♥ Tutto sulla Tecnica
DOLLY
E' il carrello che sorregge una piattaforma su cui l'operatore, con gli eventuali assistenti, utilizza la videocamera. Spesso è dotato di un braccio mobile che aiuta gli spostamenti delle inquadrature. Il dolly permette di effettuare spostamenti di macchina e carrellate di vari tipi. Il Dolly può essere libero o montato su rotaie.
STEADYCAM
E' il sistema che permette all'operatore di tenere la camera fissata al proprio corpo con una serie di contrappesi in modo tale da annullare o limitare al massimo le oscillazioni in fase di ripresa mentre l'operatore corre o si muove. Viene utilizzata quando è difficoltoso porre delle rotaie sul terreno, o quando i movimenti sono particolari, come ad esempio l'operatore che deve precedere il movimento dell'attore che sale o scende per le scale.
GIRAFFA
E' l'attrezo che serve a posizionare il microfono il più vicino possibile all'attore, in modo da riprendere la sua voce, ma senza entrare dell'inquaratura.
Soprattutto se il nostro corto ha un piano di lavorazione che prevede le registrazioni in più giorni, occorre preparare, per ogni giorno di registrazione, un foglio chiamato Ordine del giorno, in cui si decide e si trascrive quali sono le persone, sia della troupe che del cast artistico, che devono essere presenti. Naturalmente ci saranno orari diversi di convocazione, forse anche in location diverse. Devono essere elencate anche le scene da girare ( e se possibile anche l'ordine delle riprese), il materiale presente in scena (se giriamo nella location per il secondo giorno, deve essere preente tutto ciò che vi era nella registrazione precedente) e quello tecnico che serve per la registrazione. Senza scordarci di quello che può essere utile (ad esempio dall'acqua ai panini od ai caffè delle pause).
Tutti parlano di Piano di lavorazione, ma nessuno ne ha mai visto uno. Come è fatto? e soprattutto a che serve?
Iniziamo col rispondere alla seconda domanda, la più importante.
Il PdL serve ad avere un quadro generale di tutta la lavorazione da effettuare: è un foglio riepilogativo che riporta tutte le principali indicazioni sulle inquadrature da girare. In una classica produzione cinematografica, viene elaborato e seguito dal Direttore di produzione.
Come è fatto? diciamo che alla nostra piccola produzione basta avere uno o più fogli stilati anche con il computer, con un programma tipo excel, in modo da ottenere una serie di celle (tipo battaglia navale) in cui elenchiamo da una parte (prima colonna a sinistra) tutti gli interpreti del nostro film e dall'altra (prima riga in alto) le location che andremo ad occupare, e per ogni location dobbiamo elencare tutte le scene da girare.
Il PdL si compila semplicemente mettendo una x nelle posizioni in cui si incrocia che un certo attore deve recitare in una determinata location.
Tutto qui, direte voi? ...sembra semplice, e concettualmente lo è, ma pensate ad un film in cui recitano 6 o 7 attori principali, una ventina di secondari ed un certo numero di comparse. Utilizzando una ventina di location almeno.... il riepilogo deve essere preciso, completo e sempre disponibile ed aggiornato, soprattutto se il regista e gli sceneggiatori vogliono variare qualche punto della sceneggiatura....
In una grande produzione, ripetere un ciak non previsto potrebbe costare caro!
Per ottenere ottimi risultati nelle nostre riprese video dobbiamo attenerci a regole ben precise. La prima è più importante è quella di tenere completamente fissa la telecamera (immagini traballanti sono inaccettabili, a meno che stiate riprendendo uno scoop eccezionale!). Perché tutti i film sono girati (con le dovute eccezioni) con telecamere montate su robusti cavalletti?
Normalmente la videocamera sta ferma ed è il soggetto che si muove. La ripresa della scena non è completa? bene, si prosegue riprendendo l'azione da un'altra angolatura. Altrimenti a che serve il montaggio? Le scene, le singole riprese, non devono essere troppo lunghe (tranne se siete a teatro o ad un concerto). 10 o 20 secondi vanno più che bene. Poi spostatevi e continuate con un'altra ripresa.
