♥ ILCORTO.EU - L'Enciclopedia dei Cortometraggi
Come creare un cortometraggio a basso budget che sembri un blockbuster
Realizzare un cortometraggio con pochi mezzi e ottenere un effetto “da grande produzione” è una sfida affascinante. Il segreto non è fingere di avere grandi risorse, ma massimizzare l’impatto cinematografico con strategie intelligenti, strumenti economici e creatività tecnica.
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Mini-laboratorio di Recitazione cinematografica
Il fascino di recitare nel cinema risiede nella sua intima sottigliezza e nella potenza del primo piano. A differenza del teatro, dove l'attore deve proiettare voce e gesti verso un pubblico distante, nel cinema ogni minima espressione, ogni tremore di palpebra, viene catturato e amplificato. L'attore cinematografico deve imparare a "pensare" davanti alla macchina da presa, permettendo che le emozioni emergano dall'interno, con una veridicità quasi documentaristica.
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Basi di sceneggiature su: Amicizie tra culture diverse
Ecco 3 basi complete per sceneggiature di cortometraggi su un tema universale e attuale: l’amicizia tra culture diverse. Ogni proposta appartiene a un genere diverso, ed è costruita per essere una storia narrativa, emotivamente coinvolgente e visivamente compatta, con elementi fortemente riconoscibili per uno sviluppo cinematograficamente efficace per un cortometraggio.
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L’arte nascosta: l’Attrezzista di scena nel cinema
Nel mondo del cinema, molte figure professionali operano nell’ombra, contribuendo in modo decisivo al risultato finale senza mai comparire sotto i riflettori. Una di queste è l’attrezzista di scena, o props master. Il suo lavoro può sembrare “silenzioso”, ma è assolutamente cruciale per la credibilità, la coerenza visiva e la narrazione stessa del film.
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Olympus OM-5 Mark II: guida tecnica per videomaker
La Olympus OM-5 Mark II (nota anche come OM System OM-5) è una fotocamera Micro Quattro Terzi (MFT) compatta, leggera e sorprendentemente versatile, particolarmente interessante per chi lavora in ambiti cinematografici agili, come cortometraggi indipendenti, reportage visivi o video sperimentali.
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Che cosa è il dialogo?
Il dialogo è uno degli strumenti più potenti e delicati nella scrittura cinematografica. È la voce dei personaggi, il modo in cui si rivelano, si nascondono, si scontrano e si amano. Ma un buon dialogo non è semplice imitazione della realtà. È linguaggio drammaturgico, cioè costruito per servire la storia, caratterizzare e attivare il conflitto. Questo articolo è una guida approfondita per capire cos’è il dialogo, come si scrive bene e quali elementi tecnici e artistici ne definiscono la qualità.
L’Arte di inserire piccoli ma importanti dettagli nei cortometraggi
Nel linguaggio cinematografico, i dettagli contano. Un oggetto lasciato su un tavolo, uno sguardo fugace, un'inquadratura che indugia appena un secondo in più: ciò che sembra trascurabile può cambiare completamente il significato di una storia. Nei cortometraggi, dove il tempo è limitato, i piccoli dettagli nascosti ma significativi assumono un ruolo cruciale, poiché permettono una narrazione multilivello, stimolano lo spettatore a rivedere e rivalutare ciò che ha visto e offrono profondità emotiva e narrativa in poco spazio.
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Il fascino del Controluce nel cinema
Il fascino del controluce nel cinema risiede nella sua capacità di trasformare una semplice inquadratura in un'immagine densa di significato ed emozione. Sfruttando la luce che proviene da dietro il soggetto, il controluce crea silhouette misteriose e drammatiche, enfatizzando forme e contorni piuttosto che dettagli. Questo effetto genera immediatamente un senso di mistero, solitudine o reverenza, rendendo i personaggi quasi iconici o enigmatici.
Cosa si può imparare dal film The Children Act (Il verdetto, 2017)
The Children Act, film drammatico britannico del 2017 diretto da Richard Eyre e tratto dall’omonimo romanzo di Ian McEwan, che ha pure scritto la sceneggiatura, è un’opera che ha turbato, diviso e conquistato il pubblico. Il film esplora dilemmi morali profondamente umani legati all’età adolescenziale, alla fede religiosa, all’identità individuale e all'amore che appassisce nel tempo. Interpretato da una straordinaria Emma Thompson, il film si muove con elegante sobrietà attraverso terreni emotivamente sconnessi e dolorosi, lasciando lo spettatore in un silenzio pensoso.
