sceneggiatura. Una volta selezionato il cast, organizza delle prove e delle sessioni di lettura delle scene per aiutare gli attori a comprendere i loro personaggi ea creare una chimica tra di loro.
4. Riprese Quando tutto è pronto, inizia le riprese seguendo il tuo piano dettagliato. Collabora con la tua squadra e assicurazioni che tutti conoscono i loro ruoli e le loro responsabilità. Sii creativo con l'inquadratura, la composizione e l'illuminazione per creare l'atmosfera giusta per la tua storia. Non dimenticare di registrare anche l'audio di alta qualità e di fare riprese multiple per avere diverse opzioni di montaggio.
5. Montaggio e post-produzione Una volta completate le riprese, trasferisci tutto il materiale sul tuo computer e inizia il processo di montaggio. Se non hai esperienza con il montaggio video, puoi considerare l'assunzione di un montatore professionista. Scegli le migliori inquadrature, taglia le scene superflue e crea un flusso narrativo coerente. Aggiungi effetti sonori, musica e fai eventuali correzioni di colore per migliorare l'aspetto generale del cortometraggio.
6. Colonna sonora e mixaggio audio La colonna sonora gioca un ruolo cruciale nel creare l'atmosfera giusta e amplificare le emozioni nel tuo cortometraggio. Scegli la musica o componi una colonna sonora originale che si adatti alla tua storia. Assicurati che il mixaggio audio sia ben bilanciato, in modo che gli spettatori possano apprezzare appieno sia la musica che il dialogo.
7. Distribuzione e promozione Una volta che il tuo cortometraggio è completo, è il momento di condividerlo con il mondo. Carica il tuo cortometraggio su piattaforme di condivisione video come YouTube o Vimeo. Partecipa a festival cinematografici locali o invia il tuo lavoro a riviste online specializzate nel settore. Utilizza i social media per promuovere il tuo cortometraggio e coinvolgere il pubblico.
Conclusioni Creare un cortometraggio richiede passione, impegno e una buona pianificazione. Seguendo questa guida completa, potrai sviluppare un'idea originale, scrivere una sceneggiatura coinvolgente, organizzare le riprese e completare la post-produzione con successo. Ricorda che ogni cortometraggio è un'opportunità di crescita e apprendimento, quindi non smettere mai di esplorare la tua creatività e migliorare le tue abilità di regia. Buona fortuna!
Ecco alcuni consigli per creare un cortometraggio:
- La lunghezza ideale è di dieci minuti.
- Mostra, non dire.
- Va’ dritto al punto.
- Usa la fantasia.
- Affianca un’ottima recitazione ad un’ottima sceneggiatura.
- Cerca di emozionare con un finale col botto.
- Scrivi una storia avvincente.
- Chiedi aiuto a persone in possesso di una strumentazione adatta se non hai a disposizione un budget corposo.
- Impara dai migliori.
- Pianifica la produzione.
Se il titolo dell'Articolo fosse stato: "Come fare un buon cortometraggio" l'articolo sarebbe stato questo:
Ecco alcuni consigli per realizzare un buon cortometraggio:
- Dieci minuti è la lunghezza ideale per un cortometraggio.
- Mostra, non dire! Cerca di raccontare la tua storia attraverso le immagini e non attraverso il dialogo.
- Va’ dritto al punto. Cerca di raccontare una storia semplice e diretta.
- Usa la fantasia. Non avere paura di sperimentare e di uscire dagli schemi.
- Se non vuoi pensare in grande, pensa al suo opposto. Cerca di raccontare una storia che sia realistica e che possa essere girata con pochi mezzi.
- Impara dai migliori. Studia i cortometraggi di registi famosi e cerca di capire come hanno realizzato le loro opere.
- Racconta una storia avvincente! Cerca di creare una trama coinvolgente che possa catturare l’attenzione dello spettatore.
Se il titolo dell'Articolo fosse stato: "Quali sono le caratteristiche di un ottimo cortometraggio" il risultato sarebbe stato questo:
Ecco alcune delle caratteristiche di un ottimo cortometraggio:
- Durata breve: un cortometraggio ha una durata ridotta rispetto a un film tradizionale. Questo richiede che la storia venga raccontata in modo conciso e che i personaggi e le situazioni vengano sviluppati in modo efficace.
- Focus su un’idea o concetto: i cortometraggi spesso si concentrano su un’idea o un concetto specifico e cercano di comunicarlo in modo chiaro e potente.
