Il genere fantascientifico, noto anche come "science fiction" o "sci-fi" in inglese, è un genere letterario e cinematografico che si caratterizza per la narrazione di storie ambientate in mondi immaginari, in cui elementi scientifici o tecnologici avanzati, spesso al di là della nostra conoscenza attuale, svolgono un ruolo significativo nella trama.

Origini e nascita: La nascita ufficiale del genere fantascientifico può essere fatta risalire al XIX secolo, sebbene esempi di narrazioni che incorporano elementi fantascientifici si possano trovare in opere precedenti. Alcuni dei primi scritti di fantascienza comprendono le opere di autori come Mary Shelley, con il suo romanzo "Frankenstein" (1818), che tratta di un essere animato scientificamente; e Jules Verne, noto per romanzi come "Ventimila leghe sotto i mari" (1870) e "Dalla Terra alla Luna" (1865), che esplorano viaggi spaziali e avventure tecniche.

Tuttavia, il termine "science fiction" appare per la prima volta nel 1926, quando Hugo Gernsback, un editore di riviste specializzate nella pubblicazione di racconti fantascientifici, introdusse la rivista "Amazing Stories". Questa rivista ebbe un impatto significativo nella diffusione e nella definizione del genere, contribuendo a stabilire molte delle convenzioni e tematiche comuni associate alla fantascienza.

Sviluppo del genere: Durante il XX secolo, il genere fantascientifico si è evoluto notevolmente e ha abbracciato una vasta gamma di temi e sottogeneri. Negli anni '30 e '40, l'età d'oro della fantascienza, si svilupparono temi come i viaggi interstellari, gli incontri con razze aliene, i mondi futuristici e le tecnologie avanzate. Questo periodo vide l'emergere di autori come Isaac Asimov, Arthur C. Clarke e Robert A. Heinlein, che hanno lasciato un'impronta duratura nel genere.

Negli anni '50 e '60, la fantascienza diventò più riflessiva e spesso speculativa sulle implicazioni sociali, politiche e filosofiche delle tecnologie e delle scoperte scientifiche. Opere come "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury e "1984" di George Orwell affrontavano temi legati alla società e alla politica.

Negli anni '70 e '80, la fantascienza si arricchì ulteriormente con la nascita del "cyberpunk", un sottogenere focalizzato sulla tecnologia, l'informatica e l'integrazione tra esseri umani e macchine. Opere come "Neuromancer" di William Gibson contribuirono a definire questo sottogenere.

Il primo film fantascientifico della storia può essere il “Viaggio nella Luna” (titolo originale Le voyage dans la Lune) di Georges Méliès del 1902.

Altra pellicola famosa del genere è Metropolis di Fritz Lang, l’antesignano del cinema fantascientifico a livello primordiale. Datato 1927, questo film offre una panoramica futuristica sulla lotta di classe.

I riferimenti cinematografici più recenti ed illustri non possono che accostarsi a figure leggendarie del panorama fantascientifico come Steven Spielberg e George Lucas.

Oggi, la fantascienza continua a prosperare come genere popolare in letteratura, cinema, televisione e altri media. Esplora ancora una vasta gamma di temi, inclusi viaggi spaziali, intelligenza artificiale, futuro distopico, esplorazione aliena, viaggi nel tempo e molto altro. Oggi, è uno dei generi più amati e influenti, in grado di stimolare la nostra immaginazione e sfidare il nostro modo di vedere il mondo e il futuro.

Ogni genere cinematografico ha la sua peculiarità cercando di trasmettere determinati messaggi e contenuti. Il genere fantascientifico non si distacca da questo tipo di realtà. Anche se è un genere di per sé tendente all’allontanamento dalla realtà, qualcosa più vicino ad un sogno, cerca di estremizzare i concetti, le concezioni e i punti di vista della realtà in cui viviamo. A volte anticipando cambiamenti nella società, che poi si verificano puntualmente, almeno in parte.