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Percezione della realtà nel cortometraggio: cosa vediamo e cosa crediamo di vedere
Al cinema, lo spettatore vede davvero una complessa orchestrazione di luce, ombra, colori, suoni e attori che recitano una parte. Vede fotogrammi in rapida successione, illusioni ottiche, ed un'accurata messa in scena creata da un team di professionisti. Ciò che crede di vedere, invece, è la realtà di una storia: un mondo credibile con personaggi reali che provano emozioni autentiche. Crede di assistere ad eventi che si svolgono "qui e ora", sullo schermo, dimenticando la finzione, immergendosi in un sogno collettivo in cui la magia cinematografica trasforma la tecnica in una esperienza vissuta.
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La successione delle inquadrature in un cortometraggio
Le transizioni tra le scene in un cortometraggio sono giudicate dal pubblico principalmente per la loro fluidità e coerenza narrativa. Una transizione ben fatta è quasi impercettibile, guidando lo spettatore senza interruzioni nel flusso della storia, sia essa una dissolvenza, un taglio netto o un'ellissi temporale. Al contrario, una transizione brusca o illogica può distrarre e disorientare, spezzando l'immersione nel racconto. Il pubblico, anche inconsciamente, apprezza quando le transizioni rafforzano il tono emotivo della scena e contribuiscono al ritmo complessivo del film, rendendo l'esperienza di visione più armoniosa e coinvolgente.
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Il Piano sequenza anche in un cortometraggio
Ecco un articolo tecnico-artistico specifico sul piano sequenza nei cortometraggi, rivolto ai registi ambiziosi che vogliono sfruttare questo linguaggio cinematografico complesso ma potentissimo, con analisi delle tecniche, giudizi critici, reazioni spettatoriali e numerosi esempi per i diversi generi. Il piano sequenza non è semplicemente “una scena senza tagli”. È una scelta di regia precisa e complessa, dove la continuità dell’azione e dello spazio diventa il linguaggio filmico scelto.
Il linguaggio dei colori: guida tecnica ed espressiva
Cerchiamo qui di approfondire l’uso del colore nelle immagini di un cortometraggio, scritto con l’ottica congiunta di un direttore della fotografia e di un regista attento alla narrazione visiva. Nel cinema, il colore non è mai solo decorazione. È linguaggio narrativo, emozionale e psicologico. In un cortometraggio — dove il tempo è limitato e ogni immagine deve colpire — il colore diventa ancora più importante per definire il tono, guidare lo spettatore e rafforzare la storia.
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Iniziare con qualunque mezzo tecnico che riesci ad avere
“Con quale attrezzatura hai girato?” Questa è una delle prime domande che molti fanno dopo aver visto un cortometraggio ben fatto. Ma la risposta che ogni regista esperto dovrebbe dare è: "Con quella che avevo. La cosa importante è come la usi.". Nel mondo contemporaneo, in cui anche uno smartphone può registrare in 4K, il valore del mezzo tecnico non dipende dal suo prezzo o dalla sua marca, ma da quanto bene riesce a servire la tua visione artistica.
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Personaggi che vivono: analisi, costruzione ed evoluzione psicologica
Ecco un articolo dedicato a come analizzare, costruire ed approfondire psicologicamente i personaggi, sia protagonisti che comprimari, in un’opera cinematografica, ovvero anche nei cortometraggi. L’articolo unisce teoria della sceneggiatura, tecniche narrative, strategie drammaturgiche e applicazioni specifiche per i vari generi.
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Lista degli Errori da evitare, se sei un principiante
Ecco una checklist dettagliata, divisa in tre sezioni: Sceneggiatura, Ripresa e Montaggio, pensata per aiutarti a evitare gli errori più comuni che i principianti commettono quando realizzano i loro primi cortometraggi. Per ogni punto trovi: l'obiettivo da raggiungere, gli errori più comuni che si commettono, una possibile soluzione pratica.
