♥ Cortometraggi • per Principianti
Cosa si fa a scuola? si studia. Certo, ma si socializza pure. Ci sono gli studenti, i professori, i bidelli, il preside. Ci sono le varie attività didattiche. Ci sono i locali: le aule, la palestra, l'aula magna, il cortile, le scale, i bagni, i ripostigli. Io non vivo in una scuola da oltre 50 anni, voi invece la conoscete meglio di me... sicuramente ci sono altri termini più moderni per descrivere il tutto, perdonatemi.
Io voglio solo suggerirvi alcuni spunti per riuscire a scrivere una sceneggiatura per un cortometraggio realizzato da voi studenti da poter inviare a vari concorsi con la speranza di poterne vincere qualcuno. Ma un cortometraggio realizzato nella scuola.
Alcuni argomenti sicuramente voi li conoscete meglio di me, li affrontate ogni giorno, come il rapporto studente/professore, i legami tra ragazzi di origini diverse, sia per il colore della pelle che per estrazione sociale, le prime relazioni tra ragazzi, per non parlare del bullismo, ....
Sono tutte tematiche che possono essere affrontate in modi diversi, a secondo del punto di partenza, normalmente li affrontate dal vostro punto di vista, avete mai provato ad approcciarli dalla parte avversa? dalla parte dei professori, o dalla parte dei vostri genitori? E' così che si può realizzare un'opera di interesse multiplo, per voi e per loro.
Poi ci sono altri argomenti che possono destare interesse sia a voi sia a chi potrebbe vedere il vostro corto su altri schermi...
Ne elenco alcuni:
- rapporti tra genitori, visti dai figli studenti e loro amici
- l'influenza degli influencer sui giovani
- il vostro compagno che vuole abbandonare la scuola perchè deve lavorare per aiutare la sua famiglia
- un allarme bomba nella scuola
- soldi rubati dalla cartella di un compagno: chi sarà stato? un bel corto investigativo
- monopattini elettrici, un vantaggio od un danno?
- quanto interessa la politica agli studenti oggi?
- blackout challenge, il nuovo gioco che fa sfiorare la morte
... basta leggere un quotidiano od ascoltare un telegiornale che di idee ne troverete a decine.
E noi aspettiamo di vedere il vostro cortometraggio!
Buio, suona la sveglia, la spengo, poltrisco un po' a letto, poi mi alzo, vado in bagno, mi lavo, mi guardo allo specchio, faccio i miei bisogni fisiologci, vado in cucina, mi preparo accuratamente il caffè, lo bevo, poi vado in camera a scegliermi uno per uno i vestiti, mi vesto, poi esco sul balcone ed osservo quello che capita nella via sottostante.
Ecco la mia bella idea!!!! e con tutto questo, una volta girato e montato sono passati almeno 5 minuti.
Il tutto senza nemmeno una parola e senza accompagnamento musicale....
Ecco cosa non bisogna fare. Non bisogna fare così per un serio Cortometraggio.
Se hai bisogno di questo tipo di riprese, falle pure, ma poi sono da trasferire solo su TikTok o Youtube... che sono pieni a milioni di filmati di questo tipo, che non sono Cortometraggi. I Cortometraggi sono una cosa completamente diversa.
* Vuoi delle idee di base da sviluppare per una sceneggiatura con una location semplice come casa tua?
* Una giovane coppia si sta separando, ciascuno di loro vuole in affidamento il cane.... cosa fare?
* E' arrivato in città un amico di penna, non sa dove dormire, tu che fai? lo fai dormire da te?
* Avevi vinto mioni alla lotteria, ne avevi parlato con un amico, e ti sono arrivati a casa i ladri...
* Hai il vicino di casa che suona il pianoforte a tutte le ore del giorno fino a tarda notte....
* In una coppia, uno dei 2 ha ripreso a fumare, irritando l'altro...
* Un uomo stanco della moglie, pensa di ucciderla...
Puoi sfruttare una di queste idee anche cambiando i componenti della famiglia, padre, madre, fifli, figlie, suocere,..., ma se hai capito il meccanismo, ne puoi pensare e trovare molte altre.
Come pensate che gli Sceneggiatori (quelli con la G maiuscola) trovino le idee per le loro sceneggiature? nella maniera più semplice: anche informandosi su quello che accade nella vita normale, quella vissuta da tutti noi tutti i giorni della settimana. E leggendo libri, leggendo racconti, leggendo i quotidiani e ascoltando i tg...
E' chiaro che una sola informazione non è sufficiente a scrivere una intera sceneggiatura, non basta ricreare quell'evento, occorre lavorarci sopra, adattare in chiave comica, parossistica o tragica quel singolo fatto che ci ha colpito. Bisogna ritagliarlo per definirlo secondo le nostre nuove, e per ora ancora sconosciute, necessità.
Con tanta immaginazione.... è come una bella insalatona, la devi infarcire con tanti particolari, sei partito da una piccola semplice idea ed ora la concretizzi come immagine, che associazioni ti sono venute in mente? anche senza seguire un ragionamento logico, perchè molti film sono illogici, fantasiosi, immaginari... piano piano crei delle immagini più complete, più complesse perchè il tuo cervello divaga e costruisce scene vere, reali e quindi trascrivibili su carta.
Inconsciamente gli hai dato una impostazione drammatica o comica o fantasy o biografica... Ecco che ora hai a tua disposizione una base, solo una base su cui lavorare
Tutti vi porteranno come primo esempio l'amore di due giovani amanti finito tragicamente, ma basta aprire un quotidiano e di idee ne trovi molte e variegate: ne elenchiamo alcune:
"carne avariata alle figlie e sputi sul pavimento per far pulire tutto alla moglie"
"gratta e vinci da incubo: operaio vince 5 milioni e viene rapinato di lingotti d'oro, gioielli, soldi"
"aggredì ed insultò gli agenti, dopo non aver pagato il conto, influencer condannato ai servizi sociali"
"viaggio dei fedeli creduloni alla statua della madonna di Trevignano che messaggia con la veggente"
"parigi, da settembre addio ai monopattini"
ora continua tu .................
E' da tanto tempo che ci penso e, avendo già una storia (e quindi un messaggio) da voler comunicare, ho deciso di iniziare a programmare la realizzazione di un cortometraggio. Iniziamo!
Alcune premesse:
1. Innanzitutto, parlando di attrezzatura video, mi piacerebbe girare con la mia 7D.
Parlando di ottiche, mi trovo nella condizione (sicuramente ottima sotto il punto di vista fotografico) di essermi costruito un corredo adatto alle mie esigenze fotografiche, ma composto da poche ottiche Canon (di cui solo due di qualità, 100-400, inutile per il mio corto ed il 100 macro non IS, che potrebbe al contrario essermi utile) e molte ottiche Nikkor di qualità, ahimè, su un corpo digitale che non può girare video, la D700.
2. La colonna sonora sarà interamente originale (ed affidata ad un amico musicista), perciò il video sarà pubblicabile ovunque il mio amico mi autorizzi a farlo, mentre sotto l'aspetto delle autorizzazioni alle riprese, avverranno per la maggior parte in ambienti privati, mentre tutte le scene riprese in luoghi pubblici prevederanno l'inclusione nell'inquadratura solamente di eventuali comparse oltre al soggetto.
Passiamo a domande, problemi, dubbi:
1. Supporto per le riprese: prevedo che un terzo delle riprese avverrà su supporti stabili, come il treppiede (Manfrotto 055C con testa a sfera originale!) oppure altre soluzioni "casalinghe", come nastro adesivo e reflex posizionata su scale o altri supporti simili, ma tutte le altre riprese avverranno in movimento, perciò mi serve un supporto assolutamente stabile che mi permetta di riprendere senza vibrazioni, insomma, una Steadycam.
Chiaramente sto cercando un sopporto che mi permetta di poter filmare anche soggetti in movimento veloce (come ad esempio, un soggetto in bicicletta), mantenendo tempi lenti e seguendolo anche con la messa a fuoco, insomma, una sorta di panning: per seguire il soggetto in queste condizioni, riprenderei su un Segway;
2. Audio:
Il problema dell'audio riguarda, da un lato i microfoni per la registrazione, dall'altro l'attrezzatura per poter realizzare la colonna sonora con una buona qualità;
2.1. Microfoni: posseggo due microfoni vecchi ma di alta qualità, i Sennheiser Blackfire 541, che potrei collegare alla reflex, ma ho visto che oggi ne esistono tanti di ottima qualità anche a prezzi relativamente bassi (ad es. 200€).
Voi mi consigliate di collegare i due microfoni che già ho tramite uno sdoppiatore di jack (e chiaramente la loro regolazione in manuale) oppure di acquistarne uno nuovo?
Il problema di fondo dei miei due microfoni sta nel fatto che spesso si sente un fastidioso rumore di sottofondo quando alzo il volume: non essendo esperto nel settore, non so di che cosa possa trattarsi e se il problema possa essere risolvibile a costo zero, semmai tramite software;
2.2. Colonna sonora: come ho già scritto, sarà affidata totalmente ad un caro amico musicista, che mi supporta in questa mia impresa e che è a conoscenza di ciò che vorrei trasmettere in ogni scena per poter comporre un tema musicale adeguato.
Il problema sta nel fatto che, una volta composta la colonna sonora, dovrebbe essere convertita in un file audio e non ho la più pallida idea di che cosa serva per fare tutto ciò.
3. Post-produzione:
Per la post produzione prevedo già l'acquisto di Final Cut Pro;
4. Luci:
Preferirei gestire le riprese in luce ambiente, sia per una questione economica (si tratta pur sempre di un corto amatoriale!) e, possedendo solo luci flash che utilizzo in fotografia, potrei sfruttare qualche lampada tradizionale, tarando chiaramente il bilanciamento del bianco.
Premetto che vorrei che il budget non superasse i 1500-2000€.
da juzaphoto.com
Volete girare un cortometraggio che abbia le caratteristiche per vincere ad un festival?
Allora siete nel posto giusto!
Qui infatti vi diamo alcuni semplici indicazioni sugli ERRORI più grossolani de dovete assolutamente evitare.
Oggi invece vi diamo 5 consigli che deve seguire soprattutto chi é alle prime armi:
1. Non fate tutto da soli: fare un film é un processo molto complesso. Cercate il supporto di persone più esperte di voi, possibilmente anche di professionisti qualificati.
