♥ Tutto sulla Tecnica
L' "occupazione di campo" è una tecnica cinematografica che si verifica quando una persona, un oggetto o un elemento visivo passa davanti alla macchina da presa, creando un effetto di profondità e aggiungendo dinamicità all'inquadratura. In altre parole, è quando qualcosa si sposta di fronte all'obiettivo della telecamera, creando un senso di prospettiva e dimensione nell'immagine.
Lo "scavalcamento di campo" (in inglese "crossing the line") spesso chiamato anche scavallamento di campo è un concetto importante nella cinematografia che si riferisce alla linea di azione immaginaria che collega i personaggi e gli oggetti all'interno di una scena. Questa linea è spesso chiamata "linea di azione" o "asse di azione". Di fatto rompe la Regola dei 180 gradi.
Leggi tutto: Scavalcamento di campo: che significa nel cinema
Leggi tutto: La regola 80/20, conosciuta anche come Principio di Pareto, applicata nel cinema
Un sistema professionale di Chroma Key è costituito da un insieme di strumenti, attrezzature e software che vengono utilizzati per ottenere risultati di alta qualità e precisione nella produzione video e cinematografica. Questi sistemi sono comunemente utilizzati nell'industria dell'intrattenimento, nelle produzioni televisive, nei film, nelle pubblicità e nelle trasmissioni in diretta.
Il movimento di un drone è controllato tramite un radiocomando o un'applicazione sullo smartphone o tablet collegato al drone. I droni moderni utilizzano una combinazione di motori elettrici e sensori per regolare la potenza e l'orientamento delle eliche, permettendo di effettuare diverse manovre e movimenti. Ecco come funzionano i principali tipi di movimenti di un drone:
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Spostamento verticale (Altitudine): Per far salire o scendere il drone, regola la potenza dei motori. Aumentando la potenza, il drone si alzerà, diminuendola, il drone scenderà.
Le tecniche di ripresa con il drone sono fondamentali per ottenere immagini aeree di alta qualità e creative. Ecco alcune delle principali tecniche da tenere in considerazione durante le riprese con il drone:
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Inquadrature dinamiche: Utilizza il drone per creare inquadrature dinamiche e fluide. Prova diverse angolazioni, movimenti e velocità per aggiungere dinamismo alle tue riprese.
Le riprese aeree con il drone offrono numerosi vantaggi e opportunità creative per registi e filmmaker. Ecco alcuni dei principali vantaggi delle riprese aeree con il drone:
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Prospettiva Unica: Le riprese aeree offrono una prospettiva unica e spettacolare che è difficile da ottenere con altre tecniche di ripresa. I droni possono volare ad altezze diverse e angolazioni diverse, permettendo di catturare immagini mozzafiato dal cielo.
I colori in un film hanno un ruolo significativo nel comunicare emozioni, atmosfere e temi della storia. I cineasti utilizzano la psicologia dei colori per creare un impatto emotivo sul pubblico e guidare l'interpretazione delle scene. Ogni colore ha caratteristiche specifiche che enfatizzano le emozioni che vengono trasmesse nella scena. Ecco alcuni esempi dei significati comuni dei colori in un film:
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Rosso: Il rosso è spesso associato a emozioni intense come passione, amore, rabbia e pericolo. Può essere utilizzato per enfatizzare momenti di tensione, romanticismo o violenza.
La "Sceneggiatura Tecnica" è una versione specifica della sceneggiatura di un film o di un cortometraggio, che fornisce dettagli e istruzioni specifiche per la realizzazione pratica delle scene durante la produzione. È una forma di sceneggiatura più dettagliata e orientata agli aspetti tecnici della produzione cinematografica.
La Sceneggiatura Tecnica viene preparata, dal regista insieme all'aiuto regista, dopo aver scritto la sceneggiatura letteraria (o narrativa), che è la versione più completa e descrittiva della storia, dei personaggi e delle azioni. La sceneggiatura letteraria fornisce il nucleo della storia e serve da base per la Sceneggiatura Tecnica.
Nel contesto del cinema, la parola "tecnica" si riferisce a una vasta gamma di elementi e strumenti utilizzati nella produzione cinematografica per realizzare e trasmettere la narrazione visiva e sonora di un film. Questi aspetti tecnici includono:
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Fotografia: La fotografia cinematografica riguarda l'illuminazione, l'inquadratura e l'uso della cinepresa per catturare le immagini su pellicola o in formato digitale. La fotografia contribuisce a creare l'aspetto visivo del film e a trasmettere l'atmosfera e le emozioni delle scene.