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Il potere silenzioso dei Suoni di Sottofondo
I suoni di sottofondo (o background sounds, ambience, atmosfera sonora) sono tra gli elementi più sottovalutati ma fondamentali nella realizzazione di un cortometraggio. Non si tratta solo di “riempire i vuoti”, ma di dare spessore, realismo, profondità emotiva e coerenza narrativa alle immagini. Un paesaggio senza suoni è finto. Un dialogo senza ambiente sonoro è sterile. Un'emozione senza contesto acustico resta piatta.
Di cosa parla veramente la mia storia?
Nello scrivere una sceneggiatura di cortometraggio, è fondamentale catturare l'attenzione dello spettatore fin dai primi istanti introducendo elementi intriganti e misteriosi. Questo crea un senso di curiosità e suspense che spinge il pubblico a voler scoprire cosa succederà. Si possono presentare personaggi in situazioni enigmatiche, un dialogo criptico, un oggetto fuori posto o un evento inaspettato che sollevi domande. L'obiettivo è generare un "gancio" emotivo od intellettuale senza rivelare immediatamente il significato o la soluzione della nostra storia.
Lo sceneggiatore racconta per immagini
Scrivere per immagini: è il lavoro tecnico e creativo dello sceneggiatore cinematografico. Uno sceneggiatore non scrive parole per essere lette: scrive e descrive le azioni, i comportamenti, gli ambienti e le immagini per essere viste sullo schermo. Questo è il punto cruciale – spesso frainteso – che distingue la scrittura cinematografica da quella letteraria o teatrale. Scrivere una sceneggiatura non significa raccontare, ma mostrare. Chi scrive deve imparare a pensare in termini visivi e a costruire scene che abbiano un impatto visivo, emotivo e narrativo immediato.
Analizzare la scrittura e la revisione dei dialoghi nella tua sceneggiatura
Dialoghi ben scritti sono il cuore pulsante di ogni storia, cruciali per immergere lo spettatore e renderlo partecipe. Permettono di rivelare la personalità dei personaggi, le loro motivazioni e le dinamiche relazionali, andando oltre ciò che le immagini possono mostrare. Un buon dialogo spinge la trama in avanti, crea tensione e risolve conflitti, evitando che la narografia diventi statica o didascalica. Inoltre, dialoghi realistici e credibili rafforzano la sospensione dell'incredulità, rendendo il mondo narrato più autentico e coinvolgente. Al contrario, dialoghi deboli possono allontanare lo spettatore, minando la credibilità dell'opera e lasciando un senso di insoddisfazione. In sintesi, dialoghi giusti sono fondamentali per un'esperienza visiva ed emotiva completa e memorabile, trasformando una semplice visione in un'esperienza profondamente risonante.
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Pitch Deck: presentazione del proprio progetto filmico
Un'ottima presentazione del progetto filmico è cruciale per ottenere finanziamenti. I finanziatori cercano un'idea chiara e un team competente, quindi una presentazione curata dimostra professionalità e visione. Questo non solo evidenzia il potenziale artistico e commerciale del film, ma infonde anche fiducia nella capacità di gestire il budget. Una narrazione efficace e un pitch convincente possono distinguere il tuo progetto in un mercato competitivo, trasformando un'idea in un investimento concreto. In sintesi, la qualità della presentazione riflette la serietà e la fattibilità del progetto, fattori decisivi per attrarre il capitale necessario a trasformare la visione in realtà cinematografica.
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Perché pianificare la realizzazione del tuo cortometraggio
Non volere pianificare la realizzazione (nelle fasi di pre-produzione, riprese, post-produzione) di un cortometraggio può portare a dover risolvere problemi quasi insormontabili. Ti troverai ad affrontare costi imprevisti dovuti a sprechi di tempo e risorse, ritardi nella produzione per mancanza di attrezzature o personale disponibile, e una qualità finale scadente a causa di decisioni prese all'ultimo minuto. Senza un piano, le riprese potrebbero essere disorganizzate, i problemi tecnici irrisolvibili sul momento e la narrazione risulterebbe confusa, compromettendo l'intero progetto.
