Sei un appassionato di cinema? Ti piacerebbe sapere come si scrive una sceneggiatura?

Sei capitato nel posto giusto. Qui troverai ottimi consigli su come scrivere la sceneggiatura di un film, un video, un cortometraggio…

Per chi non conosce il mondo cinematografico, può sembrare ininfluente chiedersi come scrivere un film. Sarà un po’ come scrivere un libro, no? Niente di più sbagliato!

Si tratta di due tipi di composizione differenti, con leggi diverse a regolarne la struttura e norme da rispettare per ottenere il risultato desiderato.

Innanzitutto, prima di vedere come scrivere una sceneggiatura, facciamo chiarezza su un paio di concezioni basilari.

Che cos’è una sceneggiatura?

cos'è una sceneggiatura

La sceneggiatura è un testo destinato al cinema, alla televisione, al teatro, agli spot pubblicitari, ai video musicali e utilizzato in qualunque prodotto audio-visivo.
Nella sceneggiatura cinematografica, nello specifico, si descrivono tutti i passaggi richiesti per la realizzazione di un film, dagli elementi visivi a quelli sonori, per poi passare alla menzione particolareggiata di ambientazioni, alle azioni dei personaggi che compaiono nella storia e ai dialoghi che questi si scambiano.

Nel caso siano necessarie, vi si possono trovare anche precisazioni sulla struttura visiva del racconto da rappresentare, con le specificazioni delle inquadrature colte dalla mdp (macchina da presa). Non sono indicazioni obbligatorie in quanto non spetta allo sceneggiatore occuparsene, e quest’ultimo non deve mai entrare nel merito del regista, quanto più adattarsi a quel che gli viene richiesto.

È importante ribadire che scrivere una sceneggiatura non è come scrivere un racconto. Ci sono innumerevoli differenze e la prima e più importante è che la sceneggiatura è un testo tecnico, con il quale lavorano diverse persone specializzate in ambiti differenti. Anche per questo motivo, deve avere una struttura chiara e intuitiva.

Prima di parlare di sceneggiatura, bisogna soffermarsi sui suoi stadi anteriori, quelle fasi di lavoro che stanno alla base del processo creativo e che conducono all’ottenimento di un buon prodotto finale.

  • Soggetto (o script)
    Il soggetto cinematografico è la breve presentazione della storia e dei personaggi che vi agiranno, una forma sintetica che elenca i punti principali che delineano la trama. Deve contenere anche il finale, non va temuto lo spoiler!

Il soggetto verrà visionato dal possibile produttore del film e quindi deve essere accattivante e rendere quest’ultimo curioso e interessato.
Anche a tal fine occorre prestare attenzione a sottolineare bene la struttura in tre atti contenuta nella storia, che deve possedere inizio, svolgimento e finale.

  • Trattamento
    Si tratta di un ampliamento del soggetto, al quale viene data forma narrativa. Qui si descrivono gli ambienti, la sequenza delle scene, le vicende e i dialoghi.
  • Scaletta
    È lo scheletro dell’intreccio narrativo che si andrà a rappresentare, una lista numerata cronologicamente contenente le scene divise in punti.
    Ognuno di questi è contrassegnato da un titolo o una breve frase che ne fa da resoconto.

È utile dividere il trattamento in macro scene per delineare lo svolgimento sequenziale narrativo della storia che si vuole rappresentare. Questo può evitare di contenere tutti i dettagli o le battute, che sono l’ultima cosa su cui concentrarsi. Ogni cosa non necessariamente obbligatoria a far comprendere la narrazione va tralasciata, anche perché alla fin fine la scaletta è una traccia dalla quale partire per sviluppare le singole scene.

  • Sceneggiatura
    Ospita la descrizione nel dettaglio di ogni scena compresa nel film. Include i dialoghi, l’analisi dei luoghi e l’oggettistica che deve essere presente nelle scene e nelle inquadrature.
  • Storyboard
    Si tratta una sequenza di immagini che riassumono la storia, utile al regista per visualizzare le scene e far proliferare le idee. È utilizzata principalmente nel cinema americano o comunque in grandi produzioni, meno invece qui da noi in Italia, e ha la forma simile a quella di un fumetto.

