John WayneDopo il successo dell'anno scorso, il TFF ripropone la rassegna Mezzogiorno di fuoco dedicata al western americano con un omaggio a John Wayne, il più grande attore western di tutti i tempi, nel 60° anniversario dell'uscita del suo film Donovan's Reef (I tre della croce del sud), il film che meglio di tutti riassume il perfetto sodalizio tra Wayne e John Ford, il suo regista di riferimento.
In collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale sarà proposta una retrospettiva dedicata a Sergio Citti, di cui quest'anno ricorre il novantesimo anno dalla nascita. Consulente, collaboratore e amico di Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti ha proposto un cinema fortemente connotato nella compresenza tra popolarità e ricerca, un cinema in cui l'impegno non è mai disgiunto dalla semplicità e leggerezza del racconto.

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Marion Michael Morrison, in arte John Wayne. Soprannominato Duke, Duca. Anzi, Little Duke, da quando era ancora un ragazzo. Duke Morrison era il nome che compariva sui titoli di coda delle sue prime prove attoriali. Per l’American Film Institute è al tredicesimo posto tra le più grandi star della storia del cinema di tutti i tempi.

Sex symbol, cowboy, aviatore, marinaio, combattente della Seconda guerra mondiale. Di ruoli John Wayne ne ha interpretati tanti, fin dai tempi del cinema muto degli anni ’20 quando la Film Fox Corporation gli dava 75 dollari a comparsata. Ma il suo successo si chiama western ed il suo pigmalione Raoul Walsh che, nel 1930, gli affidò la parte del protagonista del western Il grande sentiero, decidendo anche che il suo nome d’arte, da quel momento in poi, sarebbe stato John Wayne, in onore del generale "Mad Anthony" Wayne, combattente della guerra d’indipendenza americana.

Ma fu sotto la direzione dell’amico John Ford che l’attore interpretò i suoi ruoli più celebri, a partire da Ringo Kid di Ombre Rosse nel 1939. Con il regista irlandese Duke girò ben 20 pellicole in un lasso di tempo di 35 anni e diventò uno dei divi più amati di Hollywood.

Nonostante, nella sua lunga carriera, abbia interpretato più di 170 film, vinse un unico Oscar nel 1970, quasi a fine carriera, con la pellicola di Henry Hathaway Il Grinta. Poche anche le sue prove registiche: La battaglia di Alamo (1960) e Berretti Verdi (1968).

L’11 giugno in tutto il mondo si commemora la sua scomparsa, avvenuta nel 1979. La sua tomba, nel cimitero di Corona del Mar in California, continua ad essere méta di pellegrinaggi da parte dei suoi numerosi fan di tutte le età.

da raicultura.it

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