CINE TEATRO DELLA FORMA Roma Maratonina Primavera 2023 V2

Parliamo di un argomento che dovrebbe interessare tutti i Filmaker che inviano il loro cortometraggio ad un Concorso. Nel forum del sito http://www.videomakers.net abbiamo letto un messaggio che qui riportiamo:

 Ciao a tutti,
un paio di settimane fa ho realizzato un cortmetraggio/spot progresso, e in questi giorni mi sto preoccupando di spedirlo in giro per l'Italia e fuori.  io sono l'autore del lavoro, e me l'ha prodotto una piccola produzione romana.
comunque se apro questo topic è perchè ho notato che ci alcuni bandi ambigui, in cui ti chiedono di accettare clausole poco chiare. vorrei sapere da chi se ne intende di più se c'è o no da preoccuparsi.
c'è un concorso in cui nel bando si legge
"l'evento nelle sue quattro serate viene trasmesso in diretta da questa emittente"
e infatti nella domanda d'iscrizione bisogna barrare due caselle:
1)la messa in onda dell'opera su XXXXX Tv ed altre emittenti televisive
2)La messa in onda dell'opera parzialmente o integralmente sul sito internet dell'emittente, su quello del XXX Festival e su altri siti.
premesso che mi pare ovvio che se non accetti il punto uno non ti prendono (dato che trasmettono tutto in diretta) mi sembra assurdo che così facendo ti costringono di accettare la messa in onda ad "altre emittenti televisive" altre quali?
anche leggere "altri siti" mi sembra poco chiaro.

un altro concorso sul bando si legge
"i cortometraggi premiati saranno liberamente diffusi sul sito internet www.xxxxxxx.xxx a partire dal 30 settembre 2008.  anche  "le opere premiate e quelle eventualmente segnalate saranno pubblicate sul sito www.xxxxx.xxx e sul portale www.xxxx.xxx"
la cheda di adesione al concorso chiede.
"il sotoscritto______ dichiare di essere____ del cortometraggio dal titoto_____ e di averne i diritti legali totali ed esclusivi"  (già questa frase non è mi chiarissima)
"chiede di essere ammesso a part....  accetta che tutto il materiale inviato sia trattenuto dagli organizzatori con scopi didattico/culturali del tutto gratuitamente:
accetta (si/no)____lo streaming del corto sui siti www.....xxx e www.xxx.xxx, senza alcun compenso;
accetta (si/no)___ la messa in onda Tv (terrestre, satellitare, digitale ecc.) dell'intero cortometraggio inviato, senza alcun compenso;
bla bla bla;
dichiara di non aver nulla a che pretendere per tutto quanto sopra descritto;
dichiara di essere consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere;"
ok, uno può accettare lo streaming in due siti specificati, ma perchè dovremmo accettare la messa in onda di un canale nemmeno precisato?
questi sono due casi qualunque, vorrei capire quanto si rischia veramente ad accettare clausole, e se ne vale la pena.  tra parentesi non ho ancora deciso se partecipare a questi due concorsi.
grazie

Il secondo concorso di cui si parla, riporta frasi molto simili a quelle usate dai nostri recenti Bandi e Schede di Iscrizione, fino all'ultimo:  6° edizione del Concorso di Cortometraggi "ilCORTO.it FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2009".

Il moderatore del forum aveva scritto quanto segue:

Ciao Martino,
questo tuo post mi era sfuggito, e l'argomento (di cui abbiamo avuto occasione di parlare anche di persona) mi sembra interessante per tutti.  La cosa va studiata e approfondita, comunque le tue perplessità sono più che fondate.
Molte volte dipende da semplice pressappochismo di chi organizza (o almeno di chi è delegato a stilare -copiare?- il regolamento), perciò le formule sono ambigue per semplice incapacità e sciatteria dell'autore del testo.
Altro discorso è quello delle clausole relative alla definitiva (o comunque troppo ampia e indeterminata) cessione dei diritti relativi al corto / film etc.
Premesso che l'analisi va fatta caso per caso, non c'è dubbio che simili clausole possano diventare un vero capestro (del tutto ingiustificato); e in molti casi possono rivelarsi addirittura nulle, anche in virtù delle tutele previste dalla normativa sul diritto d'autore.
Tra l'altro, un'opera composita e collettiva qual'è un video / film richiederebbe liberatorie da parte di tutti i soggetti considerati dalla legge coautori, e in una buona produzione sono davvero tanti.

