I temi e i consigli pratici presentati in questo libro offrono al montatore principiante le regole e le linee guida per un montaggio video di base. Quando si scrive, si scelgono parole dal nostro vocabolario e le si unisce in un modo particolare per costruire frasi che informino, intrattengano o evochino reazioni emotive nel lettore. Quando si monta un film, avviene un processo simile perché è necessario selezionare inquadrature e concatenarle in scene montate per informare, intrattenere o evocare reazioni emotive nello spettatore. Le frasi scritte, perché abbiano senso per i lettori, devono seguire le regole grammaticali conosciute e accettate per il linguaggio scritto: l’ordine delle parole, i tempi verbali, la punteggiatura, la costruzione delle locuzioni e delle frasi, e così via. Esiste dunque un’analoga grammatica visiva per il linguaggio dei film, che stabilisce come vanno girati e montati.
Il montaggio è un atto creativo, dichiarano gli autori, perché non è più soltanto un mezzo per eliminare fisicamente il materiale in eccesso da una serie di riprese, ma è stato riconosciuto come un potente strumento a disposizione del filmmaker. Come si sa il montatore è una delle ultime persone a intervenire nella catena creativa della produzione di un video. Il suo compito è quello di creare la versione finale del programma a partire dal materiale grezzo audio e video fornito dalla squadra di lavorazione. Inoltre, è responsabilità del montatore fare in modo che le tipologie di taglio rientrino nella grammatica accettata all’interno di quel genere di programma. Questo testo, La grammatica del montaggio, presenta le linee guida basilari della costruzione visiva che consente di prendere quelle stesse inquadrature e assemblarle in una storia che abbia senso.
Comunque, avvertono i nostri autori, «ci sono celebri ed esperti registi che, insieme ai propri montatori, hanno raggiunto risultati notevoli contravvenendo ai principi fondamentali del montaggio. Alcuni registi usano il montaggio discontinuo a fini creativi, altri violano di proposito la regola dei 180° e altri ancora decidono di realizzare inquadrature con messe a quadro drastiche, macchina da presa malferma e colori imperfetti. Queste sono solitamente scelte creative e sono applicate a sequenze particolari per scopi narrativi». I consigli e le prassi di base descritte nel libro hanno l’obiettivo dunque di mettere i montatori alle prime armi di fronte ai molti concetti chiave presenti nella “grammatica” del montaggio video. E' importante capire queste convenzioni, la ragione per cui sono state messe in pratica e quando si può aver bisogno di usarle. «Ma una perfetta grammatica del montaggio non è un obiettivo in sé. Violare la prassi per ottenere un risultato speciale è accettabile in quasi tutte le circostanze. Vale almeno la pena provare. Certamente, quando un montatore cerca di ottenere questi risultati speciali, qualche prassi di lavoro generale può essere cambiata, ignorata o sovvertita. Vedete ciascun taglio come un’opportunità per scoprire il modo più efficace e creativo per mostrare la vostra “storia”».
di Christopher J. Bowen, Roy Thompson
La grammatica del montaggioIl manuale che spiega quando e perché tagliare
pp. 160 €. 19,00 prezzo online €.16,15 per acquistarlo clicca qui
Degli stessi autori:
Christopher J. Bowen, Roy ThompsonIl manuale di composizione cinematografica più completo
pp. 168 €. 19,00 prezzo online €. 16,15
e inoltre
Ken Dancynger
Dal cinema muto alla pubblicità
pp. 128 €. 15,00 prezzo online €. 12,75
Lo stile MTV e la narrazione non lineare
pp. 144 €. 16,00 prezzo online €. 13,60