Sviluppare sceneggiature di cortometraggi basate su idee prese dalla vita quotidiana può portare a storie autentiche e coinvolgenti anche per il pubblico della tua opera. Ecco alcuni passaggi per aiutarti a sviluppare queste idee in sceneggiature significative:
L'umorismo e la commedia hanno il potere di farci sorridere e alleggerire la nostra giornata. Spesso, le situazioni della vita quotidiana possono essere una fonte inesauribile di ispirazione per creare racconti comici che ci fanno ridere delle nostre stesse esperienze. In questo articolo, esploreremo alcuni suggerimenti su come creare un racconto comico preso dalla realtà quotidiana che possa divertire il pubblico e farlo identificare con le situazioni comiche della vita di tutti i giorni.
- Osservazione e Ricerca:
La prima cosa da fare è osservare attentamente la realtà che ti circonda e cercare situazioni o eventi che possono essere fonte di comicità. Prendi nota delle situazioni divertenti o strane che incontri nella vita di tutti i giorni, come i dialoghi surreali, gli imbarazzi imprevisti o le situazioni assurde. Puoi anche fare ricerche su storie comiche o aneddoti ispirati alla realtà quotidiana per trarne ulteriori spunti.
- Identifica il Punto di Vista Comico:
Una volta individuata una situazione, identifica il punto di vista comico che puoi sviluppare. Puoi esagerare le caratteristiche dei personaggi o delle situazioni, creando così un contrasto tra la realtà e l'assurdità della situazione. Cerca elementi che possano sorprendere e far ridere il pubblico, come un personaggio che si comporta in modo bizzarro o un dialogo con un'incomprensione comica.
- Sfrutta gli Stereotipi e le Situazioni Universalmente Riconoscibili:
Gli stereotipi e le situazioni universalmente riconoscibili possono essere una fonte di comicità molto efficace. Sfrutta gli stereotipi della vita quotidiana, come il capo autoritario, il vicino di casa invadente o il commesso incompetente. Questi personaggi e situazioni possono far ridere perché siamo tutti familiari con essi e possiamo riconoscerci in queste dinamiche comuni.
- Lavora sul Timing e la Sorpresa:
Il timing e la sorpresa sono elementi cruciali per creare una comicità efficace. Sviluppa la tua storia comica considerando come puoi gestire il ritmo e il momento delle battute o delle situazioni divertenti. L'elemento sorpresa è fondamentale per far ridere il pubblico, quindi cerca di creare un twist o una svolta imprevedibile nella trama che li prenda alla sprovvista.
- Utilizza la Comicità dei Dialoghi e dei Gesti:
I dialoghi e i gesti dei personaggi sono strumenti potenti per creare comicità. Sperimenta con le battute, gli equivoci e le risposte inaspettate dei personaggi per generare risate. Puoi anche utilizzare i gesti e le espressioni facciali dei personaggi per amplificare l'effetto comico delle situazioni.
- Raffina e Testa il Tuo Racconto:
Una volta che hai scritto il tuo racconto comico preso dalla realtà quotidiana, è importante raffinarlo e testarlo. Leggilo ad alta voce per verificare se le battute funzionano, se il ritmo è corretto e se riesce a far ridere. Puoi anche provare a condividerlo con amici o colleghi per ottenere feedback e apportare eventuali modifiche necessarie.
Creare un racconto comico ispirato alla realtà quotidiana richiede un'osservazione attenta, una buona comprensione del punto di vista comico e la capacità di sfruttare situazioni universali che il pubblico può riconoscere. Utilizza gli stereotipi, lavora sul timing e la sorpresa, e affina il tuo racconto attraverso la scelta dei dialoghi e dei gesti. Con un po' di creatività e un tocco di umorismo, puoi creare storie comiche che fanno ridere e permettono alle persone di apprezzare e condividere le situazioni comiche della vita di tutti i giorni.

