• Come nasce un cortometraggio

Un cortometraggio può nascere, può svilupparsi da una piccola idea, una frase ascoltata, un qualcosa di letto, udito o visto per strada, nel posto di lavoro, durante le vacanze. Qualcosa che vi colpisce in modo particolare.

Poi si crea una storia che ci porta alla parte più difficile: il finale.

Un finale interessante, singolare, inaspettato che dia un significato alla storia, attraverso uno sviluppo logico e naturale.

  • Fare cortometraggi

I cortometraggi non sono una sorta di esercitazione per poi passare al lungometraggio ma devono essere considerati come opere a se stanti.

Il cortometraggio ha una sua logica e una sua struttura ben precisa che partendo da una idea iniziale privilegia soprattutto una fine imprevista, a sorpresa.

La sua lunghezza limitata giustifica e motiva un ritmo diverso dal lungometraggio.
E' naturale che con le risorse economiche limitate (come si dice: a basso budget o a zero budget) il "cortometraggio" deve riuscire a sopperire in altra maniera alle sue innati carenze.

  • Il montaggio

Non ci sono criteri esatti per effettuare il montaggio: si può scegliere il montaggio lineare, dove la storia fluisce dall'inizio alla fine senza alterare tempi e spazi; oppure scegliere il montaggio alternato o parallelo dove la storia segue più vicende parallelamente fino a giungere ad una conclusione comune. O decidere di montare con i flashback. Ma non siamo noi a decidere la scelta, è la storia che richiede un suo logico montaggio. L’importante è equilibrare le immagini ed i tempi. Altrimenti lo spettatore non riuscirà a seguire completamente la vicenda raccontata.

 

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