2. Non fermatevi sulla prima storia che trovate: magari vi sembra interessante, ma ad uno sguardo più attento potrebbe essere in realtà comune e banale.
3. Evitate di scrivere la sceneggiatura in modo affrettato. La stesura della storia va effettuata in modo ponderato e ragionato e soprattutto va fatta prima di iniziare a girare. Solo i grandi registi si possono permettere di improvvisare sul SET!
4. Non usate telecamere amatoriali, piuttosto investite qualche soldo nel noleggio presso uno studio professionale.
5. Non fate un mediometraggio ad ogni costo: produrre 5 minuti ben fatti può essere molto più efficace!
Con queste indicazioni base potrete sicuramente realizzare un cortometraggio che abbia tutte le carte in regola per essere vincente, e poter ambire ad essere selezionato per importanti festival di cinema.
da realizzailtuocorto.blogspot.com
Se volete avere la consulenza di professionisti del settore cinematografico non vi resta che pre-iscrivervi immediatamente a REALIZZA IL TUO CORTO il corso di cinema a Padova presso la sede dello studio di produzione avilab.it.
Qualche consiglio per partire da una buona idea
Dunque, ora che sei al corrente di tutto quel che c’è da sapere su come fare una sceneggiatura, ecco qualche consiglio che può esserti utile nel momento dell’ideazione della storia da rappresentare e poi alcune dritte per scrivere una grande sceneggiatura.
Andiamo per gradi.
Di solito, quando ci si accinge a scrivere la sceneggiatura per un film, si ha già in mente cosa si vuol portare sullo schermo. Se però così non fosse e ti trovassi ancora in fase di brainstorming, ci sono un insieme di tecniche che possono renderti più semplice il percorso per giungere all’Idea con la I maiuscola.
- Guarda film, leggi libri e fumetti, ascolta musica e audiolibri. Tutto aiuta, in questa fase. Non voglio spronarti a copiare l’opera di qualcun altro, quanto più a farti ispirare. Magari, dalla visione di un film possono scaturire spunti di riflessione che, se colti al volo, indagati e accresciuti, possono condurre a progetti originali.
- Ragiona sulla tua quotidianità. Non sempre una buona storia nasce da un prodotto di fantasia. Guardandoti intorno ti accorgerai che sei circondato da una miriade di fatti, persone, eventi degni di essere raccontati. Tutto sta a saperli scovare e rappresentare nel modo giusto.
- Scrivi di quel che conosci, oppure di quel che non conosci.
Nel primo caso sarà tutto più semplice e istintivo. Ad esempio, se sei un insegnante, ambientare il film all’interno di un edificio scolastico è una buona trovata in quanto sai come muoverti in un mondo in cui ti destreggi quotidianamente.
Se invece desideri parlare di cose di cui non sei proprio un esperto, nessuno te lo vieta. Tuttavia, devi documentarti bene per evitare di peccare di superficialità.
Moltissimi autori di romanzi, prima di lanciarsi nella composizione di una nuova opera, studiano minuziosamente per trattare meglio l’argomento al suo centro. Puoi anche farti aiutare da chi esperto, invece, lo è. Se ti piace l’idea di raccontare la storia di un giocatore di scacchi professionista, trovane uno che sia disposto a parlare e a darti consigli e intervistalo.
- Niente panico da blocco dello scrittore.
Se le idee non fioccano subito sulla carta, non ti abbattere. È normale non essere sempre in uno stato di estasi creativa e invece faticare un po’ a trovare la giusta ispirazione.
Come sconfiggere il foglio bianco? Un buon metodo è provare a scrivere di qualcosa che conosci bene, rielaborando un fatto accadutoti veramente, oppure raccontare di un personaggio che ti somiglia, ambientando il tutto in un luogo che hai familiare.
Qualche consiglio per la stesura di una buona sceneggiatura
Bene, hai trovato finalmente l’idea da sviluppare, il racconto che vorresti trasformare in un film. Non ti resta che rimboccarti le maniche e metterti al lavoro. Anche in questa fase potrai riscontrare delle difficoltà, ma niente paura! Ecco qualche consiglio per te.
- Documentati bene su ciò di cui vuoi scrivere.
Guarda documentari, leggi libri e saggi, informati in tutti i modi possibili per possedere un bagaglio di informazioni necessario per procedere alla stesura.
- Segui l’itinerario che va dal soggetto breve fino a giungere alla sceneggiatura vera e propria senza saltare passaggi. Non farlo potrebbe essere la tua rovina!
Se si lavora di fretta e senza metodo si è più inclini a ricadere in errori grossolani e sicuramente evitabili rispetto a se ci si pone sul materiale con cognizione di causa e attenzione.
Ricorda la divisione in sequenze e l’importanza dell’intestazione e delle indicazioni che offre. Avere sia la storia che la struttura chiare prima di iniziare a scrivere la sceneggiatura fa sì che, quando si comincia la stesura di quest’ultima, non si rimanga bloccati a metà, inserendo magari dinamiche che poi non si è in grado di gestire, generando personaggi poco caratterizzati o creando giganteschi buchi di trama.
- Tieni traccia dei tuoi progressi, della sequenza di scene, delle bozze Un giorno potrebbero tornarti utili, chi lo sa! In più, avere un insieme di dati da poter consultare al bisogno può essere veramente molto comodo.
- La prima stesura è un traguardo, sì, ma non quello finale. È difficile che, infatti, il primo scritto sia anche la sceneggiatura definitiva. Devi leggere molte volte le bozze, confrontarle, focalizzartici anche insieme ad altri esperti.
In questo modo ti renderai conto di sviste, refusi e passaggi troppo lenti o troppo veloci che hanno bisogno di una sistemata.
Scrivi la bozza, solo in seguito arricchisci il tutto con dettagli e rifiniture.
- Fai riposare la tua sceneggiatura. È vero che è buona cosa rileggere spesso lo scritto, ma mica puoi perderci il sonno!
È giusto che, dopo una serie di analisi scrupolose, lasci decantare il testo per un po’, staccando la spina e distanziandoti dalla storia e da come l’hai messa in scena. Quando la riprenderai in mano ti sembrerà quasi nuova e potrai valutarla più chiaramente, a mente fresca.
- Chiedi il parere di esperti e non. Fai leggere la tua sceneggiatura ad amici, parenti e anche professionisti del settore. Fai tesoro delle critiche costruttive e lavora sui tuoi punti deboli e i tuoi punti forti. Spesso, uno sguardo esterno fa notare cose che prima di allora non si erano colte.
Eccoci giunti al termine del nostro viaggio alla scoperta del mondo della sceneggiatura. Puoi utilizzare le informazioni qui apprese per metterti all’opera e scrivere un gran film, o anche solo tenerle al caldo per quando, prima o poi, ti prenderà lo sghiribizzo di volerti cimentare in una simile impresa.
Se sei già uno scrittore, ti assicuro che può essere molto divertente ed edificante testare le proprie capacità come sceneggiatore, anche solo per ampliare il proprio orizzonte e provare esperienze nuove.
Buon lavoro!
Quarta parte finale dell'articolo di
Di solito non servono molte attrezzature per realizzare il primo film. In fondo, all’inizio si tratta di scoprire questo nuovo hobby da soli. Per girare i tuoi primi video, puoi usare semplicemente lo smartphone o procurarti una videocamera. Investire in una videocamera adatta ai principianti è un’ottima scelta se desideri dedicarti seriamente alla videografia o se tra le tue passioni rientra anche la fotografia.
In generale, è possibile realizzare filmati di qualità con una fotocamera SLR o mirrorless. Per la videografia, la prima videocamera deve avere una buona qualità video (ad esempio Full HD, cioè 1920 x 1080 pixel) ed essere in grado di mantenerla ad alte frequenze di fotogrammi (da 50 fps a 100 fps).
Oltre alla macchina fotografica giusta, per iniziare puoi procurarti anche questa attrezzatura:
- Microfono: un microfono esterno è spesso indispensabile per ottenere buone registrazioni audio. Per la registrazione di dialoghi e conversazioni si consiglia di utilizzare semplici microfoni a clip. Assicurati, tuttavia, di acquistare anche il parabrezza adatto, in modo che le registrazioni sonore funzionino bene anche all'aperto in presenza di vento.
- Schede di memoria: per registrare diverse scene con impostazioni differenti, è necessario disporre di molta memoria. Ti consigliamo quindi di utilizzare schede di memoria con una grande capacità, da 128 o 256 GB.
- Batteria di riserva: con una batteria di riserva, potrai pianificare una giornata di riprese più lunga senza che la fotocamera ti abbandoni prima.
- Luce: se prevedi di girare in luoghi chiusi, una buona illuminazione è fondamentale. Gli apparecchi per luce diurna a LED sono l’ideale.
- Filtro grigio: per evitare che le registrazioni video siano sovraesposte alla luce del sole, è possibile utilizzare un filtro grigio. In questo modo potrai impostare tempi di esposizione più lunghi anche quando c’è il sole.
- Nastro adesivo: il nastro adesivo è utile per contrassegnare la posizione degli attori. In questo modo è più facile mettere a fuoco durante le riprese.
- Programma di video editing: all'inizio puoi usare un programma di video editing gratuito. In un secondo momento, quando avrai già acquisito più esperienza, potrai passare ai programmi a pagamento più professionali.
da c-and-a.com
Quando si parla di cortometraggio, più comunemente denominato “corto”, si fa riferimento ad un lavoro cinematografico che solitamente non deve andare oltre la durata di 30 minuti.
Non di rado sono i giovani director emergenti che si cimentano nella creazione di queste opere, con l’obiettivo di saggiare le proprie potenzialità e di mettere alla prova il proprio talento.
Il cortometraggio, infatti, viene spesso utilizzato come trampolino di lancio per poter poi accedere al panorama cinematografico internazionale.
Quello del cinema corto è considerato un ambiente a sé stante, distinto dal più conosciuto ecosistema dei “lungometraggi”.
Proprio per questo, quando si va effettivamente a produrre un corto possono variare le regole e modalità di produzione.
Quindi, sia i neofiti del settore che i registi con più esperienza devono essere muniti delle giuste attrezzature prima di poter intraprendere la creazione di queste opere.
Qui di seguito riportiamo una descrizione tecnica della strumentazione che necessariamente occorre per realizzare un cortometraggio.
