La serie Alpha di Sony ha ridefinito lo standard “run-and-gun” grazie al sensore full-frame retroilluminato, ai codec 10-bit 4:2:2 interni e a un parco ottiche nativo tra i più vasti in ambito mirrorless. In un cortometraggio – dove serve mobilità ma al tempo stesso una tenuta tecnica da festival – il pacchetto che proponiamo combina un corpo Alpha 7S III con tre ottiche G Master e OSS di seconda generazione, capaci di coprire praticamente tutte le situazioni di scena dal grandangolo al tele.
Il corpo macchina: Sony Alpha 7S III
Grazie al sensore da 12,1 MP ottimizzato per la sensibilità e al processore BIONZ XR, l’A7S III registra fino a 4K 120 fps in 10-bit 4:2:2 (XAVC S-I, HS o S) con lettura completa dei pixel e rolling-shutter ridotto. Nel maggio 2025 il corpo è proposto in Europa a circa 3.350 € IVA inclusa.
Sensore e processore
Il full-frame Exmor R retroilluminato garantisce 15+ stop di gamma dinamica dichiarata, con ISO nativi 640 e 12800 utili per interni a luce ambiente senza ricorrere a luci ingombranti.
Modalità video 4 K e codec
Tutta la catena interna è 10-bit 4:2:2; puoi scegliere fra All-Intra (600 Mb/s), Long GOP (280 Mb/s) o HEVC 4:2:2 (200 Mb/s) per girare S-Log3 senza banding. Uscendo via HDMI 2.1 ottieni 16-bit RAW 4 K 60 p compatibile con Atomos Ninja V+.
Ergonomia, porte e dissipazione termica
La ventola passiva e il nuovo dissipatore di calore heat-sink permettono registrazioni continue oltre l’ora a 25°C. Trovi jack cuffie, micro XLR via grip, USB-C 10 Gb/s e doppio slot CFexpress A/SD. L’IBIS a 5 assi offre fino a 5,5 stop; la modalità “Active” aggiunge stabilizzazione elettronica con crop 1,1×.
Panoramica delle ottiche selezionate
Per un corto servono focali versatili, luminosità costante e autofocus silenzioso.
La triade proposta copre 16 mm – 200 mm equivalenti con apertura minima f/2.8 (equivalente al f/1.4 sul 35 mm) mantenendo la firma G Master in termini di nitidezza e bokeh.
Sony FE 24-70 mm f/2.8 GM II
Seconda generazione più leggera (695 g) e nitida grazie a 2 ED, 2 Super ED, 2 XA e 3 asferiche. Il nuovo rivestimento AR II abbatte flare e ghosting, mentre i quattro motori lineari XD riducono focus breathing – compensabile anche in-camera sull’A7S III. In Europa il prezzo medio è 1.669 €.
Sony FE 35 mm f/1.4 GM
Classica focale da “story-telling”: profondità di campo ridotta, peso di 524 g e iris a 11 lamelle per highlight circolari. È l’ottica ideale per interni dialogati in luce ambiente. Quotazione maggio 2025: circa 1.480 €.
Sony FE 70-200 mm f/2.8 GM OSS II
Tele zoom d’autore (1.045 gr, il più leggero della categoria) con 4 motori XD, stabilizzazione OSS dual-mode e minima messa a fuoco di m 0,4 per close-up “macro”. Listino svizzero di circa 2.950 €. Perfetto per dettagli emotivi compressi o per stacchi di paesaggio senza cambiare posizione macchina.
Set-up di ripresa consigliato
La combinazione corpo + tre lenti copre quasi tutte le esigenze di un corto 4K; resta solo da scegliere profili e rigging per un ottimo risultato visivo.
Profili colore, Log e LUT
Lavora in S-Log3 + SGamut3.Cine (ISO min 640). Esponi a +1 stop per ridurre il rumore, poi applica la LUT ufficiale di Sony o una tua conversione personalizzata in DaVinci Resolve. Per un look “pronto” senza grading profondo, S-Cinetone restituisce pelle naturale e contrasti morbidi.