- Trama semplice e diretta: cerca di raccontare una storia semplice e diretta.
- Fantasia: non avere paura di sperimentare e di uscire dagli schemi.
- Studia i cortometraggi di registi famosi e cerca di capire come hanno realizzato le loro opere.
- Coinvolgente: cerca di creare una trama coinvolgente che possa catturare l’attenzione dello spettatore.
Spero che questi consigli ti siano utili!
Spesso pensiamo che il cortometraggio è il "fratello minore” dei film che vediamo al cinema, ed ora anche nelle piattaforme streaming. Consideriamo i cortometraggi come filmati brevi, corti, meno importanti. Ma è tutto un errore: cortometraggi e film (ovvero i lungometraggi) sono in realtà produzioni cinematografiche differenti, che si sviluppano con linguaggi e tecniche di produzione diverse.
Anche il cortometraggio è un film di genere (come ad esempio comico, animazione, horror, thriller, sperimentale, fino al documentario) di durata relativamente breve. Normalmente nei festival italiani ed internazionali viene dato un limite di durata, tra 10 e 30 minuti, ma come ormai noi pubblicizziamo da anni, per la legislazione italiana è un filmato (non pubblicitario) inferiore a 75 minuti. Per inciso, il nostro Concorso è l'unico, di nostra conoscenza, che accetta opere di durata massima di 75 minuti.
Oggi i cortometraggi partecipano anche ai Premi Oscar con tre categorie: Miglior cortometraggio, Miglior cortometraggio animato, Miglior cortometraggio documentario.
Nei cortometraggi c'è il regista, gli attori, il direttore della fotografia, il fonico, ecc... senza dimenticare lo sceneggiatore che è il primo elemento che realizza, che scrive il cortometraggio ed è lui che sviluppa la storia inquadrandola in un tempo ridotto, ma con una focalizzazione del personaggio principale e delle sue caratteristiche.
Il corto permette agli autori (sceneggiatori, registi, fotografi,...) esordienti non solo di sperimentarsi sul set, ma anche di realizzarsi con un’opera cinematografica completa, quindi con un soggetto, una sceneggiatura ed una realizzazione tecnica (fino al montaggio) che rispetti tutte le regole della narrazione per il cinema anche se non lungo.
Scrivere una sceneggiatura per un cortometraggio, come per un film o lungometraggio, non è facile, ma non è nemmeno troppo difficile se si seguono alcune regole ormai ben definite e testate.
Prima di tutto bisogna distinguere se vogliamo cimentarci con un cortometraggio o con un film. E' un pò come scrivere un racconto od un romanzo: entrambi sono scritti in un perfetto italiano, seguendo le regole partendo da quelle ortografiche fino alla distinzione della complessità delle vicende che si susseguono e terminando con la differenza del numero di pagine che li costituiscono. Così vale anche per i cortometraggi od i film: i primi durano di meno di un film (in Italia un film deve durare almeno 75 minuti).
E' chiaro che avendo meno tempo non possiamo dilungarci troppo nello scrivere per un cortometraggio.
Quindi se seguiamo alcune regole, possiamo scrivere la sceneggiatura di un buon cortometraggio.
DURATA: come abbiamo già anticipato, il cortometraggio ha la caratteristica di essere un breve filmato, breve si ma completo. Non dobbiamo pensare che se è più lungo è più interessante: quasi sempre stanca lo spettatore.
TRAMA: cioè la storia raccontata dallo sceneggiatore, che ha il compito non solo di idearla e svilupparla, ma soprattutto di rendere le azioni ed i dialoghi della narrazione formalmente e visivamente corrette ed accettabili dal pubblico.
IMMAGINI: prima con gli occhi poi con le orecchie noi vediamo il cortometraggio (od il film): il cinema è un mezzo audiovisivo, quindi anche lo sceneggiatore quando lo scrive, deve vedere davanti ai suoi occhi quanto sta per scrivere, deve visualizzare la sua opera filmica descrivendo azioni e dialoghi.
SPETTATORE: deve essere catturato da quanto vede accadere sullo schermo: dialoghi brevi e vivaci, movimenti necessari e non ridondanti. Tutte le informazioni che vengono date devono delineare bene il personaggio mostrando i suoi tratti caratteriali e relazionali, il contesto in cui il protagonista affronta e risolve gli ostacoli per raggiungere il suo obiettivo.
