Chi è Joel di "The Last of Us" e cosa lo rende un così grande antieroe? Il personaggio centrale dell'adattamento televisivo del videogioco di fantascienza post-apocalittico The Last of Us è Joel Miller. È un antieroe a più livelli che si evolve nel corso della storia, una qualità che lo rende così affascinante per il pubblico. Nel suo design del personaggio, possiamo sperimentare il suo cambiamento nel diventare più un eroe tradizionale. Joel inizia il suo viaggio dopo essere sopravvissuto a tragedie e perdite, ma alla fine impara ad aprirsi e connettersi con gli altri attraverso il suo viaggio di trasporto di Ellie, una ragazza di 14 anni che detiene la chiave per salvare la civiltà. Qui approfondiremo il personaggio di Joel, analizzando le sue origini, la personalità, i punti di forza, i difetti e come tutti quei tratti ed elementi caratteriali influenzano coloro che lo circondano. Nota: attenzione agli spoiler di The Last of Us!
La scrittura di una sceneggiatura è un elemento cruciale per la creazione di un film o di un cortometraggio di successo. Per semplificare il processo di scrittura e organizzazione delle idee, molti sceneggiatori e registi si affidano a software appositamente progettati. Uno dei programmi più popolari e ampiamente utilizzati è Celtx.
Uno degli elementi cruciali per una narrazione coinvolgente è l'arco di trasformazione del personaggio. L'arco di trasformazione si riferisce alla progressione e all'evoluzione del personaggio principale lungo il corso della storia. È attraverso questo percorso di cambiamento che il personaggio affronta sfide, supera ostacoli e si trasforma, creando una connessione emotiva con il pubblico. In questo articolo, esploreremo l'importanza dell'arco di trasformazione del personaggio e come può influenzare la qualità e l'impatto di una storia.
L'Italia ha una ricca tradizione cinematografica, con numerosi registi, attori e tecnici che hanno contribuito a creare film iconici. Tuttavia, dietro ogni grande film c'è spesso, anzi sempre, un grande sceneggiatore. In questo articolo, esploreremo alcuni dei maggiori sceneggiatori italiani che hanno lasciato un'impronta significativa nel panorama cinematografico italiano e internazionale.
Nell'industria cinematografica, dietro ogni grande film si nasconde un genio creativo: lo sceneggiatore. Spesso considerato il "cuore" di un film, lo sceneggiatore è la mente dietro la storia, i dialoghi ei personaggi che catturano l'immaginazione del pubblico. In questo articolo, esploreremo il ruolo fondamentale dello sceneggiatore nel cinema e il processo creativo dietro la scrittura di una sceneggiatura.
Il ruolo dello sceneggiatore nel cinema: Lo sceneggiatore è colui che trasforma un'idea iniziale o un concetto in una sceneggiatura completa. È il creatore della trama, dei dialoghi e dei personaggi che daranno vita al film. Lo sceneggiatore lavora in collaborazione con il regista e altri membri della troupe per garantire che la visione artistica venga trasmessa adeguatamente sul grande schermo.
Processo creativo della scrittura di una sceneggiatura: La scrittura di una sceneggiatura è un processo complesso che richiede creatività, pianificazione e revisione continua. Ecco una panoramica del processo creativo seguito dagli sceneggiatori nel cinema:
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Ideazione: Lo sceneggiatore inizia con un'idea, un concetto o una trama che vuole esplorare nel film. Questa idea può essere ispirata da esperienze personali, eventi storici, libri, notizie o semplicemente dalla pura immaginazione.
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Sviluppo della trama: Lo sceneggiatore lavora sulla struttura narrativa del film, creando una trama che abbia un inizio, uno sviluppo e una conclusione. Durante questa fase, vengono definite le sfide che i personaggi affrontano e risolvono lungo il percorso.
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Creazione dei personaggi: Gli sceneggiatori danno vita ai personaggi che popoleranno la storia. Definiscono le loro caratteristiche, le motivazioni, i conflitti ei cambiamenti che subiranno nel corso del film. I personaggi ben sviluppati sono essenziali per coinvolgere emotivamente il pubblico.