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Problemi di acustica nelle riprese in interni: guida pratica per risolverli
Anche in un cortometraggio amatoriale, l'acustica è di importanza critica e spesso sottovalutata. Un audio pulito e ben registrato è essenziale per la comprensione dei dialoghi e per immergere lo spettatore nella storia, prevenendo distrazioni causate da rumori di fondo o voci incomprensibili. Una cattiva acustica può rovinare completamente l'esperienza visiva, rendendo il corto poco professionale e difficile da seguire. Investire tempo e risorse, anche minimi, nella cura dell'audio eleva drasticamente la qualità percepita del progetto, dimostrando attenzione ai dettagli e professionalità.
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Girare un intero cortometraggio con solo un 28mm f/2
Girare un intero cortometraggio utilizzando un solo obiettivo, come un 28mm f/2, non è solo possibile: è spesso una scelta stilistica consapevole e tecnicamente solida. Questa lente, per via della sua lunghezza focale intermedia tra l'ultragrandangolo ed il normale, permette un'ampia gamma di possibilità visive, se usata con intelligenza. In questo articolo esamineremo consigli pratici per registi e direttori della fotografia, i generi cinematografici più adatti, i tipi di inquadrature ideali, i vantaggi, i limiti e le strategie per superarli.
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Il lavoro dell'Attore ed il metodo Stanislavski: recitare con verità, anche sul set
Il mestiere dell’attore, al cinema, è una delle professioni più complesse e fraintese: spesso ridotta all’estetica o alla dizione, in realtà è un lavoro che richiede "ascolto interiore, consapevolezza del corpo, memoria emotiva e capacità di vivere il momento in modo autentico". Tra i metodi più importanti nella formazione e nel lavoro dell’attore c’è il "sistema Stanislavski", una vera e propria rivoluzione nata in ambito teatrale, ma perfettamente adattabile – con le giuste modifiche – al lavoro cinematografico.
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Per lo sceneggiatore principiante: come semplificare i conflitti dell'eroe
Ecco un articolo pensato per sceneggiatori principianti che affrontano il problema di rappresentare conflitti interni o psicologici complessi nei cortometraggi, dove lo spazio narrativo è limitato e ogni scena deve essere essenziale. L'obiettivo è semplificare senza banalizzare. Di seguito troverai alcuni esempi di conflitti interiori profondi, trasformati in versioni più semplici, visive e gestibili: trasformare grandi temi in scene realizzabili in un cortometraggio di pochi minuti.
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Musica e Cortometraggi: suggerimenti per i diversi generi
La musica in un filmato è un elemento di valore inestimabile, ben oltre il semplice accompagnamento. È una forza narrativa invisibile che amplifica le emozioni, crea atmosfere immersive e guida la percezione dello spettatore. Ha il potere di esaltare momenti cruciali, suggerire stati d'animo non espressi a parole e persino anticipare sviluppi narrativi.
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L'Arte nascosta: consigli cruciali per il Trucco nel cortometraggio
Il trucco nel cinema, soprattutto in un cortometraggio dove ogni dettaglio è amplificato e il budget è spesso limitato, non è mera estetica. È un elemento narrativo potente che definisce il personaggio, influenza l'atmosfera e contribuisce alla verosimiglianza della storia. Per chi si avvicina a quest'arte affascinante, ecco alcuni consigli fondamentali per truccare un attore od un'attrice, trasformando il volto in una tela che parla.
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Concorso di Cortometraggi “ilCORTO - FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2025“ - il Bando
Bando integrale del CONCORSO INDIPENDENTE DI CORTOMETRAGGI GRAN PREMIO “ilCORTO - FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2025“ 17° edizione - Iscrizione GRATUITA - Scadenza: 15 NOVEMBRE 2025 - Durata massima di 52 minuti - E per dare la maggiore visibilità alle opere inviate, centinaia di Cortometraggi saranno selezionati per la “Maratona di Cortometraggi - Festa Internazionale di Roma 2025” (12 pomeriggi di proiezioni con entrata gratuita dal 15 al 26 ottobre al Cine-Teatro Della Forma a Roma). Inviare il cortometraggio e la scheda di iscrizione tramite software di trasferimento files, anche gratuito, come WeTransfer.com, all'email:
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Cosa imparare dal film "Letters to Juliet" (2010) di Gary Winick
"Letters to Juliet (Lettere a Giulietta)" è una pellicola che ha saputo toccare le corde più profonde del pubblico con la delicatezza dei suoi temi: l'amore perduto e ritrovato, la giovinezza inquieta, il viaggio dell’anima e del cuore. Ambientato tra le bellezze della Toscana, il film si ispira a una realtà romantica e sorprendente: le lettere scritte a Giulietta, l’eroina shakespeariana di Verona, da donne e uomini in cerca di consiglio, conforto o speranza.
