Era tutto il giorno, subito dopo le 12, che radio, tv e giornali non facevano altro che parlare del "blackout" che era capitato in tutta la Spagna, nel Portogallo ed in alcune regioni limitrofe della Francia. La cronaca dell'immane disastro era sempre del tipo: Il blackout è iniziato intorno alle 12:30 ora locale di Madrid. In pochi istanti gran parte della rete elettrica di Spagna e Portogallo è collassata, causando l'interruzione dell'alimentazione su quasi tutto il territorio.
Proseguo e metto a punto anche la seconda parte, cioè il secondo articolo collegato al primo. Altre bozze di idee sul "blackout". Sono compiacito...
Ma quasi subito mi scatta l'idea. PERCHE' NON SCRIVERE UNA INTERA SCENEGGIATURA E FARNE UN BEL CORTOMETRAGGIO?
Forse il mio cervello ha rimuginato tutta la notte.
Ieri sera, durante l'evento di presentazione del nuovo cortometraggio, AMANDA, di Barbara Patarini al cine-teatro "Della Forma", agli amici più stretti e collaboratori ho annunciato la volontà di girare assieme il cortometraggio "Blackout Condominiale", anche utilizzando, se possibile, lo stabile in cui si trova il teatro.
Dopo aver scritto un bel pò di idee varie... ho cercato di calmare la mia grande emozione, puntando su una base di organizzazione per la scrittura della mia sceneggiatura. Organizzazione. Procedere per passi, elencare i punti da sviluppare e poi svilupparli.
Tutta la giornata di ieri primo maggio sono stato a scrivere. Scene per il mio nuovo film. E solo ora ho in pratica terminato la sceneggiatura. Chiaramente non è la sceneggiatura definitiva. Ora quello che ho scritto, lo lascio scritto per uno o due giorni e poi riprendo il lavoro di rilettura, analisi e definizione di tutto quello che manca ed eliminazione di quello che è pleonastico od eccessivo.
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