Per esempio:
- Era comune vedere persone che andavano in giro a piedi nudi.
- La maggior parte dei ristoranti aveva un cartello che recitava "Ci riserviamo il diritto di rifiutare il servizio a chiunque".
- Un altro cartello comune era "Niente maglietta, niente scarpe, niente servizio".
- Le ragazze non indossavano reggiseni ed erano intriganti e saltellanti.
- Gli autostoppisti erano comuni e senza paura.
- Non chiudevamo a chiave le nostre auto o case.
- Se qualcuno ti derubava, era colpa sua, non tua per aver lasciato la porta aperta.
- I genitori non dovevano preoccuparsi per i bambini, uscivamo la mattina e dovevamo essere a casa al buio o quando avevamo fame.
- Il parcheggio non è mai stato un problema.
- Potevi ottenere biglietti per concerti convenienti il giorno del concerto anche per gli Stones, Dylan, Led Zeppelin (due spettacoli per Zeppelin.
- Le pistole sulle rastrelliere erano comuni.
- Una pallina di vaniglia per riempire una tazza di caffè alla fabbrica di gelato Borden costava 5 centesimi.
- Le lezioni presso l'Università del Texas erano $ 200 / anno ($ 1.000 oggi) e Texas A&M era $ 198. La Rice University costava $ 1200 / anno ($ 6.000 oggi).
- Qualcuno ti faceva il pieno, controllava l'olio e puliva il tuo parabrezza per te.
- Nessuno era grasso e le ragazze erano meravigliose.
- Potresti avere una discussione civile e logica con un liberale e rimanere amici.
- Le persone avevano il senso dell'umorismo. Non dovevi essere politicamente corretto: le persone potevano ridere di se stesse così come degli altri.
- Alla gente piaceva aiutare gli altri
- Il pubblico aveva rispetto per la polizia e le leggi.
- Non dovevi stare a 6 piedi di distanza con una maschera.
scritto da Cal Stowe per quora.com
Sì, è successo una sera a Milano. Avevo 19 anni, abitavo a Como e frequentavo Disegno Industriale. Era sabato ed io e la mia coinquilina abbiamo deciso di andare a Milano a trovare dei suoi amici… siamo andati a bere qualcosa, poi abbiamo passeggiato un po' per le vie. Alla fine siamo andati tutti a casa di uno di questi ragazzi, abbiamo bevuto ancora… e poi gli altri sono andati via, uno ad uno… era notte ormai…i treni per Como ci sarebbero stati la mattina. Quindi senza farci troppe domande abbiamo deciso di dormire lì. E il ragazzo aveva solo una camera da letto e la cucina, perciò l'unica soluzione era quella di dormire tutti e tre nello stesso letto. Ammetto che all'inizio ero un po' preoccupata e titubante. Ma poi ho visto che la situazione era tranquilla. Non c'era malizia, eravamo tutti e tre stanchi e volevamo solo dormire. La cosa tenera che ricordo ancora di quella notte è che mi sono addormentata con lui in mezzo a noi che ci abbracciava come un orsacchiotto.
di Magda De Matteis per quora.com
Non sono un economista ma mio fratello si è inventato una storia che fa molto pensare.
Un ricco magnate morente e senza eredi decide di regalare i soldi accumulati nella sua vita allo Stato Italiano. La cosa mette in fermento tutti, e i soldi arrivano all'interno di otto Tir stracolmi di banconote.
La politica si mette subito al lavoro per utilizzare tanta grazia, la prima cosa da fare è affittare dopo adeguata gara un luogo dove ricoverare i Tir, la seconda istituire un sistema di sicurezza ed assumere dei vigilanti, ora bisogna formare una commissione che nominerà chi dovrà gestire il patrimonio, ci vorrà anche del personale per contare l'ammontare della fortuna regalata sotto stretto vigilato controllo, si indirano dei bandi per valutare dei progetti e quelli più meritevoli finanziati per esguire degli studi di fattibilià. I progetti approvati dovranno essere gestiti da Direttorri, esecutivi e controllori…. ecc. ecc. Passati innumerevoli anni, pagate tutte le spese e tutte le persone coinvolte, nulla resta per realizzare alcunché.
di Carlo Barabucci per quora.com
Il metodo FORD, che è chiaramente non collegato alla catena di montaggio del signor Ford, funziona in questo modo.