Se hai a disposizione solo tre luci, puoi comunque ottenere un'illuminazione efficace sul set del tuo cortometraggio. La chiave per sfruttare al meglio queste luci è la creatività e la capacità di adattarsi alle esigenze di ogni scena. Ecco come puoi sistemare le tre luci per ottenere risultati professionali:
La direzione delle luci sul set è un aspetto cruciale nella produzione cinematografica e nel cortometraggio, poiché influisce notevolmente sull'aspetto visivo e sull'atmosfera delle scene. La direzione delle luci è una delle principali tecniche utilizzate dai cinematografi e dai lighting designer per creare l'illuminazione desiderata e dare vita alla storia.
Gli effetti speciali nel cinema sono tecniche utilizzate per creare illusioni visive o situazioni impossibili da realizzare nella vita reale. Questi effetti sono utilizzati per arricchire la narrazione, creare mondi fantastici, veicolare emozioni e intrattenere il pubblico.
Leggi tutto: Gli effetti speciali in produzione ed in post-produzione
L'illuminazione in chiave alta e in chiave bassa sono due approcci contrastanti nell'illuminazione cinematografica, utilizzati per creare diverse atmosfere e sensazioni visive nei film.
Vediamo cosa significano:
- Illuminazione in chiave alta (High-Key Lighting): L'illuminazione in chiave alta è caratterizzata da una distribuzione uniforme e intensa della luce nella scena. In questa tecnica, la maggior parte della scena è ben illuminata, con poche o nessuna area di ombra. Questo stile di illuminazione è spesso utilizzato per creare un'atmosfera chiara, aperta, gioiosa e rassicurante.
Leggi tutto: L'illuminazione in chiave alta o bassa nel cinema
La tonalità, la saturazione e la luminosità (detta anche "value" o "brightness") sono tre componenti fondamentali del colore. Questi tre elementi aiutano a definire e a descrivere le caratteristiche di un colore specifico.
La luminosità e il contrasto sono due elementi chiave nella fotografia e nella cinematografia che influenzano l'aspetto e l'atmosfera di un'immagine o di un film. Vediamo di cosa si tratta:
- Luminosità: La luminosità si riferisce al livello di illuminazione generale presente in un'immagine o in una scena cinematografica. Una scena luminosa avrà una maggiore quantità di luce, mentre una scena scura avrà meno luce. La luminosità è influenzata dalla quantità di luce naturale presente nella scena o dalla luce artificiale utilizzata dal regista o dal direttore della fotografia.
É lo studio delle luci finalizzato all’illuminazione, alla resa coloristica e in generale al cosiddetto “look & feel” di un film, che comprende oltre alle cose sopracitate anche altre caratteristiche di un’immagine (che sia fissa o in movimento), per esempio la scala di grigio (massimo nero e massimo bianco), la caduta della luce, quanto é morbida o dura, la temperatura del colore e altri aspetti.
La sezione aurea, nota anche come rapporto aureo o proporzione divina, è un concetto matematico e estetico che si basa su una proporzione particolare, indicata approssimativamente dal numero φ (phi), che è pari a circa 1,6180339887. Questa proporzione è considerata esteticamente piacevole e armoniosa ed è stata utilizzata in diversi campi artistici, compreso il cinema.
I binari cinematografici, noti anche come binari di dolly o binari di tracciamento, sono una struttura metallica su cui viene montato un dolly (un carrello su cui poggia la videocamera) per effettuare movimenti fluidi e stabili della telecamera durante le riprese cinematografiche.
Ecco come vengono utilizzati i binari cinematografici:
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Preparazione: Prima di iniziare le riprese, è necessario installare i binari cinematografici sulla superficie desiderata. I binari possono essere posizionati su supporti speciali o montati su treppiedi per garantire stabilità. È importante assicurarsi che i binari siano saldamente fissati al suolo o agli supporti in modo da evitare movimenti indesiderati durante le riprese.