Accessori indispensabili
- Gabbia SmallRig 3667 con NATO-rail (fornisce supporti per accessori e proteggere la fotocamera),
- adattatore XLR-K3M per audio a 24-bit,
- CFexpress A 160 GB (schede di memoria per ottenere 18 min di 4K 120 All-I),
- monitor HDMI esterno da 5″ con false color (per testare il risultato live),
- set di 3 batterie NP-FZ100 (circa 75 min caduna).
Budget: quanto costa il kit e come ottimizzare la spesa
Componente | Prezzi indicativi (maggio 2025) |
---|---|
Sony Alpha 7S III (body) | 3.350 € |
FE 24-70 mm f/2.8 GM II | 1.669 € |
FE 35 mm f/1.4 GM | 1.480 € |
FE 70-200 mm f/2.8 GM II | 2.950 € |
Totale corpo + lenti | 9.449 € |
Aggiungi circa 800 € per tre CFexpress A, 400 € per due batterie extra e 350 € per gabbia/monitor: budget complessivo ≈ 11.000 €. Chi ha restrizioni di spesa può sostituire il 70-200 GM II con l’FE 85 mm f/1.8 (circa 650€) sacrificando però lo zoom e l’OSS.
Vantaggi concreti del corredo
- Sensore élite per low-light: ISO 12 800 pulito in slog.
- 4 K 120 p 10-bit interno senza limiti di durata.
- Color science rivista (S-Cinetone) pronta per il “no-grade”.
- IBIS a 5 assi con modalità “Active” per camminate senza gimbal.
- Autofocus Eye-AF umano/animale affidabile in video.
- Rolling-shutter minimo grazie a lettura veloce (12 ms circa).
- Slot doppi misti (CFexpress A/SD) per backup immediato.
- Ghiera diaframma de-cliccabile su tutte le ottiche GM.
- Lenti G Master con focus breathing ridotto e compatibilità con “Breathing Compensation”.
- OSS nel 70-200 mm più IBIS: vantaggio fino a 7 stop sui tele.
- Peso totale sotto 4 kg: set ergonomico per spalla o gimbal medio.
- Weather-sealing professionale su corpo e lenti.
- Menù “tabbed” FX-style rapido da navigare.
- Codec All-I a 600 Mb/s gestibile su un SSD portatile, niente RAW obbligatorio.
- Ecosistema di grip, XLR, monitor Sony nativi — massima integrazione.
Limiti e criticità da valutare
- Costo alto (oltre 11k € con accessori base).
- Sensore 12 MP poco adatto a stills high-res; serve una seconda camera se ti occorrono foto marketing.
- CFexpress A proprietarie: capienza limitata e prezzo €/GB elevato.
- Autonomia: circa 70 min a 4 K 60 p; servono batterie di scorta.
- Mancanza di ND interni: obbliga a filtri variabili frontali.
- Monitor interno da 3″ non molto luminoso per esterni assolati.
- A 4 K 120 p crop 10 %, quindi lieve riduzione angolo di campo.
- Ventilazione passiva: in estate a 35 °C può attivarsi il thermal warning.
- Rolling-shutter presente in 4 K 24 p full-readout (pur ridotto).
- Menu ancora complesso per chi migra da sistemi non-Sony.
- Lenti GM II costose e, nel caso del 70-200, ingombranti sul gimbal.
- Focus-breathing compensation riduce leggermente il campo visivo (croppa).
- Stabilizzazione “Active” introduce micro-crop 1,1×.
- Necessità di cage per montaggi audio XLR o follow-focus.
- Profili S-Log3 richiedono esposizione precisa; chi non gradua rischia neri rumoreggianti.
Conoscere in anticipo pregi e limiti ti permette di impostare workflow, budget e linguaggio visivo senza sorprese: ecco le vere chiavi, specie in un cortometraggio dove i margini di errore devono essere minimi.