Guardare una qualsiasi opera di Alfred Hitchcock, ormai lo sappiamo, non è solo un'esperienza di puro piacere come spettatore, ma anche una vera e propria lezione di cinema in cui gli aspiranti cineasti possono imparare tecniche ed espedienti decisamente utili alla propria formazione. Eccone alcune suggeriteci da Hitch20:
- Usate lo spazio in maniera drammatica. Oggi la tendenza ci sta portando verso le inquadrature frammentate, i movimenti di macchina tremolanti e il montaggio veloce: tutte scelte che possono funzionare se usate come si deve, ma il rischio è di iper-affaticare gli spettatori e di forzare troppo la mano sul versante tensione. Provate invece a sfruttare tutto lo spazio a vostra disposizione senza ricorrere esageratamente ai tagli: il genio di Hitch è che avrebbe potuto far funzionare benissimo un'intera pellicola ambientata in una sola stanza, e sotto questo punto di vista un altro punto di riferimento potrebbe essere Roman Polanski (Il coltello nell'acqua, Carnage).
- Il flusso di coscienza. Tecnica solitamente sottovalutata, ma che se usata nel modo giusto potrebbe invece portare ottimi risultati. Woody Allen ne ha fatto un vero e proprio segno distintivo sia per infondere comicità che malinconia, mentre in Hitchcock contribuisce a renderci maggiormente partecipi alle paure e paranoie dei personaggi.
- Focalizzatevi sulla semplicità. Che non significa evitare di essere intellettualmente complessi, ma di trovare il modo di lasciare che la cinepresa si focalizzi su cose triviali. Se state riprendendo una litigata epica tra due amanti, potete fare in modo che la causa del litigio sia semplicemente il telecomando della tv o le chiavi della macchina. Unire il mood epico con la semplicità delle cose permette alla cinepresa di compiere il lavoro di drammatizzare al meglio la situazione.
- Ovviamente, con Hitchcock c'è sempre il segreto da svelare e da scoprire. Mettetene uno nella vostra pellicola, e nel mezzo farcite l'operazione di scene in cui sembrerebbe proprio che il segreto stia per venire fuori, ma in verità non lo fa. Un espediente, questo, usatissimo anche nelle commedie o nei romance, in quanto infallibile per mantenere costante l'attenzione dello spettatore.
di Fiaba Di Martino per farefilm.it