"Ieri, Oggi, Domani" ci offre oggi uno spaccato affascinante e divertente delle dinamiche di coppia e delle differenze socio-culturali nell'Italia del boom economico. Attraverso le sue tre storie indipendenti, il film esplora con ironia e leggerezza i temi del desiderio, del matrimonio, della maternità e del potere femminile all'interno delle relazioni. Ci insegna sull'importanza della comunicazione, sulla capacità di adattamento nelle coppie e sulle diverse forme che l'amore e la seduzione possono assumere in contesti sociali mutevoli. Il film, pur radicato nel suo tempo, rivela dinamiche umane universali e la persistente attrazione tra uomo e donna, offrendo spunti di riflessione ancora attuali sulle complessità dei rapporti.
Il film "Ieri, Oggi, Domani", diretto da Vittorio De Sica nel 1963 (spesso erroneamente citato come del 1965), è una delle più celebri commedie all’italiana, interpretata da Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Composto da tre episodi distinti – Adelina, Anna e Mara – ambientati rispettivamente a Napoli, Milano e Roma, il film esplora i rapporti tra uomo e donna, le convenzioni sociali e la metamorfosi del ruolo femminile nell’Italia del boom economico.
In questa guida dettagliata cercheremo di capire meglio il senso profondo del film, i suoi temi portanti e le sue implicazioni artistiche e culturali, sia dal punto di vista narrativo che registico.
Il contesto storico e culturale del film
Il film nasce nel pieno del boom economico italiano, in un paese che stava trasformandosi da nazione rurale a potenza industriale. Questo periodo di passaggio ha generato tensioni tra modernità e tradizione, tra vecchi ruoli e nuovi desideri. "Ieri, Oggi, Domani" riflette tutto questo attraverso i suoi tre episodi, che incarnano archetipi femminili differenti.
La società italiana degli anni '60
L'Italia di quegli anni era divisa: il Sud ancora legato alle consuetudini patriarcali, il Nord proiettato verso la modernità industriale. Il film gioca su questi contrasti territoriali e culturali.
* Il ruolo della donna in trasformazione
Le protagoniste rappresentano tre volti della donna: la madre popolare e combattiva (Adelina), la borghese inquieta (Anna), e l’indipendente e seducente (Mara). Tutte sono incarnate da Sophia Loren, simbolo stesso della femminilità italiana.
Struttura narrativa a episodi
Il film si articola in tre segmenti autonomi ma idealmente collegati attraverso la dualità Loren-Mastroianni. Ogni episodio racconta una storia differente, con registri narrativi distinti, ma legati da un unico filo rosso: l’identità femminile e il rapporto uomo-donna.
* Episodio "Adelina"
Ambientato a Napoli, racconta la storia di una venditrice abusiva che sfrutta una legge per evitare la prigione rimanendo continuamente incinta.
* Episodio "Anna"
Ambientato a Milano, segue la storia di una ricca donna insoddisfatta, coinvolta in una relazione extraconiugale e in una serie di incidenti esistenziali e automobilistici.
* Episodio "Mara"
A Roma, una prostituta d'alto bordo si trova a gestire le tentazioni di un seminarista innamorato e la gelosia di un cliente affezionato.
L'evoluzione del personaggio femminile
Ogni personaggio interpretato da Loren rappresenta una fase o un aspetto della donna italiana del tempo, in transizione tra subordinazione e emancipazione.
Adelina – La donna popolare e resistente
Adelina incarna la forza vitale, la maternità, la lotta quotidiana per sopravvivere. La sua comicità è dolceamara, la sua dignità incrollabile.
Anna – La donna borghese in crisi
Anna è il riflesso di una classe benestante senza scopo, intrappolata nei suoi privilegi e vuota nelle emozioni. Il lusso diventa prigione.
Mara – La donna consapevole e libera
Mara è padrona della sua vita, nonostante la condanna sociale. È ironica, intelligente, e capace di empatia profonda, anche quando sembra cinica.
* L’uso dello spazio e delle città
Ogni episodio è legato a una città italiana che diventa coprotagonista, contribuendo all’umore e alla simbologia del racconto.
Napoli – Spazio popolare, vitale, caotico
Napoli è strada, vicinato, corpo collettivo. La città vive e respira con Adelina, riflettendo il calore umano e il bisogno di sopravvivenza.
Milano – Spazio borghese, freddo, automobilistico
Milano è fatta di vetro, cemento, auto lussuose. Il grigiore dell’asfalto rispecchia il vuoto interiore di Anna.
