Il thriller alla Dario Argento è celebre in tutto il mondo per diverse ragioni. L'estetica visiva di Argento, caratterizzata da colori saturi, inquadrature suggestive e un uso sapiente della luce, crea atmosfere dense e inquietanti. La colonna sonora spesso ossessiva e dissonante amplifica la tensione e il senso di paura. Le trame intricate e i colpi di scena inaspettati mantengono lo spettatore costantemente all'erta. I temi ricorrenti come l'ossessione, la follia e il soprannaturale, toccano corde profonde nell'immaginario collettivo. Inoltre, Argento è stato uno dei primi registi a esplorare il genere giallo con una sensibilità più vicina all'horror, creando un genere a sé stante. Infine, la sua capacità di innovare il linguaggio cinematografico, sperimentando con nuove tecniche e effetti speciali, lo ha reso un punto di riferimento per molti registi successivi.
Ogni punto che segue affronta un aspetto diverso che ha contribuito all’identità inconfondibile del suo stile e al successo dei suoi film in tutto il mondo.
1) L’INNOVAZIONE NEL THRILLER ITALIANO
- Dario Argento ha rivoluzionato il cinema giallo in Italia, ridefinendo il thriller con uno stile unico.
- Prima di lui, il giallo italiano era già presente, ma mancava un approccio così personale e visionario.
- Ha introdotto una regia più dinamica, con inquadrature sperimentali e movimenti di macchina arditi.
- Questa impronta, fatta di ritmo incalzante e colpi di scena improvvisi, ha rotto gli schemi classici del poliziesco.
- Ciò ha permesso al pubblico di percepire una tensione costante, quasi ipnotica.
- Argento ha saputo coniugare un’estetica ricercata con storie di mistero, creando un linguaggio nuovo.
- Il giallo, nelle sue mani, è divenuto un’esperienza visiva e sensoriale, non solo narrativa.
- Questo salto evolutivo ha attratto fin da subito gli spettatori curiosi, sia in Italia che all’estero.
- La fama internazionale si è consolidata grazie all’originalità che rende i suoi film inconfondibili.
- Oggi, l’“Argento style” è un riferimento imprescindibile per molti autori di thriller e horror.
2) L’IMPORTANZA DELLA COLONNA SONORA
- I film di Dario Argento sono noti per le musiche coinvolgenti e spiazzanti.
- La collaborazione con i Goblin, ad esempio, è diventata leggendaria, conferendo ai suoi gialli un’atmosfera unica.
- L’uso sperimentale di brani rock-progressive o elettronici contrasta con la tensione sullo schermo.
- Questo contrasto accresce l’ansia nello spettatore, immergendolo in un incubo dall’identità sonora marcata.
- Le musiche, spesso ossessive e ipnotiche, seguono le azioni di killer e vittime amplificando le emozioni.
- Non si tratta di semplici commenti musicali, bensì di veri protagonisti che guidano la suspense.
- Argento intuisce come la potenza uditiva possa manipolare il battito cardiaco del pubblico.
- L’ascoltatore, anche a occhi chiusi, riconosce quei suoni, legandoli in modo indissolubile alle immagini.
- Questo ha contribuito a diffondere il fascino dei suoi gialli in paesi di lingue diverse.
- Oggi, quando si parla di thriller italiani, la colonna sonora “alla Argento” è un marchio di garanzia.
3) L’ESTETICA DELLA VIOLENZA
- I gialli di Argento si caratterizzano per una violenza stilizzata, quasi coreografata.
- Colori accesi, sangue vermiglio e luci al neon creano un effetto pittorico e allo stesso tempo disturbante.
- Argento trasforma la scena del delitto in una sorta di quadro d’autore, pur nella sua macabra bellezza.
- Questa scelta visiva, che attinge dal barocco e dal surrealismo, rende ogni omicidio un atto teatrale.
- Il pubblico internazionale ha risposto con curiosità, attratto dalla spettacolarizzazione dell’orrore.
- Il regista non risparmia dettagli, ma li avvolge in un’estetica raffinata che contrasta con la brutalità.
- È un approccio che colpisce profondamente l’immaginario, diventando iconico nel panorama mondiale del thriller.
- Critici e spettatori hanno discusso a lungo su questa dialettica tra arte e violenza.
