Riceviamo spesso email come queste:
1) Salve a tutti! Mi complimento con voi per il sito e i consigli. Ho provato a cercare nel vostro sito delucidazioni riguardo l'inserimento di musica commerciale all'interno dei cortometraggi. Vi spiego. Ho da montare un mio corto e vorrei mandarlo a qualche concorso, il mio problema sta nell'utilizzo della musica. Vorrei sapere se posso utilizzare musica commerciale e non originale: se no, perchè e poi vorre sapere i regolamenti per l'utilizzo e gli eventuali rischi. Si lavora in low budget agli inizi e si cerca di fare del meglio: aiutatemi per favore! Grazie mille.

2) Ho visto numerosi cortometraggi che usavano canzoni e musiche di film o autori famosi e quindi protette dal diritto di autore! Ora io sto girando un cortometraggio, ma mi è sorto il dubbio se sia possibile usare le musiche copyrighted senza pagare i diritti, pur inserendo i dovuti credits per la colonna sonora nei titoli di coda! Voi certamente siete le persone migliori a cui chiedere: è vietato usare le musiche non originali o si possono usare liberamente, mettendo i dovuti credits al termine? Grazie per la risposta!!!

3) ....ho scoperto da poco il vostro fantastico sito, Volevo avere un informazione riguardo ad un cortometraggio che sto girando. E' il mio primo lavoro in assoluto e sto utilizzando una colonna sonora non originale, ovvero presa da altri film, per quanto riguarda i diritti d'autore che problemi ci sono in un opera completamente amatoriale? ovvero il mio film non avrà scopi di lucro e sarà destinato solo alla visione su siti che si occupano di queste cose, vorrei sapere se il vostro sito accetta solo opere con musiche originali oppure non essendo un opera a scopi di lucro posso utilizzare musiche esistenti?
Spero di ricevere presto una risposta...

4) Abbiamo letto, con molto interesse e piacere, della rassegna de "il corto.it".
Una volta spulciato il regolamento ci siamo accorti di essere perfettamente in lina con le regole da voi decise ed elencate e vorremmo qualche informazione in più riguardo uno dei punti specificati (punto 12. Ogni Autore è responsabile dei contenuti dell'opera presentata e della diffusione di musica protetta da copyright).
Ci domandavamo se questa regola fosse per il semplice possesso di autorizzazione da parte delle case editrici di musiche protette da copyright, oppure se si trattasse della spesa che la messa in onda di queste musiche richiede.
Se si dovesse trattare della prima delle due ipotesi, ovvero le autorizzazioni, non ci sarebbero problemi perchè, pur avendo utilizzato musiche edite, siamo in possesso di tutte le carte in regola per la proiezione.
Se si dovesse trattare della seconda, ci farebbe piacere sapere a quanto ammonta la spesa, perkè, da voci di corridoio, costicchia il pagare la siae per musiche coperte da copyright... soprattuto da un privato. Proponendo noi un'opera di produzione indipendente, capirete che non ci sono chissà quanti soldi a sorreggerla e già tutto quel che abbiamo speso lo abbiamo inserito per ottenere un buon prodotto sotto il punto di vista visuale.


Noi vi diciamo che:

* Se il cortometraggio che realizzate lo fate vedere solo agli amici a casa vostra, potete usare tutta la musica commerciale (cioè per la quale sono dovuti i diritti alla SIAE) che volete... Basta che il corto venga proiettato entro mura domestiche o in luoghi non aperti al pubblico... In ogni caso per uso strettamente personale.

* Potete, invece, usare liberamente solo la musica composta da autori morti da oltre 70 anni: per esempio tutti i classici come Bach, Beethoven, ecc.

* Potete anche usare liberamente (come consiglia il nostro amico Mauro Cuchetti) musica rilasciata sotto copyright meno restrittivi che consentono l'impiego in cortometraggi e la riproduzione in pubblico senza ledere nessun diritto... Ovvero opere rilasciate sotto licenza "Creative Commons". Infatti nel sito perela.it egli scrive:
"Esistono invece autori che vogliono liberare da alcuni vincoli le opere che creano, ed utilizzano licenze meno restrittive per le loro canzoni, venendo così incontro a chi le acquista o le scarica liberamente da internet. Una di queste licenze meno restrittive che sta prendendo piede in questi ultimi anni è la Creative Commons. Molti artisti che rilasciano brani sotto questo tipo di licenza consentono la copia e il riutilizzo del brano mediante poche semplici e precise regole.
Esistono anche motori di ricerca su internet per il download di brani audio rilasciati sotto licenza Creative Commons, sui quali possono essere scaricati, ascoltati ed inseriti nei filmati che distribuirete senza infrangere nessuna legge..."

* Il problema sorge se volete far partecipare il vostro Corto che contiene musica commerciale (cioè per la quale sono dovuti i diritti) ad un concorso... Dovete leggere bene il bando: c'è (quasi) sempre scritto se dovete avere i diritti della musica, oltre che delle immagini (ma di questo parleremo in un'altro articolo). Il perché è presto detto: come già riportato nel capoverso precedente, se viene effettuata una proiezione pubblica, bisogna pagare (giustamente) i diritti all'autore della musica pubblicata tramite la SIAE. E normalmente questo costo non viene affrontato dall'organizzazione del concorso.