Durante una conversazione, il miglior modo per far colpo è applicare 4 consigli / regole che prendono le iniziali di FORD
F amily (famiglia):
Un paio di domande sono utili per introdurre un discorso. Studi dimostrano che se qualcuno condivide con noi fatti riguardanti la sua famiglia o le persone care che gli sono vicino, dopo si sentirà molto più tranquillo con noi. Ovviamente l'argomento famiglia deve venire fuori in modo naturale, nulla di forzato.
Come? Parla prima della tua famiglia (sempre in modo "casuale"). Ad esempio "Sai che mi ricordi proprio mio fratello maggiore? È un tipo molto difensivo verso di me, sa sempre come tirarmi su inoltre… penso che tutti i fratelli maggiori siano così in fondo, tu ne hai qualcuno?". In questo modo dirigi la conversazione verso il tema della famiglia. Se non ha un fratello? "Ne avresti voluto uno?", problema risolto.
O ccupation (lavoro o scuola):
Parlare del lavoro o del percorso di studi che si segue è comune. Facciamo un esempio: "Che lavoro fai?"| "L'insegnante". Come si continua? NON con un'altra domanda del tipo "cosa insegni?", assolutamente no, non stai facendo un'intervista. Un modo interessante è dire, "Davvero? Quando ero giovane anche io avrei voluto fare l'insegnante di [inserisci materia], tu invece cosa insegni?". In questo modo dimostri interesse profondo verso la persona, sa che la stai ascoltando.
R ecreation (gli hobby, interessi):
Argomento leggero, ma molto importante. Può essere difficile perché magari incontri qualcuno che ti parla di qualcosa di cui non conosci un accidenti. Ad esempio, "A me piace molto la fisica quantistica". E mo che rispondo? In questi casi basta approcciarsi alla conversazione così: "Figo! Deve trattarsi di qualcosa di parecchio difficile ma sicuramente gratificante, come mai ti interessa molto?". Molti si aspetterebbero un "ah ok, bello", ma invece tu sei riuscito a distinguerti semplicemente interessandoti con questo approccio. Non fare mai finta di conoscere un argomento di cui non sai nulla, è peggio.
D reams (sogni, aspirazioni):
Tutti hanno dei sogni e aspirazioni, tutti li hanno ma non ne parlano quasi mai per il semplice fatto che sembrano "esagerati" o impossibili da raggiungere e non vogliono quindi sentirsi in imbarazzo. Invece, se introduci l'argomento, li farai sentire molto tranquilli. Prima di parlare di questo argomento, assicurati di avere una buona relazione e di conoscere decentemente questa persona. Ora conoscerai quasi sicuramente quello che le interessa visto che conosci anche i suoi hobby. A questo punto vai a tentativi, ad esempio sai che questa persona ama disegnare, allora chiedi "Hai mai pensato di diventare un artista e farlo come lavoro?". Un secondo modo, il mio preferito, tirare fuori l'argomento dalla generalità. Ad esempio, stai camminando in una bella giornata estiva con questa persona e guardate il cielo, quindi dici "Oggi il cielo sembra più vasto del solito, ed è anche molto bello; non so sento come se le nostre vite valgono di più di un semplice lavoro dal lunedì al venerdì in ufficio, hai mai pensato di raggiungere un obiettivo più grande?".