Fotocamera
Non potevamo esimerci dal partire con lo strumento tecnico per eccellenza, sarebbe a dire una fotocamera per le riprese necessarie che andranno poi plasmate per poter pervenire al risultato sperato.
La vostra fotocamera dovrà supportare una risoluzione minima full HD con annessa la possibilità di disporre di ottiche intercambiabili.
È fortemente consigliabile munirsi di follow focus per le ottiche, in maniera tale che si possa cambiare il fuoco senza dover necessariamente toccare la macchina da presa.
Sarebbe utile disporre di almeno 3 tagli di ottiche (consigliamo tagli da 35mm, 50mm e 75mm) e utilizzare differenti filtri.
Un filtro assolutamente necessario per le ottiche è il filtro ND, utilissimo per regolare o correggere l’esposizione nel caso, ad esempio, di inquadrature con poca profondità di campo.
L’utilizzo di un cavalletto a testa fluida consente di operare in condizioni di stabilità e garantisce la resa in movimento dell’inquadratura senza scatti.
Vi consigliamo, inoltre, di controllare sempre bene il fuoco, e per farlo, potrete certamente servirvi di un monitor più grande.
Fotografia e luci
Una componente strumentale di altrettanta vitale importanza sono le luci.
Un set di luci minimo che può facilmente adattarsi alle più svariate esigenze di ripresa è composto principalmente da:
- due proiettori;
- una superficie riflettente.
Utilizzando esclusivamente questi tre componenti sarete sempre capaci diavere una keaylight, sarebbe a dire il taglio di luce principale, una backlight, ovvero una controluce per distaccare i vari personaggi dallo sfondo della scena, e una fill light, cioè una luce di riempimento.
Audio
La terza componente fondamentale per la realizzazione di un cortometraggio è la strumentazione audio.
Sconsigliamo vivamente di registrare il proprio audio nella vostra camera, anzi, basteranno due strumenti per avere una migliore gestione del lavoro:
- un registratore audio multitraccia;
- un microfono mezzo fucile su asta, noto come boompole, per seguire gli attori.
In realtà, oltre al microfono direzionale con asta, sarebbe comunque utile microfonare ogni attore con un lavalier ed un radiotrasmettitore, che essendo molto piccoli possono facilmente essere nascosti tra i vestiti.
Così facendo il suono dell’attore sarà sempre presente in maniera ben distinta, anche qualora non si riuscisse ad avere un giusto bilanciamento con quello ad asta.
Ciak
And last but not least di questa elencazione il “ciak”, che in inglese viene denominato clapperboard.
Si tratta di una delle attrezzature più caratteristiche del cinema in generale, tanto da esserne diventato il simbolo per eccellenza.
Il nome è un termine onomatopeico legato al suono caratteristico che esso genera quando viene azionato.
Esso è composto da una lavagna, su cui sono riportati tutti i dettagli della scena in fase di ripresa, e da un’asticella mobile che produce il suddetto suono.
Il ciak si utilizza per assicurare la sincronizzazione di immagini e suoni nonché per identificare in maniera univoca la scena, l’inquadratura e la ripresa durante le registrazioni.
Uno strumento più che utile per seguire la specifica timeline che il director ha voluto prefissarsi prima di iniziare il lavoro di ripresa.
* Articolo di romacreativecontest.com
Prima di tutto penso che devi aver chiaro quello che vuoi comunicare, perché per un cortometraggio devi avere un’idea precisa e solida. Cosa vuoi raccontare? In generale la storia penso sia la cosa più importante, più dei mezzi tecnici. Devi sapere che essendo il primo probabilmente non sarà perfetto e che troverai tanti imprevisti e che quindi imparerai tantissimo.
Quello che ti posso consigliare è di studiare tutto nei minimi dettagli prima di girare: quindi una buona preproduzione. L’organizzazione è fondamentale, se no ti troverai a lottare con mille problematiche. Preparati uno storyboard (un disegno delle varie inquadrature che ti darà un’idea di come potrebbe essere visivamente). Non sottovalutare il suono. Trova un gruppo di ragazzi che possano aiutarti, una troupe: un direttore della fotografia (luci), appunto un tecnico del suono ecc…. non sottovalutare la recitazione.
Cerca di raccontamente visivamente, cinematograficamente la storia, non piazzare la macchina in faccia all’attore a caso, racconta attraverso i colori, i movimenti di macchina, i luoghi. E di nuovo: organizzazione, organizzazione, organizzazione. Costi, location, casting (scegli attori bravi e giusti per la parte), oggetto di scena (cosa occorre). Ci sono varie fasi dalla preproduzione al prodotto finale. Studiale tutte prima di girare e divertiti!
di Jacopo Carta per quora.com
Dipende molto dal tipo di sceneggiatura che vuoi usare per sviluppare il tuo cortometraggio. Tendenzialmente è molto difficile riuscire a sviluppare un soggetto e a dirigere una scena in totale autonomia, ma è fattibile.
Spesso, soprattutto quando alle prime armi o con pochissimo budget, i registi fungono anche da operatori e direttori della fotografia nel corso delle riprese e da montatori ed effettisti in fase di post produzione.
Se il regista si è anche scritto la sceneggiatura, saprà anche come gestire l’intero processo.
I problemi arrivano se il regista vuole essere anche attore ed è praticamente impossibile farlo senza un aiuto che controlla se le riprese sono buone, soprattutto se sono previsti movimenti di camera nel corso della recitazione.
Inoltre vanno considerati elementi di produzione come la gestione delle attrezzature, il cibo sul set, i costumi, il trucco e parrucco che sono tutte cose che difficilmente possono essere gestite da una persona sola.
Nella mia esperienza la troupe più piccola con cui ho lavorato, per un corto della durata di circa 9 minuti, era composta da regista e sceneggiatore, operatore e montatore (io), direttore della fotografia, 2 truccatrici, 3 attori, 1 addetto alla produzione.
Sotto questi numeri è veramente difficile scendere per la realizzazione di un buon prodotto che ambisce a partecipare a premi e mostre cinematografiche.
di Marco Soscia (Direttore Creativo presso Storyboard Productio) per quora.com
La base di un buon corto (come di un film) è la sua sceneggiatura. La base di una buona sceneggiatura è applicare alcuni suggerimenti di base. Ve ne suggeriamo alcuni.
1) L'idea deve essere chiara nella vostra mente. Ma l'idea deve essere costituita da una trama, cioè un'azione di cambiamento del nostro personaggio principale. Quindi dobbiamo avere chiaro chi è il nostro personaggio principale e quale sarà il suo cambiamento nella nostra storia. Dobbiamo cioè trovare una componente drammatica nella nostra storia.
2) Soprattutto in un cortometraggio, la storia del personaggio deve seguire un'azione precisa, non altalenante, deve puntare ad uno scopo determinato, anche se poi lo mostri a tratti. Ma deve essere logico, finalizzato al tuo punto di arrivo, cioè al punto di arrivo del tuo personaggio.
3) Devi quindi applicare la regola dei 3 atti, che sicuramente ti permette di avere una struttura che scandisce gli avvenimenti in modo classico per colpire l'attenzione dei tuoi spettatori. La regola dei 3 atti è ormai un classico e consiste in un Primo Atto di INTRODUZIONE del personaggio e degli eventi; un Secondo Atto con lo SCONTRO che fa cambiare ciò che abbiamo visto finora, può essere un incidente od una rivelazione od una presa di coscenza; il Terzo Atto con la RISOLUZIONE della crisi subita od attivata dal nostro personaggio.
4) La vostra idea deve essere già completa nella vostra mente, prima di scriverla. Avete deciso l'ambientazione? quali altri personaggi secondari sono importanti, ad esempio per dare il via al cambiamento del nostro eroe? del tuo eroe cosa sai? età, studi, posizione economica, lavoro, amori,... e dopo l'incidente del secondo atto, cosa gli succede? cosa cambia in lui? e cosa cambia negli altri personaggi?
5) Ora che state per riportare il tutto su carta, inizia una fase non semplice, almeno all'inizio. Dovete capire come si formatta una sceneggiatura (all'americana); come si descrivono le location; come si descrivono le azioni importanti dei personaggi; come si scrivono i dialoghi... già i dialoghi, devono essere concisi, andare subito al punto, non tergiversare se non necessario alla storia, alternare le parole dei personaggi senza dilungarsi e chiedetevi sempre "Queste parole sono NECESSARIE per lo svolgimento della trama"? perchè è proprio questo che FA LA DIFFERENZA, scrivere una sceneggiatura per un cortometraggio non è bella se è lunga, ma l'incontrario.
6) Infine l'ultimo consiglio, forse il più importante: scrivete in italiano perfetto, perchè spesso leggiamo sceneggiature piene di errori grammaticali: che figura ci fate se uno sceneggiatore od un regista devono correggere i vostri errori? E' così che vengono cestinate centinaia di sceneggiature. Pensateci!
* Una giovane ragazza sta affrontando la visita del padre recentemente scomparso; ma tutto non è come sembra quando un criminale che suo padre stava inseguendo si presenta per renderle omaggio.
* In un racconto sull'innocenza, l'ingenuità e l'immaginazione sconfinata di un bambino, il ragazzino e il suo pesce crescono fino a diventare simili l'uno all'altro con il loro comune amore per i fiori.
* Una giovane ragazza maltrattata fa amicizia con i resti scheletrici di un uomo assassinato - ora fusi nel tronco di un vecchio albero - e aiuta a indagare sul suo omicidio.
* Un padre infantile ha il compito di dare la notizia della morte inaspettata della moglie ai loro due figli piccoli.
* Uno spirito solitario che abita con un violino di terza mano aiuta la sua nuova proprietaria, una ragazza di nome Shelly, ad imparare a suonare lo strumento e ad entrare a far parte della banda della scuola.
* Con un feroce serial killer a piede libero, un venditore ambulante va a prendere un autostoppista disperato durante una tormenta della vigilia di Natale. Uno di loro sa di più sugli omicidi di quanto lasciano intendere?
* Un bambino congolese di nove anni porta alla luce qualcosa di inaspettato e prezioso mentre lavora in una miniera di coltan; deve correre per salvarsi la vita per proteggerla dal cadere in mani malvagie e indiscrete
* Dopo un lungo matrimonio senza figli, un'anziana casalinga scopre il vero significato dell'amore quando il marito serial killer complotta per uccidere una parrucchiera incinta dal passato misterioso.