BUDGET: non si può pretendere in un cortometraggio di portare un uomo su marte, a meno che non sia un corto di disegno animato. Quindi descrivendo le azioni da compiere non bisogna strafare, niente inseguimenti con auto che si ribaltano, od ambientazioni in luoghi esotici se non sono già previsti viaggi in quei territori o città lontane.
Queste prime informazioni di base possono essere ampliate, anzi devono essere ampliate se si vuole realizzare un buon cortometraggio: il sito www.ilcorto.eu è una miniera di informazioni che aiutano a crescere gli sceneggiatori con idee, esempi e suggerimenti teorici e pratici.
In un film, lungo o corto che sia, lavorano molte persone. Il budget, cioè i costi totali della produzione del film vanno preventivati inizialmente, in modo da sapere a quali spese si va incontro. Naturalmente il costo della produzione di un lungometraggio è molto diverso da quello di un cortometraggio.
Nelle produzioni non amatoriali il produttore è colui che finanzia il progetto sostenedo i costi economici, normalmente è anche colui che cerca i finanziamenti per la produzione.
I costi di un cortometraggio a basso o bassissimo costo vengono comunemente affrontati dal regista che il più delle volte è anche lo sceneggiatore del corto, operatore alla macchina e montatore. Solo in questo caso la maggior parte delle voci dovrebbero essere a valore zero. Ma non sempre ciò è possibile.
Di seguito un esempio (semplificato) di preventivo per una produzione low budget di un cortometraggio. Se dovessimo girare un cortometraggio perchè vogliamo intraprendere la strada del cinema, dobbiamo cercare di mantenere bassi i costi cercando l'aiuto di amici, colleghi o persone che credono nel nostro progetto.
Tutto parte dalla sceneggiatura: lo sceneggiatore ha lavorato parecchi giorni per scrivere il corto che si sta realizzando, un compenso gli va dato.
Gli attori ed attrici li hai scelti dopo un casting, e soprattutto se hanno già un curriculum di rispetto vanno retribuiti.
Il regista è il professionista che deve portare a casa il progetto definitivo: deve coordinare tutte le componenti sia del cast artistico che tecnico. A fianco a lui c'è il direttore della fotografia, è il suo braccio destro, colui che decide e gestisce le inquadrature, le varie focali da utilizzare, ecc.
E per l'attrezzatura tecnica come cineprese, fonfali, luci come siete messi? dovete affittarla? meglio spendere qualcosa in più per avere una risoluzione del vostro lavoro più che idonea. La crew, i componenti tecnici come l'operatore ed il tecnico del suono sono altri 2 componenti indispensabili per la buona riuscita del lavoro. Lavoro che poi deve riorganizzare e montare proprio il Montatore.
La location è in affitto? è lontana quindi bisogna attrezzarsi per i trasporti... I cosiddetti cestini, cioè una piccola colazione ed un pranzetto veloce, anche se solo panini, non li volete pagare agli amici che stanno lavorando per voi?
Come potete notare le spese sono tante... vanno programmate prima per non trovarvi a metà realizzazione del cortometraggio senza più soldi...
Se vogliamo imparare a scrivere una sceneggiatura, dobbiamo prima abituarci a guardare un film, un corto, un documentario, ... a guardarlo criticamente, a capire quello che accade e perchè accade, ad immedesimarsi in quello che vediamo sul piccolo o grande schermo. Dobbiamo studiarlo, vedere e rivedere più volte il film od il cortometraggio, spezzettarlo nelle sue varie scene, per capirle, penetrarle, analizzarle... Dobbiamo osservarle attentamente per capire il significato di ogni scena, afferrare non solo le parole dette, ma il senso ed il perchè vengono dette: cosa sottintendono? a cosa ci vogliono portare? e ci riescono? Le parole dette e le azioni che compie l'attore principale ci offrono le intenzioni, il carattere, il suo volere?
Il tutto sembra facile, ma intuire il significato intrinseco e profondo di ciò che accade e perchè accade in una certa maniera non è semplice.
Non soffermarmiamoci troppo sui movimenti di macchina, ma cerchiamo di capire la storia, la sua evoluzione, come viene presentata.. la narrazione, l'atmosfera creata, il tema prioritario, quello eventualmente nascosto o secondario, le parole dette, il rapporto che le lega ai personaggi, alle azioni dei vari personaggi, all'evoluzione della trama....