Oltre a queste fasi imprescindibili da considerare quando si vogliono scrivere sceneggiature, nel corso di lavorazione sono utili anche altri mezzi per elaborare al meglio un film.

  • Scheda dei personaggi
    Serve per avere ben chiari in mente i personaggi dell’opera, sia da un punto di vista fisico che caratteriale. Di loro si dovrà conoscere l’aspetto, come si comportano di solito, che tipo di lavoro fanno, se hanno famiglia etc.
    Da delineare anche il loro status iniziale (emotivo, psicologico, fisico e così via) al principio del racconto, se questo è necessario alla corretta illustrazione della storia. Farlo sarà utile per tenere d’occhio lo sviluppo del personaggio in modo che sia coerente.

Importante anche menzionare obiettivi necessità. I primi corrispondono a quel che il protagonista deve fare, le seconde invece sono ciò che il protagonista vuole fare, a volte inconsciamente. Tracciano la direzione che il personaggio dovrà percorrere per giungere al cambiamento.

Un consiglio: dai un nome ai personaggi in modo da sentirli più vicini, familiari, quasi persone che conosci nella realtà. Questo ti sarà di grande aiuto nel momento di scrivere i dialoghi.

  • Antefatti
    Sapere cosa è accaduto prima del principio della storia è essenziale. Conoscere il passato dei propri personaggi li fa sembrare più reali e porta a lavorare sulla loro caratterizzazione, con il fine di generare protagonisti accattivanti o antagonisti con i quali empatizzare.

Non solo: al fine di creare un personaggio efficace è consigliabile stilare un background ben preciso, sapere vita, morte e miracoli di costui. Così che, quando rappresentato sulla scena, egli reagisca agli eventi e si relazioni con i personaggi secondari in linea con il suo carattere e con il proprio sviluppo narrativo.

  • La continuità narrativa
    Può essere utile compilare una timeline degli eventi rappresentati nel tuo film o una sequenza cronologica delle scene contenente i fatti principali. In questo modo, non si perde mai di vista il quadro complessivo.
 

I modelli della sceneggiatura

Parlando di come scrivere la sceneggiatura di un film, va riconosciuto che non è presente un modello unico da seguire, ed è bene specificarlo prima di scendere nel dettaglio. Ce ne sono tre piuttosto diffusi, che si differenziano in base al paese di invenzione.

  • All’italiana
    Il modello all’italiana prevede il foglio diviso in due colonne; in quella sinistra vanno le indicazioni per la parte visiva, gli atti dei personaggi e la rappresentazione degli ambienti. In quella di destra ci sono le dritte per il sonoro e dunque i dialoghi, la musica, i rumori.
  • Alla francese
    Se le descrizioni colmano tutta la pagina, stavolta i dialoghi sono ospitati in una colonna sul lato destro del foglio, a essi dedicata. Le indicazioni tecniche sono raramente incluse, solitamente se ne occupa il regista.
  • All’americana
    Forse la più utilizzata in assoluto, al giorno d’oggi. In questo modello la descrizione è scritta su tutta la pagina così come le didascalie, mentre i dialoghi stanno entro una colonna centraleNon ci sono indicazioni tecniche di modo che il testo scorra più fluido.

1.INT – CAMERA DI LUCA – CASA DI LUCA – ROMA – GIORNO

La camera è completamente vuota se non per pile di scatoloni di diverse dimensioni, accatastati l’uno sopra l’altro. LUCA(22) è in piedi. È molto magro e ha il volto incavato, indossa un cappello rosso sopra i capelli quasi rasati. Porta un leggero pizzetto e veste una maglietta rossa con una grafica gialla, pantaloni di jeans e scarpe bianche da ginnastica. Luca ha in mano un joystick della Playstation 1. Si asciuga una lacrima che gli cola sul viso e sorride.

LUCA

Chi l’avrebbe mai detto che avrei lasciato questa casa, un giorno.

Luca si guarda intorno per qualche secondo e sospira. Poi ripone il joystick in uno degli scatoloni ed esce dalla stanza.

Prima parte dell'articolo di   per scritturacreativa.org

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