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Cortometraggio: la narrazione tramite un videoclip professionale
I videoclip stimolano enormemente l'attenzione dei giovani grazie alla loro natura dinamica e multisensoriale, che unisce musica accattivante a immagini veloci e spesso stilizzate. La brevità e l'alto ritmo di montaggio li rendono perfetti per l'ambiente digitale e per le soglie di attenzione ridotte, offrendo una gratificazione visiva e uditiva immediata. Questa combinazione crea un'esperienza immersiva che cattura facilmente, generando una forte connessione emotiva. Il loro impatto culturale sulla mente dei giovani è profondo: i videoclip non sono solo intrattenimento, ma veicoli potenti di tendenze, stili di vita, messaggi sociali e identità culturali.
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Per lo sceneggiatore principiante: come semplificare il concetto
Nei nostri sogni, la mente crea narrazioni sorprendentemente intricate e cariche di emozioni. Queste storie, spesso vividissime e surreali, emergono da un'interazione complessa tra memorie, esperienze recenti, desideri inespressi e paure latenti. Durante il sonno REM, il cervello rielabora le informazioni, combinandole in modi inaspettati e superando i limiti della logica cosciente.
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Raccontare il tempo: il cinema come macchina del tempo
Il cinema è, per sua natura, un potente specchio del tempo in cui si vive. Non si limita a documentare le mode, le tecnologie o gli eventi storici, ma riflette e spesso anticipa le ansie, le speranze e i valori di una società. Attraverso le sue storie, personaggi e ambientazioni, il cinema ci offre uno spaccato autentico delle dinamiche sociali, politiche ed economiche di un'epoca. Oltre a essere un mero testimone, il grande schermo funge anche da potente strumento di insegnamento. Può educare il pubblico su problematiche complesse, stimolare il dibattito etico e sociale, e persino mettere in discussione lo status quo.
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Un errore comune: Mancanza di originalità nell’idea di partenza
La mancanza di originalità nell'idea di partenza è un problema significativo per uno sceneggiatore perché, in un'industria satura, un'idea derivativa fatica ad emergere e a catturare l'attenzione del pubblico. Senza un concept unico (difficile da trovare) od un punto di vista fresco e stimolante, la sceneggiatura rischia di apparire come una semplice replica, incapace di offrire allo spettatore qualcosa di nuovo o di memorabile. Questo rende difficile quindi attrarre produttori, finanziatori e, infine, il pubblico, che cerca storie sempre più capaci di sorprendere o di trattare temi noti ma in modi inesplorati.
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Cosa imparare dal film "Giovane e bella" di François Ozon
Il film Jeune et Jolie (Giovane e bella, 2013), diretto da François Ozon, è un'opera tanto delicata quanto provocatoria, capace di dividere profondamente il pubblico e la critica. Al centro del racconto troviamo Isabelle, una ragazza di diciassette anni che durante un’estate apparentemente normale compie una serie di scelte che la portano a vivere una doppia vita: studentessa di giorno, prostituta d’alto bordo di notte. Ma Giovane e bella non è semplicemente un film sul sesso. È un'indagine raffinata e disturbante sull'identità, sul corpo come spazio di sperimentazione, sull'adolescenza come territorio ambiguo, sulla ricerca di sé attraverso il desiderio e il vuoto.
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Come invogliare e coinvolgere una azienda a realizzare un "suo" Cortometraggio
Una piccola o media azienda locale può trovare un grande valore nella realizzazione di un cortometraggio per ampliare la propria visibilità. Innanzitutto, un cortometraggio offre un'opportunità unica di storytelling emozionale, permettendo all'azienda di raccontare la propria storia, i propri valori e la passione dietro i prodotti o servizi in un modo molto più coinvolgente di una pubblicità tradizionale. Questo crea un legame profondo con il pubblico, trasformando potenziali clienti in veri e propri sostenitori del brand.