Cerchiamo di fare una critica, c'è qualcosa che non va? noi come l'avremmo scritta? avremmo usato altre parole? avremmo tolto delle parti, alcune scene? la parte iniziale, quella centrale e quella finale sono ben delineate, il finale è giusto? o noi ne avremo scelto un'altro?
Come esercizio, potremmo provare ad immaginare un'altro inizio... od un finale diverso. Ma chiediamoci: è altrettanto valido?
La sceneggiatura é lo scheletro del film, un regista come gli attori e tutti i componenti della troupe sia artistica che tecnica hanno bisogno di una base, di una storia completa di riferimento, di uno scritto in cui sono definite tutte le proprietà principali e determinanti per la nascita, crescita e realizzazione del lungometraggio come del cortometraggio.
Sullo schermo vedremo il risultato finale, ed è quello che andremo a valutare: considereremo quanto ci è piaciuta la recitazione degli attori, analizzeremo la realizzazione del prodotto finale nel suo complesso, molto spesso non guarderemo (o non ci faranno guardare) l'elenco dei titoli di coda con i nomi di tutte le persone che hanno contribuito al film,... soppesare il contributo di ogni singolo reparto è difficile... quante volte di un unico film valutiamo sia le luci, le inquadrature, il sonoro, i costumi, le ambientazioni... sia la regia, sia la struttura della storia appena vista?
E' difficile valutare il tutto, la maggior parte delle volte il voto che diamo al film è un voto complessivo; spesso valutiamo solo la recitazione degli attori, ma se sono piaciuti è merito delle loro battute in primis prese dalla sceneggiatura, poi della loro recitazione.
Riassumendo il tutto, confermiamo che il cinema, sia lungo che breve, è un lavoro di gruppo, il merito di un buon film va a tutti i reparti, non solo agli attori ed al regista che sono i nomi che vengono più citati e ricordati.
La sceneggiatura è un testo strutturato in scene, ogni scena è composta da un numero, titolo di scena, descrizione e dialoghi; tutte informazioni destinate ai vari elementi della troupe, dal regista agli attori, dal direttore della fotografia al fonico, eccetera.
È una forma di descrizione delle location in cui si svolgono le scene ed in cui i movimenti, le azioni, le espressioni e i dialoghi dei personaggi sono descritti dallo sceneggiatore seguendo certe ben determinate regole da tutti comprensibili.
La sceneggiatura è il film su carta.
Inizialmente il soggetto e poi la sceneggiatura sono letti dal regista e dal produttore del film. Una volta accettata, la sceneggiatura viene inviata agli attori. Sono loro che il pubblico in sala vedrà recitare il film.
Ma in realtà la lettura della sceneggiatura è effettuata da molte persone, ben prima della realizzazione del film.
Va fatto lo "spoglio" della sceneggiatura, ovvero la sceneggiatura va esaminata con altri occhi, va fatto un lavoro schematico in modo che ogni componente la troupe sappia bene cosa deve fare per la sua parte di realizzazione del film. Tanto per fare un semplice esempio, al macchinista come truccatore ed al trovarobe come alla costumista ed allo scenografo non interessa sapere quali siano le battute che deve fare un attore...
Quindi alla costumista saranno date tutte le informazioni sui costumi che devono indossare gli attori, scegliere se sono attuali senza preferenze o caratterizzanti l'epoca in cui si svolge il film. Lo scenografo, che lavora assieme al trovarobe, deve avere solo le informazioni necessarie per la costruzione o l'arredamento degli ambienti. E così via...
In genere è l'aiuto regista che provvede allo spoglio della sceneggiatura, cioè alla sua analisi dettagliata per individuare tutti gli elementi necessari per la realizzazione del film, utilizzando i "fogli di spoglio", che possono anche essere realizzati con programmi software come exel.
Perchè è importante effettuare tale spoglio? perchè sia per un lungometraggio che per un cortometraggio bisogna sempre cercare di ottimizzare il lavoro. Sia a livello economico, cosa che riguarda principalmente il produttore, sia per ridurre i tempi di lavorazione. Facciamo un semplice esempio: se dobbiamo prima registrare una scena al mare e la scena successiva numericamente in una via del centro città e la successiva ancora al mare... non conviene a tutti registrare assieme le 2 scene al mare ed in un momento diverso quella nella città?... oltre che perdita di tempo e denaro, preoccupamoci pure della stanchezza di tutti nello spostarsi, doversi rivestire o spogliarsi, ritruccarsi, eccetera...