Questo è, in breve, il metodo FORD
Se non la/lo conquisti così…
Il cane, ormai è noto, è il migliore amico dell'uomo ed è al primo posto nelle case degli italiani ma nel tempo il coniglio si è fatto spazio anche lui diventando il terzo animale da compagnia dopo cane e gatto, seduto dal porcellino d'india, il pappagallo ecc. oggi si contano nelle case circa 10 milioni di animali domestici. questa favola nasce dalle grandi passioni dell'autrice, i libri, gli animali e la scrittura e dall'aver allevato per anni tutti gli animali, protagonisti della storia. il libro nasce anche dal profondo rispetto verso il mondo animale e dall'aver riscontrato in loro un animo dolce, fedele e gentile.
(età di lettura: da 5 anni).
Ilaria Colacione nasce a Catanzaro nel 1984. Dopo aver frequentato il liceo e la facoltà umanistica, per anni svolge diversi stage in comparti editoriali parallelamente alla frequentazione di corsi affini, fino ad approdare alla scrittura, attività a cui oggi si occupa a tempo pieno. Su richiesta svolge attività di editing prevalentemente di racconti per l'infanzia. Ha all’attivo tre libri, editi in proprio e con case editrici. Grande amante degli animali, dei libri di fiabe, della natura, cresce con la consapevolezza di dover dare un suo contributo personale per la salvaguardia dell’ambiente maturando una scelta di vita quasi completamente vegana e totalmente cruelty free, in ogni aspetto della vita. Da qui l’idea di scrivere di e su questi temi. Tra le sue passioni vi sono anche il cinema e la cucina.
Lo sapete che anche i fumetti di Topolino che acquistate in edicola iniziano con un'idea, un soggetto ed una sceneggiatura? poi il disegnatore realizza il tutto. Per la vostra e nostra gioia. Ecco un esempio...
da topolino.it
Estratto dell'articolo di Alessandro Gonzato per “Libero quotidiano”
È una persona educata, Antonio Panzeri, perché invece di buttare i soldi per terra se li teneva in tasca, a volte pare nella ventiquattro ore, fino a quando per strada non incrociava un cestino. Rispettoso come i giapponesi, l’ex euro deputato del Pd, attento sì agli affari, ma anche all’ordine e all’ambiente. Panzeri-san.
Ma come: il reo confesso del Qatargate, quello beccato dalla polizia con in casa una valigia stipata di banconote, oltre 600mila euro mazzette dal Qatar, dal Marocco e dalla Mauritania, questa l’accusa - invece di tenersi il denaro lo gettava nell’immondizia? Sì, a volte capitava, pare, tanto era il flusso.
BANCONOTE SEQUESTRATE A PIER ANTONIO PANZERI E EVA KAILI 1
«Avevo troppi contanti, non sapevo cosa farmene», avrebbe detto in uno dei recenti interrogatori al giudice titolare dell’“inchiesta Qatargate”, Michel Claise, dettaglio riportato dall’emittente tedesca Deutsche Welle. […]
[…] Il giro d’affari col Marocco, stando ai verbali, sarebbe cominciato nel 2014 (Panzeri è stato europarlamentare dal 2004 al 2019, prima Pd e poi Articolo 1) ma le borse di contanti sarebbero spuntate solo negli ultimi mesi di mandato dello storico rappresentante della Cgil milanese.
A quel punto, tra fine 2018 e inizio 2019, riporta Deutsche Welle che cita i documenti dell’inchiesta, Panzeri e l’assistente Francesco Giorgi (quest’ultimo compagno della vicepresidente destituita del parlamento Ue Eva Kaili, ancora in carcere) si sarebbero accordati con Rabat su un compenso da 50mila euro a testa in cambio di voti e pareri positivi sul Marocco al parlamento europeo. Panzeri negli stessi giorni avrebbe raggiunto un’intesa molto simile con la Mauritania.