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Scrittura dei dialoghi: Lo sceneggiatore scrive i dialoghi che i personaggi si pronunceranno nel film. Questi dialoghi devono essere realistici, autentici e in linea con la personalità dei personaggi. I dialoghi sono una parte cruciale della narrazione e servono a far progredire la trama e rivelare la psicologia dei personaggi.
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Revisione e raffinamento: La scrittura di una sceneggiatura è un processo iterativo. Lo sceneggiatore rilegge e rivede costantemente il proprio lavoro, cercando di migliorare la storia, eliminare incongruenze o punti deboli e perfezionare i dialoghi. In questa fase, il feedback del regista e di altri professionisti può essere prezioso per affinare il materiale.
Importanza dello sceneggiatore nel cinema: Lo sceneggiatore è il fulcro di un film. Le migliori performance degli attori, le immagini mozzafiato e le tecniche di regia innovative possono brillare solo se sono sostenute da una solida sceneggiatura. Lo sceneggiatore dà vita alle parole e alle storie che colpiscono il pubblico e crea un'esperienza coinvolgente attraverso la quale il film può trasmettere messaggi, emozioni e tematiche rilevanti.
Conclusioni: Lo sceneggiatore è una figura essenziale nel processo cinematografico, responsabile della creazione delle storie che amiamo al cinema. Il loro ruolo nella scrittura delle sceneggiature è di fondamentale importanza per dare vita a personaggi indimenticabili, dialoghi potenti e trame coinvolgenti. Quindi, la prossima volta che ti lasci trasportare da un film emozionante, ricorda che c'è sempre uno sceneggiatore dietro a quella magia che ti tiene incollato allo schermo.
Vogliamo iniziare a scrivere una sceneggiatura, la nostra prima sceneggiatura, ma non sappiamo da che parte iniziare. Potremmo iniziare ad utilizzare un software come Word in cui siamo noi a dover gestire le varie fasi di intestazioni, rientri e centrature, cioè gli elementi di definizione di scrittura di una sceneggiatura all’americana, praticamente l’unica che oggi viene utilizzata. Invece il consiglio che vi possiamo dare è quello di scaricare una vecchia versione di un software molto interessante, CeltX, che però funziona molto bene per scrivere la nostra sceneggiatura. Il software lo potete trovate sul nostro sito www.il corto.it e lo potete scaricare liberamente; naturalmente le versioni successive, ma a pagamento, hanno molte più funzioni.
"Il talento letterario non è abbastanza. Se non sai raccontare una storia, tutte quelle belle immagini e sottigliezze di dialogo che hai passato mesi e mesi a perfezionare sprecano la carta su cui sono scritte. Ciò che creiamo per il mondo, ciò che è richiesto a noi, è la storia. Ora e per sempre. Innumerevoli scrittori si prodigano con dialoghi eleganti e descrizioni curate su storie anoressiche e si chiedono perché le loro sceneggiature non vedono mai la produzione, mentre altri con un talento letterario modesto ma un grande potere narrativo hanno il profondo piacere di vedere i loro sogni vivere nella luce dello schermo.
Dello sforzo creativo totale rappresentato in un'opera finita, il 75 percento o più del lavoro di uno scrittore va a disegnare una storia. Chi sono questi personaggi? Cosa vogliono? Perché lo vogliono? Come fanno per ottenerlo? Cosa li ferma? Quali sono le conseguenze? Trovare le risposte a queste grandi domande e trasformarle in una storia è il nostro travolgente compito creativo.

Avere una analisi dettagliata del personaggio di Ariel può aiutarti anche a creare personaggi animati memorabili. Con il remake live action del classico Disney del 1989 La sirenetta, volevamo dare un'occhiata a cosa rende un personaggio come Ariel, il protagonista del film d'animazione, un elemento che gli sceneggiatori possono osservare quando creano i propri personaggi. Anche se stai lavorando a una storia di un genere diverso, la suddivisione delle caratteristiche del personaggio di Ariel può insegnarti come impostare la storia, ideare un retroscena, costruire dinamiche familiari e utilizzare tratti caratteriali familiari per rendere un personaggio riconoscibile per il tuo pubblico. Ecco alcuni degli aspetti che rendono Ariel un personaggio così amato che il pubblico celebra da oltre trent'anni e che ha anche avviato un'importante serie Disney di film d'animazione di successo che includeva principesse preziose come Belle, Jasmine e Pocahontas.