Solo agli albori del cinema muto si registrava tutto sequenzialmente, poi qualcuno pensò alla figura del montatore....
Quindi è questo il motivo per cui è importante seguire le regole di scrittura della nostra sceneggiatura. Si facilita la realizzazione del film o del nostro cortometraggio. Il copione di un film va diviso scena per scena, descrivendo il tempo ed il luogo in cui si svolge la scena.
Ogni scena deve quindi contenere, ben distinte, queste tre parti: Intestazione, Azioni e descrizioni, Dialoghi. Essendo un testo tecnico, la sceneggiatura deve essere comprensibile, chiara e semplice.
Chiaramente studiando anche le altre sceneggiature, pure quelle che si trovano in questo sito, si può implementare il tutto, inserendo la descrizione sintetica di elementi visivi e sonori necessari per la storia, o segnalando punti di flashback o flashforward, oppure specificando le inquadrature particolari che la mdp (macchina da presa) deve effettuare, cosa che normalmente sceglie e decide il regista.
Prima di parlare di cosa è una sceneggiatura, bisogna presentare le fasi di lavoro che stanno alla base del suo processo creativo e che conducono all’ottenimento di un buon prodotto finale, appunto la sceneggiatura.
Soggetto (o script)
Il soggetto cinematografico (che è valido anche per un Cortometraggio) è una breve presentazione della storia e dei personaggi principali, cioè una forma sintetica che elenca i punti principali che compongono tutta la trama. Deve cercare di essere accattivante per il regista, che lo dovrà girare, ed il produttore che lo deve finanziare. Il soggetto deve quindi presentare bene la struttura in tre atti contenuta nella storia, che deve possedere inizio, svolgimento e finale.
Trattamento
E' l'ampliamento del soggetto, al quale viene data una forma narrativa descrivendo anche le location, gli ambienti, una prima descrittiva sequenza delle scene principali, le vicende che accadono ed una bozza di dialoghi.
Scaletta
È lo scheletro di un più approfondito intreccio narrativo che lo sceneggiatore deve rappresentare, iniziando a mettere su carta una lista numerata sequenzialmente delle scene contrassegnandole con un titolo o una breve frase che ne fa il sunto.
È importante dividere il trattamento dapprima in macro scene per meglio delineare lo svolgimento sequenziale narrativo della storia che si vuole rappresentare. Già con queste macro scene dobbiamo far capire l'andamento, l'evoluzione e la risoluzione del nostro film. Solo alla fine andremo a rifinire i dettagli e le battute definitive.
Sceneggiatura
E' il prodotto finale, ovvero la descrizione dettagliata di ogni singola scena del film, con una breve descrizione della location di svolgimento con tutti gli oggetti necessari, i personaggi presenti, i dialoghi che essi svolgono.
Storyboard
E' il fumetto del nostro film, una sequenza di immagini che disegnano la storia, utile in fase iniziale al regista, e poi anche agli altri componenti la troupe, per visualizzare le scene e trovare le idee e le soluzioni per la loro realizzazzione.
Scheda dei personaggi
Ogni personaggio principale del nostro film deve essere caratterizzato sia da un punto di vista fisico che caratteriale. Sembra una cosa inutile, ma solo così creeremo un personaggio vero, accattivante, condivisibile dagli spettatori che vedranno il suo status iniziale, emotivo, psicologico o fisico, cambiare in seguito a determinati eventi, cioè al punto di rottura previsto dallo sceneggiatore, e giungere così diverso e migliore alla fine del film.
Un filmato (un lungometraggio o film come un cortometraggio) non verrebbe mai girato se non ci fosse alla base una sceneggiatura. La sceneggiatura parte da un'idea che si sviluppa nel soggetto prima e nel trattamento poi, per concludersi nella sceneggiatura vera e propria.
Scrivere per il cinema è diverso dallo scrivere per la stampa. Una cosa è descrivere una storia che ciascun lettore può immaginare in modo individuale (anche se l'autore descrive a fondo i personaggi sia dal punto di vista fisico che ideologico), un'altra è scrivere per un produttore prima e poi per il regista che deve entrare nella tua storia e portarla su pellicola: ogni elemento dei vari personaggi deve essere ben raffigurato, preciso, caratterizzato a fondo, così come la location in cui si registra.
