Titolo: "UN BUON SANO EGOISMO"
Genere: Drammatico, Introspezione
Protagonista: Chiara, 42 anni, moglie e madre di due figli,
soffocata dalle responsabilità familiari e casalinghe.
Personaggi Secondari:
- Luca, marito di Chiara, 45 anni, concentrato sul lavoro, spesso assente e inconsapevole del disagio di Chiara.
- Sara, figlia di Chiara, 17 anni, ribelle e focalizzata su se stessa.
- Matteo, figlio di Chiara, 10 anni, dolce e sensibile, ma richiede molta attenzione.
- Anna, amica di Chiara, 40 anni, che la sprona a prendersi cura di sé stessa.
ATTO 1: Introduzione
Scena 1: La Routine Quotidiana
Ambientazione: Cucina di casa di Chiara, ore 7:30 del mattino.
Azione: Chiara prepara la colazione mentre Sara e Matteo discutono a tavola. Luca entra di corsa, prende il caffè e esce senza nemmeno salutare. La cucina è caotica e rumorosa. Chiara tenta di mantenere la calma.
MATTEO
(lamentandosi)
Mamma, non trovo la mia giacca!
SARA
(scocciata)
Davvero, Matteo? Ogni mattina la stessa storia...
CHIARA
(sfinita)
Sara, smettila di urlare. Matteo, la giacca è nell'armadio. Guarda meglio.
LUCA
(frettoloso)
Chiara, oggi faccio tardi. Non aspettarmi per cena, ho un’altra riunione.
Luca esce senza dare un bacio a Chiara. Chiara si appoggia al bancone, esausta.
Scena 2: Il Ritrovamento della Fotocamera
Ambientazione: Soffitta di casa, nel pomeriggio. Chiara sta cercando vecchi vestiti per Matteo quando scopre una scatola piena di oggetti del suo passato, tra cui una vecchia macchina fotografica.
Azione: Chiara osserva la fotocamera con nostalgia. La prende e la accende, ma la batteria è scarica. Sorride amaramente, ricordando i tempi in cui la fotografia era la sua passione.
Dialogo (monologo interiore):
CHIARA
(sorridendo tristemente)
Chissà se funziona ancora. Erano bei tempi...
Scena 3: Il Primo Scatto
Ambientazione: Giardino di casa, tramonto.
Azione: Chiara ha trovato una nuova batteria per la fotocamera e la porta fuori in giardino. Inizia a scattare foto di piccole cose: una foglia, una ragnatela, il cielo. Un sorriso lento si forma sul suo volto mentre riscopre il piacere della fotografia.
Dialogo (voce interiore):
CHIARA
(pensando mentre scatta)
È come se avessi dimenticato quanto mi facesse stare bene... Perché ho smesso?
Punto di Svolta del Primo Atto: La Scoperta del Piacere Personale
Chiara riscopre la fotografia come forma di espressione personale e si rende conto di quanto l’abbia trascurata per anni, sacrificandosi per la famiglia. Questo la spinge a voler trovare più tempo per sé stessa.
ATTO 2: Il Conflitto
Scena 4: La Discussione con Luca
Ambientazione: Cucina, ore 20:00. Chiara sta preparando la cena. Luca è appena tornato dal lavoro, stanco e distratto.
Azione: Chiara tenta di parlare con Luca della sua recente riscoperta per la fotografia, ma lui è distratto.
CHIARA
Luca, oggi ho ripreso in mano la mia vecchia fotocamera.
Mi sono sentita bene come non succedeva da anni.
LUCA
(distratto)
Uh, interessante… (scuote la testa)
Oggi al lavoro è stato un inferno.
CHIARA
(ferita)
Non mi ascolti mai. Non parliamo mai di me.
Sempre del tuo lavoro, sempre dei problemi di tutti tranne che dei miei.
LUCA
(seccato)
Non è vero.
Solo che adesso non è il momento.
Chiara si chiude in sé stessa, ferita.
Scena 5: Incontro con Anna
Ambientazione: Bar del quartiere, pomeriggio.
Azione: Chiara incontra la sua amica Anna per un caffè. Si confida con lei, parlando delle sue frustrazioni familiari e del ritrovato amore per la fotografia.
CHIARA
Sento di aver perso anni sacrificandomi per loro.
Mi amano, certo,
ma non capiscono che io ho bisogno di qualcosa per me stessa.