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Che fa il Produttore di un Cortometraggio?
Realizzare un cortometraggio richiede passione, idee forti, tecnica... ma soprattutto organizzazione. Spesso, nei set indipendenti o studenteschi, si pensa che basti avere una videocamera e una storia da raccontare. Ma senza una figura fondamentale come il produttore, un corto rischia di rimanere un file nel cassetto. Qui cerchiamo di spiegare chi è davvero il produttore di un cortometraggio, cosa fa, perché è essenziale...
Affrontare la sfida della migliore illuminazione
L'illuminazione è fondamentale in un corto o un film, poiché plasma l'atmosfera, definisce i personaggi e dirige lo sguardo dello spettatore. Non si limita a rendere visibile la scena, ma crea profondità, volume e textures, influenzando pesantemente il tono emotivo e la percezione narrativa. Un'illuminazione sapiente può trasformare un'immagine piatta in un quadro cinematografico espressivo, essenziale per un impatto visivo ed emotivo duraturo.
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Girare un intero cortometraggio utilizzando solo l'85 mm f:1.8
L'obiettivo 85mm f/1.8 offre numerosi vantaggi che lo rendono una scelta eccellente sia per la fotografia che per il video. Primo, la sua ampia apertura f/1.8 permette di scattare in condizioni di scarsa illuminazione e di ottenere un magnifico bokeh, isolando il soggetto dallo sfondo con un effetto sfocato molto gradevole e cinematografico. Secondo, è spesso caratterizzato da un'elevata nitidezza, anche a tutta apertura, garantendo dettagli definiti. Terzo, la focale di 85mm è ideale per i ritratti e i primi piani, offrendo una prospettiva naturale e comprimendo leggermente lo sfondo. Quarto, molti modelli sono compatti e leggeri, rendendoli facili da trasportare e da usare a mano libera.
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Un errore comune: Temi non elaborati o lasciati in superficie
I temi sono il cuore pulsante di un cortometraggio, la ragione d'essere della storia. La loro importanza risiede nel conferire significato e risonanza emotiva al racconto, trasformandolo da semplice sequenza di eventi a esperienza significativa. Un tema forte (amore, perdita, giustizia, solitudine) permette al pubblico di connettersi a un livello più profondo, trovando nella narrazione riflessioni universali. Senza un tema solido, il corto rischia di apparire superficiale, privo di profondità e incapace di lasciare un'impressione duratura nello spettatore.
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Cosa imparare dal film "L'UOMO DEI SOGNI" del 1989
"L'uomo dei sogni" (Field of Dreams, 1989) è un film che, a distanza di decenni, continua a toccare corde profonde dello spettatore: mescola elementi di commedia, dramma familiare e fantastico, con una narrazione che ruota intorno al concetto di sogno, redenzione e riconciliazione. Questo articolo si propone di accompagnare il lettore in un'esplorazione dettagliata del film, scomponendone i temi, i simboli, le scelte registiche e i messaggi sottesi, per aiutare chiunque voglia capirlo, apprezzarlo o persino imparare a scrivere o girare opere che ne ereditino lo spirito.
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La struttura della sceneggiatura di una serie televisiva
Le serie TV affascinano il pubblico per la loro capacità di creare un legame profondo e duraturo con i personaggi e le loro intricate vicende. La narrazione estesa permette uno sviluppo psicologico più ricco e l'esplorazione di archi narrativi complessi, impossibili in un singolo film. Questo dà agli spettatori il tempo di affezionarsi e investire emotivamente nelle storie. La possibilità di "binge-watching" (ovvero la visione prolungata e compulsiva di più episodi, od abbuffata di visione) soddisfa il desiderio di gratificazione immediata e di immersione totale in un mondo.
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Corredo semi-professionale per un cortometraggio con corpo Nikon Z6 III e 3 obiettivi
La Nikon Z6 III offre un'alta qualità video grazie alla registrazione interna 6K/60p in N-RAW e ProRes RAW HQ, garantendo massima flessibilità in post-produzione per color grading e VFX. Il suo sensore full-frame semi-stacked e il processore EXPEED 7 assicurano un'eccellente resa in condizioni di scarsa illuminazione e un rolling shutter ridotto. Inoltre, l'autofocus avanzato derivato dalle Z8/Z9 e la stabilizzazione d'immagine a 8 stop la rendono estremamente versatile per riprese fluide e nitide anche a mano libera.