* Quando un ragazzino si imbatte in una cassaforte che apparentemente può trasformare oggetti falsi in oggetti veri, inizia a formarsi una pericolosa ossessione.
* L'inizio del liceo dell'adolescente transgender Felix McNeil è stato quasi normale - rompersi un braccio, schiacciare forte una ragazza e destreggiarsi tra gli inevitabili guai dell'adolescenza - ma quando un'amica immaginaria esagerata e di supporto illimitato sotto forma di Margot Robbie cade nel suo mondo da un cartellone pubblicitario, le cose prendono una piega straordinaria.
* Un'operaia solitaria che desidera ardentemente il fidanzato perfetto finalmente ottiene il suo desiderio, e quando ottiene più di quanto si aspettasse deve cercare la vera fonte della felicità.
* Una moglie e madre diventata vandalica e cocainomane, sta correndo come una matta attraverso tutto lostato. Un giornalista locale, decide di catturare la sua storia prima che venga ricoverata in un manicomio.
* Una giovane donna sconvolta dal suo aborto spontaneo finge di avere un bambino fino a quando la visita a sorpresa di un amico la costringe ad affrontare la sua bugia.
Alcune idee vi sembrano strane? sono le sinossi di cortometraggi già realizzati...
Perciò non copiatele, oppure cambiatele per adeguarle alle vostre idee...
Se invece vi occorrono spunti dalla vita reale, abbiamo preparato un Menu specifico TUTTO PER VOI: IDEE DALLA REALTA'
Maribel: cari signori sono una recente laureata in Sociologia all'universita' di Roma, con una grande passione per la televisione, il teatro e il cinema. Il mio grande sogno e' arrivare ad essere una regista. Per questo scrivo a voi, che cosa mi potete consigliare, da dove posso cominciare? vi ringrazio grandemente per qualsiasi suggerimento.
Renato: Se il tuo sogno è fare la regista, il nostro sito ti può dare delle notizie ed informazioni.
Vorrei prima farti delle domande: hai mai utilizzato una telecamera? hai mai girato un corto? Quali sono le tue esperienze nel campo dell'immagine? Mi chiedi come puoi cominciare, mi dovresti dire dove vivi, se lavori, quanto tempo libero hai... quali sono le tue letture... solo così posso darti dei consigli...
Maribel: Prima di tutto voglio ringraziarte per la tua risposta. No ancora non ho girato un corto e neanche ho una telecamera. In quanto alle miei sperienze posso dirte che ho lavorato come animatrice nei villaggi turistici, e li ho realizzato varie opere di teatro e cabaret. Anche a scuola e all'universita' ho sempre participato nelle opere di teatro e nella creazione della scenografia e dei costumi dei participanti. Sono insegnante di danza ed anche coreografa. Sono anche molto creativa e mi piace molto il mondo della moda, sono creatrice anche di piccoli oggetti di biggiotteria ed artigianato. Mi sono laureata in scienze sociali e comunicazione, sono appassionata di arte, scrivo poesie, e mi piace leggere romanze. I miei autori prediletti sono Gabriel Garcia Marquez, Isabella Ayende, Jan Wolkers, Helen Haasse, William Shakespear, Agatha Christie, ed altri.
Adesso non sono a Roma, mi trovo ad Amsterdam, sto studiando olandese. Spero ancora notizie tuoi.
Renato: Il mio consiglio è: Fatti prestare una telecamera, cerca di capire come si usa leggendo il libretto di istruzioni eppoi inizia a riprendere tutto quello che vedi intorno a te. Anche entro la tua casa ci sono delle cose interessanti, particolari da vedere con gli occhi nuovi della telecamera. Riprendi tutto e poi rivedilo sul televisore. Potrai così giudicare quali erano le cose veramente degne di attenzione, per la forma, i colori, il disegno... le cose da riprendere e quali no. Puoi girare sempre sulla stessa pellicola, così puoi fare tante prove, perchè un oggetto, l'oggetto che tu hai scelto, può essere ripreso da varie angolazioni, da distanze diverse, prova a metterci vicino un secondo oggetto, più piccolo o più grande... la tua inquadratura cambia...
Poi esci e riprendi le strade intorno a casa tua, i palazzi, il mercato, le chiese, i monumenti storici. Sempre con l'occhio critico, e con l'idea: Se devo far vedere ad un amico il quartiere in cui vivo, dove lo porto? e se dovessi inviare a Renato del sito ilcorto.it, uno spezzone di pellicola della durata di 5 minuti, cosa gli farei vedere?? quali sono i punti più belli e caratteristici? la mia città è bella per i colori? per i canali? per la gente che va e viene? non bisogna solo riprendere, ma prima sapere cosa si vuole riprendere....
Una riprese di 60 minuti è troppo lunga, in 5 minuti invece, devi essere critica al massimo, devi tagliare via le scene inutili, quelle tremolanti, non messe a fuoco, devi ridurre tutti i tempi, perchè bastano 10-15 secondi per far vedere un palazzo importante, tu prima lo riprendi da più angolazioni, ma solo una è la migliore e quella devi scegliere! E poi decidere la luce, se la ripresa va fatta di mattina, a mezzogiorno, la sera al tramonto, o di notte. Quale ripresa è la migliore? lascia solo quella.... cancella tutte le altre...
Tutti questi sono esercizi importanti.... inizia e poi fammi sapere...
Poche regole:
1. Non fare "nozze con fichi secchi".
Se fai un film amatoriale, non cercare di fare Star Wars, punta su un'idea semplice, d'effetto e facilmente realizzabile senza troppi effetti speciali che potrebbero risultare cheap.
2. Attenzione alla fotografia.
A volte è difficile rendere bene in interni la fotografia di un film, mentre più semplice in esterne, sfruttando la luce naturale, le ombre o i tramonti. Se la storia si svolge all'interno e non hai la giusta attrezzatura puoi puntare su luci diegetiche, magari soffuse.
3. No all'effetto shake.
Per fare lunghi movimenti fluidi, per esempio seguire il nostro protagonista che passeggia, nel cinema si usano degli speciali stabilizzatori come per esempio la"steadycam", se non hai una steadycam (difficile se il film è amatoriale) o comunque uno stabilizzatore, o gimbal anche da videomaker, evita di correre dietro al protagonista o di fare pindarici movimenti a mano in cui poi nell'immagini avverti i passi dell'operatore o un fastidioso traballio.
4. No a nomi alla Al, John, Jack perché "fa americano".
Un film dove tutti parlano italiano, ma hanno, per dare un tocco più particolare, nomi tutti stranieri fa strano ed è cheap, a meno che non ci sia una motivazione.
5. No ai bambini che giocano agli adulti.
Se un personaggio dovrebbe dimostrare 40anni, ma tu hai solo l'amico 20enne a disposizione non funzionerà. Nel teatro si può cammuffare, nella ripresa, specie se amatoriale, no.
Se hai a disposizione un amico 20enne scrivi un personaggio adatto a lui, non costringerlo in un personaggio distante e poco credibile.
6. Attento alla bellezza.
Il cinema cerca sempre a modo suo una bellezza. Se stai girando un film con poco o zero budget non potrai permetterti una scenografia o dei costumi prodigiosi, ma puoi sicuramente fare attenzione.
A meno che non ci sia una motivazione, spazzature, prese della corrente o termosifoni, per fare degli esempi, non sono un granché visivamente, se puoi evitare di inquadrarli, fallo.
7. Gli attori.
Attento all'enfasi che rischiano di mettere gli attori con poca esperienza. Sullo schermo tutto è amplificato. Un sopracciglio inarcato in maniera esagerata diventa una montagna. Cerca di chiedere ai tuoi attori di avere una recitazione più naturale possibile, se una frase non la diresti nella realtà probabilmente stonerà anche sul grande schermo.
In generale quando si fanno film con piccoli budget (lo provo costantemente sulla mia pelle) è importantissimo avere una forte consapevolezza dei limiti e delle possibilità e sfruttandole al meglio, senza rinunciare a un po' di intraprendenza e a una bella idea.
di Viola Folador per quora.com
Aggiungo a quanto detto da Viola Folador, poche cose:
8- Dal punto di vista tecnico, se ne hai la possibilità, filma con una macchina fotografica che fa video di buona qualità (ormai si trovano, anche usate, a pochissime centinaia di euro).
In alternativa, sempre se puoi, filma in progressivo e non in interlacciato (sembra incredibile ma qualcuno ancora lo fa), ed utlilizza le impostazioni a 24 o 25 p. Non usare i 30 o 60p perchè quasi tutti i film "veri" sono filmati a 24p.
Tra 24p e 25p c'è pochissima differenza e sarà molto difficile che tu riesca a percepirla, mentre tra 24/25 e 30 la differenza in termini di fluidità di movimento c'è, e ancora di più tra 24/25 e 60p ancora di più. Filmare a 60p farà sembrare il tuo film una soap opera….
Imposta l'otturatore (shutter) sempre a 1/48 se stai filmando a 24p oppure 1/50 se filmi a 25p.
Impostazioni differenti, maggiori o minori di quelle indicate, daranno risultati diversi e in alcuni casi interessanti.
Due esempi: Salvate il Soldato Ryan era filmato in pellicola, a 24p ma con un otturatore vicino a 1/120 o anche di più, questo ha creato un effetto un pò "scattoso" che dava molta dinamismo alle scene concitate.
CSI: i flashback in genere sembrano filmati con un otturatore più lento di 1/48 o 1/50, che da alle scene una sorta di "effetto scia"; vale la pena provare e rendersi conto degli effetti che producono le varie impostazioni
Puoi filmare a 50p o 60p, tenendo l'otturatore a 1/100 o 1/120, se devi poi rallentare le scene per fare lo slow-motion, ma questo credo che vada al di fuori del "film amatoriale"
9- Dal punto di vista recitativo, fai recitare gli attori più con la mimica che con la voce.