- Alla fine, Argento ha saputo legittimare la propria poetica, trasformando la violenza in firma stilistica.
- A livello globale, l’“argentiana” visione della morte ha ispirato numerose imitazioni e omaggi.
4) GLI STRAORDINARI DOPPIAGGI E LA DISTRIBUZIONE ESTERA
- I film di Dario Argento sono stati tradotti e distribuiti in moltissimi paesi, grazie a doppiaggi accurati.
- Il suo successo non si limita all’Italia, ma comprende gran parte dell’Europa, Asia e Americhe.
- I distributori hanno creduto nella sua poetica, presentandola come una novità nel cinema di genere.
- Il giallo italiano, con lui, ha assunto una dimensione internazionale, rompendo barriere linguistiche.
- In mercati come il Giappone o gli Stati Uniti, i film sono stati accolti con interesse da cultori del thriller.
- Il passaparola e il mercato home video hanno alimentato la fama di Argento, creando una base di fan solida.
- La cura nel doppiaggio ha permesso di mantenere intatto lo stile dei dialoghi e della recitazione.
- Persino i suoni di fondo e le musiche hanno beneficiato di un mix professionale attento.
- In alcuni casi, le versioni estere presentano tagli o riedizioni, ma l’essenza “argentiana” rimane visibile.
- Questo coinvolgimento globale ha consolidato l’immagine del regista come maestro del giallo a livello planetario.
5) I KILLER SENZA VOLTO E IL MISTERO DELLE MANI GUANTATE
- Uno dei marchi di fabbrica di Argento è la presenza di killer misteriosi, le cui mani in guanti di pelle compiono efferati delitti.
- L’enfasi sulle mani, spesso in primo piano, crea un forte simbolismo di minaccia costante.
- Il pubblico, vedendo solo i guanti neri e non l’intero volto, prova una curiosità morbosa.
- Questo stile incarna l’idea dell’assassino come forza oscura, indefinita, in grado di apparire all’improvviso.
- L’attenzione maniacale alle inquadrature delle mani accentua la tensione: ogni oggetto può diventare arma fatale.
- La scelta di non mostrare il volto del killer fino al colpo di scena finale alimenta la suspense e le ipotesi dello spettatore.
- Molti registi stranieri hanno ripreso la trovata delle “mani guantate” come segno di omaggio o ispirazione.
- Questa soluzione visiva funziona universalmente, senza bisogno di traduzione o adattamento culturale.
- È un elemento che ha influenzato persino videogiochi e fumetti a tema investigativo.
- L’iconografia dell’assassino in guanti neri è ormai indissolubilmente associata al giallo italiano e, in particolare, all’estetica di Argento.
6) L’EREDITÀ DEI MAESTRI DEL PASSATO
- Dario Argento ha saputo raccogliere la tradizione italiana del giallo cinematografico, da Mario Bava ad altri pionieri.
- Allo stesso tempo, ha guardato ai grandi del cinema mondiale, come Hitchcock, rimodellando quegli influssi in chiave personale.
- Il risultato è un mix di classicismo e sperimentazione che ha affascinato critici di ogni nazione.
- Argento non ha mai nascosto la sua passione per la suspense hitchcockiana, ma l’ha rielaborata con uno stile visivo fortemente italiano.
- Questa fusione di riferimenti ha reso i suoi film riconoscibili, ma allo stesso tempo universali nei contenuti.
- Il tributo ai maestri si nota nelle architetture scenografiche, nei movimenti di macchina fluidi e nelle trame contorte.
- Tuttavia, ogni pellicola possiede una firma autonoma che incarna l’inconfondibile “tocco argentiano.”
- Gli studiosi di cinema hanno celebrato questo rapporto con la tradizione, vedendovi un esempio di evoluzione del genere.
- Così, le nuove generazioni, anche fuori dall’Italia, scoprono Argento e tramite lui la scuola del giallo del Belpaese.
- Questa eredità rende il suo contributo storico e culturalmente significativo, favorendone la fama planetaria.
7) IL RAPPORTO CON IL SOPRANNATURALE
- Pur essendo un regista legato al giallo, Argento ha spesso introdotto elementi soprannaturali nei suoi film.
- Basti pensare a “Suspiria” e alle atmosfere stregonesche, che mescolano crime e horror in chiave quasi onirica.