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Come catturare e mantenere l’attenzione del pubblico
È fondamentale catturare l'attenzione del pubblico fin dalle prime scene di un film perché il tempo a disposizione è limitato e la competizione è alta. Un inizio avvincente stabilisce il tono, presenta il conflitto o il mistero principale e genera curiosità, incentivando lo spettatore a proseguire la visione. Senza un aggancio immediato, si rischia di perdere l'interesse del pubblico, che potrebbe facilmente distrarsi.
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La creazione di un conflitto ed il percorso della sua risoluzione
La difficoltà di descrivere un conflitto efficace in un lungometraggio od in un cortometraggio risiede nel renderlo credibile, stratificato e rilevante per il pubblico. Non basta un ostacolo generico; il conflitto deve essere specifico, palpabile e generare una posta in gioco chiara. La sfida è mostrare come tale conflitto impatti profondamente il protagonista, le sue relazioni e il mondo circostante, evitando soluzioni facili o troppo forzate. Un conflitto debole o mal sviluppato rende la storia priva di tensione e il percorso del protagonista indifferente.
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Scrittura cinematografica vs. scrittura televisiva
No, non stiamo parlando di se scrivere per un film sia meglio o peggio che scrivere per la TV. Con un film, generalmente si racconta una storia che si svolge in un arco di tempo che va dai 90 minuti alle oltre due ore. Una storia del genere segue solitamente una struttura base in tre atti – o una sua variante (ad esempio Memento ) – in cui vediamo un personaggio coinvolto in un conflitto, che lo affronta e alla fine soccombe o ne esce.
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15 Film che gli sceneggiatori dovrebbero guardare per studiare i DIALOGHI
Quali sono i migliori film che dovresti studiare se vuoi imparare a scrivere dialoghi sorprendenti? Qui trattiamo il tema del dialogo. Abbiamo esplorato i "segreti" per scrivere grandi dialoghi. Il miglior dialogo è un fulmine in bottiglia. Non esiste una vera formula. Non è un processo di pittura in base ai numeri che tutti possono seguire.
Leggi tutto: 15 Film che gli sceneggiatori dovrebbero guardare per studiare i DIALOGHI
Anteprima a Cannes di “The Strength of Love“ con Ciara Hanna, Laura Mitchell, Tomas Gipson
“The Strength of Love“ di genere romance, con Ciara Hanna, Laura Mitchell, Tomas Gipson, Katie McCarty, Letizia Pinocci, Harmony McElligott e diretto da Alfio D’Agata. La trama: Diana Hunt ha in gestione un patrimonio importante di famiglia in accordo con le due sorelle Judy e Kylie intendono acquisire una struttura alberghiera dove ci sarà una inaspettata sorpresa per Judy. Judy ha una vita privata complicata in quanto non riesce ad avere una relazione duratura come vorrebbe, ha un carattere mite ed è molto sensibile, sognatrice e romantica: crede nell’amore vero e nel principe azzurro. Grazie ad una serie di coincidenza divertenti incontrerà James single per scelta che rimarrà affascinato dai racconti di Jane che involontariamente riuscirà ad aprire il suo cuore.
I Ricordi, come rappresentarli in un cortometraggio
Il Cinema vede i ricordi non come semplici riproduzioni fedeli del passato, ma come costruzioni fluide e soggettive, spesso alterate dall'emozione o dal tempo. Li esplora come frammenti visivi e uditivi che affiorano, si distorcono o si intrecciano con la realtà presente, influenzando le azioni e le percezioni dei personaggi. Il ricordo può essere un rifugio nostalgico, un peso insopportabile o una chiave per svelare misteri.
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5 idee di storie brevi con 2 soli personaggi in una unica location
Scrivere cinque diverse idee per storie ambientate in una singola stanza con due soli personaggi è un esercizio cruciale per affinare le capacità di sceneggiatura. Costringe a concentrarsi sull'essenza del conflitto e della dinamica tra i personaggi, eliminando la distrazione di ambientazioni complesse e un cast numeroso. Ogni idea esplora diverse premesse, generi o conflitti interpersonali, stimolando la creatività e la capacità di trovare soluzioni narrative originali in uno spazio limitato. Questo vincolo spaziale acuisce la necessità di dialoghi incisivi e azioni significative per far progredire la trama.