Leggi tutto: Binari cinematografici, cosa sono e come si usano
Nella ripresa cinematografica, l'audio di alta qualità è fondamentale per accompagnare le immagini. Ecco alcuni tipi di microfoni comunemente utilizzati per la ripresa cinematografica:
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Microfono a condensatore shotgun: Questo tipo di microfono è molto comune nella ripresa cinematografica. È direttivo, cattura principalmente il suono dalla direzione in cui è puntato e riduce i suoni indesiderati provenienti dalle altre direzioni. Il microfono a condensatore shotgun può essere montato sulla videocamera o su un boom pole (asta telescopica) tenuto dall'operatore del suono.
Il crane, noto anche come gru cinematografica o jib, è un dispositivo meccanico utilizzato nell'industria cinematografica per realizzare riprese aeree fluide e dinamiche. Il crane è essenzialmente una struttura a braccio che permette di sollevare la telecamera in altezza, estendendo il suo raggio d'azione e consentendo movimenti fluidi e precisi in tutte le direzioni.
Il crane può essere utilizzato per ottenere diversi effetti visivi e narrativi:
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Riprese panoramiche: Il crane può effettuare ampi movimenti di panoramica (movimenti orizzontali) che coprono un vasto campo visivo. Questo permette di catturare scene di paesaggi, spettacoli o eventi in modo immersivo.
La regola dei terzi è un principio di composizione visiva utilizzato nella fotografia e nel cinema per creare inquadrature bilanciate e interessanti. La regola dei terzi suddivide l'immagine in nove parti uguali, utilizzando due linee orizzontali e due linee verticali immaginarie. Gli elementi chiave dell'immagine sono posizionati lungo queste linee o nei loro punti di intersezione, noti come "punti di forza". Ecco come puoi applicare la regola dei terzi:
Il "ciak" è un termine comune nell'industria cinematografica che si riferisce alla clapperboard o slateboard, un dispositivo utilizzato per sincronizzare l'audio e il video durante le riprese. È un elemento essenziale per segnare l'inizio di una scena o di una ripresa e fornisce informazioni cruciali per la fase di montaggio. Ecco alcune informazioni sull'uso del ciak:
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Identificazione della scena: Il ciak viene utilizzato per identificare in modo univoco ogni scena o sequenza che viene ripresa. Solitamente viene scritto il numero della scena, il numero della ripresa e una breve descrizione della scena stessa.
PRIMA ANALISI DELLA SCENEGGIATURA
Serve una prima lettura per determinare le location di registrazione del film e per elencare tutti i fabbisogni delle varie scene: presenza degli attori, materiali occorrenti, costumi e trucchi necessari, ecc...
SCENEGGIATURA TECNICA
E' la versione della sceneggiatura rivista sotto forma di inquadrature. Contiene tutte le informazioni dettagliate di tipo tecnico sui movimenti di macchina e sul tipo di inquadrature da effettuare (dai primi piani ai campi lunghi). Molto spesso è di aiuto lo storyboard, ovvero le vignette che visualizzano questi dettagli.
PIANO DI LAVORAZIONE PER LE RIPRESE
E' la rappresentazione grafica (fatta anche con programmi tipo excel) del calendario delle riprese del film o del cortometraggio. Contiene informazioni importanti come: data di inizio e di fine delle riprese, numero di giorni previsti (compresi od esclusi i giorni festivi), date ed orari degli impegni dei singoli attori principali e delle comparse.
ORGANIZZAZIONE DELLE RIPRESE
L'organizzazione generale è alla base delle riprese, e comprende attività come le prenotazione degli alberghi per la troupe e per gli attori, prenotazione treni od aerei per arrivo e partenza, auto o camioncini per portare tutti sul set, la scelta di un catering per i pasti sul set (considerando i vegetariani o problemi vari), per finire con il noleggio od acquisto dei materiali necessari alle riprese.
RIPRESE
Sul set, dapprima i tecnici devono preparare i macchinari vari, dalle luci ai binari se servono; la ripresa vera e propria delle scene e delle inquadrature con la telecamera inizia con delle prove per dar modo agli attori di provare la scena ed al regista di aggiustare luci, posizioni, inquadrature, ecc. La ripresa comincia con il controllo finale dell’esposizione, la battuta del Ciak ed il comando “Azione” e termina con il comando di Stop dato dal regista, per finire con una prima analisi della corretta ripresa.
Questa tecnica di ripresa deve il suo nome al regista Alfred Hitchcock che la utilizzò per la prima volta nel suo film "La donna che visse due volte" (1958) col titolo originario emblematico: Vertigo (Vertigine), per creare un senso di vertigine all'attore protagonista James Steward, che soffre di acrofobia (ovvero di vertigini).