- Questa contaminazione con il fantastico ha ampliato l’appeal dei suoi lavori, raggiungendo appassionati di generi diversi.
- Il confine tra realtà e incubo si fa labile, trasformando la visione in un’esperienza sensoriale potente.
- Il pubblico internazionale, da sempre affascinato dal gotico e dal paranormale, ha trovato in Argento un interprete carismatico.
- I suoi set evocano dimensioni irreali, con colori saturi e architetture irreprensibilmente inquietanti.
- Il crimine non è mai solo un fatto razionale: c’è sempre un’ombra d’oscurità metafisica che incombe.
- Questa scelta stilistica innalza i gialli a livelli ipnotici, conferendo ai delitti un’aura di maledizione.
- Tanti registi di horror internazionali citano Argento come ispiratore per questo connubio tra thriller e soprannaturale.
- L’esito è un brand di giallo spettrale amato in festival specializzati e rassegne d’autore in tutto il pianeta.
8) L’ATTENZIONE AL DETTAGLIO E ALL’OGGETTO SIMBOLICO
- Nei film argentiani, ogni piccolo dettaglio può svelare una pista oppure incrementare l’angoscia.
- Oggetti insignificanti – un pendolo, un quadro, un carillon – diventano chiavi di lettura per il mistero.
- Questa perizia maniacale nel costruire indizi e simboli è un attributo tipico del suo modo di fare cinema.
- Il pubblico, stuzzicato da queste micro-tracce, si diverte a decodificare possibili collegamenti.
- Tali elementi vengono inquadrati più volte, in primo piano, a suggerire che ci sia un significato nascosto.
- Negli anni, questa tecnica si è rivelata fortissima anche nell’home video, spingendo i fan a rivedere i film per cogliere particolari sfuggiti.
- L’interesse si propaga in community online e forum internazionali, dove i fan discutono dei minimi dettagli.
- Questo coinvolgimento attivo del pubblico alimenta il mito del “giallo alla Argento,” come un puzzle da ricomporre.
- Molti registi contemporanei hanno imitato tale approccio, riconoscendo la valenza emotiva dei piccoli oggetti.
- Nel contesto globale, i film di Argento si impongono quindi come esperienze “investigative” oltreché cinematografiche.
9) LA DIMENSIONE METROPOLITANA E ARCHITETTONICA
- Le storie di Argento spesso si svolgono in città complesse: Roma, Torino, Milano, o in location europee dal fascino architettonico.
- Egli utilizza gli edifici e gli spazi urbani come estensione della psiche dei personaggi.
- Palazzi austeri, vicoli male illuminati, gallerie d’arte e musei diventano protagonisti aggiuntivi della vicenda.
- Questo senso di labirinto urbano coinvolge lo spettatore, che si sente perso in una geometria opprimente.
- Il giallo, da vicenda privata, si amplia a un contesto cittadino che accentua la paranoia.
- Le architetture imponenti riflettono echi espressionisti, garantendo un impatto visuale spettacolare.
- All’estero, gli spettatori sono affascinati da una visione dell’urbanità italiana ed europea in chiave dark.
- Questo valore estetico si coniuga alla tensione narrativa, aumentando la riconoscibilità dei film.
- Gli appassionati di cinema di tutto il mondo trovano in Argento un interprete dell’incubo moderno.
- Ne deriva una popolarità che si fonda non soltanto su omicidi e misteri, ma su un immaginario urbano ricco di suggestioni.
10) L’ARTE DEL CLIFFHANGER E DEI COLPI DI SCENA
- Argento ha una maestria nel condurre lo spettatore verso finali mozzafiato, con rivelazioni che stravolgono le ipotesi.
- La costruzione del climax avviene attraverso una progressione di tensione che non dà tregua allo spettatore.
- Spesso, il film propone più volte falsi sospetti, cambiando la prospettiva e confondendo la platea.
- Questo gioco psicologico è accolto con entusiasmo nei festival dedicati al thriller e al horror.
- Gli spettatori internazionali, pur abituati a trame complesse, restano sorpresi dalle svolte inaspettate.
- Argento non teme di ribaltare la logica comune, arrivando a finali che rasentano il surreale.
- Il cliffhanger può rimanere nella mente del pubblico anche dopo i titoli di coda, generando discussioni e teorie.