Non usate lo zoom. Od usatelo il meno possibile. E state attenti alla messa a fuoco, utilizzando lo zoom, spesso la messa a fuoco automatica si perde, quindi assistiamo ad una sfocatura variabile che serve all'apparecchio a trovare il giusto fuoco. E' orribile! Se proprio dobbiamo, usiamo una focale grandangolo che evidenzia di meno la sfocatura. Naturalmente occorre disattivare la possibilità dello zoom digitale: è dannoso perché distorce le immagini!
Se usiamo la videocamera su un cavalletto, e muoviamo la macchina a seguire sul personaggio, attenzione ai movimenti a scatto della telecamera: solo una testa fluida del cavalletto può darci, appunto, fluidità nella ripresa. Un cavalletto fotografico non va bene, se dobbiamo spostare spesso la videocamera per seguire l'azione.
E se zoommiamo, state attenti a minimi movimenti della mano che vengono trasferiti sull'apparecchio. Cerchiamo, se possibile,di utilizzare il telecomando per effettuare la zoommata.
Non usate mai gli effetti che la telecamera vi offre! gli effetti vanno inseriti dopo, in fase di montaggio.
Attenzione alla luminosità della ripresa. Dobbiamo studiare bene in anticipo le posizioni degli attori o del soggetto e quella nostra. Per non avere una ripresa piatta (di luce) o scura (in controluce). Le luci ausiliarie sono molto importanti, ma attenti a non sparare il faretto sul viso del soggetto. Esistono degli schermi che servono per riflettere la luce solare, indirizzandola dove serve: usiamoli. All'occorrenza anche un foglio od un pannello bianco vanno bene.
Per ultimo ho lasciato ciò che fa la differenza: il sonoro. cercate di usare microfoni esterni, perché quello interno, in dotazione, capita anche i rumori di sottofondo prodotti dalla videocamera (come la zoommata!).
Ed ora l'ultima regola, forse la più importante di tutte: Provate, PROVATE e RIPROVATE ! solo così capirete quello che la telecamera può darvi, e come ve lo dà. Ma riprovando troverete la giusta soluzione ad ogni problema incontrato.
La semplicità è basilare, non cerchiamo di inserite tutto in una singola ripresa, quando ci sono troppi elementi in un'immagine, l'occhio non sa quale scegliere e guardare. Quali sono gli elementi importanti che vogliamo riprender? inseriamo solo loro.... gli altri sono inutili. Se molti sono gli elementi importanti e necessari, dopo una breve ripresa generale, inquadriamo i particolari.... uno dopo l'altro....
Leggi tutto: Le principali Regole di composizione nelle riprese
Sono quelle che vengono scattate al di fuori delle riprese vere e proprie, sono le foto che cercano di catturare l'atmosfera della produzione, l'aria che si respira mentre si effettuano le prove del film, mentre si cotruiscono i fondali, mentre si lavora tutti assieme per un risultato comune. Quindi sono foto che mostrano la manualità dei tecnici, nel montare la gru o le luci, le indicazioni del regista all'operatore, i suggeriment del regista agli attori, le fasi del trucco, ma anche i momenti di riposo in cui si ride e si scherza.
Un backstage da consigliare, oltre quello fotografico, è quello video che può essere considerato un secondo video effettuato da un secondo regista.
Riportiamo qui alcune foto del backstage del corto I Prigionieri di Ilaria Chiriaco che mostrano come si è provveduto a costruire le inferiate di una cella.
Le seguenti immagini di backstage mostrano proprio il lavoro eseguito dalla troupe sia tecnica che artistica:
(per La pianta di Antonello Novellino)
(per Sarah di Marta Corradi)
Quando fate le foto del backstage, usate una macchinetta fotografica digitale con adeguata memoria che vi permetta di fare molti scatti... non avrete il tempo di mettere le persone in posa, quindi sta a voi scegliere le inquadrature, ma sul set, si sa, le persone si muovono e molto spesso rovinano senza volerlo la vostra inquadratura.... Fate molti scatti, allora, per poter scegliere le foto migliori.....
Queste altre sono foto scattate sul set del corto di Fulvio Spagnoli "A nord-ovest di Smirne" in lavorazione in questi giorni.
senza tralasciare anche foto di particolari, o riprese molto ravvicinate, come questa:
e non scordarvi di effettuare anche un videobackstage!
