♥ Cast e Troupe
Il regista è l'artefice, il creatore del film. Suo compito è quello di seguire la crescita, l'evoluzione della sceneggiatura, interpretarla, dare corpo alle parole scritte, far vivere e rendere reale sullo schermo cinematografico o sul piccolo schermo televisivo ciò che reale non è. Il regista prende una sceneggiatura, la rilegge e la realizza con le sue idee, la sua cultura, il suo senso critico, con la sua verve creativa e poetica.
Procede quindi ad una strutturazione ed impostazione delle sceneggiatura completa dei dialoghi, dei movimenti e dei sentimenti di ogni personaggio in scena e di tutti gli elementi del linguaggio cinematografici: dalle inquadrature, ai movimenti che deve fare la macchina, panoramiche, carrellate, zoommate, ... a come passare da una inquadratura ed una scena all'altra.
Deve gestire ed amalgamare il lavoro di tutti i tecnici che ruotano attorno al film. Ha un ruolo molto importante: deve saper vedere e prevedere, ha il film tutto in testa, completo, con ogni inquadratura già definita, con le impostazioni da dare agli attori, con le musiche e le luci adatte per le varie scene. Certo, prima di girare, si è già riunito molte volte con tutti i suoi collaboratori ed attori ed assieme a loro ha impostato il lavoro. Ma non è semplice gestire situazioni così complesse ed un team di persone così ampio. Deve ottimizzare ogni risorsa a sua disposizione per darne conto al produttore ( o a se stesso, se è un filmaker)
Ognuno sa cosa deve fare. Il regista deve raccordare e coordinare il lavoro di tutti e raccoglierne i frutti. Il film gli appartiene, un film si ricorda assieme al nome del suo regista. Proprio perchè ha saputo creare un'opera secondo le sue scelte e decisioni.
(backstage del corto GET READY di Alex Villamira)
L'Autore è chi ha l'idea della storia, e che normalmente contribuisce alla sua evoluzione come sceneggiatore, molto spesso assieme ad altre persone. La sceneggiatura può essere l'adattamento di un'opera letteraria esistente o la creazione, l'ampliamento di una nuova idea.
Nella molteplicità delle idee collegate alla principale, bisogna, con metodi e tecniche ormai ben collaudate, ordinarle nella mente ed iniziare a scriverle. Quindi da un tema generale si passa alla sinossi.
La storia si incomincia a delineare, bisogna strutturarla, capire come attirare l'attenzione del pubblico, trovare (scusate il bisticcio di parole) una "trovata" che sia il perno di tutto il filmato. Si delinea la sua struttura, si costruiscono eventuali intrecci collaterali (naturalmente tutto in base alla tempificazione che si vuole anche dare al nostro filmato). Si inizia a dare una struttura alle scene principali.
Poi ci si addentra nello studio dei personaggi principali, dell'ambientazione. Si costruisce la struttura portante del film. Si sviluppa sempre più la figura del personaggio principale e del suo antagonista. Si creano i personaggi secondari secondo le necessità. Si delineano le ambientazioni sociali e culturali in cui vive il nostro eroe. Quindi da un primo tempo in cui si presenta la realtà attuale, si passa alle motivazioni di un conflitto scatenante che serve a dare tono ed evoluzione al film, fino ad arrivare alla risoluzione determinante e vincente.
Abbiamo così creato un copione, l'idea è diventata una sceneggiatura completa, lo strumento di lavoro per tutti quelli che lavorano nei vari reparti del set e della post-produzione.
Ma la sua opera non finisce qui. Durante le riprese deve restare a stretto contatto con il regista perchè possono sorgere necessità di variazioni e adattamenti: deve allora continuare a creare qualcosa di nuovo, che sia in linea con tutto il resto della sceneggiatura. Non solo per piccoli problemi, ma se un attore non fosse più disponibile nella realizzazione del resto del film, deve creare una motivazione all'assenza del personaggio ed allo stesso tempo trovare un'idea scenica per far proseguire la lavorazione.
L'Autore è chi ha l'idea della storia, e che normalmente contribuisce alla sua evoluzione come sceneggiatore, molto spesso assieme ad altre persone.