- Questa ricchezza di colpi di scena è uno dei motivi per cui molti preferiscono rivedere il film.
- Il passaparola internazionale esalta la qualità “adrenalinica” dei suoi intrecci.
- In definitiva, la forza delle sue conclusioni ha contribuito a farlo amare da platee di diverse culture.
11) L’OSSERVAZIONE DELLA PSICOLOGIA UMANA
- Dietro l’estetica del terrore, Argento cela un’analisi delle fragilità e delle ossessioni umane.
- I suoi assassini spesso agiscono mossi da traumi, fantasie deviate o desideri di vendetta.
- Anche le vittime e i protagonisti soffrono di paure interiori che li spingono a errori fatali.
- Questa penetrazione psicologica rende i personaggi più complessi e affascinanti, lontani dallo stereotipo.
- Il pubblico avverte che non si tratta di semplice gore, ma di un viaggio negli abissi della mente.
- Paesi diversi apprezzano questo aspetto universale: l’inquietudine e la follia non hanno confini nazionali.
- Lo spettatore si pone domande su dove finisca la normalità e inizi la devianza.
- Questo aspetto ha fatto guadagnare ai film di Argento riconoscimenti anche in ambito accademico.
- Numerosi saggi di psicologia del cinema citano la sua opera per l’uso simbolico del perturbante.
- La fama mondiale deriva anche dal modo in cui Argento sa mescolare intrigo e scavo psicologico.
12) IL CAST E LA DIRIGENZA DEGLI ATTORI
- Nei suoi film, Argento lavora con attori italiani e internazionali, spesso dall’ampio carisma.
- Star come Jessica Harper, David Hemmings, Jennifer Connelly e Asia Argento (sua figlia) hanno segnato momenti cruciali.
- Con la sua direzione, Argento esige interpretazioni intense, talvolta esasperate, che accentuano l’atmosfera da incubo.
- I personaggi vivono un crescendo di terrore e paranoie, interpretati con passione e forte presenza scenica.
- Questo approccio contrasta l’idea di un giallo solo cerebrale, puntando invece sull’emotività dei volti.
- Gli attori, messi alla prova da sequenze fisiche e ritmi serrati, emergono con performance memorabili.
- Il pubblico worldwide apprezza la fusione tra recitazione drammatica e suspense, ben diversa da alcuni thriller più “contenuti.”
- Il doppiaggio, poi, consente di fruire della potenza espressiva anche in altre lingue.
- Collaborare con attori stranieri ha ampliato la proiezione internazionale del suo cinema.
- Questo mix di talenti e direzione accurata spiega perché il giallo di Argento resti una pietra miliare oltre i confini nazionali.
13) IL RUOLO DELLA TECNICA DI RIPRESA
- L’uso peculiare della steadycam, dei carrelli e dei piani sequenza dà vita a movimenti fluidi e ipnotici.
- Argento sperimenta spesso con soggettive del killer, avvicinando lo spettatore alla mente perversa dell’assassino.
- Queste scelte di regia coinvolgono il pubblico in una danza macabra che non è più soltanto “guardare,” ma “vivere” la scena.
- Anche i rallenty e i primissimi piani di dettagli (lame, occhi, mani) sono divenuti marchi distintivi.
- Tali tecniche hanno influenzato la scuola del thriller internazionale, trovando emuli anche a Hollywood.
- Le sequenze di inseguimento, costruite come passaggi coreografati, aumentano il senso di disagio e tensione.
- Argento mostra un’attenzione maniacale alla resa cromatica e all’illuminazione, spesso artificiale e onirica.
- Questa precisione tecnica affascina appassionati e addetti ai lavori, che studiano i suoi film come lezioni di linguaggio cinematografico.
- Così, le opere argentiane vengono proiettate e analizzate in scuole di cinema di tutto il mondo.
- L’insieme di queste abilità registiche rende il “giallo alla Dario Argento” un laboratorio di tecniche innovative.
14) L’IMMAGINARIO DA INCUBO E L’USO DEL COLORE
- Pellicole come “Profondo rosso” o “Inferno” sono famose per un uso quasi espressionista dei colori.
- Rosso acceso, blu cobalto, verde acido: le tinte dominano la scena, enfatizzando lo stato onirico.
- Argento mescola questi cromatismi con le ombre profonde, aumentando il contrasto tra luce e oscurità.
