E' stato uno dei film più censurati della storia del cinema italiano, nella versione che venne poi distribuita pare che fossero avvenuti 31 tagli e 23 battute modificate. Girato tra settembre del '53 e gennaio del '54 una volta montato venne presentato alla commissione di censura, e sembra che proprio il ministro degli Interni, Mario Scelba, si sentì scosso da tale pellicola. La commissione censoria ravvisò nel film oltraggio al pudore, alla morale, alla religione, alle forze armate e chiese decine di tagli. Non era ammissibile che un poliziotto decidesse di avanzare di grado solo per poter avere più soldi alla fine del mese, o che vivesse in una casupola; non era concepibile che i comunisti fossero dei bonaccioni ed i preti troppo concilianti; che i primi cantassero Bandiera Rossa ed aiutassero il poliziotto a spingere la camionetta in avaria; non era ammissibile che un poliziotto giocasse al lotto. Queste solo alcune delle "inammissibilità" decretate dalla commissione censoria che pretese altrettanti tagli.

Nella foto: Totò e Anna Maria Ferrero sul set di "Totò e Carolina" (da fb Principe Antonio de Curtis - in arte "Toto'")

Totò e Anna Maria Ferrero sul set di Totò e Carolina

 

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