BANCONOTE SEQUESTRATE A PANZERI E EVA KAILI 6
Ma è l’accordo col Qatar, un milione a testa per il 2018 e il 2019 (a lui e Giorgi) - riferisce l’emittente tedesca- ad aver fatto fare a Panzeri il vero salto di qualità. I soldi arrivavano da «un uomo d’affari turco e il suo avvocato a Londra». Un fiume in piena di soldi, e a quel punto Panzer - come viene chiamato dai tempi della Camera del lavoro di Milano avrebbe deciso di cambiare sistema, «perché i soldi erano troppi», non sapeva più dove infilarli.
[…]
Il nome del turco non viene fatto. Ma un turco nel taccuino del giudice Claise c’è, si chiama Hakan Camuz, indicato dai qatarioti come il tramite con la Equality Consultancy riconducibile a Panzeri e in cui ha ricoperto un ruolo centrale la sua commercialista, Monica Rossana Bellini. Camuz sarebbe vicino al presidente turco Erdogan.
BANCONOTE SEQUESTRATE A PANZERI E EVA KAILI 3
Panzeri, il grande pentito del Qatargate, ha siglato un accordo di collaborazione con la giustizia belga che prevede la detenzione al massimo di un anno, oltre a una multa, in cambio di informazioni sul mega-scandalo che ha investito il parlamento europeo. Un anno anziché cinque.
[…] A Panzeri, secondo i verbali riportati dai tedeschi, hanno sfilato dalla valigia […] 15mila euro, mentre era sul treno tra Parigi e Bruxelles. Non è stato facile, perché erano nascoste in due parti diverse del bagaglio. E dire che se i ladri glieli avessero chiesti, magari insistendo un po’ glieli avrebbe dati lui quei soldi. […]
da Dagospia.com
STORIE DI ORDINARIA DISUMANITÀ – ALL’HOTEL “COLBRICON BEAUTY & RELAX” DI SAN MARTINO DI CASTROZZA, IN TRENTINO, UNA FAMIGLIA CON UN RAGAZZO DISABILE È STATA INVITATA A CENARE IN DISPARTE PERCHÉ AD ALCUNI OSPITI DAVA FASTIDIO “LA PRESENZA DI UN DISABILE A TAVOLA” – DOPO LA PROPOSTA LA FAMIGLIA HA DECISO DI ANDARSENE PER NON SUBIRE L’UMILIAZIONE…
Estratto dell’articolo di Enrico Ferro per “la Repubblica”
ALBERGO COLBRICON BEAUTY & RELAX
Tommaso ama la montagna e, anche se non vede, gioisce quando il cristallo dell’aria si appoggia sul suo viso. Tommaso è un disabile cognitivo, ma ama passeggiare nei boschi insieme a mamma e papà, che ormai faticano a tenere il suo ritmo.
Tommaso ora sa anche per quale motivo la sua vacanza preferita è terminata dopo soli tre giorni, e soffre come soffrirebbe ogni altra persona. «Alcuni ospiti si sono lamentati di suo figlio a cena, vi va se vi sistemo in una saletta un po’ in disparte?» Trentino, San Martino di Castrozza, anno 2023. L’hotel Colbricon Beauty & Relax, 4 stelle, promette una vacanza di qualità e benessere.
CECILIA BONACCORSI CON SUO FIGLIO TOMMASO PIMPINELLI
E invece ecco servita una storia di ordinaria disumanità. «Volevano sistemarci in una sala isolata, con i vetri oscurati da un mosaico. Di fronte a una richiesta del genere abbiamo deciso di andarcene, ma voglio anche far sapere cos’è successo.
Ci metto la faccia perché nessuno subisca più un’umiliazione così», dice Cecilia Bonaccorsi, 67 anni, romana, farmacista in pensione e anima dell’associazione “Con i miei occhi”, che segue i disabili della vista affetti anche da altre invalidità.