Perchè dovresti evitare di creare questo tipo di personaggio controverso quando scrivi? Una delle cose più fastidiose nei film e in TV è quando un personaggio sembra condurre una vita perfetta in cui i problemi in genere si risolvono da soli. Non importa in quale situazione si trovino, hanno il sopravvento. Non ci sono pali. Non c'è alcun rischio. Sono invincibili. Questo è un personaggio di "Mary Sue". Si è discusso molto su cosa sia un personaggio di Mary Sue e su cosa i personaggi ricadano o meno in questo tipo di personaggio. La storia intorno a questo termine è complicata e le persone lo hanno usato in modo errato e in modi misogini. Definiamo cos'è un personaggio di Mary Sue, le origini del termine, esempi del personaggio, come puoi evitare di scriverli nelle tue sceneggiature e se c'è una storia specifica che permette ai personaggi di Mary Sue di prosperare.
“È la Vigilia di Natale e per la famiglia Paris non è una sera come tante. Nella loro casa addobbata manco fosse la fifth avenue, nulla è lasciato al caso. Lo capisce da subito Giulia, la nostra protagonista, una ragazza posata e concreta. Sta col giovane avvocato Lorenzo da un po’ e stasera conoscerà la sua famiglia per la prima volta. In un crescendo di situazioni tra la commedia e il mistero, nello spazio di poche ore, il divertimento e non poche stranezze della famiglia Paris si susseguono nell’attesa del sospirato arrivo di chi per tradizione si palesa a mezzanotte: Babbo Natale. Attraverso le altalenanti emozioni di Giulia, passiamo dalla diffidenza alla fascinazione, lasciandoci trasportare insieme a lei in una magica possibilità: quando ci diamo il permesso di sognare, non è poi così assurdo credere in Babbo Natale”.
Un cortometraggio di Greta Scarano. Con Benedetta Cimatti, Simone Liberati, Sandra Milo, Carla Signoris, Lorenzo Gioielli e Giancarlo Porcacchia.
Sappiamo che scrivere una sceneggiatura è molto diverso da scrivere un libro. Ma se un libro ci piace, come possiamo tirarne fuori una sceneggiatura? Una cosa a cui molti non pensano è quella dei diritti: il libro è di un autore moderno? è stato pubblicato da una casa editrice? devi rivolgerti a loro per ottenerne l'autorizzazione, ammenoché l'autore non è defunto da più di 70 anni. In genere i libri che diventano film lo fanno su interesse di un produttore, regista o sceneggiatore che legge il libro, lo trova bello e adatto ad un film e chiede di acquistarne i diritti. Se si è una casa di produzione importante, la casa editrice risponde favorevolmente perchè i film tratti da un libro hanno spesso aumentato le vendite di quel libro (pensiamoo ad Harry Potter od a Jurassic Park od alla saga fantasy The Witcher).
Tanti libri sono stati gli spunti per belle sceneggiature, dai classici shakespeariani (con i diritti scaduti) ai contemporanei, come Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi da Lampedusa, Il Padrino di Mario Puzo, Chiamami con il tuo nome di André Aciman, eccetera.
Normalmente negli adattamenti da un libro è raro che la sceneggiatura segua pedissequamente il contenuto del libro perchè il film ha tempi, ritmi e logiche diversi da quelli di un romanzo.
Bisogna farne un sunto, ricapitolare la storia e metterne in scena solo una lunghezza filmica di 90/120 minuti circa.
Quindi bisogna cercare di capire lo scopo finale per cui è stato scritto il libro. Bisogna riscrivere tutto pensando al messaggio finale, quindi togliere tutto quello che non è necessario alla nostra sceneggiatura, puntando quindi solo a ciò che fa risaltare i momenti visivi di maggiore impatto filmico.
Ci sono libri le cui storie sono riportate nel film fedelmente, ma la maggior parte sono storie rielaborate dagli sceneggiatori che devono trasferire l'idea da un libro, in cui il lettore si immagina la storia a suo modo, ad una scrittura cinematografica che poi è alla base di una successiva trasformazione in film da parte di un regista e di tutti quelli che creano musiche, immagini, recitazione, effetti speciali, costumi, eccetera.
