La struttura in tre atti e il paradigma di Syd Field

paradigma di syd field

Ho già accennato alla struttura drammaturgica in tre atti, inventata e adoperata da Aristotele. Questa costituisce il più classico modello narrativo in assoluto.

È stata ripresa dallo sceneggiatore statunitense Syd Field, che ha scritto diversi manuali di sceneggiatura come Screenplay. Come Aristotele, Field seziona la storia in tre atti (setup, confrontation, resolution), accrescendola con fasi intermedie e punti di svolta.

  • Atto I
    È definito setup e contiene la premessa, la situazione iniziale rotta dal primo colpo di scena, l’evento scatenante che funge da motore per lo sviluppo della trama. È qui inoltre presentato il protagonista (molto spesso in procinto di affrontare il viaggio dell’eroe), il suo carattere, la sua quotidianità e l’ambientazione.
  • Atto II
    La confrontation prevede lo svolgimento della trama e le peripezie che la costruiscono, e ha il suo climax narrativo nel secondo colpo di scena. Si susseguono in questo atto diverse sfide, subentrano personaggi, cambiano scenari. Siccome la confrontation è la parte più cospicua dell’opera, è a sua volta divisa in tre punti.
    • Punto chiave
      Momento in cui il protagonista giunge a una

    • Confronto
      Come reagirà al cambiamento e alla difficoltà il protagonista.Atto II

      La confrontation prevede lo svolgimento della trama e le peripezie che la costruiscono, e ha il suo climax narrativo nel secondo colpo di scena. Si susseguono in questo atto diverse sfide, subentrano personaggi, cambiano scenari. Siccome la confrontation è la parte più cospicua dell’opera, è a sua volta divisa in tre punti.
    • Soluzione provvisoria
      È provvisoria proprio perché serve soltanto temporaneamente per far credere al protagonista di essere giunto finalmente a riconquistare la stabilità iniziale. Cresce la suspense, finché il presunto equilibrio viene spazzato via dal secondo colpo di scena

  • Atto III
    La resolution corrisponde alla risoluzione dei problemi, l’approdo a un porto sicuro. Alla fine di tutte le peripezie vissute, il protagonista è cresciuto e maturato, adesso osserva ciò che lo circonda in modo differente.
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Esempio:


Atto I: Giovanni è un panettiere di un paesino di mare che gestisce il suo negozio insieme alla moglie Maria. Un giorno, un nuovo supermercato apre nelle vicinanze del chiosco e i clienti di Giovanni si riducono molto [INCIDENTE]. La situazione per il panettiere si fa preoccupante, visto che già da tempo il suo stipendio non gli basta per arrivare dignitosamente a fine mese. Figuriamoci poi quando arriva a casa di Giovanni e Maria un avviso di sfratto: le case della via dove abitano saranno buttate giù per costruire delle villette [PRIMO COLPO DI SCENA]. All’improvviso, si trovano senza la sicurezza della loro casa e necessitano di acquistare una, ma con quali soldi, in un momento già così difficile? Giovanni e Maria le tentano di tutte per non far naufragare la loro attività: scontano gli sfilatini, organizzano aperitivi gratuiti, si pubblicizzano come possono grazie all’aiuto di amici e parenti.

Atto II: Hanno l’idea di organizzare una giornata dedicata alla pizza alla pala, prodotto molto richiesto al negozio e di cui preparano diverse versioni e gusti [CONFRONTO]. Ai clienti l’iniziativa piace e accorrono numerosi [PUNTO DI SVOLTA].
Sembra tutto cominciare a girare per il verso giusto in seguito alla calda partecipazione dei clienti ai “Mercoledì della Pizza” [SOLUZIONE PROVVISORIA], quando una scoperta sconcertante fiacca le difese dei due coniugi: il proprietario del supermercato nemico si rivela essere niente di meno che loro figlio Luigi, trasferitosi a Milano anni prima [SECONDO COLPO DI SCENA] per studiare economia. Ora è tornato e, da vero uomo di affari quale è, gestisce la sua catena di supermercati soffocando i piccoli venditori locali.

È arrivato il momento di una riunione di famiglia: Giovanni e Maria si recano agli uffici del supermercato per incontrare il figlio. Luigi non li accoglie a braccia aperte. Dopo una discussione accesa, accusa il padre di non averlo mai appoggiato nelle sue scelte di vita, e di averlo spinto a lasciare casa per allontanarsi dal futuro da panettiere che il genitore aveva già costruito per lui. Giovanni pensa al passato e, nonostante gli sia difficile – è un uomo orgoglioso – è costretto ad ammettere di aver commesso degli errori, con suo figlio [SECONDO PUNTO DI SVOLTA]. Non è stato un bravo padre e, dopo una riflessione sofferta, si scusa con Luigi e riconosce i suoi sbagli. Di fronte all’ammissione di Giovanni, il figlio si mette una mano sulla coscienza e, resosi conto della situazione in cui versano i genitori, decide di dar loro una mano.

Atto III: Dopo essersi a lungo abbracciati, districate le antiche ostilità, insieme organizzano una collaborazione fra la panetteria e il supermercato con la produzione di pizza alla pala speciale, che possa risolvere il problema delle poche vendite del chiosco.
Giovanni è felice del lauto stipendio che ottiene a fine mese e può mettersi a cercare casa con Maria, seguendo i consigli del figlio esperto di economia. Tutto è bene quel che finisce bene.

Le regole tecniche

Come non mi stancherò mai di ripetere, la sceneggiatura è un testo tecnico, dunque ha regole ben precise da rispettare nella sua stesura.
Prendendo in considerazione il modello americano, che è quello universalmente accettato e il più utilizzato in assoluto, vediamo come doversi comportare quando giunge il momento di mettersi a lavoro.

  • Il font richiesto per le sceneggiature è Courier o Courier New, grandezza 12. Darà al vostro testo l’aria di un foglio dattiloscritto.
  • Il formato da scegliere è l’A4.
  • Non devono inserirsi spazi fra una riga e l’altra del corpo del testo.
  • Per quanto riguarda il concatenamento delle scene, non vanno create interruzioni di pagina. Devono seguirsi una dopo l’altra, dunque, senza che si salti a pagina nuova dopo la conclusione di una di queste.
  • Tutto lo scritto deve essere giustificato a sinistra. Il margine sinistro deve corrispondere a 3,5 punti, il destro a 2. I margini inferiori e superiori da selezionare sono di 3 punti
  • Esistono delle spaziature speciali da tenere in considerazione per i nomi dei personaggi, per i dialoghi riportati, le azioni e lo stacco fra una scena e l’altra. Come online ci sono programmi per scrivere libri, si trovano anche diversi software di video editing che possono aiutare nella strutturazione del corpo del testo della propria sceneggiatura.
  • La copertina dell’opera deve includerne il titolo, il nome dell’autore e le sue informazioni di contatto.

 

Seconda parte dell'articolo di   per scritturacreativa.org

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