Lei e il marito, Remo Pimpinelli, ingegnere, hanno Tommaso. Ha 24 anni, è il terzogenito, ed è affetto dalla sindrome di Norrie. “E’ un disabile grave ma noi l’abbiamo portato in tutto il mondo e nessuno ci ha mai riservato un simile trattamento”, dice tradendo più amarezza che sete di vendetta.
ALBERGO COLBRICON BEAUTY E RELAX 1
[…] «La mattina successiva l’albergatrice mi ha preso in disparte. Mi ha detto che una famiglia la sera precedente si era lamentata per la presenza di Tommaso. Anzi, ha detto proprio così: per la presenza di un disabile a tavola. Quindi ci ha proposto una saletta lontana, solo per noi. Ero talmente scossa che sono riuscita solo ad abbozzare».
Cecilia e Remo ne parlano, ci ragionano e, alla fine, decidono di andarsene senza attendere la fine della settimana. Non cenano il martedì sera e non fanno colazione il mercoledì mattina, prima di ripartire alla volta di Roma. Pagano quindi per i tre giorni in cui sono rimasti e tanti saluti. […]
da Dagospia.com
Non si può vincere contro la morte ad un gioco di abilità. È un essere soprannaturale, non c'è competizione. Quindi scelgo il tris.
Dopo trentamila partite che finiscono identicamente in un pareggio si stanca e mi lascia vivere.
di Pierangelo Treccani per quora.com
Adriano Celentano pubblicò una canzone negli anni '70 completamente senza senso, pensata esclusivamente per suonare come l'inglese americano, tutto ciò per dimostrare come agli italiani piacesse qualsiasi canzone inglese, a prescindere dal testo, parole e relativo significato. La canzone, intitolata ‘Prisencolinensinainciusol’, è stato uno dei suoi più grandi successi, ed è ancora oggi una delle più famose tracce della musica italiana degli anni ‘70.
Avevo 20 anni e all'epoca lavoravo in un famoso bar dell'Eur come banconista.
Si avvicina un tizio, all'apparenza molto distinto e mi fa:
"Mi da una pastarella?"
"Buongiorno signore, per cortesia, dovrebbe fare prima lo scontrino alla cassa"
"Oh, che ti credi che vado via senza pagare? Dammi una pastarella al cioccolato"
"Assolutamente no, signore, io credo che lei pagherà, ma prima di consumare, mi deve portare lo scontrino, per piacere.
"TU NON SAI CHI SONO IO!"
"Sinceramente, no, ma anche se lo avessi saputo, non le darei la pastarella finché lei non mi presenta lo scontrino."
"IO SONO UN MAGISTRATO, TI FACCIO CACCIARE VIA, DIMMI DOV'E' IL PRINCIPALE"
"Lo trova alla cassa del ristorante, cerchi del Signor Tonino."
Dopo un minuto, rientra il tizio, seguito dal proprietario, che comincia a sbraitare"
"Il suo dipendente non mi ha servito quello che gli avevo chiesto!"
Il proprietario mi guarda e mi fa:
"Paolo, per piacere, servi al signore quello che ha chiesto."
Prendo la pastarella, la metto sul piattino con tanto di tovagliolo, e il tizio insiste:
"Lo deve mandare via, è un maleducato"
E il signor Tonino, con molta determinazione disse:
"No, non lo mando via, ha fatto esattamente quello che gli ho sempre detto, mai servire nessuno che non abbia lo scontrino. Per cui, questa pastarella è offerta dalla casa, si prenda il caffè e la smetta di dire ai miei dipendenti come si devono comportare, perché quello è compito mio."
Stranamente, non lo vidi più.
di Paolo D'Andrea per quora.com
- NIENTE SOCIAL per i pischelli...!
- Spagna: una coppia si separa, il giudice affida il cane in condivisione
- La poesia di Tonino Guerra
- “Via dal Vietnam, troppo inquinamento. L’Italia ha più pregi che difetti e vogliamo valorizzarla col nostro lavoro”
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