Roma – Spazio interiore, sensuale, simbolico
Roma è il centro della seduzione, delle contraddizioni religiose e carnali. Mara domina il quartiere come una regina ironica e malinconica.
* Lo stile registico di Vittorio De Sica
De Sica alterna leggerezza e profondità, comicità e critica sociale, mantenendo sempre "un equilibrio tra empatia e distacco narrativo".
Realismo poetico e ironia
Anche nei momenti più grotteschi, emerge l’umanità dei personaggi. De Sica osserva, ma non giudica.
L’uso della recitazione fisica
I corpi di Loren e Mastroianni sono narrativi: la loro mimica, il ritmo dei dialoghi, le pause, comunicano oltre le parole.
* I simboli e i temi principali
Il film affronta diversi "temi universali", usando situazioni quotidiane per parlare di questioni più ampie.
- La maternità come scelta e strategia di sopravvivenza.
- Il sesso come potere, ma anche come umanità condivisa.
- La religione vista come contesto morale ma anche teatrale.
- Il denaro, che compra tutto ma non risolve nulla.
* Gli elementi comici e drammatici
La commedia è qui usata non solo per far ridere, ma per "scoprire verità profonde".
- Il paradosso comico: una donna che non può smettere di fare figli per restare libera.
- L’ironia tragica: l’automobile come simbolo della fuga impossibile.
- La seduzione che si rovescia in crisi morale.
I 20 aspetti positivi del film
- Interpretazione magistrale di Sophia Loren.
- Alchimia perfetta con Marcello Mastroianni.
- Regia raffinata e mai invadente di De Sica.
- Equilibrio tra leggerezza e critica sociale.
- Tre episodi con personalità distinte ma coerenti.
- Dialoghi brillanti e incisivi.
- Rappresentazione sfaccettata della figura femminile.
- Ritratto realistico ma non stereotipato dell’Italia.
- Fotografia che valorizza lo spazio urbano.
- Uso della commedia per esplorare temi profondi.
- Sceneggiatura ben strutturata e ritmata.
- Capacità di emozionare senza sentimentalismo.
- Satira pungente della borghesia milanese.
- Scena cult dello spogliarello di Mara (Loren) – iconica ma non volgare.
- Ritratti maschili deboli e ironici, ma credibili.
- Colonna sonora leggera e memorabile.
- Il film è accessibile ma anche stratificato.
- Rappresentazione del desiderio femminile con rispetto.
- Omaggio alla teatralità italiana.
- Vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero (1965).
I 20 aspetti critici del film
- Immagine femminile talvolta ancora legata a ruoli tradizionali.
- Alcuni cliché regionali (es. la napoletanità caricaturale).
- Episodio milanese percepito da molti come il più debole.
- Finali poco risolutivi per i personaggi.
- Manca una vera evoluzione narrativa nel complesso.
- Il film potrebbe sembrare datato in alcune dinamiche.
- Manca la voce delle donne più umili nel secondo episodio.
- La religione è solo accennata, non approfondita.
- Il sesso viene usato come strumento narrativo, ma non sempre problematizzato.
- La figura maschile è trattata in modo talvolta caricaturale.
- Alcuni dialoghi oggi risultano fuori tempo.
- La morale del film può risultare ambigua.
- L'episodio “Anna” è troppo simbolico e meno coinvolgente.
- La rappresentazione della prostituzione è idealizzata.
- Rischio di interpretazione maschilista del finale di Mara.
- Poco spazio a personaggi secondari.
- Temi come aborto o libertà sessuale sono solo sfiorati.
- Il film non rappresenta l’Italia operaia o rurale.
- Struttura episodica che rischia di frammentare l’interesse.
- Potrebbe essere frainteso da chi cerca solo comicità.
Conclusione: perché guardarlo oggi
"Ieri, Oggi, Domani" non è solo una commedia, ma un affresco sociale, uno studio sulla femminilità e sulle maschere culturali dell’Italia. Guardarlo oggi significa riscoprire "una forma di cinema capace di parlare in modo leggero ma profondo, che mette in scena le nostre contraddizioni senza mai giudicarle apertamente".
Chi vuole avvicinarsi alla regia, alla sceneggiatura o alla direzione degli attori, troverà in questo film un esempio di equilibrio tra "forma, contenuto e recitazione carismatica". Chi invece cerca semplicemente uno sguardo sul passato, scoprirà che, in fondo, quelle storie raccontano ancora molto del nostro presente.