I giovani che vogliono avvicinarsi al Cinema, nelle prospettive cinematografiche attuali, non hanno altra strada che scrivere una sceneggiatura e portarla al Ministero dello Spettacolo nella speranza di ottenere la sovvenzione prevista dall’Art. 8 per le opere Prime e Seconde.   Delle centinaia di progetti di film presentati, la Commissione ne fa’ passare solo pochi, bocciandone moltissimi.  Tra i film bocciati noi ne scegliamo i migliori e li pubblichiamo insieme alle motivazioni della bocciatura affinché piccoli capolavori non muoiano e non rimangano seppelliti nei cassetti per la cecità della burocrazia ministeriale.
Sono convinto che le idee non debbano mai essere seppellite.

Sono sicuro che se molti dei progetti di film di mio padre, Roberto Rossellini, che oggi fanno parte della Storia della Cinematografia Mondiale, fossero dovuti passare attraverso le maglie di una commissione Ministeriale burocratizzata ed ottusa, oggi non esisterebbero.
Perciò sono sicuro che pubblicare i progetti di Film bocciati all’Art. 8 sia un’azione utile e intelligente.
Nel resto del mondo succede lo stesso? No!

Dove le cinematografie sono piu’ vitali vige un sistema diverso che io chiamo “La catena di seduzione”.
Gli anelli di questa catena nell’ordine sono: un soggettista ha l’idea e cerca di convincere (sedurre) un regista, regista e soggettista cercano di convincere (sedurre) un produttore, Il produttore deve convincere (sedurre) un distributore ed un’Ente televisivo, Il distributore ed l’Ente televisivo devono, attraverso il marketing del film, convincere (sedurre ) il pubblico. Il pubblico sedotto dalla grande spinta deduttiva del film fruisce del film in massa.
Nel nostro sistema Ministeriale burocratico manca la spinta seduttiva ed anche se il film viene realizzato, arriva al pubblico con una spinta seduttiva fiacchissima.
Con questa iniziativa editoriale della Arduino Sacco Editore per la collana “Abbiamo deciso che… cinema” ripercorriamo la “catena di seduzione” all’inverso andiamo con l’idea direttamente al pubblico e da qui’ chissà forse sedurremo e convinceremo TV distributori e registi.

Renzo Rossellini