Non volete fare solo riprese come un utente domenicale? Allora eccovi qualche consiglio.
La ripresa è il punto di partenza per avere un buon filmato finale.
Perchè dobbiamo complicarci la vita in fase di montaggio se possiamo evitare molti problemi già in fase di ripresa?
Anche se il nostro video finirà su internet, non dobbiamo pensare che la visione in un piccolo formato elimina i nostri problemi ed errori fatti in fase di ripresa.
Eccovi alcuni basilari consigli da seguire sempre, per avere un buon risultato.
TELECAMERE AMATORIALI
Quelle che oggi vengono chiamate amatoriali, diffuse con prezzi a tutti i livelli, possono dare, molte soddisfazioni se usate con il cervello.
LA STABILITA' DELLE RIPRESE
Di partenza, tutte le videocamere hanno uno stabilizzatore, ma lo stabilizzatore può correggere solo le microvibrazioni.... la nostra mano deve stare ben ferma, quando effettuiamo le riprese. Quando teniamo con una mano la videocamera e con l'altra azioniamo lo zoom, molto probabilmente facciamo traballare la ripresa, idem quando ci spostiamo per riprendere un ampio campo.... Si possono risolvere questi problemi semplicemente usando un appoggio, che può andare dalla spalla di un amico, all'appoggio su di un muretto, od un albero od un palo, per finire all'uso di un buon treppiedi. Tenere una piccola videocamera con la nostra mano creerà quasi sempre un tremolio, in fase di ripresa difficilmente visibile, molto invece in fase di visione sullo schermo.
Mai fare movimenti brusci con la videocamera, i movimenti devon sempre essere dolci, e non importa se state camminando su un terreno accidentato: o state fermi ed usate lo zoom (sempre dolcemnte) oppure non fate la ripresa.
COSA RIPRENDERE
Prima di effettuare una ripresa, pensate a cosa volete riprendere, tutto vi sembra bello, ma poi la realtà è diversa. Una cosa che bisogna fare è effettuare una prova, guardando nel mirino l'effetto che fa, poi potete decidere se spingere il tasto di ripresa. Chiedetevi se l'inquadratura vale la ripresa.
UN INIZIO ED UNA FINE
Ogni ripresa deve avere un buon inizio ed una altretanto buon finale. Spesso il finale viene così come capita, traballante oppure con una immagine casuale che fa perdere il significato alla ripresa. Non dovete mai pensare che poi, in fase di montaggio potete taglire.... Se non è veramente interessante, non effettuate la ripresa. Dovete lavorare avendo in mente già il risultato finale del montaggio...
LA DURATA
Altra cosa importante è determinare la durata della ripresa, è troppo breve? od è troppo lunga? Se osservate i filmati televisivi, dei documentari professionali, ad esempio, noterete che non esiste un tempo di durata ben predefinita, ma a secondo dell'importanza della scena questa può essere più lunga della media. Lo spettatore che guarderà il montato finale non dovrà mai stancarsi di ciò che vede. Quindi non conviene dilungarsi troppo, in modo ripetitivo....
Molte videocamere hanno un orologio interno che vi segnala, ad esempio, i primi 10 secondi di ripresa. Tenetene conto. Non ha senso, come vi consigliano alcuni, di contare mentalmente un certo numeri di secondi.... la vostra testa deve essere impegnata a controllare ciò che state riprendendo.
Un suggerimento: meno di 5 secondi forse non ha senso, come pure più di 20 o 30 secondi. Naturalmente stiamo parlando dei casi più normali.
INQUADRATURE
Non muovetevi mai troppo con la videocamera, e non fate troppe zoommate, soprattutto se veloci: l'occhio dello spettatore si stana e poi non è più in grado di seguire con attenzione il resto del video.
Spostatevi, avvicinatevi agli oggetti, alle persone, riprendeteli da vari punti di vista (per questo il soggetto va prima visto con i nostri occhi, bisogna girargli intorno per capire quali sono i punti migliori da inquadrare).
Provate con delle inquadrature inusuali, posizionando la videocamera in terra, od alzandola sopra la testa (attenzione alle vibrazioni che, anche se stabilizzata, la camera non potrà eliminare!).... Al posto di usare lo zoom, provate a tenerla con le mani stabile ed a camminare lentamente, anche ruotando il vostro corpo...