Quindi bisogna avere requisiti e conoscenze adeguiate per comprendere quali parti del libro togliere, accorciare, modificare per trasferire la storia in una sceneggiatura cinematografica.
Il titolo caratterizza un film od un cortometraggio. Spesso vengono assegnati titoli come il nome del personaggio principale, come Anna o Maria o Carlo che sono nomi molto cumuni... al nostro concorso dello scorso anno (2022) sono arrivati due cortometraggi con titoli simili: LA PACE IN UN PUGNO di Luigi Migliardi e LA PACE IN UN SOGNO di Enrico Capasso... Altri 2 titoli simili sono i corti CON GLI OCCHI MIEI di Giuseppe Romano e CON I MIEI OCCHI di Silvia Nobili, entrambi fatti partecipare al David di Donatello.
Molti sceneggiatori principianti iniziano a pensare alla loro opera dandogli fin da subito un titolo. E su quel titolo costruiscono la loro sceneggiatura. Ci chiediamo: perchè quel titolo? che importanza ha nella storia che dobbiamo ancora strutturare e scrivere? E' determinante per il nostro lavoro? molto spesso la risposta è negativa.
Il titolo dovrebbe essere accattivante, attirare fin da subito l'attenzione dello spettatore... promettergli qualcosa, dargli un'impressione determinata... se nominiamo il sangue potrebbe essere molto probabilmente un film horror o giallo, se inseriamo la parola zombi sappiamo a cosa andiamo incontro...
Ma un titolo potrebbe pure non rivelare od anticipare nulla...
Potrebbe essere un piccolo mistero che si svela solo alla fine, dopo aver visto quasi tutto il cortometraggio... solo così lo sceneggiatore sarebbe riuscito a costruire un grande interesse dello spettatore.
Noi consigliamo di dare il titolo "finale" al cortometraggio solo dopo aver scritto tutta la sceneggiatura, perchè il titolo deve colpire, deve rimanere nella testa dello spettatore, gli deve ricordare il vostro cortometraggio, ed il titolo non deve essere qualcosa di generico, di vago, di sovra utilizzato da tutti, ma deve essere il vostro titolo, il titolo della vostra sceneggiatura e del vostro cortometraggio!
-->> Qui riportiamo le sinossi di 2 cortometraggi sopra elencati
Cortometraggio: CON GLI OCCHI MIEI
Sinossi: Un uomo del passato si trova a vagare per le vie della città di Palermo. Immerso nei suoi pensieri, non può che notare il degrado civile e morale della sua città. Alla fine decide di ritornare nella sua dimora all'interno della cattedrale di Palermo, solo allora si capirà l'identità del personaggio.
Cortometraggio: CON I MIEI OCCHI
Sinossi: Noah è un'adolescente, si piace e nonostante il giudizio degli altri non cambierebbe nulla di sé. Tuttavia, per poter essere a tutti gli effetti se stessa, ha bisogno di qualcuno disposto ad ascoltarla e ad aiutarla.
Obiettivo: scavare in profondità con un personaggio, scoprendo la storia di fondo, la personalità, la psicologia e gli obiettivi attuali.
Esercizio: Scrivi una descrizione dettagliata del tuo personaggio principale (solo 1 pagina).
Ricorda: stai descrivendo un personaggio drammatico, quindi presentacelo in un modo che sia utile dal punto di vista cinematografico.
Suggerimenti: dobbiamo capire le loro pulsioni, paure, obiettivi e dovremo essere in grado di immaginarli e ascoltarli.
PROGRAMMA DI SETTE GIORNI: Qui, a puro titolo di esempio, c'è un modello di sette giorni da seguire.
GIORNO 1 – Descrivi il tuo personaggio principale. Fallo come se stessi raccontando a qualcuno di alcune persone molto interessanti che hai incontrato, qualcuno che ti fa impazzire, qualcuno a cui pensi un mondo... Immagina che ti venga chiesto: "Perché dovrei essere interessato a questa persona?" Condividi il tuo entusiasmo per lui/lei?
GIORNO 2 – Esercizi sul CARATTERE. In cosa è diverso da te? Che tipo di corpo immaginario ha? Dov'è il centro immaginario del personaggio?