ANNA
Chiara, hai diritto a prenderti del tempo per te.
Non è egoismo, è sopravvivenza.
CHIARA
(scuotendo la testa)
Ma come?
Con Luca sempre occupato e i ragazzi che hanno bisogno di me...
ANNA
Proprio perché hanno bisogno di te devi essere felice.
Altrimenti, cosa trasmetti loro?
Chiara riflette sulle parole dell’amica.
Scena 6: Conflitto con Sara
Ambientazione: Camera di Sara, sera.
Azione: Chiara entra per parlare con Sara, che è al telefono con un’amica. Sara è ribelle e non vuole ascoltare la madre. Quando Chiara insiste nel voler parlare, scoppia un litigio.
SARA
(scocciata)
Che c’è, mamma? Non vedi che sono occupata?
CHIARA
(paziente)
Sara, possiamo parlare un attimo?
SARA
Uff, sempre a disturbarmi…
Non ti basta essere in cucina tutto il giorno?
Chiara è colpita dalle parole di Sara, ma cerca di mantenere la calma.
CHIARA
(ferita)
Sai, non sono solo una madre.
Sono anche una persona.
Ho sogni anch'io.
SARA
(ribattendo)
Sei una madre, è questo il tuo lavoro.
Punto Medio: Chiara si rende conto che non solo Luca, ma anche i suoi figli non la vedono come un’individualità autonoma. Questo la porta a un profondo momento di riflessione sulla sua vita e i sacrifici che ha fatto.
Scena 7: Il Risveglio di Chiara
Ambientazione: Camera da letto, notte.
Azione: Chiara non riesce a dormire, disturbata dai pensieri. Si alza, prende la fotocamera e inizia a scattare foto in casa, trovando nei dettagli della sua vita quotidiana una nuova prospettiva.
Dialogo (voce interiore):
CHIARA
(pensando mentre scatta)
Non sono solo una madre, non sono solo una moglie.
Devo fare qualcosa per me stessa, per ricordarmi chi sono.
ATTO 3: Climax e Risoluzione
Scena 8: L’Esposizione Fotografica
Ambientazione: Galleria d'arte locale, giorno.
Azione: Con l’incoraggiamento di Anna, Chiara partecipa a un’esposizione di artisti locali con le sue fotografie. Luca e i figli sono presenti, inizialmente sorpresi dalla sua decisione.
LUCA
(sorpreso)
Non mi avevi detto che ti stavi preparando per una mostra…
CHIARA
(decisa)
Non avevo bisogno della tua approvazione.
Questo è per me.
Scena 9: Confronto con Sara
Ambientazione: Galleria d’arte, fuori dall'esposizione.
Azione: Sara, toccata dalle fotografie della madre, le si avvicina. Dopo anni di tensioni, Sara comincia a vedere Chiara sotto una nuova luce.
SARA
(con tono più dolce)
Mamma... le tue foto sono davvero belle.
Non sapevo che avessi questo talento.
CHIARA
(sorridendo)
Perché non mi hai mai vista davvero.
Ma forse nemmeno io mi vedevo.
SARA
Mi dispiace, mamma.
Hai ragione, sei molto più di quello che pensavo.
Scena 10: Il Confronto con Luca
Ambientazione: A casa, dopo la mostra.
Azione: Chiara e Luca si confrontano sui cambiamenti che lei sta vivendo. Luca, inizialmente distante, inizia a capire l'importanza che la fotografia ha per sua moglie.
LUCA
(riflessivo)
Non mi ero mai reso conto di quanto ti stessi chiedendo.
Forse ero troppo concentrato su me stesso.
CHIARA
(calma)
Non ti chiedo di cambiare tutto,
ma di riconoscere che ho bisogno di tempo per me.
Climax: Chiara si afferma come individuo, ricevendo finalmente il riconoscimento e il supporto della sua famiglia.
Scena 11: La Nuova Chiara
Ambientazione: Una mattina serena.
Azione: Chiara prepara la colazione, ma questa volta con serenità. Il caos è lo stesso, ma lei si prende una pausa per uscire e scattare una foto al sole che sorge.
Dialogo (voce interiore):
CHIARA
(serena)
Questo è il mio tempo. E non è egoismo, è cura di me stessa.
Scena 12: Conclusione
Ambientazione: Parco cittadino, Chiara con la fotocamera.