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Cosa imparare dal film "WASABI" scritto e prodotto da Luc Besson
Wasabi, diretto da Gérard Krawczyk e scritto e prodotto da Luc Besson, è un film del 2001 che si inserisce nel filone delle commedie d’azione con uno stile fortemente riconoscibile. Ambientato tra Parigi e Tokyo, mescola ironia, violenza caricaturale e sentimenti familiari, offrendo un’esperienza visiva rapida, colorata e imprevedibile. Con protagonista Jean Reno nei panni di un poliziotto fuori dagli schemi, Wasabi diventa un oggetto filmico singolare, da cui si possono trarre insegnamenti sulla scrittura, la messa in scena, il ritmo e il rapporto tra cultura orientale e occidentale.
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Il suono ed il silenzio in un ambiente domestico
Il suono e il silenzio non sono semplici elementi accessori in un cortometraggio girato in casa: sono veri e propri strumenti narrativi. Ogni rumore, eco, pausa, fruscio o assenza sonora racconta qualcosa. In questo articolo approfondiamo come trattare il suono e il silenzio in un ambiente domestico, considerando i diversi generi cinematografici e fornendo esempi pratici su come impiegarli in modo efficace.
Leggi tutto: Il suono ed il silenzio in un ambiente domestico
Cosa è il RAID e perché è ancora fondamentale nei flussi di lavoro RAW 8K
Quando si lavora con video ad altissima risoluzione, come il formato RAW 8K, la quantità di dati coinvolti è molto grande. Basta pensare che un solo minuto di 8K RAW può occupare decine di gigabyte. Se sei un filmmaker, un videomaker, un montatore o lavori nella post-produzione, probabilmente hai già sentito parlare di RAID. Ma cos'è esattamente, e perché è ancora indispensabile oggi?
Leggi tutto: Cosa è il RAID e perché è ancora fondamentale nei flussi di lavoro RAW 8K
Come trasformare una idea dei social in un Cortometraggio coinvolgente
I social network sono pieni di caos: meme, video virali, tweet pungenti, reels assurdi, confessioni lampo. Ma dentro questo rumore, a volte, si nascondono semi narrativi potenti. Il problema? Sono solo frammenti: battute senza contesto, immagini che suggeriscono una situazione ma non raccontano nulla. Il nostro compito, da sceneggiatori e creativi, è ripensare quei semi come nuclei di storie vere.
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Cortometraggio erotico: una guida per sceneggiatori e registi
Nel mondo del cinema, l'erotismo rappresenta una delle forze più antiche e affascinanti. Non è pornografia, né solo sensualità fine a se stessa. È tensione, desiderio, attesa, suggerimento. Quando questa dimensione viene condensata in un’opera breve, nasce il cortometraggio erotico. Qui l'articolo è pensato dal punto di vista di uno sceneggiatore e di un regista, che esplorano il cortometraggio erotico come genere artistico, narrativo e cinematografico, evitando le derive volgari o puramente pornografiche.
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La Commedia all’italiana in chiave contemporanea
Reinterpretare oggi la Commedia all’italiana significa recuperare un linguaggio narrativo che unisce leggerezza e profondità, capace di far riflettere sorridendo. A livello tecnico, offre una struttura solida: personaggi imperfetti, situazioni paradossali, dialoghi vivaci e ritmo fluido. È un genere che si presta benissimo ai tempi brevi del cortometraggio e alle dinamiche seriali, mantenendo però uno sguardo lucido sul presente. Per i neofiti, è come usare la risata per smascherare le ipocrisie moderne, con protagonisti “normali” che ci somigliano. I temi di ieri — corruzione, famiglia, lavoro, furbizia — sono oggi più vivi che mai, solo travestiti da social, app, precariato e ansia. La forza sta nel mostrare il dramma dentro la commedia, senza cinismo ma con onestà. Rinnovarla significa anche dare voce a nuovi autori, generi e volti. È un ponte tra tradizione e innovazione, capace di raccontare l’Italia com’era e com’è diventata.
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