In oni caso le varie inquadrature devono sempre avere un filo logico di ripresa. E di collegamento l'una con l'altra.... (ecco che ritorna sempreil discorso che in fase di montagggio non bisognerebbe creare nulla di nuovo, ma solo collegare tra loro le varie riprese effettuate ad arte).
COMPOSIZIONE
Per incominciare subito bene, utilizzate la tecnica dei terzi. Le vostre riprese avranno fin da subito un qualcosa in più, si faranno notare per la loro compostezza, ed è già molto!
Dovete solo far coincidere i punti più importanti dell'immagine con le intersezioni delle due ideali linee che dividono l'immagine in 3 parti (sia orizzontalmente che verticalmente), ovvero lungo le linee stesse. Ad esempio la linea dell'orizzone (sia al mare che in campagna o montgna) mettetela all'incirca sulla linea in alto oppure su quella in basso: a secondo dell'importanza che volete dare alle 2 zone, di cielo e di terra (o di mare). Provate e vedrete la differenza.
POSIZIONAMENTO PERSONAGGI
Se riprendete 2 persone che parlano, esempio la donna sta a sinistra e l'uomo a destra dell'inquadratura a mezzo busto, non fate l'errore poi ri riprendere solo la donna e posizionandola nella parte destra della nuova inquadratura.... il cervello dello spettatore (anche se non voi) capirebbe subito che c'è qualcosa di incongruente, di sbagliato, perdendo l'orientamento della composizione
LA MESSA A FUOCO
La messa a fuoco è molto importante, normalmente viene fatta automaticamente, ma talvolta il congegno automatico mette a fuoco ciò che voi non volete. Ad esempio, con due persone che parlano, una di fronte all'altra, una a destra e l'altra a sinistra dello schermo, l'automatismo mette a fuoco ciò che c'è in fondo, tra i due personaggi.
Cercate allora di capire come si usa (ed usare) la messa a fuoco manuale, che vi creerà dei problemi se il soggetto messo a fuoco manualmente si sposta, andando quindi, come si dice, fuori fuoco. La soluzione migliore è quella di combinare assieme le due tecniche, quella automatica e quella manuale.
la messa a fuoco è più semplice, ovvero il soggetto risulterà sempre più a fuoco, se si usa una focale grandangolo; nel caso della focale teleobiettivo, si avranno i problemi più difficili da risolvere.
GLI ULTIMI IMPORTANTI CONSIGLI
E forse i più importanti:
- Non usare mai lo zoom elettronico, ma solo quello ottico (diffidate, meglio non considerate come optional positivo per l'acquisto gli zoom 300x, 500x od addirittura 1.000x ... non servono a nulla, anzi solo a peggiorare le vostre riprese)
- Il cavalletto per la macchina fotografica ha una testa che non è fluida, cioè fa i movimenti a scatto: dovete acquistarne una idonea all'uso con la videocamera.
- Non usate mai gli optional di montaggio come dissolvenze o tendine varie od altre diavolerie che trovate nella vostra videocamera. Vi creeranno solo problemi: Tutte quelle cose si fanno molto meglio con un qualsiasi semplice, anche gratuito programma di montaggio sul vostro PC (e con Windows il programma di montaggio è già incluso gratuitamente).
Con la telecamera noi riprendiamo un paesaggio, una persona che si muove o parla, l'interno di una stanza. Ogni inquadratura parte dal momento che pigiamo il pulsante di avvio fino a quando pigiamo quello di stop. Una inquadratura è la ripresa di un paesaggio, di una persona che si muove o parla, dell'interno di una stanza. La scena invece è l'insieme di più inquadrature che hanno la stessa unità di luogo e di tempo. Esempio: una persona parla, noi la riprendiamo prima di fronte, poi di lato, infine ancora di fronte. Le tre riprese (fronte / lato / fronte) sono inquadrature, l'insieme delle tre riprese è una scena.
Non tutte le inquadrature sono uguali, una persona ripresa da vicino mi mostra più particolari rispetto ad una inquadrata da lontano. Vi sono una serie di inquadrature codificate in ambito cinematografico,
Inserto o Dettaglio: è una parte molto ristretta e quindi ravvicinata che possiamo inquadrare: un occhio a tutto schermo, il petalo di un fiore, una fotografia ripresa da un giornale.