A me sembra che molti attori italiani recitino molto con la voce, un po come se fossero a teatro e per questo dovessero farsi sentire da tutti, prime e ultime file; in un film è diverso, dalla prima all'ultima fila vedranno il primo piano sul volto del tuo attore allo stesso modo. Il sopracciglio inarcato che diceva Viola deve essere un movimento leggero, non invadente o esagerato, ma che allo stesso tempo comunichi allo spettatore quello che tu vuoi far comunicare all'attore (dubbio, sorpresa, ecc…)
di Michele Coser per quora.com
Tutti noi vogliamo scrivere una bella sceneggiatura, ma dobbiamo anche tenere presente che, soprattutto se è la prima che scriviamo, vorremmo fosse anche realizzata (e spesso la vogliamo girare noi stessi) e presentata ai concorsi ed al pubblico in sala. Ma se abbiamo un piccolo handicap, come zero soldi da investire.... la cosa si complica? Si, forse... Seguendo delle semplici regole, possiamo risolvere il problema.
State per andare in vacanza? Dovete fare delle riprese 'importanti' come la festa di vostro figlio od un matrimonio?
L'importante è evitare di fare degli errori che possano compromettere le vostre riprese.
Eccovi un decalogo da seguire per riprendere da subito delle belle immaini con la tua videocamera digitale:
1) Del primo punto, forse il più importante parleremo alla fine di questa serie di consigli....
2) Come tenere in mano la videocamera o lo smartphone. Dovete cercare di tenere il più possibile ferma la telecamera quando effettuate le riprese. E' vero che la macchina ha uno stabilizzatore, ma automaticamente riesce a correggere solo i micromovimenti... Stringete la cinghietta attorno alle dita; impugnate la videocamera con entrambe le mani, non tenete i gomiti in alto ma attaccati al busto, tenete le gambe divaricate ed i piedi ben stabili in terra, o meglio ancora appoggiatevi ad un muro, ad un albero, a qualcosa di fisso.
Il top è usare un cavalletto, ma certo, in spiaggia non è proprio comodo.... come consiglio, potreste usare un minicavalletto, di circa 12/15 cm chiuso, allungato potrebbe alzarsi da terra a circa 25 cm; potreste fare delle belle riprese da un diverso punto di vista...
3) Variate le inquadrature in fase di ripresa. Non effettuate le vostre riprese sempre dallo stesso punto, anche se per voi è il più bello... I professionisti usano varie inquadrature.
- Il Campo lungo serve a visualizzare l'ambiente generale, a dare la prima idea di dove siete e dell'atmosfera che trovate. E' la tipica ripresa del paesaggio in cui vi trovate. Le persone appaiono molto piccole.
- Il Campo medio serve a riprendere più da vicino le varie persone che prendono parte alle vostre riprese. Diciamo che le vedete dalla vita in su, senza tagliar loro la testa!
- Il Dettaglio è la ripresa dei particolari sia della persona (as esempio il solo viso mentre parla) sia dell'ambiente, come un primo piano dei fiori colorati, il finestrino di una macchina, eccetera. Spesso i dettagli servono, in fase di montaggio, ad inframmezzare le riprese troppo lunghe.
4) Alcuni trucchi di ripresa. Non fate riprese da troppo lontano rispetto al soggetto inquadrato, avvicinatevi, si, ma non troppo nel senso che non dovete tagliare via la testa dall'inquadratura, e nemmeno la capigliatura....
Se riprendete vostra moglie da vicino, potete inquadrala al centro del mirino, se guarda dritta voi.... ma se guarda il paesaggio volgendo la testa verso la sua destra, allora spostatela verso il lato destro del mirino, in modo che ci sia dello spazio davanti al suo viso....
5) Zoommate e carrellate . Non usate lo zoom troppo frequentemente, va usato solamente per trovare l'inquadratura (la focale) giusta. Ma se lo usate, usatelo lentamente per dar modo di non perdere i dettagli delle immagini riprese.
Usate invece la carrellata, sceleta una focale, inquadrate il paesaggio muovendovi, sempre lentamente (spostandovi solo con il busto e con le gambe piantate bene a terra), da sinistra a destra o viceversa. Senza tornare indietro con l'inquadratura. Se tornate indietro significa che vi siete mossi troppo velocemente.
6) Altezza delle riprese. Quando riprendete i vostri piccoli figli, non state in piedi ma abbassatevi alla loro altezza, il risultato sarà più professionale: vi potete anche sdraiare... Idem se riprendere il cane.... Se non volete fare troppa ginnastica, abbassate solo la videocamera, inclinando il monitorino LCD, così potrete inquadrare perfettamente il soggetto.
7) Attenzione al sonoro. Nei nostri filmati ci preoccupiamo molto delle immagini e troppo poco del sonoro, invece è proprio il sonoro che può valorizzare le nostre riprese. Dopo ogni inquadratura rivediamola ed ascoltiamola, se il suono si sente male od è disturbato, ripetiamola. Forse, se non abbiamo un microfono esterno, dovremmo avvicinarci con la videocamera a chi parla. O gli diciamo di parlare con voce più alta, ma sempre naturalmente.
8) La durata delle riprese. La durata di ogni ripresa non deve essere ne troppo corta me nemmeno troppo lunga.... diciamo dai 10 ai 20 secondi... Per non essere costretti, successivamente, a tagliare dei suoni e parole utili, iniziamo a riprendere qualche secondo prima che le persone parlano e concludiamo la ripresa dopo qualche secondo che decidiamo che tutto va bene.
9) Il montaggio. Arrivati a casa, scartate tutte le scene che non sono perfette, meglio montare un corto breve che uno lungo e noioso, stancante con scene ridondanti (duplicate), sovraesposte o sottoesposte (trppo chiare o troppo scure). Dovete trovare un ritmo adatto al vostro filmato. Pensate ai classici 3 tempi: la presentazione, l'evoluzione della storia eppoi la ripresa finale.
I titoli devono essere semplici, ben leggibili (devono durare il tempo per essere letti 2 volte). E dopo la parola: Regia scrivete il vostro nome.
Per favore, non usate troppo quelle strane transizioni che trovate nel vostro software! Non esagerate! Usatene poche. Troppe servono solo a far pubblicità al software, non al vostro corto.
E quando lo farete vedere ai vostri amici, non li dovete stancare, non dovete essere voi a spiegare ciò che si vede nel filmato, ma deve essere il filmato stesso ad attirare la loro attenzione sulle vostre vacanze, sul battesimo di vostro figlio, od il matrimonio di vostra sorella.
...... questi sono i nostri consigli.....
Ma il nostro primo consiglio, quale era? Ve lo diciamo ora, perchè qualcuno, se avesse cominciato a leggerlo, avrebbe abbandonato la lettura di tutta la pagina.
1) Pianificazione. Per quanto possibile, dovreste pianificare sia il materiale che vi occorrerà (dalle cassette di riserva, al caricabatterie) sia, soprattutto, il tipo di riprese da effettuare. Nella pianificazione mettiamo anche tutte le prove che dobbiamo fare per prendere dimestichezza con la videocamera.
Nel caso di un matrimonio, pensate che basti tenere la videocamera sempre accesa? oppure riprendere i momenti principali della cerimonia dalle posizioni migliori?
E per una vacanza al mare? decidere di fare alcune delle riprese durante il viaggio effettuato con la macchina sull'autostrada, altre quando il sole sorge di mattina presto e quando il sole è al tramonto, come pure dei giochi dei vostri bambini e del picnick fatto all'ombra dei pini?....
Comunque, a tutti auguriamo ottime riprese (oltre che ottime vacanze)!
Le specifiche e la filosofia dei Corti
Secondo "Il Nuovo Zingarelli" Zanichelli, Bologna, 2000) il «Cortometraggio» è un film di durata non superiore ai quindici minuti, specialmente di contenuto documentario o pubblicitario.
Anche lo Zanichelli come il vocabolarrio Treccani danno informazioni errate: per la legge italiana, il Cortometraggio può avere durata massima di 75 minuti e non deve essere di contenuto pubblicitario.
Anche i grandi talvolta sbagliano!
Il cortometraggio – ormai detto comunemente «corto» - si affianca a due sfere di interesse diverse fin dalla sua evidenza etimologica: da un lato è immediato il parallelo che lo avvicina al lungometraggio anche se errato sarebbe definirlo come un frammento di quest'ultimo.
I corti sono film a tutti gli effetti, con una propria struttura: hanno un inizio ed una conclusione o, parlando cinematograficamente, i propri titoli di testa e di coda.
"La seconda sfera di interesse è senza dubbio quella temporale." Spiega Emanuele Sana su http://www.ilcorto.it/ilCorto_AV/SANA_cap1.htm. "Il primo elemento di riconoscimento per i corti è appunto la durata inferiore rispetto agli standard presenti al cinema. Se prendiamo infatti in considerazione i festival nazionali ed internazionali dedicati ai corti, risulta evidente come il limitare la durata diventi una necessità di tipo organizzativo, sia per quanto riguarda il lavoro di selezione del materiale iscritto al concorso, sia per gli effettivi giorni di programmazione in sala."
Ben più importante è l'ultimo fattore, di tipo strutturale: scrivere un film con un minutaggio superiore ai trenta minuti, necessita un approccio diverso al personaggio ed alla trama; quest'ultima in particolare dovrebbe includere una sottotrama, mentre i corti vengono limitati proprio per cercare di mantenere intatta la loro specificità di ricercata semplicità.
Risolta la questione relativa a ciò che intendiamo con il termine corti, è ora di dimostrare l'indipendenza dei corti dai "fratelli" maggiori.
Attualmente sono due gli schieramenti opposti: il primo definisce i corti "palestra per giovani registi che si preparano al lungometraggio"; il secondo lo vuole "forma espressiva autonoma". Entrambe le sfere di valore dovrebbero essere prese in considerazione: credo che la limitatezza della prima consista nel non capire che, pur essendo terreno di prova, nulla vieta che i corti abbiano una propria peculiarità e che possano rappresentare qualcosa di molto differente da un film di novanta minuti.
I corti in tv per utenti che li vedranno gratis
Inoltre è possibile trovare enti, festival e concorsi mossi dalla precisa attenzione al panorama dei corti d'autore. Ci sono poi alcuni registi e produttori che scelgono come missione professionale quella di pensare a quest'orizzonte per effettiva volontà o per necessità di ordine economico ed organizzativo. Si pensi infine alle attività televisive ed editoriali che pian piano stanno nascendo attorno ai corti e che permettono di diffonderli gratis agli utenti: Corto 5, SpazioCorto nella programmazione di ComingSoonTelevision , raccolte complete di vhs in libreria).
