Letizia ha solo la boxe ed è una valvola di sfogo. É costretta ad abbandonare la palestra in cui si è inserita, fa un po’ la bulla per farsi valere ma osserviamo anche come alle sue spalle ci sia una situazione famigliare che non riesce a gestire. A volte la famiglia è qualcosa che scegli e Letizia rappresenta questo tipo di legame. Scopriamo che deve traslocare presto, ma stiamo pur certi che anche a Roma se la caverà perchè ha trovato nella boxe la sua casa. Il cortometraggio potrebbe essere l’inizio di un breve racconto di formazione lasciato in sospeso. Anche se non vediamo il finale, c’è questa pacifica consapevolezza che tutto andrà bene. Che fine farà Letizia?
Riccardo: Quesa sensazione di positività alla fine è voluta. É la storia di questa ragazzina che si trova a disagio con le altre persone, c’è un’insegnate a cui vuole bene e c’è il rapporto con le amiche della palestra. Lei continua a cercare un confronto per diventare più forte e affrontare il mondo. Per scelta il finale è aperto e non sappiamo come andrà a finire. L’approccio generale della scelta di Francesco è quello di partire tanto dalla realtà. Questo film parte dall’incontro con Letizia Mannella, la sorella di un suo amico che ha conosciuto. Ne è rimasto affascinato e con lei hanno lavorato insieme per mettere in fiction alcuni punti della sua storia, ricamata poi nel corto che vediamo.
recensione di Noemi Stucchi per notonlymagazine.it