- L’effetto è un incubo visivo, in cui lo spettatore si immerge in un’allucinazione costante.
- Questo stile cromatico, molto marcato, è piaciuto moltissimo all’estero, dove è stato accolto come una forma di “giallo psichedelico.”
- Le scenografie accompagnano questa visione, trasformando interni in spazi surreali.
- Nell’epoca del cinema digitale, la resa del colore di Argento continua a essere apprezzata e ristampata in formati restaurati.
- In certi casi, le sale cinematografiche hanno organizzato proiezioni speciali per esaltare la fotografia.
- Così, l’“imprinting visivo” diventa uno dei motivi forti di richiamo per un pubblico internazionale variegato.
- Dalla Russia al Brasile, l’impatto di questi colori saturi è immediato, catturando l’attenzione di chi cerca forti suggestioni visive.
15) L’ATTENZIONE MEDIATICA E I FESTIVAL DEDICATI
- Fin dagli esordi, i film di Argento hanno trovato spazio nei principali festival di cinema di genere, come Sitges, Fantasporto o in sezioni speciali di Cannes.
- Questi palcoscenici internazionali hanno contribuito a diffondere il nome e lo stile del regista.
- La critica specializzata, inizialmente divisa, ha poi riconosciuto la complessità delle sue opere, dedicandogli retrospettive.
- L’interesse mediatico è cresciuto anche grazie a controversie: le scene violente hanno suscitato dibattiti e censura in vari paesi.
- Tale polemica non ha fatto che alimentare la curiosità e l’alone di “autore maledetto.”
- Oggi, molti festival organizzano omaggi e rassegne sui gialli italiani, con Argento come punta di diamante.
- La stampa estera elogia la sua coerenza artistica, definendolo un “maestro dell’incubo moderno.”
- Documentari e interviste affrontano la sua carriera, mostrando la forza comunicativa del suo cinema.
- Le generazioni più giovani lo scoprono tramite piattaforme streaming, ma i festival continuano a mantenere viva la tradizione della sala.
- Questo circolo virtuoso di festival e media rafforza ulteriormente la fama planetaria dei suoi gialli.
16) IL LEGAME CON IL PUBBLICO DI NICCHIA E DI MASSA
- Il giallo alla Argento riesce a parlare sia al cultore di cinema horror/thriller sia a chi cerca un intrattenimento più mainstream.
- Le sue storie includono elementi riconoscibili dal grande pubblico: tensione, delitti, investigazione.
- Contemporaneamente, l’aspetto artistico e sperimentale appaga i palati più esigenti, come cinefili e critici.
- Questo doppio binario amplia la platea, generando fidelizzazione e passaparola.
- In paesi come la Francia o gli Stati Uniti, Argento è ritenuto un “autore” di rango, non un semplice regista di genere.
- Rassegne d’essai proiettano i suoi film accanto a quelli di Kurosawa o Bergman, per sottolinearne la poetica visiva.
- Parallelamente, i ragazzini e i fan dell’horror si divertono con il brivido e le scene adrenaliniche.
- Questa duttilità spiega perché sia diventato uno dei maggiori esportatori del cinema italiano nel mondo.
- Il confine tra nicchia e popolare viene abbattuto dai colpi di scena “argentiani.”
- Il risultato è un successo trasversale che dura da decenni, confermando la forza universale del suo stile.
17) LA CRESCITA DI UN FANDOM DEDICATO
- Nel corso degli anni, si è creato un vero fandom intorno a Argento, con fan club, fanzine e siti web internazionali.
- Cosplayer si vestono da personaggi dei suoi film durante eventi e fiere del fantastico.
- In rete, forum e social network dedicati alla cultura horror discutono analiticamente scene e simboli.
- Alcuni appassionati visitano location dei suoi film, come pellegrinaggi, scattando foto e condividendo esperienze.
- La figura di Argento è venerata quasi come un guru, soprattutto negli USA, in Giappone e in alcune nazioni europee.
- Questo coinvolgimento “fandom” genera merchandising, edizioni speciali di DVD o Blu-ray, e proiezioni evento.
- Il regista dialoga talvolta con i fan, spiegando aneddoti e retroscena, aumentando il senso di comunità.
- La fidelizzazione è straordinaria: ogni nuova opera suscita grandi attese e riedizioni celebrative delle vecchie pellicole.