Una prima testimonianza dell'indipendenza dei corti risiede nella consapevolezza di essere fin dall'idea destinati ad un tipo di fruizione appositamente limitata. L'aspetto della fruizione, rappresenta un forte elemento di differenziazione tra i corti cinematografici e le altre forme brevi: mentre i primi, infatti, non sono previsti nella grande distribuzione, essi occupano spesso una nicchia situata nei ristretti campi di festival, e rassegne anche televisive, dove avviene una visione gratis del prodotto.
I corti non rappresentano un genere narrativo, in quanto i tratti interni al testo filmico non sono omogenei: come i lungometraggi, anche i corti sfruttano infatti ogni insieme di tratti caratteristici, dal western al noir, dalla commedia al musical, dimostrandosi una sorta di contenitore di generi.
Se dal punto di vista testuale non possiamo considerare i corti come genere, la teorizzazione diventa più difficile quando consideriamo gli elementi extratestuali e formali. Uno spettatore sceglierà di assistere ad una manifestazione di film di breve durata, è vero, ma non saprà mai se tra i corti troverà il suo genere preferito."
I corti come territorio di sperimentazione di nuovi stili
I corti si presentano oggi come alle origini, un prodotto altro rispetto allo standard cinematografico. Sono fondamentale palestra in attesa del lungometraggio ma anche forma espressiva autonoma, stanno al racconto (ma anche all'aforisma o allo sketch) come il film sta al romanzo, sono esordio ed apprendistato di tanti grandi maestri del cinema ma anche una loro chicca sconosciuta ai più.
Afferma Emanuele Sana: "I corti sono territorio di sperimentazione di nuovi stili, spazio dell'autoproduzione e dell'indipendenza, espressione per eccellenza della creatività giovanile ma anche formato che si innesta nel filone della tradizione specialmente legata al documentario o ad altre forme consolidate, corti come spazio di libertà da schemi, quindi, ma anche luogo vincolato da condizionamenti produttivi. Tutto questo testimonia che gli approcci ai corti possono essere diversi, ma la mentalità che guida queste realizzazioni è la medesima che consente ad un film di nascere.
I corti sono soprattutto, salvo alcune realizzazioni di case di produzione affermate, terreno dell'autoproduzione e dell'indipendenza, e inoltre valvola di sfogo della creatività giovanile: togliendo da questi tre sistemi quello dell'indipendenza, è facilmente comprensibile che gli altri due sono lontani dalla produzione ad alto budget. Indipendenza e creatività giovanile non dispongono di grandi risorse, quindi i corti diventano il primo pensiero per chi non ha la possibilità di produrre un film di durata superiore ai trenta minuti, sia dal punto di vista di tempo effettivamente speso per riprese e montaggio, sia per questioni finanziarie ed organizzative, soprattutto in termini di maestranze implicate nel lavoro.."
parte preso dall'articolo: http://www.neche.it/04-corti-gratis.asp
Un trailer è un breve filmato promozionale di un film o di un cortometraggio. Un trailer è fatto per invogliare il pubblico a vedere il film od il corto. Il trailer non dovrebbero durare più di uno o due minuti, tutto dipende anche, nel nostro caso, dalla durata del nostro corto.
Hai un telefono cellulare smartphone, posso farci tutto? Perchè invece non chiedete ai vostri amici se hanno una telecamera anche vecchia? Perchè solo così potete veramente prendere pratica per realizzare un cortometraggio ben fatto. Prima del digitale, si facevano altrttanto bene, e forse meglio, tanti piccoli capolavori....
Perché acquistare una videocamera digitale? Differenze tra telecamera Digitale ed analogica
Qual è la differenza tra video analogico e video digitale? E' importante saperlom anche se oggi le digitali sono la stragrande maggioranza.
In un video analogico, la luce e il suono vengono catturati e registrati come segnali elettrici, trasmessi come onde che possono essere rappresentate dal movimento ascendente e discendente di una linea. Questi segnali somigliano all'andamento ondulato delle valli e dei picchi di montagna, con variazioni nell'altezza delle montagne e nella profondità delle valli, nonché variazioni nelle distanze tra i picchi e tra le valli. Nel caso della luce, le variazioni sono le differenze tra l'oscurità e la luminosità intensa; analogamente avviene per i colori. Nel caso del suono, le differenze sono date dall'assenza di suono udibile e la presenza di un suono molto forte.
Considerata la pubblicità martellante sul passaggio al digitale, forse vi starete chiedendo se dovete unirvi al gruppo degli utenti del video digitale. In realtà, non è difficile prendere una decisione se si conoscono i vantaggi offerti dalla videocamera digitale rispetto all'analogica.
La DIGITALE contiene il triplo dei dati in più rispetto a una videocamera analogica, consentendo così una migliore resa dei colori e dell'audio; è pressoché immune ai problemi relativi al segnale, come gli errori di interfaccia e di tempistica, che influenzano la qualità delle immagini e del suono registrati; non subisce alterazioni della qualità delle immagini quando si effettua il trasferimento da un supporto all'altro; ad esempio, da nastro a nastro oppure da nastro a computer.
Nastro DV
Siete convinti dei vantaggi derivanti dall'acquisto di una videocamera digitale ma non siete sicuri del modello da scegliere? Siete indecisi se acquistare un prodotto mini DV, DVD o Digital 8?
La differenza principale tra di essi è data dai diversi formati dei supporti di registrazione. La videocamera digitale più diffusa è il mini DV, in quanto è più piccola rispetto ai prodotti analoghi e consente di registrare su un nastro mini DV, un supporto compatto che offre funzioni avanzate.
Nel caso di video digitali, esistono cassette in due formati: una più grande, detta 'DV standard', e una più piccola chiamata 'Mini DV'
A quali caratteristiche si deve prestare particolare attenzione?
È tutto pronto per l'acquisto della vostra videocamera digitale? Per scegliere la videocamera che meglio soddisfa le vostre esigenze è necessaria un'adeguata conoscenza delle caratteristiche e delle funzioni del prodotto.
- Qualità dell'immagine
La qualità delle immagini registrate è determinata da fattori quali la risoluzione del sensore CCD, le lenti, l'ottica e i supporti di registrazione. Se siete un professionista o un convinto videoamatore che esige una eccellente riproduzione dei colori, allora avete bisogno di una videocamera con 3 sensori CCD separati. In caso contrario, una videocamera con un solo sensore CCD è sufficiente per qualunque consumatore. Da notare un fatto interessante: il numero dei pixel effettivi in un sensore CCD è all'incirca di 470.000 soltanto, mentre il resto viene utilizzato per altre funzioni, come ad esempio lo stabilizzatore d'immagine. Pertanto, ne consegue che non necessariamente a un numero maggiore di pixel contenuti in un sensore CCD corrisponde una migliore qualità dell'immagine.
- Risoluzione orizzontale
Per apprezzare appieno la registrazione di alta qualità di una videocamera digitale è necessario guardare la ripresa video su un apparecchio televisivo con una risoluzione maggiore di 500 linee.
*La risoluzione orizzontale è pari al numero massimo di linee verticali contate orizzontalmente sullo schermo.
- Zoom
Esistono due tipi di zoom, ottico e digitale.
La maggior parte delle videocamere montano uno zoom ottico che varia da 10x e 20x e zoom digitali tra 300x e 400x. Provate ad evitare l'uso eccessivo dello zoom digitale, poiché la qualità dell'immagine risulta scadente a causa dell'interpolazione. Per ottenere la migliore qualità dell'immagine durante le riprese con lo zoom, utilizzare lo zoom ottico.
- Stabilizzatore d'immagine
Se non si dispone di un treppiedi e temete che un'impugnatura instabile possa rendere sfocate le immagini video, allora non potete fare a meno dello stabilizzatore d'immagine. Consente di stabilizzare il video in modo da eliminare gran parte del tremolio comune alle videocamere utilizzate a mano libera.
La stabilizzazione delle immagini può essere ottenuta in modo digitale oppure attraverso lenti di stabilizzazione ottica. Lo stabilizzatore d'immagine digitale assicura un livello di stabilità soddisfacente per la maggior parte dei consumatori. Tuttavia, se è necessario uno stabilizzatore d'immagine più sofisticato, sono necessarie le lenti di stabilizzazione ottica.
- Schermo LCD
Lo schermo a cristalli liquidi può essere utilizzato come mirino oppure come schermo di riproduzione per guardare un'anteprima delle riprese effettuate. Uno schermo LCD girevole assicura il massimo del comfort durante le riprese, anche da angolazioni scomode.
- Standard IEEE 1394
IEEE 1394 è l'interfaccia seriale ad alta velocità necessaria per trasferire le immagini da una videocamera digitale a un disco rigido e viceversa, senza nessuna perdita della qualità. Si tratta di uno standard molto diffuso, noto anche come Firewire o i.Link.
Per ottenere un trasferimento della qualità delle immagini migliore e più rapido, assicuratevi che la videocamera digitale utilizzi lo standard IEEE 1394 anziché un cavo per stampante parallela, come ad esempio IEEE 1284.
- Software per l'editing
Spesso risulta noioso mostrare al pubblico una ripresa priva di editing. È necessario un buon software per rendere più interessanti le riprese con editing, fotogrammi o testi interessanti.
- Audio
Se per voi la qualità del suono è una caratteristica importante, scegliete senza dubbio un modello stereo. La qualità dell'audio a 12 bit è leggermente inferiore rispetto all'audio a 16 bit. Tuttavia, il sistema a 12 bit consente di eseguire la registrazione su canali separati. In questo modo, l'audio originale può essere lasciato sul nastro mentre quello nuovo, come ad esempio la musica e la narrazione, può essere aggiunto senza cancellare il suono originale.
- Line-in analogico
Il line-in analogico consente di digitalizzare i nastri analogici. Se avete nastri analogici che considerate preziosi e volete convertirli in formato digitale per prevenire il degradamento della qualità dell'immagine, allora questa è una funzione di cui non potete fare a meno.
Come devono essere utilizzati i nastri DV?
Le precauzioni per "maneggiare" un videotape digitale non sono molto diverse da quelle necessarie per qualsiasi prodotto su nastro (video o audio).
La manutenzione giornaliera:
Le regole principali per l'uso quotidiano sono le seguenti:
- Non toccare il nastro con le mani, che sono sempre grasse, anche se appena lavate.
- Riporre sempre la cassetta nell'apposita custodia, segnando l'argomento della ripresa e la data.
- Evitare di esporre il nastro a urti o impatti violenti, come ad esempio cadute.
