Analisi del film:  “Il Laureato” 

PREMESSA:
Tra i film visti, il laureato è quello che mi ha dato più emozioni.
Ben inizia la scena con un volto molto significativo: E’smarrito e incerto sull’avvenire. Tutto ciò che gli si pone dinanzi nei primi minuti è “impostato”.
Ben infatti rifiuta la parte che il suo nuovo mondo gli vuole dare: un futuro scontato e costruito da altri. La signora Robinson rappresenta quella vita tra qualche anno. Anche la Robinson probabilmente si è dovuta accontentare di una vita impostata e forse sa già che Ben vuole una vita “Diversa”.

Una scena particolare che forse sfugge è quando Ben vede il “ritratto della figlia dei Robinson” il nostro protagonista cambia il tono e l’atteggiamento.
Ben proverà la diversità di una vita con la sig. Robinson seguendo il consiglio del Signor Robinson “spassandosela con le donne” (uscendo poi con la Signora Robinson) Ben seguirà il consiglio per provare questa vita diversa e meno impostata.

La metafora della vita impostata torna nuovamente quando si fa il bagno in piscina vestito da sub, il bello è che i suoi genitori gli trattengono la testa sott’acqua quando cerca di risalire per uscire e provare a fare qualcosa che vuole: “respirare un po’”. Questa scena è una metafora del seguire un percorso “impostato”, per tale ragione subito dopo tenterà una via di fuga con la sig. Robinson.

Fino a questo momento siamo all’inizio, il nostro protagonista varca la soglia della sua vita nuova quando va in albergo con la signora Robinson.: 1° approccio per una vita diversa o così sembra…anche se tutto è innaturale come la scena in cui fanno l’amore.
Ben è ancora impacciato e impostato.

Ora Ben galleggia in piscina sdraiato su un lettino gonfiabile, è significativa questa immagine perché ci rimanda al significato di vedere da una prospettiva diversa la nuova vita, non più sott’acqua, ma a galla…ma una cosa non cambia: “LO SGUARDO è SEMPRE VUOTO”
È lo sguardo che segna la via giusta da seguire in Benjamin. E nel diverbio con la signora Robinson che seguirà, Ben farà presente i suoi disappunti su come sta vivendo. In realtà sta seguendo la vita diversa che la Sig. Robinson vuole avere

Ben è a galla in piscina, ma poi…cade ancora sott’acqua con lo sguardo perso nel vuoto.
Ben non vuole uscire con la figlia dei Robinson, perché da quanto si ricorda molti anni prima non andavano d’accordo. Ora la signora Robinson ha lo stesso sguardo di Ben “perso nel vuoto” perché non vuole che esca con la figlia. Ben assicura che non ci uscirà più e se lo fa è solo perché è stato costretto…

Ma quando la vede, impercettibilmente, il suo sguardo è più rassicurato e interessato anche se fa di tutto per farla allontanare.

LA SCENA SIGNIFICATIVA
Il bacio che gli da fuori dal club della spogliarellista sancisce o chiude quelle impercettibili fasi “il ritratto” e “il primo incontro” in cui Ben si sente più coinvolto più a proprio agio.

Questa scena è a quasi metà film e Ben esterna i suoi sentimenti e i suoi “villani” modi di comportarsi…Ora infatti è lui il trascinatore è lui che cerca intimità, ora finalmente sorride spontaneamente…è una scena cruciale del film ,qui Ben, conosce le due realtà “la sua strada” e “quella degli altri”. La difficoltà è quella di tagliare la corda dalla vita degli altri e seguire la propria…questa scena è la prima che ho amato di più, per la situazione che si è venuta a creare.
La vita degli altri sembra senza via di fuga e Ben è incastrato in una realtà che non gli appartiene, da ora in poi dipenderà da lui e avendo conosciuto ed essendosi innamorato della strada che cercava, non può e non vuole tornare indietro.

Il finale è una delle scene più belle mai viste, a parer mio. Quando corre dietro l’autobus con ELEINE a bordo( una metafora di lui che corre dietro il suo sogno) Quando arriva nella chiesa e grida il nome di ELEINE. Tutta la sua disperazione è nel fatto che sta perdendo ciò che ha reso la sua vita diversa: L’amore per Eleine.

Ma la scena davvero significativa è l’ultima e nuovamente sul volto di Ben, questa volta SALITO SUL PULLMAN INSIEME AD ELEINE Ben corre verso qualcosa e ride con gioia, i suoi occhi hanno trovato ciò che cercavano. Una vita “diversa” ma voluta.

COMMENTO DI G.M.

Ottima lettura del film, però riguardati bene la scena finale. I due innamorati fianco a fianco. Hanno fatto il gesto “rivoluzionario” di fuggire insieme. Hanno ottenuto quello che volevano. Ma cosa volevano? Non lo sanno bene nemmeno loro. Per un attimo la loro espressione si fa di nuovo persa, come se si chiedessero: “Che abbiamo fatto?” “E adesso?”


di Francesco Spagnuolo

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