Lo sceneggiatore deve preparare ogni minimo particolare, niente può essere lasciato all'immaginazione. Anche le singole azioni dei personaggi, non solo le parole, devono essere descritte, unitamente ai vari tipi di inquadrature previste.
L'idea è l'ispirazione, il primo spunto creativo che ci viene in mente, è una parola, una sensazione, un'immagine che ci compare nella mente mentre leggiamo un quotidiano, ascoltando la musica, da qualcosa che osserviamo mentre camminiamo per la strada, mentre parliamo con gli amici od vediamo la televisione.... è una scintilla creativa che ci colpisce all'improvviso, od anche in modo ragionato, è, in ogni caso, qualcosa che ci piace in modo completo, anche se è solo una parola, una frase, una cosa piccola, concisa, ma che ci fa dire voglio ragionarci sopra, ampliarla, costruirci sopra una storia completa.
L'idea va sviluppata nel soggetto. Quindi dobbiamo dare forma, dare vita a qualcosa che è allo stato embrionale. E' come il titolo di un tema che va sviluppato in una o due cartelle dattiloscritte che contengano tutte le principali caratteristiche della nostra storia, se l'argomento è tragico, comico o drammatico, la descrizione del periodo e dell'ambiente in cui si svolge, la presentazione dei principali personaggi, e soprattutto come la trama si evolve. Come in una commedia ci sono i classici 3 tempi, così nel nostro soggetto devono essere presentati: l'inizio dove vengono presentati gli elementi fulcro del film, i personaggi principali, come e dove vivono, una situazione quindi calma ed equilibrata. Poi appare l'evento scatenante, quella nuova situazione, il motivo per cui succede qualcosa che dà al film un'impronta diversa: è questo che fa evolvere la storia, fa fare ai personaggi azioni che non ci saremmo aspettati da loro, questo è il nucleo del film, qui si crea la novità, il colpo di scena, qui gli eventi prendono una piega diversa. Arriviamo così al terzo tempo, all'aspettativa per il finale, alle azioni definitive del personaggio principale che deve, alla fine, ritrovare un suo equilibrio.
Se il soggetto piace, dobbiamo far leggere al nostro regista il trattamento. Dalle due pagine iniziali dobbiamo passare ad una descrizione più dettagliata, dobbiamo entrare nell'atmosfera della storia, le descrizioni si fanno più precise, sia dell'ambiente che degli oggetti che saranno usati, dobbiamo immedesimarci nei personaggi, nel loro carattere, nei loro sentimenti, nella loro vita, descrivere le loro caratteristiche fisiche e morali. Bisogna scrivere tutto quel che ci viene in mente, per far entrare nella storia chi ci legge, dobbiamo catturare la sua attenzione, coinvolgerlo, fargli capire quale deve essere il ritmo del film, e quali suspance cattureranno il pubblico.
L'ultima fase è la sceneggiatura vera e propria, la sceneggiatura tecnica che descrive come sarà il film. E' una guida minuziosa. Si riprendono i dettagli del trattamento, si ampliano, si descrivono tutte le cose che mancavano: la suddivisione della storia in scene, le inquadrature delle scene, i movimenti della macchina da ripresa, come devono essere truccati i personaggi principali, il tono della loro voce nelle battute, le battute precise che devono dire, i movimenti che devono fare, descrivere le location, se si gira in interno od esterno, di giorno o di notte, le condizioni meteorologiche, ...
Si passa dalle 20 - 30 cartelle del trattamento alle 100 - 120 di media per un film che dovrà essere proiettato nelle sale cinematografiche, ma, per noi che dobbiamo girare un corto, bastano dalle 2 o 3 alle 10 pagine, a secondo della durata. L'importante è capire ciò che deve contenere una sceneggiatura.
Per scrivere una sceneggiatura, esistono, due sistemi diversi: il primo è chiamato all'italiana, ogni foglio descrive una scena: il foglio è diviso in 2 colonne, a sinistra la descrizione di tutto quello che accade sulla scena, la descrizione della location, delle inquadrature, i modi ed i toni che l'attore deve usare, gli oggetti che deve toccare,... mentre a destra sono scritte le frasi che deve dire.
Il sistema più usato, anche perchè alla fine occupa meno carta, è quello all'americana. tutto è scritto di seguito, con allineamento centrale, senza divisioni in colonne: prima si descrive la location, le inquadrature, i toni da usare, poi i dialoghi degli attori. Senza cambiare foglio alla fine di una scena.
dal sito originario www.ilcorto.it
Uno spettacolo con la regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi dal 2 al 14 maggio presso il Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma, info 06 5881021.