* Per poter utilizzare con tutti i permessi legali brani di musica commerciale, cioè già edita, ovvero pubblicata da qualche casa discografica, bisogna: scrivere all'autore ed all'editore musicale chiedendo loro la possibilità di utilizzare la musica prescelta nel vostro corto, pagare la cifra che viene richiesta, e successivamente pagare i diritti alla SIAE per ogni proiezione pubblica effettuata (queste sono le informazioni che vengono date dalla SIAE stessa).

* Attenzione, non pensate che se un Autore iscritto alla SIAE vi regala la sua musica la potete usare liberamente senza alcun pagamento... Forse lui non lo sa, ma i diritti alla SIAE sono anche in questo sempre dovuti...

* Quanto detto sopra è semplice a dirsi ma molto difficile a farsi, soprattutto per la quotazione da pagare all'autore ed alla casa editrice, quando il nostro è un cortometragio lowbudget...

* Il nostro Concorso accetta cortometraggi anche con musica commerciale, ma ripetiamo solo per il singolo concorso... Avremmo invece problemi se volessimo inserire il vostro corto ad esempio in una trasmissione televisiva... Ma nell'eventualità di questa situazione, vi contatteremo direttamente...

* Quale può essere il nostro consiglio? E' possibile che non avete amici che possano scrivervi 4 note musicali? Forse non sono belle come quelle che avete in mente... Potete allora provarci voi stessi con un programma low budget come il Music Maker della Magix... Con meno di 50 euro potete crearvi una musica libera da ogni diritto, e provarci tutte le volte che volete e per tutti i vostri corti. Non siete ancora soddisfatti? Oppure volete qualcosa di veramente bello? Allora dovete affidarvi a persone che con poche decine di euro vi compongono della bella musica creata appositamente per il vostro corto... Noi possiamo consigliarvi Stefano & Marco della musicfeel.it perchè li abbiamo testati personalmente... E per gli amici del sito www.ilcorto.it fanno anche dei prezzi speciali (basta dire che avete letto la loro offerta sulle nostre pagine).

* Ma credete proprio che il vostro cortometraggio diventi più bello se come colonna sonora ha quella certa musica commerciale che sentiamo spesso anche alla radio o che è nella hit parade? Ricordatevi che l'opera finale è fatta dall'unione omogenea di musica, immagini e parole... Avere una bella musica con riprese non troppo curate, senza una sceneggiatura ben studiata e naturalmente ben recitata, non serve a nulla. Secondo noi usare della musica commerciale è del tutto inutile!! Provate invece ad inserire una colonna sonora più omogenea alla qualità del vostro cortometraggio... Il risultato complessivo sarà vostro e solo vostro !!!!

E vi riportiamo integralmente anche quanto sta scritto sul sito della SIAE:

Domanda: Vorrei realizzare un film / documentario/ filmato, inserendo nella colonna sonora alcune musiche di repertorio. Quali sono gli adempimenti necessari?

Risposta: Per poter sincronizzare un'opera musicale preesistente nella colonna sonora di un film, filmato, audiovisivo, corto o lungo metraggio, ecc., è necessario acquisire preventivamente il permesso cosiddetto di “sincronizzazione”, per la prima fissazione della musica in abbinamento alle immagini e sequenze del filmato.
Il permesso deve essere richiesto direttamente agli editori musicali proprietari delle opere oppure, nel caso di opere di proprietà degli autori, al compositore. Le condizioni economiche vengono fissate di volta in volta dagli aventi diritto (cioè gli Autori ed Editori).
Nel caso di opere di dominio pubblico, naturalmente, non sono necessari permessi.
Inoltre, è necessario assolvere anche i diritti del produttore discografico, nel caso si faccia uso di una registrazione specifica. Si rammenta che le registrazioni fonografiche sono protette fino a 50 anni dalla data di fabbricazione.
Una volta legittimamente realizzato il prodotto audiovisivo, la SIAE provvederà alla riscossione del “compenso separato” spettante agli autori della musica (art. 46 legge 633/1941), per la proiezione pubblica del film o filmato nelle sale. Analogamente la SIAE interverrà a riscuotere il compenso spettante agli aventi diritto della musica per la diffusione televisiva e per la riproduzione su supporti destinati all' uso privato o al noleggio. Questi diritti vengono riscossi dalla SIAE rispettivamente presso la sala cinematografica, l'emittente televisiva, il produttore dei supporti.

Pensate che abbiamo scritto troppo? Le cose da sapere sono tante... Eccone un'altra (sempre tratta dalla SIAE):

Qualunque utilizzazione di un'opera cinematografica o assimilata su rete telematica deve essere autorizzata dal titolare del diritto, che in genere è il produttore o chi ha acquisito da lui i diritti in base ad un contratto. La stessa regolamentazione vale anche per le opere su supporti off-line (videocassette, DVD, CD-ROM, ecc.) e per l'utilizzo di frammenti in opere multimediali (CD-I). In tutti questi casi, l'autorizzazione del titolare del diritto non esonera l'utilizzatore dal pagamento dei compensi a favore degli autori di opere cinematografiche ed assimilate (regista, soggettista e sceneggiatore), da negoziare fra la SIAE e i singoli utilizzatori ( artt. 46bis e 18bis della L.d.A. n. 633/1941 e successive modificazioni ).