Girare un cortometraggio in 35mm è ancora possibile e può avere senso per certe produzioni specifiche, ma è diventato molto meno comune rispetto al passato. Il 35mm è un formato cinematografico tradizionale che offre una qualità dell'immagine eccezionale, ma comporta anche costi e sfide tecniche più elevati rispetto ai formati digitali moderni. Alcuni punti da considerare se si vuole girare un cortometraggio in 35mm: (NB le prime 2 immagini si riferiscono al Cortometraggio: Sotto le foglie del 2005 del regista Stefano Chiodini con Cecilia Dazzi e Valerio Mastandrea).
-
Costi elevati: Girare in 35mm richiede l'acquisto o l'affitto di cineprese 35mm, pellicola, lenti e attrezzature specifiche. Inoltre, ci sono costi aggiuntivi per lo sviluppo e la scansione della pellicola. Questi costi possono essere significativi e possono superare il budget di un cortometraggio indipendente.
-
Processo più lento: Il girato in pellicola richiede un processo di sviluppo e scansione, che può richiedere tempo aggiuntivo rispetto al girato digitale. Ciò può influire sulla tempistica di produzione e post-produzione.
-
Controllo delle riprese: Con la pellicola, non hai immediatamente il feedback visivo delle riprese, come accade con le riprese digitali. Questo richiede una maggiore pianificazione e precisione durante le riprese.
-
Qualità dell'immagine: Il 35mm offre una qualità dell'immagine eccezionale e un aspetto cinematografico unico. Se la qualità dell'immagine è una priorità assoluta per la tua produzione, potresti considerare il girato in pellicola.
-
Eredità e stile: Alcuni registi scelgono di girare in pellicola per motivi estetici e per evocare uno stile visivo particolare. Il 35mm può aggiungere una sensazione di autenticità e un'atmosfera unica a un cortometraggio.
-
Esperienza e tradizione: Alcuni registi e direttori della fotografia possono scegliere il girato in pellicola per mantenere viva la tradizione cinematografica e sperimentare il processo creativo più impegnativo e gratificante che deriva da girare in pellicola.
In generale, la scelta tra girare in 35mm o in digitale dipenderà dalle esigenze specifiche della tua produzione, dal budget a disposizione, dalle tue preferenze estetiche e dai requisiti tecnici. Oggi, la maggior parte dei cortometraggi viene girata con cineprese digitali di alta qualità, che offrono una resa visiva eccellente a costi più accessibili e con un processo di produzione più efficiente. Tuttavia, se hai l'opportunità e la capacità di girare in 35mm e desideri ottenere una qualità dell'immagine distintiva e un'esperienza cinematografica più tradizionale, potresti ancora considerare questa opzione.
NOTA importante: Il nuovo recente cortometraggio di Alice Rohrwacher "Le pupille" che è stato girato in Super 16 e 35 mm, ha ricevuto la candidatura all’Oscar nella categoria Miglior cortometraggio 2023. Il corto, prodotta da Carlo Cresto-Dina e dal regista Alfonso Cuarón, è stato distribuito in esclusiva su Disney+.
Due immagini del cortometraggio "Le pupille" di Alice Rohrwacher