Ovvero come allestire un set e fare un piano di illuminazione completo.
1- scelta della location.
La scelta di una location è molto importante per il direttore della fotografia. Può aiutare molto o penalizzare fino a rendere impossibile “portare a casa quello che vuoi”: quindi scegliete bene!
Io personalmente quando vedo una location amo passeggiare intorno allo spazio, facendo lavorare la mia immaginazione, in modo da ascoltare cosa mi comunica quel luogo e naturalmente faccio due calcoli per vedere se è
grande abbastanza per ospitare la troupe e il set.
2- studiare come utilizzare le fonti di luce diegetica.
Questo punto si sposa bene con il primo perché nella scelta del luogo dove girare bisogna da un lato, tenere conto delle fonti di luci esistenti e, dall’altro vedere cosa possiamo aggiungere noi in modo tale da sopperire ad eventuali mancanze di fonti luminose.
Questo è un punto che non va mai dimenticato per ottenere un’illuminazione originale ed è importante saper usare bene tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione: finestre, lampade, caminetti etc.
Questo ci aiuterà anche nello schema di illuminazione rendendo il tutto più “vero”.
3- posizionare l’inquadratura.
Nella narrazione: spazio,luce e gli stessi attori posso essere “raccontati” in modi infiniti e dare il proprio punto di vista è un elemento fondamentale.
Il come fa la differenza! Io mi lascio trasportare molto dal mio istinto e scelgo il posto dal quale guardare personalmente la scena, quello che trovo più adatto a me.
4- piazzare luce diretta sul soggetto.
Ora si inizia a costruire e la cosa principale da fare è illuminare il nostro oggetto di interesse. Che sia un’attore, un’auto o qualsiasi cosa vogliamo, “piazziamo” su questo elemento la luce principale, quella che sarà direttamente puntata su di lui frontalmente o di taglio, secondo il nostro gusto e valutando lo spessore narrativo che vogliamo usare.
5- luce riflessa sul soggetto.
La luce riflessa è quella che si crea quando la luce principale rimbalza su una superficie e torna indietro. Possiamo usare dei pannelli riflettenti o un lampada che crei questo effetto. Questa luce va calibrata molto bene e dosata con sapienza. Se usate una lampada per fare la luce riflessa posizionatela provando anche a vedere come viene spegnendo le altre e poi riaccendendole tutte assieme.
6- piazzare il controluce: mi raccomando, che sia credibile!
Il controluce sarà il nostro “effetto speciale”, in quanto sottolinea molto il soggetto colpito e lo rende “importante” ed in primo piano. Naturalmente l’equilibrio è tutto ed è facile esagerare e rendere l’immagine troppo artificiale.
7- attenzione alle doppie o triple ombre.
Certo penso che far sembrare la nostra scena un campo da calcio non è negli obbiettivi di nessuno vero? Nulla di più facile però che compaiano 2 o 3 ombre sul volto del soggetto: naturalmente evitatelo il più possibile. Invece cercate che ci sia un’ombra portante più marcata e le altre siano più sfumate possibile.
8- illuminate lo sfondo.
Ora si deve raccontare tutto il resto e per lo sfondo fate lo stesso percorso che avete fatto per il soggetto.
9- impostare l’esposizione sulla macchina.
Se non avete un esposimetro, un piccolo trucco per non sbagliare l’esposizione è quello di utilizzare la zebra, ovvero quel suggerimento della camera che vi fa vedere le zone sovraesposte.
La zebra 100% è vietato perché la bruciatura non è recuperabile succesivamente.
Meglio settarlo all’80% e quando lo vedete su un soggetto ben illuminato allora chiudete di mezzo stop e sarete sicuri di aver esposto al meglio.
Al massimo sistemate le luci di conseguenza.
10- check finale: fuoco oggetti in campo, esposizione, ombre strane e…
fidati del tuo istinto!
Ricontrolla tutti i punti ed ora chiediti se ti piace? Racconta l’emozione che vuoi?
Bene Motore… CiaK…Azione!
di GIOVANNI.ZIBERNA per sinesolecinema.com