Il lavoro del costumista è fondamentale nel cinema e nei cortometraggi, poiché i costumi, i gioielli e gli accessori indossati possono ampliare e arricchire il significato dei personaggi, comunicando informazioni vitali sulla loro personalità, stato emotivo, status sociale, epoca storica e trasformazioni nel corso della storia rappresentata. I costumisti, sulla base di un’attenta lettura della sceneggiatura, in accordo con le indicazioni ricevute dal regista, contribuiscono in modo significativo alla narrazione visiva ed alla creazione dell'atmosfera desiderata in ogni produzione cinematografica, inclusi i cortometraggi (come nel primo corto in elenco che ha preso pure  l’Oscar come Miglior Cortometraggio), defininendo lo stile, i tessuti e i colori degli abiti di scena, sottolineando così il profilo psicologico dei personaggi e le situazioni in cui saranno coinvolti

Il Costumista è quindi il responsabile dell’immagine finale degli attori di un film, di un cortometraggio o di una produzione televisiva. Il lavoro del costumista nel cinema

Ecco alcuni esempi del significato determinante dei costumi usati nei cortometraggi:

1. "The Neighbors' Window" (2019) del regista Marshall Curry

  • Costumista: Sarah Mae Burton
  • Esempio: I costumi dei protagonisti, una coppia di trentenni con 3 figli e con una relazione faticosa da gestire, sono semplici e quotidiani, riflettendo la loro vita ordinaria e monotona. In contrasto, i vestiti dei giovani vicini dirimpettai, che loro spiano dalla finestra, sono vivaci e alla moda, sottolineando la loro vitalità e libertà in una vita spensierata.
  • Significato: Questo contrasto visivo rafforza il tema della gelosia e del desiderio di vivere una vita diversa.
  • Nel 2020, The Neighbors’ Window è stato premiato con l’Oscar come Miglior Cortometraggio.

2. "Brotherhood" (2018)

  • Costumista: Aurélie Cerveaux
  • Esempio: I costumi tradizionali dei protagonisti tunisini evidenziano la loro connessione con le radici culturali e le tradizioni, mentre l'abbigliamento occidentale del fratello tornato da lontano rappresenta l'influenza della modernità e del cambiamento.
  • Significato: Il contrasto tra i costumi accentua il conflitto culturale e generazionale all'interno della famiglia.

3. "Skin" (2018)

  • Costumista: Ariyela Wald-Cohain
  • Esempio: I costumi dei membri della gang suprematista bianca sono grezzi e minacciosi, con tatuaggi evidenti e abbigliamento aggressivo, mentre i vestiti della famiglia afroamericana sono semplici e ordinari.
  • Significato: I costumi rafforzano la tensione razziale e il contrasto tra odio e innocenza.

4. "Wasp" (2003)

  • Costumista: Jill Taylor
  • Esempio: La madre single protagonista indossa abiti trasandati e poco curati, riflettendo il suo stato di povertà e disperazione.
  • Significato: Il costume aiuta a sottolineare le difficoltà economiche e la lotta quotidiana della protagonista per prendersi cura dei suoi figli.

5. "The Silent Child" (2017)

  • Costumista: Rachel Durance
  • Esempio: La protagonista, una bambina sorda, indossa abiti semplici e di colore neutro, mentre la sua insegnante ha un abbigliamento più colorato e professionale.
  • Significato: I costumi differenziano il mondo isolato della bambina da quello pieno di possibilità non solo auditive rappresentato dalla sua insegnante.

6. "The Present" (2020)

  • Costumista: Najwa Najjar
  • Esempio: I costumi dei personaggi palestinesi sono realistici e quotidiani, riflettendo la loro realtà di vita sotto l'occupazione.
  • Significato: I costumi autentici rafforzano il realismo del cortometraggio e la connessione emotiva con le difficoltà quotidiane dei personaggi.

7. "Stutterer" (2015)

  • Costumista: Sorcha Gibson
  • Esempio: Il protagonista indossa abiti semplici e un po' datati, riflettendo il suo carattere introverso e la sua difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno.
  • Significato: Il costume aiuta a trasmettere l'isolamento sociale e l'insicurezza del protagonista.

8. "Curfew" (2012)

  • Costumista: Jennifer Rogien. Scritto e diretto da Shawn Christensen: Oscar miglior Cortometraggio 2012.
  • Esempio: La nipote del protagonista indossa abiti colorati e vivaci, contrastando con l'abbigliamento scuro e trasandato dello zio.
  • Significato: I costumi enfatizzano la differenza tra la vitalità della bambina e la depressione dello zio, accentuando il tema della redenzione.

9. "The Lunch Date" (1989)

  • Costumista: Lora Kennedy
  • Esempio: La protagonista indossa abiti eleganti e formali, mentre il senzatetto ha vestiti logori e sporchi.
  • Significato: I costumi sottolineano le differenze sociali e pregiudizi che la protagonista deve affrontare e superare.

10. "Paperman" (2012)

  • Costumista e regista: John Kahrs (costumi disegnati nell'animazione in b/n, premio Oscar migliore animazione 2013)
  • Esempio: Il protagonista indossa un completo da ufficio grigio ed anonimo, mentre la donna che incontra ha probabilmente un abito rosso vivace perchè le sue labbra sono rosse come l'impronta del suo bacio che lascia su un documento del ragazzo.
  • Significato: I colori dei costumi evidenziano da una parte il grigiore della vita quotidiana del protagonista e dall'altra la vivacità della nuova connessione che egli cerca di stabilire.


In ciascuno di questi esempi, i costumi non solo contribuiscono all'estetica del cortometraggio, ma giocano anche un ruolo cruciale nel definire e approfondire i personaggi, contribuendo a raccontare la loro storia e a trasmettere emozioni e significati al pubblico.

 

 

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