La sinossi dello spettacolo è:
Miracoli Metropolitani è il racconto di una solitudine sociale personale dove ogni uomo, ma in fondo un'intera umanità, affronta quotidianamente quell'incolmabile vuoto che sta per travolgere la sua esistenza. Siamo di fronte al disfacimento di una civiltà, alla dissoluzione delle relazioni e dell'amore inteso in tutte le sue accezioni, all'azzeramento del ragionamento e del vero incontro a favore di dinamiche sempre più malate tra le quali un'insensata autoreclusione nel mondo parallelo del Web, pericoloso sostituto del mondo reale. Il risultato è la più totale solitudine esistenziale. L'alimentazione, il rapporto con il cibo come forma di compensazione al dolore, come alienazione di un Occidente decadente e sovralimentato, sempre più distratto e imprigionato dai suoi passatempi superflui, la questione ambientale, la solitudine e la responsabilità sono questi i temi attorno ai quali di sviluppa il mondo di Miracoli Metropolitani.
Facendo una ricerca tramite Google, leggiamo questa frase: Soprattutto i social più famosi come Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin e Yuoutube costituiscono uno strumento efficiente e diretto per sottoporre alla propria audience i propri cortometraggi...
NON SIAMO PER NIENTE D'ACCORDO!
Se avete impiegato tempo per pensare ad una idea, scrivere una sceneggiatura, trovare amici/tecnici con cui girare il vostro cortometraggio e montarlo, spendendo oltre al tempo pure un pò di denaro, io al vostro posto non inserirei il mio cortometraggio nei social, nei social si postano filmatini fatti con il cellulare per divertimento, per compiacere qualcuno, per mostrare un evento a cui si è partecipato od i luoghi della nostra gita, può andare bene per mostrare come si cucina la carbonara o come si costruisce o si monta una scrivania....
IL CORTOMETRAGGIO E' UNA COSA SERIA!... LO VOLETE DISPERDERE TRA I MILIONI DI FILMATINI CHE STANNO IN QUEI SOCIAL?
Anche io, all'inizio, ho inserito in YouTube un bel filmato della mia cagnetta Kira che faceva smorfie mentre brucava l'erba. Qualcuno lo avrà sicuramente visto e forse gli sarà anche piaciuto. Ma io, e sono passati ben 10 anni, dopo un paio di mesi non sono più riuscito a trovarlo e visualizzarlo...
Quindi i filmatini che si fanno ogni giorno col cellulare (ne faccio anche io e la maggior parte alla mia cagnetta) NON SONO CORTOMETRAGGI.
Per rispondere alla domanda iniziale, sapete che ci sono concorsi regionali, nazionali od internazionali a cui inviare il proprio lavoro? Lì puoi mettere alla prova il tuo, anzi il lavoro di tutta la troupe, e non è detto che non possa essere riconosciuto il tuo, il vostro lavoro.
C'è anche il nostro concorso che da molti anni oltre a dare i premi assegnati da una giuria di valore, effettua nel corso dell'anno proiezioni gratuite, arrivando a fare anche ben 12 pomeriggi di proiezioni...
Quindi, se volete sapere cosa è e come si realizza un cortometraggio, questo è il sito giusto per leggere, studiare ed apprendere non tutto ma molto di quello che serve per realizzarne uno.
E buona lettura.
Inventare una storia? è semplice se sai giocare e se sai fantasticare... Lo sai che ci sono dei concorsi di cortometraggi in cui ti devi inventare una storia e poi realizzarla in un numero limitatissimo di giorni, al massimo 2?. Ma il bello è che nella storia che ti devi inventare di sana pianta devi inserire due o tre parole/oggetti che ti vengono assegnati.
Perchè non provi anche tu a creare una storia con un paio di oggetti, ad esempio che hai a casa tua? ma non devono essere oggetti che prendi solo in mano e fai vedere... devono avere "importanza" nella tua storia. Facciamo degli esempi.
Computer.... lo devi usare, perchè sei un hacker? o perchè cerchi un'anima gemella al buio?
Forbici da giardinaggio... stai tutto il tempo libero sul balcone a coltivare fiori, poi un fiore ti casca sulla testa di una passante...