Noi, pensando, ad una prima veloce lettura, che si facesse riferimento al nostro Bando, abbiamo così risposto:

Noi siamo gli organizzatori del secondo concorso che citi, ovvero il 6° Concorso internazionale "ilCORTO.it", che quest'anno ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio, Ministero della Gioventù.
Facciamo presente che la pagina delle liberatorie permette, a chi vuole, di poter partecipare con il suo cortometraggio, di cui quindi deve avere la completa disponibilità, ad essere trasmesso in streaming o su web tv create da noi o da noi gestite, ed anche la possibilità di una partecipazione a format andati in onda su RAI, SKY e tv locali regionali.
Il nostro è un concorso anomalo, infatti oltre la serata di premiazione, che quest'anno si terrà al Teatro Manzoni di Roma, cerca di dare la maggiore visibilità possibile ai cortometraggi che, nel corso degli anni sono stati inviati al nostro concorso (oltre 2.200 nelle ultime 2 edizioni). Noi diamo visibilità tramite proiezioni pubbliche, messa in onda su web tv, partecipazione a vari format tv, partecipazione ad altri concorsi (si, altri concorsi ci chiedono i vostri cortometraggi), come si legge dettagliatamente nel sito www.ilcorto.it.
Per tornare alla liberatoria, questa è strutturata per far scegliere al filmaker tra varie possibilità. Una, nessuna o tutte. Liberamente. In ogni caso NOI non pretendiamo alcun diritto di esclusiva, ma solo di libera divulgazione, se il detentore dei diritti vuole, e quindi tutto gratuitamente. Siamo un'associazione di poche persone che, gratuitamente, cerca di fare cultura cinematografica, spendendo molti soldi: ad esempio, noi siamo tra le pochissime web tv che paghiamo annualmente la SIAE (e sono molte centinaia di euro....)
Non pensiamo di usare termini ambigui, anche perchè, facciamo notare, il nostro Bando e la nostra Scheda di iscrizione sono copiate da vari concorsi...
In ogni caso, tutte le info particolareggiate possono essere richieste all'email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

E successivamente abbiamo riscritto questo:

Devo fare una precisazione: il secondo concorso di cui si parla, NON è il nostro 6° concorso Nazionale "ilCORTO.it" 2009, ma un'altro che ha preso copiando quasi integralmente, come già detto nel mess precedente, dal nostro: per la foga di rispondere, non abbiamo notato che alcune delle parole usate in quel bando e riportate erano simili, non uguali alle nostre.
Perchè non dichiarare il nome del Festival? è un'informazione utile a tutti.
Noi del Corto, se veniamo criticati per qualcosa, riportiamo le critiche e cerchiamo di correggerci. Si cresce con l'intervento di tutti.

 Infatti frasi come: " i cortometraggi premiati saranno liberamente diffusi sul sito internet www.xxxxxxx.xxx a partire dal 30 settembre " NON fanno parte dei nostri Bandi... mentre le altri frasi sono state copiate dl nostro Bando, ma, come diciamo sempre, per questo non creiamo problemi, anzi ci fa piacere, ma vorremmo essere informati per "pubblicare" il bando del concorso in questione.

Un esempio è  il bando del Concorso “Miglior cortometraggio 2009 sul tema della prevenzione dell’infertilità/sterilità”  SCADENZA 15/01/09, come riportato in questa pagina, che la società Feelmax Cinematografica ci ha copiato,  forse anche ricevendo un contributo economico dall' Istituto superiore della Sanità e  Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali.... mentre noi, autori veri del bando e della scheda di iscrizione, non abbiamo avuto nemmeno un euro, e nemmeno il piacere di una loro comunicazione per una pubblicazione gratuita.....

Leggete qui le ulteriori informazioni sulla compilazione della nostra Scheda di Iscrizione.

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