GIORNO 3 – Prova il principio del corpo con costumi, oggetti di scena o attività. Letteralmente, sii il personaggio. Fai shopping - al centro commerciale, al supermercato - nei panni del tuo personaggio. Ordina un panino, non come faresti tu, ma come farebbe il tuo personaggio. Forse sei intollerante al lattosio ma ti ritroverai con un hamburger al doppio formaggio con cipolle grigliate. Vai al Museum of Modern Art con il tuo personaggio. Cosa vede o non vede il tuo personaggio. Cos'hai imparato. Prendi appunti dopo la sessione.
GIORNO 4 – Leggi il QUESTIONARIO DEL PERSONAGGIO – lentamente. Non devi rispondere a tutto. Per alcune cose avrai una risposta immediata. Altri sembreranno irrilevanti. Ma fai attenzione, non stai solo evitando qualcosa di impegnativo. Quali cose vorresti sapere sul tuo personaggio ma non sai rispondere? Lascia andare la tua immaginazione. Prendi appunti su tutto ciò che ti viene in mente, ma non toccare la tua descrizione.
GIORNO 5 – Tre cose. Descrivi di nuovo il tuo personaggio principale, incorporando tutto ciò che hai scoperto di nuovo, ma non rivedere ciò che hai scritto la prima volta. Cominciare da capo. Prova diversi ESERCIZI PER IL CARATTERE. Divertiti. Dopo aver finito, chiediti cosa sta cercando il tuo personaggio. Cosa vuole? Qual è il suo obiettivo? Cosa renderebbe più difficile per lui o lei raggiungerlo?
GIORNO 6 – Rivedi il QUESTIONARIO SUL CARATTERE. Ti è successo qualcosa? Guarda indietro alle tue prime descrizioni. Sta iniziando a emergere una nuova persona? Diverso da quelli che hai visto per la prima volta? Cosa ti interessa di più di lui/lei adesso? Qual è il suo punto di forza? Cosa detesti in lui/lei? Dove è vulnerabile? Ricorda: il tuo personaggio deve avere dei punti deboli. Descrivilo nuovamente, incorporando le nuove conoscenze acquisite dal QUESTIONARIO DEL CARATTERE. Ancora una volta, ricomincia da zero.
GIORNO 7 – Rivedi il tuo lavoro. Rivedi la tua descrizione (1 pagina a spazi singoli).
Articolo di Michael Schilf per thescriptlab.com
Lo sviluppo del personaggio è difficile, ma sai cos'è più difficile? Sviluppare personaggi con profondità e affidabilità. Come si avvia quel processo, però? Quali tipi di aspetti dei tuoi personaggi dovresti conoscere per modellarli bene? Questo questionario sui personaggi ti aiuterà a porre domande importanti sulle persone nelle tue storie in modo da poter arrivare alle risposte che ti permetteranno di creare personaggi dinamici in pochissimo tempo.
Questionario sul personaggio
Dai un'occhiata al questionario sui personaggi qui sotto. Rispondi a tutte le 50 domande che puoi, ma se non sei sicuro di certe risposte, saltale: assicurati solo di ritagliarti un po' di tempo per tornare indietro e lottare con esse.
Partiamo!
- Come pensa il tuo personaggio del padre? Cosa odiano e amano di lui? Quale influenza – letterale o immaginaria – ha avuto il padre?
- La loro madre? Come pensano di lei? Cosa odiano? Amore? Quale influenza – letterale o immaginaria – ha avuto la madre?
- Fratelli sorelle? Chi gli piace? Perché? Cosa disprezzano dei loro fratelli?
- A che tipo di disciplina è stato sottoposto il tuo personaggio a casa? Rigoroso? indulgente?
- Erano iperprotetti da bambini? Al riparo?
- Hanno provato rifiuto o affetto da bambini?
- Qual era la condizione economica della loro famiglia?
- Come si sente il tuo personaggio riguardo alla religione?
- E le convinzioni politiche?
- Il tuo personaggio è intelligente, intelligente, intelligente, intellettuale, ottuso?
- Come si vedono: intelligenti, intelligenti, ignoranti?
- In che modo la loro educazione e intelligenza - o la loro mancanza - si riflettono nel loro modo di parlare, nel vocabolario e nelle pronunce?