L’effetto Vertigo (chiamato pure dolly zoom, ed anche brevemente zolly) è la tecnica cinematografica che consiste in una struttura di alternanza di uno zoom in avanti e di una carrellata all'indietro. Permette di ottenere un forte effetto visivo e psicologico di destabilizzazione. L'effetto può essere costruito pure all'incontrario con uno zoom all’indietro e di una carrellata in avanti,
L'effetto contrario fu utilizzato dal regista Steven Spielberg nel film "Lo squalo" (1975): il capo della polizia Martin Brody interpretato da Roy Scheider è sulla spiaggia affollata e quando l'acqua del mare diventa rossa la sua paura viene visualizzata un potente dolly zoom sul suo volto.
Per dare tridimensionalità a una ripresa cinematografica, è possibile sfruttare una serie di tecniche e strategie per creare una percezione di profondità e spazialità nell'immagine. Ecco alcune delle tecniche principali:
Leggi tutto: Come dare tridimensionalità ad una ripresa cinematografica
Il Ciak è quella tavoletta di legno, oggi anche in plastica, dove si scrivono tante informazioni, come: il nome del regista, il titolo del film, il nome del direttore della fotografia, il nome della produzione, la data di quando si gira la scena, se si sta girando in un interno od esterno, se la scena è ambientata di giorno o di notte, ma soprattutto il numero di scena che si sta girando, e quante volte quella scena è stata girata. Tutte queste informazioni servono al montatore quando si trova tante di scene da montare, prima prese da molte pizze di pellicole, oggi da molti hard disk o schede di memoria, che vengono numerate con un numero che appare pure sul Ciak.
Il compito del ciakkista è quello di gestire la compilazione della tavoletta annotando le cifre riguardanti il numero di scena che si sta girando, l'inquadratura ed il numero di volte che è stata effettuata quella ripresa. Se sentiamo il ciakkista dire "Dieci, due" significa che si sta riprendendo la scena 10 per la seconda volta. SE il regista non è contento del risultato o se uno degli attori si ferma, sbaglia una battuta, bisogna ripetere la scena ed il ciakkista annucerà: "Dieci, tre". E così via.
A volte, una scena deve essere ripresa con 2 o più inquadrature diverse, allora il ciakkista inserisce anche il numero dell'inquadratura che si deve girare, e dirà, ad esempio: "Dieci, due, due", intendendo che si sta riprendendo per la Scena 10, la seconda inquadratura per la seconda volta. SE la ripresa deve essere ripetura, dirà: "Dieci, due, tre", mentre se è perfetta, probabilmente (a secondo di quanto prevede la sceneggiatura) dirà: "Dieci, tre, uno". Semplice, no?
Una figura che è sempre presente in collegamento col ciakkista, oltre che con il regista, è la segretaria di edizione... cioè la figura professionale che si occupa di registrare il risultato di ogni singola ripresa del film (utilizzando il bollettino di edizione), riportando per ogni ciak effettuato il commento del regista (come "buona" o "da riserva") che sarà poi utile nella fase di montaggio.
I "jump cuts" sono una tecnica di montaggio video in cui due o più inquadrature simili o quasi identiche vengono unite, creando un effetto di salto o discontinuità visiva. Questa tecnica può essere utilizzata per creare un senso di dinamismo o per enfatizzare una transizione temporale o emotiva nel video.
Leggi tutto: Aggiungere dinamismo nei video con la tecnica dei jump cuts
La tecnica del "time-lapse" è una tecnica cinematografica che consiste nell'accelerare la riproduzione di un evento che si verifica nel corso del tempo, creando un effetto di passaggio temporale rapido. Questa tecnica è ampiamente utilizzata per mostrare processi lunghi o eventi che normalmente si svolgono molto lentamente, come il sorgere e il tramontare del sole, la crescita di una pianta o il movimento delle nuvole nel cielo.
Ecco come puoi utilizzare la tecnica del time-lapse:
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Attrezzatura necessaria: Avrai bisogno di una fotocamera (ideale una reflex digitale o una mirrorless) che consenta di impostare manualmente le impostazioni dell'otturatore, un treppiede stabile per mantenere la fotocamera ferma durante le riprese e, preferibilmente, un intervalometro o un telecomando per scattare foto in modo programmato.
