Spesso pensiamo che il cortometraggio è il "fratello minore” dei film che vediamo al cinema, ed ora anche nelle piattaforme streaming. Consideriamo i cortometraggi come filmati brevi, corti, meno importanti. Ma è tutto un errore: cortometraggi e film (ovvero i lungometraggi) sono in realtà produzioni cinematografiche differenti, che si sviluppano con linguaggi e tecniche di produzione diverse. 

Anche il cortometraggio è un film di genere (come ad esempio comico, animazione, horror, thriller, sperimentale, fino al documentario) di durata relativamente breve. Normalmente nei festival italiani ed internazionali viene dato un limite di durata, tra 10 e 30 minuti, ma come ormai noi pubblicizziamo da anni, per la legislazione italiana è un filmato (non pubblicitario) inferiore a 75 minuti. Per inciso, il nostro Concorso è l'unico, di nostra conoscenza, che accetta opere di durata massima di 75 minuti.
Oggi i cortometraggi partecipano anche ai Premi Oscar con tre categorie: Miglior cortometraggio, Miglior cortometraggio animato, Miglior cortometraggio documentario.

Nei cortometraggi c'è il regista, gli attori, il direttore della fotografia, il fonico, ecc... senza dimenticare lo sceneggiatore che è il primo elemento che realizza, che scrive il cortometraggio ed è lui che sviluppa la storia inquadrandola in un tempo ridotto, ma con una focalizzazione del personaggio principale e delle sue caratteristiche.

Il corto permette agli autori (sceneggiatori, registi, fotografi,...) esordienti non solo di sperimentarsi sul set, ma anche di realizzarsi con un’opera cinematografica completa, quindi con un soggetto, una sceneggiatura ed una realizzazione tecnica (fino al montaggio) che rispetti tutte le regole della narrazione per il cinema anche se non lungo.

 

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