Azione: Chiara cammina nel parco, scattando foto. È cambiata, più sicura di sé. Luca la raggiunge con un caffè, segno del suo nuovo rispetto per il suo spazio personale.
LUCA
Ho pensato che potresti avere bisogno di una pausa.
CHIARA
(sorridendo)
Finalmente hai capito.
FINE
Che tipo di storia viene raccontata?
La storia racconta il percorso di auto-riscoperta di una donna che ha sacrificato se stessa per la famiglia e il lavoro domestico. Chiara, attraverso la riscoperta della sua passione per la fotografia, impara che prendersi cura di sé non è un atto egoistico, ma una necessità per poter dare il meglio anche agli altri.
Temi Affrontati nella Sceneggiatura
- Cura di sé e auto-riscoperta: La trama esplora l'importanza del prendersi cura dei propri bisogni personali e di ritrovare un'identità individuale oltre ai ruoli di moglie e madre.
- Pressione Familiare e Ruoli di Genere: Il film affronta il peso delle responsabilità domestiche sulle donne e la mancanza di riconoscimento del loro valore al di fuori del contesto familiare.
- Comunicazione nelle relazioni: Mostra le difficoltà comunicative tra coniugi e tra madre e figli, e come la mancanza di comprensione reciproca possa portare a frustrazione e isolamento.
- Creatività e Passione: Il risveglio creativo di Chiara rappresenta il potere della passione e dell’arte come strumento di rinascita personale.
Consigli su Possibili Sviluppi della Storia e Soluzioni Alternative
- Coinvolgere un elemento di conflitto più esterno: Potrebbe essere introdotta una maggiore opposizione esterna, come un lavoro part-time che impedisce a Chiara di trovare il tempo per sé, creando ulteriori tensioni.
- Sviluppare maggiormente il personaggio di Sara: La relazione madre-figlia potrebbe essere ulteriormente esplorata, con Sara che si trova ad affrontare problemi legati alla propria identità femminile, stimolando una maggiore comprensione tra le due.
- Possibili finali alternativi: Invece di una risoluzione completamente positiva, il finale potrebbe lasciare aperto il tema del bilanciamento tra il dovere familiare e la realizzazione personale, suggerendo che questo equilibrio è un processo continuo.
- Coinvolgere altri personaggi femminili: Aggiungere ulteriori personaggi femminili nella vita di Chiara, come altre madri o colleghe, potrebbe arricchire la narrazione con diverse prospettive sulle pressioni familiari.
Concludendo, la sceneggiatura di "Un Buon Sano Egoismo" rappresenta una profonda riflessione sulla necessità di bilanciare le responsabilità familiari con il bisogno di tempo per se stessi, specialmente per le donne che spesso si trovano a sacrificare i propri sogni e passioni per gli altri. La storia di Chiara è un esempio di come prendersi cura del proprio benessere emotivo e mentale non sia un atto egoistico, ma un passo fondamentale per vivere in equilibrio e per poter dare il meglio anche agli altri.
I temi affrontati, come l'auto-riscoperta, le pressioni familiari e la valorizzazione della creatività, sono universali e attuali, rendendo questa storia particolarmente significativa per chiunque si sia sentito intrappolato in un ruolo e voglia trovare una via di fuga attraverso l’espressione personale. Il lettore può trarre da questa sceneggiatura il messaggio che prendersi cura di sé stessi non è solo accettabile, ma necessario, e che riconoscere la propria individualità è il primo passo per creare una vita più appagante e autentica.
La narrazione è piena di spunti per ulteriori sviluppi o soluzioni alternative, come la possibilità di esplorare più a fondo le dinamiche relazionali tra i personaggi o di aggiungere ulteriori conflitti esterni. In ogni caso, la sceneggiatura invita il lettore a riflettere su quanto sia importante trovare il proprio spazio nel caos quotidiano e perseguire la propria felicità senza colpa.
ATTENZIONE: Questa è solo una bozza iniziale. Puoi personalizzarla ulteriormente aggiungendo dettagli, personaggi secondari e sviluppando ulteriormente le scene. Se qualcuno la amplia e poi la realizza, è pregato di comunicarcelo in modo da poter pubblicizzare nel nostro sito la nuova sceneggiatura ampliata e poi realizzata.
Bozza di Sceneggiatura scritta il giorno 5 settembre 2024