- Non esporre il nastro a forti campi magnetici.
- Non lasciare la cassetta all'interno di un'automobile, ovvero esposta al calore, al freddo, alle vibrazioni.
- Non utilizzare il nastro se è bagnato oppure vi è stato rovesciato sopra un liquido. Potreste rovinare la telecamera.
- Se la cassetta è fredda, lasciate che ritorni a una temperatura normale per almeno due ore prima di utilizzarla. Se andate a sciare, tenetela in una tasca interna del giaccone, non in borsa dove la temperatura è più bassa.
- Non conservate le cassette in luoghi caldi, umidi o polverosi.
- Non lasciate la cassetta nel registratore DV, oltre al tempo sterttamente necessario.
- Non smontare la cassetta in nessun caso. La rovinereste sicuramente!
Conservazione per lunghi periodi
Seguite le regole per la manutenzione giornaliera e inoltre:
- Conservare sempre la cassetta in posizione verticale, con il nastro riavvolto e riposto nell'apposita custodia.
- Se il nastro è stato conservato per un lungo periodo di tempo, di tanto in tanto eseguirne l'avvolgimento e il riavvolgimento rapido.
Vi diamo alcuni consigli per realizzare delle buone riprese:
* Le prime riprese fatele semplici, che è più facile a dirsi ma difficile a farsi! Pensate ad un soggetto, un fiore, il vostro cane, il giardino sotto casa. Anche in una gita, cercate di pensare ad un soggetto unico. Riprendetelo più volte, poi osservate con calma le riprese, e cercate gli errori fatti: riprendete ancora cercando di eliminare gli errori;
* Lavorate con luci diverse, con poca luce, e col sole diretto: capite quali differenze ci sono e quali accorgimenti dovete usare: bisogna sempre provare e riprovare per capire i piccoli segreti che in seguito vi aiuteranno;
* Usate un microfono esterno per catturare le voci ed i suoni giusti, quello della vostra videocamera non vi darà dei risultati soddisfacenti;
* Quando effettuate delle riprese in movimento, non muovete la macchina troppo velocemente. Se un certo movimento vi sembra quello giusto, forse è ancora troppo veloce, potrebbe creare fastidi in fase di visione, rallentatelo ancora;
* l'inquadratura deve essere effettuata allo stesso livello del soggetto principale, abbassatevi se inquadrate un bambino, od allontanatevi quel tanto per non dare uno squilibrio all'inquadratura;
* usate la regola dei terzi, ma soprattutto lasciate dello spazio davanti agli occhi della persona inquadrata; se guarda a sinistra, non posizionatela alla sinistra dell'immagine;
* e ricordatevi sempre che la vostra digitale è perfetta per fare le vostre riprese, ma se le riprese che fate sono scialbe, senza impronta, la "colpa" è vostra. Studiate i consigli che vi diamo, provateli prima di effettuare le riprese, dopo non potete correggere ciò che di sbagliato avete fatto!
...Se poi siete particolarmente esigenti, o puntate ad un prodotto professionale e siete in grado di acquistare una nuova videocamera, allora leggete qui.
REGISTA col TELEFONINO?
Come per tutte le apparecchiature tecniche, dobbiamo documentarci leggendo attentamente il libretto di istruzione, per ottenere il massimo dal nostro cellulare oppure dal palmare.
I formati video erano inizialmente bassi del tipo: 176 x 144 (su un Samsung SGH-ZV40 ) anche se poi si potevano trasformare in formato 320x240 o 640x480 ma con perdita di definizione. Se vogliamo un risultato di tutto rispetto, la qualità della sezione video del nostro telefonino deve essere alta e quandi dobbiamo reperire un telefonino abbastanza costoso.
In ogni caso, dobbiamo stare attenti quando vogliamo effettuare delle riprese. Dobbiamo seguire, cioè, delle regole che sicuramente ci aiuteranno nelle riprese.
- Tenere impostato il videotelefono alla risoluzione più alta possibile
- Inquadrare il soggetto e solo dopo, premere il pulsante di avvio
- Tenere il telefonino fermo il più possibile, anche appoggiandovi ad un muro
- Non fare dei movimenti bruschi o troppo rapidi perché il risultato sarà inguardabile
- E’ meglio fare una serie di riprese da più punti di vista
- Mettere il soggetto principale bene in vista, il più vicino possibile, non troppo lontano
- Non fare riprese controluce, cioè inquadrando il sole o forti sorgenti luminose
- Non fare riprese con troppa poca luce
- Non usate lo zoom digitale, perché serve solo a peggiorare la risoluzione delle riprese
Ricordiamoci che siamo videoamatori occasionali, quindi non possiamo pretendere troppo dalle nostre riprese. Ci vogliamo solo divertire.
Certo che se siamo spettatori presenti in situazioni molto particolari (chi non si ricorda l’incidente della metropolitana di Roma) allora, una volta messi al sicuro, dobbiamo tirar fuori il nostro telefonino e riprendere ciò che ci accade intorno…. Il nostro filmato potrebbe uscire su tutte le emittenti tv d’Italia o del mondo!
Possiamo anche ampliare la capacità di memoria della scheda del nostro telefonino, sostituendola con un’altra, ma bisogna stare molto attenti perché la nuova scheda deve essere compatibile, cioè utilizzabile, dal nostro telefonino. Ed i prezzi variano sia in base alla capacità di memoria sia in base alla velocità di scrittura e lettura dei dati.
Vogliamo evolverci sempre col telefonino? ecco cosa scrivevamo nel 2008:
Usando un telefonino come il Nokia N95, che ha tra le altre caratteristiche, un obiettivo da 5 megapixel, con ottica Carl Zeiss e zoom ottico 3x, riusciamo sicuramente ad ottenere un filmato di alta qualità che potremmo rivedere anche col collegamento alla tv. Vogliamo passare ad una macchina fotografica digitale? Allora una come la Canon Powershot G7 (circa 500€) con sensore da 10megapixel, zoom ottico 6x e stabilizzatore è in grado di filmare alla risoluzione 1024x768 a 15 fotogrammi al secondo in formato AVI.
NUOVO REGISTA?
Vuoi diventare REGISTA? Basta avere una videocamera od anche un telefonino per iniziare a provare….
Diciamo che, se ti trovi in giro, in città perché lavori o studi, al mare od in montagna ma non hai dietro la fidata videocamera, allora anche il telefonino può aiutarti a catturare delle immagini. Ormai il telefonino, se non addirittura lo smartphone o la macchinetta fotografica digitale che è pure in grado di riprendere brevi filmati (chiamata anche digicam multimediale), sta in tutte le nostre tasche o borse.
Naturalmente ci sono grosse differenze nei risultati, a secondo del mezzo tecnico che usi.
Passi dalle dimensioni di un francobollo (nel caso del telefonino), a dimensioni maggiori per quelle riprese con la macchina fotografica digitale.
Le dimensioni più normali (in modo che possiamo visionare il nostro filmato sul normale televisore) le otteniamo da una videocamera digitale (di quelle che partono da 150 euro in su).
Se abbiamo un TV a alta definizione, dobbiamo cercare di fare riprese con una videocamera ad alta definizione.
Quindi, se ti basta effettuare delle riprese saltuariamente, il telefonino ti potrebbe bastare. Ma deve essere un telefonino adatto allo scopo. Perché, anche se è il contenuto che ti interessa, la definizione deve essere tale da non farti cancellare la ripresa effettuata.
Sono riprese che possono andar bene se vuoi spedirle con lo stesso telefonino, appena le hai fatte.
Con il telefonino puoi “documentare” dei momenti di interesse che vanno dal semplice incidente stradale alle fasi di un concerto (pomeridiano), dal compleanno del figlio ad un tramonto romantico, fino al racconto di una barzelletta…. Situazioni, immagini che poi si possono poi trasferire su un sito come quello di Youtube…
Quindi clicca qui se sei un REGISTA APPRENDISTA e vuoi altre informazioni sui telefonini
Se invece ti sei stancato delle semplici fotografie, perché chi visto l’amico che fa delle riprese più movimentate con la voce che trasforma il filmato in qualcosa di molto più interessante… allora devi procurarti una videocamera digitale, anche a costo molto basso. E se a casa hai il computer, puoi anche montare le scene venute bene eliminando quelle che non ti piacciono. Molto facilmente.
Le riprese fatte con gli automatismi, ti daranno sicuramente grande soddisfazione. Basta non pretendere troppo nelle situazioni estreme (con le luci troppo forti o molto basse).
Una videocamera digitale che usa le cassette MiniDV o il DVD possono anche farti vanire la voglia di girare un cortometraggio. Ed allora hai trovato il sito giusto: qui (nel sito www.ilcorto.it) puoi trovare tutte le informazioni necessarie per realizzare un buon cortometraggio.
Se hai qualche soldo da spendere, se hai sentito parlare di alta definizione ed hai capito che è il tuo futuro, se hai visto un filmato in alta definizione su una tv ad alta definizione, allora una videocamera HD è quello che fa per te. Però ricorda che il mezzo tecnico è sì importante, ma ancora più importante è il (cosiddetto) manico, cioè colui che la gestisce.
Tornando alla domanda iniziale, se la tua risposta è SI, ti diciamo di iniziare non con il telefonino, ma con una videocamera digitale, una di quelle che trovi anche pubblicizzata qui od un’altra già disponibile da un tuo amico. L’importante è farsi le ossa. Inizia spendendo pochi euro. Poi si fa sempre in tempo a migliorare, anche comprando una videocamera più costosa e più professionale. Comprando anche tutti gli accessori di contorno anch’essi sempre necessari…..
PENSARE PRIMA DI FARE - Le idee per girare un corto...
Il Cortometraggio (o corto nella forma abbreviata, short in inglese) è un film più breve di quello normale (che dura al minimo 75 minuti). Il Corto (che secondo la legge italiana può durare al massimo 75 minuti) in genere dura al massimo circa 30 minuti, talvolta nelle competizioni vengono imposte delle durate minori (ad esempio 8 o 15 minuti ) fino ad arrivare agli Ultracorti della durata massima di 3 minuti od 1 minuto.
In questa sezione base cercheremo di capire cosa significa pensare, produrre e realizzare il nostro nuovo corto. Trovare le nuove idee per un buon corto... non è semplice ma nemmeno impossibile.... e nel nostro sito potrete trovarne di buone !!