Nella molteplicità delle idee collegate alla principale, bisogna, con metodi e tecniche ormai ben collaudate, ordinarle nella mente ed iniziare a scriverle. Quindi da un'idea generale si passa alla sinossi.
La storia si incomincia a delineare, bisogna strutturarla, capire come attirare l'attenzione del pubblico, trovare (scusate il bisticcio di parole) una "trovata" che sia il perno di tutto il filmato. Si delinea la sua struttura, si costruiscono eventuali intrecci collaterali (naturalmente tutto in base alla tempificazione che si vuole anche dare al nostro filmato). Si inizia a dare una struttura alle scene principali.
Poi ci si addentra nello studio dei personaggi principali, dell'ambientazione. Si costruisce la struttura portante del film. Si sviluppa sempre più la figura del personaggio principale e del suo antagonista. Si creano i personaggi secondari secondo le necessità. Si delineano le ambientazioni sociali e culturali in cui vive il nostro eroe. Quindi da una prima parte in cui si presenta la realtà attuale, si passa alle motivazioni di un conflitto scatenante che serve a dare tono ed evoluzione al film, fino ad arrivare alla risoluzione determinante e vincente.
Abbiamo così creato un copione, l'idea è diventata una sceneggiatura completa, lo strumento di lavoro per tutti quelli che lavorano nei vari reparti del set e della post-produzione.
Dice Elisabetta Manfucci nel suo blog: "Mi capita spesso di incontrare persone che mi domandano: come faccio a fare il lavoro che fai tu? Soggettisti non si nasce, ci si diventa con un duro allenamento. Un esercizio costante che porta a sbobinare decine e decine di telefilm, di film, a visionare pellicole...a riflettere, a ruminare. E' un lavoro che nasce dalla passione per le immagini e dall'organizzarle in un tutto coerente. Ho conosciuto molti soggettisti negli ultimi anni. Ci sono delle caratteristiche che li accomunano. Anzitutto:la passione per le storie. Se devo dire chi è un soggettista lo faccio con una immagine: un menestrello. Corrisponde un pò ai menestrelli che andavano di corte in corte a raccontare storie alla gente ricca. Loro frequentavano molto i bassifondi, là dove la cultura orale è ricca e viva di storie, anche scandalose e pornografiche. Il soggettista funziona allo stesso modo. Ha il gusto per la ricetta completa...non gli basta godere di un particolare: vuole che ci sia proprio tutto, dall'antipasto al dessert. Ogni pietanza deve essere al posto giusto."
Stai per girare un corto, il tuo cortometraggio. Ora hai 2 possibilità.
1°) Se devi fare un corto semplice, lineare, senza problemi di ripresa e di montaggio, potresti essere tu l'unico a lavorarci sopra: potresti dedicargli qualche giorno di ripresa senza problemi avendo tutto il tempo disponibile per il montaggio. Tu sarai l'unico che si prenderà il merito del corto o le critiche!
2°) Stai per girare un corto più complesso, sia nelle fasi di ripresa che in quelle di montaggio? Allora potresti pensare di farti aiutare da alcuni amici che si reputano "bravi" nelle loro rispettive mansioni (dall'operatore ai fonici, ai tecnici delle luci, alla segretarie di edizione,....).
Se possiamo darti un consiglio, li dovresti prima provare "sul campo", anche se sono appena usciti da un corso di ripresa in una scuola di cinema... Dovresti fare con loro un piccolo corto di prova, per constatare che le tue esigenze e la loro pratica vadano d'accordo....
Altrimenti potresti ritrovarti con un cortometraggio che non risponde alle tue esigenze, potrebbe avere delle luci sbagliate, od un suono troppo basso da utilizzare, e così via .... Tutti problemi che, a posteriore, si possono qualche volta correggere, ma non sempre.... perchè è difficile, talvolta impossibile ridare vitalità a delle riprese errate...
Non è facile trovare una squadra giusta, soprattutto se a costo zero, ma, con un pò di fortuna e con alcuni tentativi, basterebbe riunirsi in 2 o 3, ed il vostro corto collettivo potrebbe essere un piccolo capolavoro!