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Scelta del soggetto: Scegli un soggetto interessante o un evento che si svolge nel corso del tempo. Puoi optare per soggetti naturali come il movimento delle stelle nel cielo, il cambiamento delle stagioni o il traffico in una città, oppure puoi creare scene artificiali come la costruzione di un edificio o la preparazione di un pasto.
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Impostazioni della fotocamera: Configura la fotocamera in modalità manuale per avere il controllo completo delle impostazioni. Imposta la sensibilità ISO al livello più basso (solitamente 100 o 200) per ridurre il rumore nell'immagine. Seleziona un'apertura dell'obiettivo adeguata (solitamente tra f/8 e f/16) per ottenere una profondità di campo sufficiente. Imposta un tempo di esposizione più lungo per catturare la luce nel corso del tempo (tipicamente da 1 a 30 secondi, a seconda della velocità dell'evento).
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Intervallo di scatto: Decide l'intervallo tra uno scatto e l'altro. Questo dipende dalla durata dell'evento e da quanto veloce desideri che sia il time-lapse. Ad esempio, se vuoi registrare il movimento delle stelle, potresti scattare una foto ogni 20-30 secondi. Se stai catturando il movimento delle nuvole, potresti scattare una foto ogni 2-5 secondi.
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Stabilità: Assicurati che la fotocamera sia stabile su un treppiede solido e che non venga disturbata durante le riprese. Utilizza anche un telecomando o un intervalometro per evitare di toccare la fotocamera durante lo scatto.
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Riprese continue: Inizia il processo di ripresa e lascia la fotocamera scattare foto in modo continuo per il periodo desiderato. Può richiedere molto tempo, quindi assicurati di avere batterie sufficienti e spazio di archiviazione per le foto.
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Post-produzione: Dopo aver catturato tutte le foto, importale in un software di editing video come Adobe Premiere Pro o Final Cut Pro. Organizza le immagini in sequenza e crea un video time-lapse. Puoi regolare la velocità del time-lapse durante la post-produzione per ottenere l'effetto desiderato.
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Aggiungi musica o suoni: Puoi arricchire il tuo time-lapse aggiungendo una colonna sonora o effetti sonori che si adattano al tuo soggetto.
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Rendering e condivisione: Una volta completato il montaggio, rendi il tuo video time-lapse in alta risoluzione ed inseriscilo nel tuo cortometraggio per mostrare, ad esempio, il passaggio di tempo tra due scene, oppure l'avvenimento di un fatto particolare... vi ricordate del fiore nel film E.T. L'extraterrestre?
Il time-lapse è una tecnica cinematografica affascinante che può trasformare eventi apparentemente banali in sequenze visivamente sorprendenti e coinvolgenti. Sperimenta con soggetti diversi e tempi di scatto per creare i tuoi impressionanti time-lapse.
Nella realizzazione del nostro cortometraggio, la registrazione del sonoro, più fedele possibile, è decisiva nella realizzazione di un film. Se realizzata in modo negativo, essa può rendere il vostro corto non valido od addirittura inutilizzabile.
Si dice che una corretta realizzazione del sonoro rappresenta quasi il 50% della riuscita di un film. Il fonico è il tecnico che ha il ruolo di registrare i rumori e i dialoghi che accompagnano le azioni che si svolgono sul set.
L'aiuto del fonico è chiamato microfonista, che solitamente attacca i microfoni sugli abiti degli attori, oppure indirizza la Giraffa o Canna, cioè il microfono (direzionale o ambientale) tenuto in alto da una staffa.
Per un fonico è importante anche la registrazione di sottofondo (i rumori). Se stiamo girando in una stanza chiusa, e in un momento di vuoto (in cui gli attori non parlano), viene aperta una finestra, può verificarsi una situazione sonora irreale poiché dal vivo è difficile captare eventualmente il sottofondo del traffico proveniente dall esterno. Infatti spesso i suoni vengono registrati successivamente in sala, dai cosidetti rumoristi.
In produzioni con scarso budget, spesso si tralascia questo aspetto, ma se vogliamo un risultato professionale i rumori o la registrazione di sottofondo diventano determinanti per ottenere un sonoro perfetto.
Solitamente la colonna sonora è registrata in presa diretta, ma alcune volte la registrazione dal vivo può servire solamente come guida per il doppiaggio effettuato successivamente al montaggio delle scene.
dal sito www.mgvideoproduction.it