- Così, il nome Argento resta vivo e rimbalza tra generazioni, mantenendo alta la sua fama.
- È un meccanismo di culto simile a ciò che accade per grandi franchise hollywoodiani, ma qui centrato su un autore italiano.
18) L’INFLUENZA SUL MERCATO DELL’HOME VIDEO E LO STREAMING
- Dai VHS ai Blu-ray, i film di Argento sono stati ristampati in numerosi formati, spesso con contenuti extra.
- All’estero, i collezionisti di edizioni speciali sono disposti a pagare cifre alte per avere versioni restaurate e integrali.
- Ogni riedizione in alta definizione accentua i dettagli visivi, valorizzando colori e fotografia.
- Sulle piattaforme streaming, la disponibilità dei titoli “argentiani” attrae un pubblico giovane, curioso di scoprire i classici del giallo italiano.
- Maratone online e watch party in diretta vengono organizzati da influencer del settore horror.
- Questo mantiene i film di Argento costantemente in circolazione, a differenza di altre opere italiane meno diffuse.
- La facilità di accesso digitale incrementa la fama in paesi lontani, come l’Australia o l’America Latina.
- Blog e canali YouTube dedicati al cinema horror recensiscono regolarmente la filmografia di Argento.
- Il meccanismo di raccomandazione algoritmica (suggerimenti streaming) fa sì che nuovi utenti si imbattano nelle sue opere.
- Tale circolazione alimenta ancora la voglia di “Argento Style,” confermandone il successo costante.
19) LO SPIRITO SPERIMENTALE E LA RICERCA COSTANTE
- Anche se fortemente radicato nel giallo, Argento ha sempre cercato nuove strade espressive, cambiando sfumature di film in film.
- Si notano passaggi dal thriller classico (come “L’uccello dalle piume di cristallo”) a opere più vicine all’horror soprannaturale (“Suspiria”).
- Il filo conduttore è la sperimentazione narrativa e visiva, che spinge lo spettatore a confrontarsi con l’imprevisto.
- L’uso creativo del sonoro, le luci stroboscopiche, le scenografie espressioniste sono costanti ma mai banali.
- Questo dinamismo evita la stanchezza che a volte colpisce i registi legati a un solo genere.
- Critici e fan percepiscono l’approccio sperimentale come un segno di vitalità artistica.
- In ogni epoca, Argento è riuscito a rinnovarsi, generando curiosità anche nelle nuove generazioni di cinefili.
- L’apertura verso tecnologie di ripresa e nuove forme di racconto (come lo spinoff televisivo) non l’hanno allontanato dal suo stile.
- Anzi, la coerenza di fondo e la continua ricerca sono considerate i punti di forza che lo mantengono attuale.
- Da Tokyo a Los Angeles, i cineclub dedicano retrospettive per sottolineare questa evoluzione costante del maestro del giallo.
20) IL MITO DI UN “MAESTRO DEL BRIVIDO” CHE SUPERA I CONFINI
- Tutte le ragioni elencate confluiscono nel formare l’immagine di Dario Argento come maestro indiscusso del brivido.
- In molti contesti internazionali, egli è accostato ai grandi registi horror/thriller di sempre, divenendo un’icona pop-culturale.
- Il suo nome evoca automaticamente il giallo italiano, innescando curiosità e rispetto.
- Festival, trasmissioni televisive e pubblicazioni lo celebrano con l’appellativo di “Hitchcock italiano,” sebbene il confronto sia riduttivo rispetto al suo stile autonomo.
- Il fascino intramontabile deriva dalla capacità di coniugare arte e suspense, gore e bellezza estetica.
- Persino in epoca di mainstream hollywoodiano, i suoi film spiccano come esperienze particolari e uniche.
- Documentari e libri ne analizzano l’impatto culturale, riconoscendo in lui un pioniere del postmoderno nel cinema di genere.
- La longevità della sua carriera, con alti e bassi, non ha mai scalfito l’aura di mito che lo circonda.
- Gli appassionati di tutto il mondo cercano di completare la visione di ogni suo lavoro, collezionandone le varie edizioni.
- In conclusione, il “giallo alla Dario Argento” è famoso a livello planetario perché fonde genialità registica, stile visivo inconfondibile e un senso di orrore estetico che trascende i confini.