Primissimo Piano (PPP): è l'inquadratura centrale di un viso (non del tutto intero).
Primo Piano (PP): quando riprendo il viso completo ed il collo della persona.
Mezzo Busto (MB): quando mi allargo e riprendo anche le spalle e mezzo busto della persona (come nei vecchi telegiornali).
Piano Medio (PM): se riprendo la figura dalla vita a tutta la testa.
Piano Americano (PA): nato ad Hollywood, per riprendere fino alle ginocchia e far vedere il cinturone e la pistola.
Totale o Figura Intera (FI): la persona è completamente al centro dell'inquadratura, dalla testa ai piedi.
Campo Medio (CM): è visibile la figura umana posta in una ambientazione visibile e riconoscibile.
Campo Lungo (CL): la telecamera mostra una porzione di location molto ampia. intorno all'attore.
Campo Lunghissimo (CLL): quando si riprende la figura umana a grande distanza immersa nel paesaggio circostante.
Possiamo quindi classificare le inquadrature in campi e piani. I Piani sono inquadrature concentrate sull'attore che mostra dalla sua totalità ai dettagli. I Campi sono inquadrature in cui si da maggior risalto allo spazio circostante dove, se presente, si muove la figura umana.
Ricapitolando:
In riferimento alla figura umana (tenendo presente che i migliori punti di taglio sono fatti sopra o sotto le articolazioni) abbiamo:
PARTICOLARE (abbreviato in: PART)
PRIMISSIMO PIANO (abbreviato in: PPP)
PRIMO PIANO (abbreviato in: PP)
MEZZA FIGURA (abbreviato in: MF)
PIANO AMERICANO (abbreviato in: PA)
FIGURA INTERA (abbreviato in: FI)
In riferimento all'ambiente, invece, abbiamo:
DETTAGLIO (abbreviato in: DETT)
TOTALE (abbreviato in: TOT)
CAMPO MEDIO (abbreviato in: CM) - Al centro ci sono i personaggi
CAMPO TOTALE (abbreviato in: CT) - E' come un campo medio ma che presenta tutto l'ambiente
CAMPO LUNGO (abbreviato in: CL) - I personaggi si vedono, ma il centro è il paesaggio
CAMPO LUNGHISSIMO (abbreviato in: CLL) - I personaggi si perdono, sono irriconoscibili.
A livello di angolazione della videocamera, abbiamo:
INQUADRATURA FRONTALE
INQUADRATURA DALL'ALTO
INQUADRATURA DAL BASSO
Mentre le inclinazioni possono essere:
NORMALE
OBLIQUA
VERTICALE
I principali movimenti della videocamera sono:
PANORAMICA - movimento orizzontale della macchina, da destra a sinistra o da sinistra a destra
PANORAMICA a 360° - panoramica che si ricongiunge al punto di partenza
PANORAMICA A SEGUIRE - quando la macchina segue l'azione
PANORAMICA A SCHIAFFO - è il passaggio rapidissimo da un personaggio all'altro
CARRELLATA LATERALE - quando la videocamera è parallela al personaggio (che vedo di profilo)
CARRELLATA CIRCOLARE - quando si gira attorno al personaggio
CARRELLATA A PRECEDERE - quando la macchina riprende il personaggio di fronte, e si muove con lui precedendolo
CARRELLATA A SEGUIRE - quando la macchina riprende il personaggio da dietro, e si muove con lui seguendolo
DOLLY - è il braccio metallico che tiene la videocamera e si muove da terra fino ad una certa altezza (secondo la lunghezza del braccio)
CAMERA CAR - è la ripresa fatta da un'autovettura (che segue, precede od affianca l'auto con i personaggi)
A MANO - è quella usata dai videoamatori, registra tutte le vibrazioni del corpo umano. Molto usato nel reportage.
STEADYCAM - è l'attrezzatura che ammortizza le vibrazioni, può essere usata a mano o con una imbracatura al corpo dell'operatore.
ZOOM - nelle riprese di un certo livello, la zoommmata è molto poco usata.