Con la tecnologia di oggi, tutti possiamo essere dei registi. Bisogna però capire se uno sia un regista per caso, o uno veramente motivato e portato per il mestiere. Voi a quale categoria appartenete?  Facile sognare di essere dei registi, ma più difficile è essere uno veramente portato per il mestiere, che abbia seriamente la mente e l'attitudine per riuscire a portare una ventata di freschezza nel panorama. E come fare per sapere se si è di quest'ultima categoria?

Ovviamente, girando qualcosa e ascoltando le opinioni degli altri; o, in alternativa, guardandosi la video-intervista a James Kicklighter propostaci da No Film School.

Quattro i punti cruciali del video, i quali ci pongono delle domande apparentemente semplici, ma forse più rivelatorie di quanto possiamo credere.

Per te girare film è una cosa a lungo termine o una cosa passeggera?
Nel senso, se state attualmente lavorando su un progetto, sapete già quale sarà poi la vostra opera successiva? E se la vostra risposta è sì, sapete per caso anche in che modo il vostro attuale progetto vi aiuterà nel realizzare il prossimo? La differenza, insomma, è quello tra i registi che girano film per hobby, e chi invece gira per farsi una carriera.

Avete la resistenza per fare un film?
Pianificare, sviluppare, girare, montare, promuovere, pubblicare, etc etc. Fare un film impiega molto tempo, talvolta anni: chi ha poca resistenza sarà per forza di cose espulso fuori. Come spiega giustamente Kicklighter, il lavoro non pone solo una data di scadenza, bensì tantissime e una dietro l'altra. Aggiungiamoci poi, in mezzo, gli ostacoli fisici, emotivi, mentali e materiali.

Avete le capacità per girare in mezzo al caos e per risolvere i guai?
La regola fissa è: tutto va male durante ogni stadio della produzione, e sarà la vostra abilità nel risolvere i problemi a determinare che tipo di cineasta siete. Non bisogna avere solo un piano b, bensì un piano c, d, e, f, z, in quanto basterà un solo ostacolo (un attore che si tira indietro, un file difettoso, un conto bancario a zero) per far affossare l'intero progetto.

Andate a letto arrabbiati?
Una domanda apparentemente senza senso nel contesto, ma in verità importantissima. Essere dei registi, infatti, è come essere in un perenne matrimonio, di quelli stressanti e talvolta deprimenti. Non mancheranno quei giorni in cui penserete che il vostro progetto stia praticamente rovinando la vostra vita, ma la differenza tra un cineasta maturo e un dilettante sta esattamente nell'approccio con cui affronterete le cose: se andate a letto arrabbiati (col vostro film), allora probabilmente il mestiere non fa per voi.

di Pierre Hombrebueno da FareFilm.it  

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