Cosa bisogna sapere per sviluppare una prima traccia del nostro corto e come invece scrivere le nostre idee che dobbiamo presentare al produttore del cortometraggio (se siamo solo sceneggiatori), per poi arrivare ad una sceneggiatura completa. O per girarlo direttamente....
Se volete leggere un libro con allegato un cortometraggio che vi mostri in pratica come effettuare le riprese.... in libreria c'è il nuovo libro di Enrico Miglino: Girare un corto in digitale. Girare un corto in digitale, il libro che attraverso il "making of" del film dal soggetto alla realizzazione finale esplora come si può realizzare un prodotto di qualità con strumenti digitali no professionali. Al libro è allegato il DVD con il film e molti contenuti inediti. Ve lo consigliamo!
Vi forniamo anche la penna per scrivere la sceneggiatura, ovvero un programma professionale che vi aiuterà nella scrittura del vostro copione... un prodotto in lingua italiana e gratuito.... utilizzabile con i tre maggiori sistemi operativi (Windows, Mac e Linux).
Ricordiamoci che nel genere "corti" si includono anche i filmati o spot non pubblicitari, i documentari, i videoclip ed i cartoni animati...
"Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia" (François Truffaut)
Ha detto Orson Welles:
SOGNATE I VOSTRI FILM
"Non ho mai messo piede in una scuola di cinema. E non avevo mai messo piede su un set prima di girare “Quarto potere”. Senza dubbio sono stato toccato dalla grazia di una totale ignoranza. Ho imparato tutto quel c´era da sapere in tre ore, non perché sia particolarmente intelligente, ma perché il cinema è semplice! Voi di certo avrete passato troppo tempo a guardare film. Non chiudetevi troppo nell´universo cinematografico, come fosse una scatola d´aringhe. Sognate i vostri film, piuttosto. E prestate attenzione all´incanto delle muse più perverse... la decadenza del cinema è il risultato della glorificazione del regista. Ma l´attore è più importante. Oggi il regista è l´artista più sopravvalutato del mondo. Pensate ai grandi momenti del cinema: sono tutti in bianco e nero. Più avanza il progresso tecnico, più lo spirito creativo va in declino. E io temo che l´elettronica finirà per aiutare solo i film di terza scelta."
Con la tecnologia di oggi, tutti possiamo essere dei registi. Bisogna però capire se uno sia un regista per caso, o uno veramente motivato e portato per il mestiere. Voi a quale categoria appartenete? Facile sognare di essere dei registi, ma più difficile è essere uno veramente portato per il mestiere, che abbia seriamente la mente e l'attitudine per riuscire a portare una ventata di freschezza nel panorama. E come fare per sapere se si è di quest'ultima categoria?
Ovviamente, girando qualcosa e ascoltando le opinioni degli altri; o, in alternativa, guardandosi la video-intervista a James Kicklighter propostaci da No Film School.
Quattro i punti cruciali del video, i quali ci pongono delle domande apparentemente semplici, ma forse più rivelatorie di quanto possiamo credere.
Per te girare film è una cosa a lungo termine o una cosa passeggera?
Nel senso, se state attualmente lavorando su un progetto, sapete già quale sarà poi la vostra opera successiva? E se la vostra risposta è sì, sapete per caso anche in che modo il vostro attuale progetto vi aiuterà nel realizzare il prossimo? La differenza, insomma, è quello tra i registi che girano film per hobby, e chi invece gira per farsi una carriera.
Avete la resistenza per fare un film?
Pianificare, sviluppare, girare, montare, promuovere, pubblicare, etc etc. Fare un film impiega molto tempo, talvolta anni: chi ha poca resistenza sarà per forza di cose espulso fuori. Come spiega giustamente Kicklighter, il lavoro non pone solo una data di scadenza, bensì tantissime e una dietro l'altra. Aggiungiamoci poi, in mezzo, gli ostacoli fisici, emotivi, mentali e materiali.
Avete le capacità per girare in mezzo al caos e per risolvere i guai?
La regola fissa è: tutto va male durante ogni stadio della produzione, e sarà la vostra abilità nel risolvere i problemi a determinare che tipo di cineasta siete. Non bisogna avere solo un piano b, bensì un piano c, d, e, f, z, in quanto basterà un solo ostacolo (un attore che si tira indietro, un file difettoso, un conto bancario a zero) per far affossare l'intero progetto.
Andate a letto arrabbiati?
Una domanda apparentemente senza senso nel contesto, ma in verità importantissima. Essere dei registi, infatti, è come essere in un perenne matrimonio, di quelli stressanti e talvolta deprimenti. Non mancheranno quei giorni in cui penserete che il vostro progetto stia praticamente rovinando la vostra vita, ma la differenza tra un cineasta maturo e un dilettante sta esattamente nell'approccio con cui affronterete le cose: se andate a letto arrabbiati (col vostro film), allora probabilmente il mestiere non fa per voi.
di Pierre Hombrebueno da FareFilm.it
Chi è il Filmaker (o Filmmaker)? È colui che realizza un corto, un videoclip, un documentario, uno spot, ovvero chi realizza un prodotto audiovisivo curando in prima persona tutte le fasi della produzione, dall’idea alla scrittura della sceneggiatura, alle riprese, al montaggio finale. Tutto ciò avvalendosi eventualmente del contributo di pochi collaboratori, amici che come lui appassionati di cinema ed arti visive.
Autodidatta, a seguito della lettura di libri tecnici, forse anche appassionato di fotografia, ha cercato di sviluppare il linguaggio cinematografico guardando e studiando sia i nuovi che i vecchi film che hanno fatto la storia del cinema. Lavorando con la sua videocamera (di tipo consumer o prosumer), ha provato ogni inquadratura e movimenti di macchina, mentre ha sperimentato la ripresa di piccole pillole di sceneggiature da lui stesso ideate.
Quindi con questa base di elementi fondamentali e tecniche operative, realizza un cortometraggio, pensando ad una storia, alla sua sceneggiatura, alla scelta di attori improvvisati o con un minimo di esperienza, alla scelta dei costumi, all’illuminazione del set, alle riprese, alla colonna sonora, al montaggio. Il tutto aiutato da un paio di “pazzi” per il cinema come lui. Alcuni registi attuali (e molti grandi del passato) hanno iniziato così.
Questo sito può offrire gratuitamente molte informazioni per imparare e crescere tecnicamente.
Spesso ci chiediamo come si fa un Cortometraggio che abbia successo.
Ci abbiamo provato, continuiamo a provarci, ma riusciamo solo a girare un discreto corto. Perchè?
Perchè il mio corto, che piace tanto ai parenti ed agli amici, una volta inviato ad un concorso non supera le prime selezioni?
A domande semplici come queste è difficile dare una risposta che non sia superficiale.
Spesso pensiamo che un corto sia un prodotto che possiamo realizzare facilmente, avendo a disposizione una videocamera e delle idee. E qui sta il problema. Noi vogliamo essere contemporaneamente Registi, Sceneggiatori, Attori, Operatori, ... Forse sta qui l'errore? Forse dovrei scegliere per me una sola funzione ed approfondirla, studiarne le tecniche, e provarle e riprovarle...
Vogliamo fare i registi? bene, ma di che cosa? Le regole che compongono le varie fasi di lavorazione di un documentario sono diverse da quelle di una fiction anche se breve. Vogliamo girare un thriller od una commedia? Dobbiamo specializzarci, almeno all'inizio, per apprendere, studiare ed applicare i procedimenti classici, acquisire le competenze tramite libri, visione di film ed eventualmente corsi.
Perché non contattiamo persone che hanno scritto delle sceneggiature ma non sono in grado di produrle? Cerchiamo, leggiamo e scegliamo una sceneggiatura che ci convince. E poi contattiamo l'autore.
Senza volerlo, stiamo creando una squadra, non con i nostri amici e parenti, ma con persone che, come noi, dedicano parecchio tempo allo studio ed all'applicazione della teoria. Così possiamo ampliare il nostro gruppo con una persona che si occupi del suono ed una della fotografia.
Analogamente, una volta scelto il copione, dobbiamo scegliere, ovvero contattare gli attori principali. Telefonare ed andare in una scuola di recitazione per fissare degli incontri con attori emergenti è la cosa più semplice.
In breve tempo, senza che ve ne accorgiate, la vostra squadra sta diventando “quasi” professionale, in quanto ognuno ha le proprie conoscenze e competenze. Certo, servono anche gli amici, persone che ci aiutino negli innumerevoli lavoretti sia in fase di preparazione che di realizzazione. Perché più siamo meglio è, se il regista (cioè noi) riusciamo a coordinare tutti.
In ogni caso vi consigliamo di leggere attentamente e criticamente anche le pagine del nostro sito: bisogna accumulare il maggior numero di informazioni possibili, ed il nostro sito per questo è l'inizio ideale!
Buio, suona la sveglia, la spengo, poltrisco un po' a letto, poi mi alzo, vado in bagno, mi lavo, mi guardo allo specchio, faccio i miei bisogni fisiologici, vado in cucina, mi preparo accuratamente il caffè, lo bevo, poi vado in camera a scegliermi uno per uno i vestiti, mi vesto, poi esco....
Ecco la mia bella idea!!!! e con tutto questo, una volta girato e montato sono passati almeno 5 minuti.
Così posso fare un cortometraggio che può arrivare a durare anche 1 ora.... riesco cioè a fare quasi un film....!
Non stiamo scherzando, mentre scrivo sto vedendo un filmato che è arrivato a quasi 10 minuti ed è successo tutto quello che vi ho detto ed in più, l'attore principale dopo aver fatto un giro fuori casa è rientrato e sta girovagando per casa.... passano le ore, e non succede niente!
Il tutto senza nemmeno una parola e senza accompagnamento musicale....
Penso di fare un collage con tutti gli spezzoni di cortometraggi che ho visto dove le varie persone si alzano dal letto e vanno in bagno, a lavarsi, a guardarsi in modo inespressivo allo specchio, a farsi la barba, a pettinarsi i capelli, a truccarsi, oltre che fare i bisogni corporali naturali....
Tornatore ha fatto il collage di baci, io farò quello delle abluzioni....?
Ma è proprio sempre necessario inserire queste scene??? pensiamoci bene due, tre volte, e poi se non assolutamente necessarie, togliamole dalla sceneggiatura!