- Gli piaceva la scuola? Insegnanti? Compagni di scuola?
- Erano coinvolti a scuola? Gli sport? Club? Discussione? Erano scollegati?
- Si sono laureati? Scuola superiore? Università? Hanno un dottorato di ricerca? UN GED?
- Cosa fa il tuo personaggio per vivere? Come vedono la loro professione? Cosa gli piace? Non mi piace?
- Hanno viaggiato? Dove? Perché? Quando?
- Cosa hanno trovato all'estero e cosa hanno ricordato?
- Quali sono state le delusioni più profonde del tuo personaggio? Nella vita? Cosa sono adesso?
- Quali sono stati gli eventi politici o sociali, nazionali o internazionali, più profondamente impressionanti che hanno vissuto?
- Come sono i modi del tuo personaggio? Qual è il loro tipo di eroe? Chi odiano?
- Chi sono i loro amici? Amanti? Partner 'tipo' o 'ideale'?
- Cosa vogliono da un partner? Cosa pensano e provano del sesso?
- Quali gruppi sociali e attività frequenta il tuo personaggio? Che ruolo amano interpretare? Che ruolo giocano effettivamente, di solito?
- Quali sono i loro hobby e interessi?
- Com'è la casa del tuo personaggio? Gusto personale? Vestiario? Capelli? Aspetto?
- Come si relazionano al loro aspetto? Come indossano i loro vestiti? Stile? Qualità?
- Chi è il compagno del tuo personaggio? Come si relazionano con loro? Come hanno fatto la loro scelta?
- Quali sono i punti deboli del tuo personaggio? Arroganza? Orgoglio? Controllo?
- Si stanno aggrappando a qualcosa del passato? Può perdonare?
- Il tuo personaggio ha figli? Come si sentono riguardo al loro ruolo genitoriale? A proposito dei bambini? Come si relazionano i bambini?
- Come reagisce il tuo personaggio a situazioni stressanti? Difensivamente? Aggressivamente? In modo evasivo?
- Bevono? Prendere droghe? E la loro salute?
- Il tuo personaggio si sente ipocrita? Vendicativo? Sprezzante?
- Razionalizzano sempre gli errori? Come accettano disastri e fallimenti?
- Gli piace soffrire? Ti piace vedere altre persone soffrire?
- Com'è l'immaginazione del tuo personaggio? Sogni molto ad occhi aperti? Preoccupato per la maggior parte del tempo? Vivere nei ricordi?
- Sono fondamentalmente negativi quando affrontano cose nuove? Sospetto? Ostile? Impaurito? Entusiasta?
- Cosa amano ridicolizzare? Cosa trovano stupido?
- Qual è il loro senso dell'umorismo? Ne hanno uno?
- Il tuo personaggio è consapevole di chi è? Punti di forza? Punti deboli? Idiosincrasie? Capace di autoironia?
- Cosa desidera di più il tuo personaggio? Di cosa hanno veramente bisogno, compulsivamente? Cosa sono disposti a fare, a sacrificare, a ottenere?
- Il tuo personaggio ha dei segreti? Se è così, li stanno trattenendo?
- Quanto vogliono ottenere i loro obiettivi di vita? Come li perseguono?
- Il tuo carattere è pragmatico? Pensa prima? Responsabile? Tutta azione? Un visionario? Appassionato? Donchisciottesco?
- Il tuo personaggio è alto? Corto? E le dimensioni? Peso? Postura? Come si sentono riguardo al loro corpo fisico?
- Vogliono proiettare l'immagine di una persona più giovane, più anziana e più importante? Vogliono essere visibili o invisibili?
- Come sono i gesti del tuo personaggio? Vigoroso? Debole? Controllato? Compulsivo? Energico? Pigro?
- E la voce? Pece? Forza? Tempo e ritmo del discorso? Pronuncia? Accento?
- Quali sono le espressioni facciali prevalenti? Acido? Allegro? Dominante?
Articolo di Michael Schilf per thescriptlab.com
Sottocategorie
Idee dalla realtà
Bisogna leggere per conoscere tutte le realtà che ci circondano ma che non ci toccano direttamente o di cui abbiamo solo una vaga idea.
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