Ciò che spesso conta nel film è la struttura narrativa e la scrittura che – se fatta bene – riesce a coinvolgere lo spettatore come nient’altro. Il massimo coinvolgimento non si ottiene sempre presentando una narrazione lineare e piana.
Molti registi hanno deciso di osare proponendo un gran colpo di scena al finale, un vero e proprio plot-twist a pochi minuti dal termine della pellicola. Ecco quindi alcuni dei migliori film (da recuperare assolutamente, se non li avete visti) con un finale a sorpresa.
Saw – L’enigmista, James Wan (2004)
Primo capitolo di una serie horror che avrà un’immensa fortuna e che ad oggi conta ben otto capitoli. Saw fu girato con un budget bassissimo in una sola location, diventando in seguito un cult horror.
Shutter Island, Martin Scorsese (2010)
Shutter Island è uno dei film più conosciuti ed apprezzati di Martin Scorsese e una delle migliori interpretazioni di Leonardo di Caprio. Grazie ad un cast spettacolare e ad una regia abbastanza illuminata, si cerca di portar luce su un caso di evasione dalla prigione di massima sicurezza di Shutter Island.
Saranno inviati ad indagare sul caso gli ispettori Edward Daniels e Chuck Aule, ma l’isola sembra essere più ostica del previsto. Il colpo di scena finale è uno dei più conosciuti nel cinema recente.
Enemy, Denis Villeneuve (2013)
In Enemy, Jack Gyllenhaal è alle prese con un ruolo molto complesso. Il thriller è tratto dal romanzo L’Uomo Duplicato di Josè Saramago, maestro in storie al limite del surresale. Adam Bell è un professore di Storia che guardando un film in DVD si rende conto che un attore della pellicola è esattamente uguale a lui.
Cercando di capire quale sia il suo doppio e dove risieda la sua vera identità, Adam Bell entrerà in un mondo veramente oscuro.
The Others, Alejandro Amenabar (2001)
The Others, girato nel periodo d’oro di Nicole Kidman, è un film a cavallo tra thriller ed horror. Nel 1945 vive una famiglia sull’Isola di Jersey, i cui figli soffrono di una malattia per cui non possono essere esposti alla luce del sole. La madre interpretata dalla Kidman è iperprotettiva e paranoica, finchè i suoi figli non le riferiscono di avvertire strane presenze in casa.
Se7en, David Fincher (1995)
Uno dei migliori film del regista americano David Fincher. Due poliziotti, uno calmo e riflessivo (Morgan Freeman) ed un altro aggressivo ed impulsivo (Brad Pitt) danno la caccia ad un serial killer invaghito di misticismo che uccide “seguendo” i sette vizi capitali.
La caccia all’uomo continua finchè il killer non si presenta autonomamente in centrale di polizia e propone un ultimo accordo. Il colpo di scena è certamente l’elemento fondante del film, tanto che la produzione decise di non accreditare Kevin Spacey fino alla proiezione del film.
The Game, David Fincher (1997)
Ancora David Fincher in questa rassegna, distinguendosi come uno dei più abili registi nel campo del thriller a cavallo dei due millenni. Con Micheal Douglas e Sean Penn, un uomo razionale e disilluso si iscrive ad un’associazione per giochi di ruolo. Dal momento della sua iscrizione la sua vita diventerà un incubo allucinato.
La Montagna Sacra, Alejandro Jodorowsky (1973)
Uno dei migliori film del maestro Jodorowsky, La Montagna Sacra è un inno al surrealismo in tutte le sue sfaccettature. In un’atmosfera carica di riferimenti mistici, religiosi e favolistici, un ladro cerca l’illuminazione seguendo un percorso espiatorio cui viene messo alla prova.
Il colpo di scena finale è magistrale, in quanto più che essere un plot-twist è semplicemente uno dei migliori esempi di metacinematografia.
Brazil, Terry Gilliam (1985)
Brazil fu acclamato ancora prima di uscire nelle sale perchè diretto da uno dei membri più creativi dei Monty Phyton. In Brazil, Terry Gilliam esaspera volutamente e manieristicamente tutte le sue abilità registiche e da animatore. In un tempo non meglio specificato dove vige un regime dittatoriale, un semplice impiegato al Ministero dell’Informazione si innamora di una donna e fa di tutto pur di averla, anche se la cosa va contro la legge.
Il film è totalmente basato sull’utopia della fantasia e del sogno come unica via di fuga e il finale non è da meno.
Lost Highway, David Lynch (1997)
In Lost Highway ammiriamo il Lynch-pensiero all’ennesima potenza. La scrittura è un raro esempio di come si possa sviluppare una trama realmente complicata in maniera magistrale in poco più di 2 ore di film.
Nel film Lost Highway ci sono quattro personaggi che sono totalmente speculari tra di loro, un omicidio di mezzo e un misterioso uomo malvagio, emblema del creepy nel cinema.
Blow-up, Michelangelo Antonioni (1966)
Ambientato nella Londra modaiola, Blow up che in inglese significa ingrandimento, è la storia di un fotografo “dandy” che scopre un omicidio in un parco pubblico e fa di tutto per denunciarlo. Le sue foto si riveleranno le uniche prove del fatto, e una donna è interessata a farle sparire. La scena finale è una vera e propria lezione di cinema.