Un modellino di aereo da costruire... potrebbe essere un hobby che ti porta in giro per il mondo, con la tua fantasia...
La macchinetta fotografica... con cui fotografi la ragazza che ti abita di fronte e che vorresti come modella...
Basta poi uscire di casa per trovare un'infinità sia di oggetti che di situazioni da prendere in considerazione. Ragazzi che escono da scuola, persone sedute al bar, turisti che si sperdone nella città, i runner che consegnano la pizza, il ragazzo che suona uno strumento e chiede un obolo, cani che trascinano i loro padroni, ... non ti bastano come esempi?
Se sai disegnare bene, e vuoi realizzare un cortometraggio animato, puoi anche spaziare con le idee più strane che ti vengono in mente.
Una mosca... che svolazza e fa scherzi a tutte le persone che incontra...
La neve... che cade solo in una zona della città creando fantastici pupazzi di neve, anche colorata...
Un bimbo che si sveglia con poteri soprannaturali... e vola nei cieli sopra le città, sui monti, sopra le zone di guerra...
Un pinocchio di legno... che diventa bambino perchè vuole portare la pace nel mondo...
In ogni caso, una volta avuta una idea, bisogna ampliarla.
Non dobbiamo affidarci al caso, basta, almeno all'inizio, rispondere ad una serie di domande classiche:
- Definisci il/la protagonista
- Con chi è
- Dove si trova
- Cosa sta facendo
- Cosa dice
- Cosa dicono/fanno gli altri
- Come va a finire
Quindi una storia si può inventare utilizzando la nostra fantasia da bambini. Il risultato potrebbe essere del tutto inaspettato e molto interessante per realizzare un cortometraggio. Ma non affrettarti: hai un soggetto, cioè una base di partenza, devi trattarla fino a farla diventare una vera sceneggiatura per poter poi realizzare il tuo cortometraggio.
E su questo sito puoi trovare centinaia di pagine che ti possono aiutare a raggiungere il tuo scopo.
Naturalmente il Documentario è equiparato al Cortometraggio se non è pubblicitario e se dura al massimo 75 minuti titoli di testa e di coda inclusi (come da legislazione italiana). Ciò premesso, si definisce Documentario il filmato che racconta e si basa su elementi reali ed accaduti oppure che presenti riprese effettuate direttamente dalla realtà.
Quindi mentre il cortometraggio come il lungometraggio è cinema di finzione (invented story o fiction in inglese e dal latino fingere cioè opera frutto della fantasia), il documentario ha un valore, appunto, documentale, sono riprese per documentare una realtà molto spesso non facilmente visibile o di difficile raggiungimento.
Gli argomenti dei documentari sono di tipo Naturalistico, di Viaggio, come pure Storico, Biografico, o di Reportage, d'Inchiesta e di documentazione di un Evento.
A secondo del tipo di documentario che si intende girare, ci si deve preparare in modo diverso. Il documentario di una sfilata di carri di carnevale è molto diverso da quello di un nostro viaggio di piacere e sono entrambi molto diversi da un documentario biografico.
Per la sfilata di carri allegorici possiamo solo chiedere informazioni a chi la prepara o vedere riprese effettuate negli anni precedenti. Se invece vogliamo documentare la vita di un personaggio storico dovremmo effettuare ricerche sia su internet che in biblioteca. Se invece è un documentario in terre lontane, in luoghi mai visti e con animali selvaggi dovremmo prepararci in modo completamente diverso.
In ogni caso è sempre meglio preparare una bozza di sceneggiatura / uno storyboard / un sunto della storia, finalità e descrizione delle scene più determinanti del nostro documentario in modo da non dimenticare tutti gli elementi necessari da riprendere.
Prima di partire, abbiamo studiato i vari percorsi e le eventuali alternative (i problemi sono sempre dietro l'angolo)? Abbiamo considerato le spese necessarie? abbiamo effettuato una assicurazione, le prenotazioni e fatto il cambio della moneta? Quando è possibile dovremmo segnare ogni tipo di ripresa effettuata, dalla località all'orario, in modo da avere indicazioni che ci aiuteranno in fase di montaggio.
Prossimamente prenderemo in considerazione singolarmente i vari tipi di documentari per offrire più consigli utili.
Idea 1
Idea 2
Idea 3
Idea 4
Idea 5
Idea 6
Tutte Immagini/Intestazioni di articoli prese da Dagospia.com il giorno 8 aprile 2023