Gli archetipi narrativi sono modelli universali di personaggi, situazioni e conflitti che si ripetono nelle storie di ogni cultura e tempo. Si tratta di strutture profonde della narrazione, radicate nell’inconscio collettivo (come teorizzato da Carl Gustav Jung), che rendono le storie riconoscibili, comprensibili e coinvolgenti per il pubblico.
Gli archetipi non sono stereotipi. Mentre gli stereotipi sono cliché rigidi e superficiali, gli archetipi sono forme flessibili che possono essere adattate, rovesciate, mescolate o reinterpretate. Comprendere e padroneggiare gli archetipi è essenziale per ogni sceneggiatore, perché permette di costruire personaggi e trame che risuonano a livello emotivo e simbolico.
Perché sono importanti nella scrittura per il cinema
- Forniscono una base narrativa stabile su cui costruire storie nuove e originali.
- Aiutano il pubblico a connettersi emotivamente con i personaggi.
- Permettono allo sceneggiatore di giocare con le aspettative del pubblico.
- Offrono una guida creativa durante lo sviluppo della trama.
Gli archetipi principali nella narrazione
Ecco alcuni archetipi classici che si incontrano in moltissime sceneggiature:
- L’Eroe: compie un viaggio, affronta sfide, cambia o salva qualcuno.
- Il Mentore: guida e aiuta l’eroe con saggezza.
- L’Ombra: il nemico o l’ostacolo principale, spesso riflesso oscuro dell’eroe.
- Il Guardiano della soglia: protegge o blocca l’accesso a una fase del viaggio.
- Il Messaggero/Araldo: porta l’informazione o la chiamata all’avventura.
- Il Mutaforma: cambia volto, inganna, rivela.
- Il Trickster (giullare): porta caos e rottura dell’ordine.
- L’Amato/a: rappresenta l’oggetto del desiderio, della salvezza o della perdita.
Esempi di archetipi narrativi nel cinema
Ogni esempio che segue illustra come un archetipo viene utilizzato in modo significativo, e perché è efficace.
1. Luke Skywalker (Eroe) – Star Wars
Inizia come ragazzo comune, ma risponde alla chiamata all'avventura, affronta prove, perde il mentore, cambia profondamente. L’archetipo dell’Eroe è puro e classico.
2. Gandalf (Mentore) – Il Signore degli Anelli
Figura di guida, dona strumenti e conoscenze, poi scompare per lasciare spazio alla crescita dell’Eroe.
3. Darth Vader (Ombra) – Star Wars
Antagonista potente, ma anche specchio dell’eroe. Rivela che l’ombra contiene parte della verità sull’eroe stesso.
4. Morpheus (Mentore) – Matrix
Introduce Neo alla verità, lo sprona, ma non può compiere la scelta al suo posto.
5. Gollum (Mutaforma/Ombra) – Il Signore degli Anelli
Ambiguo, cambia schieramento, rappresenta anche un possibile destino per Frodo.
6. Il Cappellaio Matto (Trickster) – Alice in Wonderland
Distrugge logica e coerenza, costringe l’eroina a uscire dai propri schemi.
7. Il Dr. Grant (Eroe riluttante) – Jurassic Park
Non cerca l’avventura, ma è costretto a proteggere e cambiare, maturando nel percorso.
8. Obi-Wan Kenobi (Mentore/Martire) – Star Wars
Il sacrificio del mentore rafforza l’archetipo e rende l’eroe più indipendente.
9. Andy Dufresne (Eroe stoico) – Le ali della libertà
La sua forza non sta nell’azione ma nella resistenza silenziosa. L’eroe passivo che vince nel tempo.
10. Amelie (Eroina trasformatrice) – Il favoloso mondo di Amelie
Usa il potere dell’immaginazione per migliorare il mondo, trasformandosi interiormente.
11. Hans Landa (Ombra carismatica) – Bastardi senza gloria
Un villain intelligente, affascinante, inquietante. Rappresenta il potere sadico dell’ordine.
12. Miranda Priestly (Guardiana della soglia) – Il diavolo veste Prada
Testa l’eroina, rappresenta ciò che potrebbe diventare. Non è il vero nemico.
13. Yoda (Mentore profondo) – Star Wars
Archetipo di saggezza distaccata, che porta l’eroe a un livello spirituale.
14. Travis Bickle (Anti-eroe/Ombra) – Taxi Driver
Il protagonista è eroe e mostro. Rende l’archetipo complesso, ambiguo, disturbante.
15. Shrek (Eroe rovesciato) – Shrek
Tutto nell’aspetto e nel comportamento contraddice l’archetipo classico, ma la sua evoluzione lo conferma.
16. Vito Corleone (Mentore oscuro) – Il Padrino
Guida attraverso la corruzione, l’esempio negativo ma efficace.
17. Elle Woods (Eroina sottovalutata) – La rivincita delle bionde
All’apparenza frivola, si dimostra capace, rompe le aspettative sociali e narrative.
18. Forrest Gump (Eroe innocente) – Forrest Gump
Un archetipo puro, quasi mitico. Il mondo cambia intorno a lui, ma lui resta sincero e coerente.
19. The Joker (Trickster/Ombra assoluta) – Il cavaliere oscuro
Incarnazione del caos, costringe l’eroe a ridefinire i propri limiti morali.
20. Erin Brockovich (Eroina combattente) – Erin Brockovich
Eroina realistica, energica, che vince con grinta, empatia e caparbietà.
21. Neo (Eroe messianico) – Matrix
Eletto, simbolo di salvezza, ma anche uomo confuso. Archetipo classico e cyberpunk insieme.
22. Deadpool (Anti-eroe/Trickster) – Deadpool
Rovescia le regole narrative e rompe la quarta parete. È l’archetipo che ride dell’archetipo.
23. Moana (Eroina del destino) – Oceania
Spinta da una chiamata interiore, supera prove e salva il suo popolo.
24. Wall-E (Eroe silenzioso) – Wall-E
Non parla quasi mai, ma il suo viaggio interiore è potente. L’archetipo passa attraverso l’azione e l’affetto.
25. Frodo Baggins (Eroe portatore del peso) – Il Signore degli Anelli
Non combatte, ma resiste. L’eroe è colui che porta il fardello più difficile: il potere della corruzione.
Usare gli archetipi con creatività
Gli archetipi non sono gabbie, ma strumenti narrativi. Riconoscerli, capirli e reinventarli è uno dei compiti principali di chi scrive. Un buon sceneggiatore sa quando usarli in modo classico e quando invece ribaltarli per sorprendere.
Studiare gli archetipi permette di costruire personaggi coerenti, conflitti forti e trame archeologicamente robuste, in grado di toccare il cuore del pubblico senza dover sempre reinventare tutto da zero.